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Franco Cipriano – Mysterium, bibliotheca philosophica
La mostra, palinsesto espositivo in cui i corpi dell’archeologia e linguaggi dell’arte contemporanea si interrogano articolandosi in un corpo fluente, si configura come un dialogo di riflessioni visive che problematizza la dimensione fenomenologica dell’arte, come momento dell’ascolto ed affioramento degli strati profondi e originari dell’espressione, in un incrocio tra immagine, segni, materia e pensiero
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledì 3 maggio 2017, negli spazi espositivi al secondo piano del MANN, alle ore
17.00, sarà inaugurata la mostra dell’artista Franco Cipriano dal titolo “MYSTERIUM,
bibliotheca philosophica”, a cura di Angela Tecce e di Nicola Magliulo, che rientra nelle
programmazioni espositive sul contemporaneo del Servizio Educativo del Museo.
La mostra, palinsesto espositivo in cui i corpi dell’archeologia e linguaggi dell’arte
contemporanea si interrogano articolandosi in un corpo fluente, si configura come un
dialogo di riflessioni visive che problematizza la dimensione fenomenologica dell’arte,
come momento dell’ascolto ed affioramento degli strati profondi e originari
dell’espressione, in un incrocio tra immagine, segni, materia e pensiero.
Un percorso installativo, questo proposto, attraverso una serie interventi in situ creati
appositamente dall’artista in relazione alle testimonianze/reperti ivi presenti nella Sala
Villa dei Papiri del Museo Archeologico Nazionale –, che si struttura in differenti ordini di
pensiero, “tra mitologia del tempo e dell’arte, superficie e abisso, rivelazione e mistero delineando
un excursus si svolge nelle opere un’archeologia della memoria profonda, sull’estremo confine con
l’oblio, dove si avvertono i riflessi dell’immemorabile”.
Teleri, istallazioni scultoree, tavole semiografiche, frammenti di video-scritture concorrono
in questa corale, in cui il gesto del fare dell’arte, diviene eco e metafora della parola
filosofica arcaica, antica, moderna e contemporanea. La mostra coordinata da Raffaella
Barbato, con il supporto tecnico della struttura di Tekla e di Ciro Ciliberti, nata come
omaggio al filosofo Vincenzo Vitiello e ai filosofi che nel tempo hanno dialogato con
l’opera dell’artista, si articolerà in diversi momenti con incontri e reading poetico-
filosofico-performativi. La sera del vernissage la presenza della musicista Ilaria Scarico
darà vita ad un’azione sonora di risonanza tra le opere di Cipriano, frammenti audio-
video della parola filosofica e le memorie scultorie della sala di Villa dei Papiri. La mostra
avrà anche una eco foto/istallativa e performativa presso la Galleria PrimoPiano -
Napoli, Via Foria 118 - di Antonio Maiorino e Massimo Pastore, a partire da giovedì 25
maggio del 2017.
La mostra sarà corredata da un catalogo con le presentazioni del Sottosegretario di Stato
del MIBAC Antimo Cesaro e del Direttore del MANN Paolo Giulierini, i testi critici di
Angela Tecce, Nicola Magliulo, Marco de Gemmis e di altri storici, poeti e filosofi cari
all’artista, nonché commenti visivi di alcuni fotografi. La pubblicazione sarà edita da Esa,
Edizioni scientifiche artistiche. Il progetto è patrocinato da: Regione Campania, MADRE,
Istituto Italiano degli studi Filosofici di Napoli, Università di Napoli Suor Orsola
Benincasa, Accademia di Belle Arti di Napoli. Supporto tecnico di: TEKLA, Azienda
Tessile Prete, Convivium Pompei.
Franco Cipriano (1952), è attivo nella scena artistica dagli anni Settanta, con pratiche
espositive e di scrittura critica. S’interessa del dialogo tra arte e filosofia, ha pubblicato
testi in cataloghi, riviste e volumi. È stato promotore, negli anni Sessanta e Settanta, di
gruppi d’intervento artistico e culturale, realizzando mostre, organizzando incontri e
azioni teatrali di sperimentazione. La sua attività ha avuto percorsi multiformi. La pratica
della pittura e della scrittura ha incrociato esperienze multimediali, teatrali e di politiche e
organizzazione per la cultura.
La sua attività artistica - in pittura, scultura, istallazioni e video - è riflessione sull’opera
come traccia dell’assenza, sulla soglia estrema dell’immemoriale. Nel suo pensiero-
immagine l’arte è “crisi del tempo”, è rivelazione interrogante del linguaggio sospeso sul
punto dell’addio, “custodia dell’impossibile”, tra originarietà e destino. S’interessa del
rapporto tra arte e filosofia dialogando con diverse figure della cultura italiana. È autore
di testi critici e di poetica. Progetta, cura e organizza mostre ed eventi, facendo interagire
linguaggi, temi e questioni della contemporaneità. La sua recente monografia HISTORIA
(Grafica Metelliana Edizioni, 2015) dedicata ai commenti della sua opera, raccoglie le
molteplici tracce di dialogo e commenti della sua opera di filosofi, storici, critici, artisti,
poeti, scrittori (tra cui Massimo Cacciari, Vincenzo Cuomo, Luca Luigi Castellano, Enzo
Cocco, Antonio Davide, Marco De Gemmis, Antonio Del Guercio, Giulio De Martino,
Francesco M. De Sanctis, Ada Patrizia Fiorillo, Bruno Forte, Mario Franco, Dario
Giugliano, Mario Persico, Elvira Procaccini, Vincenzo Vitiello, Angela Tecce, Stefania
Zuliani). È stato art director dello Spazio Zero11 di Torre Annunziata, Napoli e
supervisore nelle attività del collettivo Di.St.Urb. Ha promosso e coordina “Artlante,
comunità di studi e iniziative per l’arte contemporanea”. È stato organizzatore negli anni
68/74 di gruppi d’intervento per un’arte di azione politica, realizzando mostre, incontri e
azioni negli spazi urbani. Ha collaborato alla rivista NO. Antonio Del Guercio lo segnala
nel 1981 per la pittura nel catalogo Bolaffi-Mondadori. Tra le esposizioni collettive e
rassegne: La Scuola di Napol, 1978, Galleria Numerosette, Napoli; 1981, “Presenza e
memoria; sette artisti italiani all'inizio degli anni '80”, Palazzo Ducale San Cesario di
Lecce;1983, “Art Itinera 83: Persistenza della pittura”, Castiglioncello; 1985 “Italie
aujourd’hui': Sguardi sull’arte italiana dal 1970 al 1985”, Centro Nazionale d'Arte
Contemporanea, Villa Arson, Nizza. Ha partecipato alle X e XI e Quadriennali nazionali
d’arte, Roma, 1975/1986. Nel 1986 “L’officina di Scafati”, a Scafati e Arezzo; 1987, “Opere-
Rara Avis Alfano, Cipriano, Longobardi, Pisani, Tatafiore”, Castel dell'Ovo, Napoli. 1998,
“Napoli frontale”, Santa Maria la Nova, Napoli. 2001 partecipa a “Insorgenze del classico”,
Villa Campolieto, Ercolano; 2009 “Dialoghi di luce”, Scafati; 2013 “Anamorfosi della
verità”, Spazio Zero11 di Torre Annunziata, “Visioni contemporanee”, Ravello; 2014 “Die
Werte der Gemeinschaft / Il Valore della Comunità”, alla Stuttgarter Kunstverein e.V.,
Stoccarda, Germania; “Resurrectio”, Abbazia S. Pietro a Ruoti Bucine Arezzo; “Rewind”,
Museo di Napoli Novecento, Castel S.Elmo, Napoli. Nel 2015: “Artlante vesuviano”, Tekla
Sarno e Scafati Real Polverificio Borbonico; “Resurrectio Theatrum Resurrectionis”,
Abbazia S. Pietro a Ruoti Bucine Arezzo; “Resurrectio” Unusual Art Gallery, Caserta. Nel
2016: “Pareti ad Arte”, Galleria Serrau, Napoli/Parigi; “Stazione Creativa/Profezia”
Spazio MIL, Sesto S. Giovanni, Milano; Collettiva Un Eco per tutti (Artisti e scrittori per
Umberto Eco) Museo Archeologico Nazionale, Napoli e Museo Vittorio Colonna, Pescara;
“Artisti salernitani fra gli anni settanta e ottanta”, Museo Frac, Baronissi, Salerno.
Partecipa alla mostra-evento “Doppio stallo”, Galleria Primo Piano, Napoli. Nel 2017:
“Imago Mundi, Rotte Mediterranee/Mediterranean Routes”, Cantieri Culturali alla Zisa,
zona arti contemporanee, Palermo e Museo Madre, Napoli. Tra le personali più rilevanti:
“L’oro di Karl Marx”, 1980, Galleria Libreria Minerva Napoli, “Finisterre” nel 1991 e “La
cenere del cielo” nel 1993 da EnzoEspositoArte Contemporanea Napoli; “Absentia Picta”,
Istituto Suor Orsola Benincasa, Napoli. del 1995; Nel 1999 espone “Il Canto di Orfeo” all’
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli e “Corpo trascendentale” alla Galleria
Comunale d’Arte Contemporanea, Scafati. “Tracce, non parole, tre libri” è la mostra-
conferenza alla Fondazione Menna di Salerno. Nel 2001 una personale alla Galleria Giulia
di Roma. Al Monastero di Camaldoli, Arezzo, nel 2006 è la mostra “Dell’immemore”. Del
2007 è l’antologica “Di estrema memoria”, Museo Frac, Baronissi. Nel 2010 è la mostra
personale “Kataphysis”, al Museo di Villa Rufolo di Ravello, con testi di Stefania Zuliani e
Vincenzo Vitiello. Nel 2015 “Togliere il nome alle cose”, Spazio Zero11, Torre Annunziata,
Napoli; nel 2016 “Studio, Cipriano/Terminiello”, Unusual Art Gallery, Caserta, Templum,
Convento S. Maria degli Angeli, Torchiati di Montoro, Avellino.
Angela Tecce. Storico dell’arte, lavora da oltre un trentennio nel Ministro dei Beni e delle
Attività culturali e del Turismo. Ha diretto a Napoli il Museo Pignatelli e Castel
Sant’Elmo, divenuta poi Direttore del Polo museale della Calabria è ora Direttore della
Fondazione Real Sito di Carditello. Nel 2010 ha curato l’apertura del Museo Novecento a
Napoli a Castel Sant’Elmo coronamento della lunga attività di ricerca e mostre dedicate
all’arte antica e contemporanea e alla loro indissolubile continuità. Attualmente il suo
impegno è rivolto alla rinascita e valorizzazione di un Sito come Carditello, divenuto
purtroppo simbolo di degrado e incuria e acquisito solo nel 2014 al patrimonio dello Stato
italiano.
Nicola Magliulo è professore di filosofia e storia nei licei, dottore di ricerca in discipline
filosofiche, e svolge attività didattica presso l’Università Federico II° di Napoli. E’ tra i soci
fondatori di Sfera (Società filosofica europea di ricerca e alti studi). Tra le sue pubblicazioni: Un
pensiero tragico. L’itinerario filosofico di Massimo Cacciari, Città del sole, 2000; Le domande
fondamentali. Introduzione alla filosofia, Loffredo 2001; Paradossi e aporie del cristianesimo,
Edizioni Saletta dell’uva, 2003; La luce oscura, Edizioni Saletta dell’uva, 2005; Cacciari e
Severino. Quaestiones disputatae, Mimesis, 2010; Identità occidentale, cristianesimo,
multiculturalismo, in La comunicazione interculturale. Problemi e prospettive, a cura di Angela
Giustino, Cues 2010; Per un’identità singolare e plurale, in Il pensiero migrante. Società pluraliste
nell’era planetaria, a cura di Angela Giustino, Loghìa 2015; Indeterminato splendore in Inquieto
pensare, Scritti in onore di Massimo Cacciari, a cura di Emanuele Severino e Vincenzo Vitiello,
Morcelliana 2015: Ripensare l’amore. Eros, agape, singolarità: frammenti di un discorso amoroso,
in Verità dell’Europa, a cura di Ernesto Forcellino, Inschibboleth 2016.
Per Info:
Ufficio stampa, Marketing e P.R. MANN
Ornella Falco: ornella.falco@beniculturali.it
Vittorio Melini: vittorio.melini@beniculturali.it
Tel +39 081 4422275
Facebook: MYSTERIUM-bibliotheca philosophica
Museo Archeologico Nazionale, Sala Villa dei Papiri, secondo piano.
Piazza Museo 19, 80135 Napoli
17.00, sarà inaugurata la mostra dell’artista Franco Cipriano dal titolo “MYSTERIUM,
bibliotheca philosophica”, a cura di Angela Tecce e di Nicola Magliulo, che rientra nelle
programmazioni espositive sul contemporaneo del Servizio Educativo del Museo.
La mostra, palinsesto espositivo in cui i corpi dell’archeologia e linguaggi dell’arte
contemporanea si interrogano articolandosi in un corpo fluente, si configura come un
dialogo di riflessioni visive che problematizza la dimensione fenomenologica dell’arte,
come momento dell’ascolto ed affioramento degli strati profondi e originari
dell’espressione, in un incrocio tra immagine, segni, materia e pensiero.
Un percorso installativo, questo proposto, attraverso una serie interventi in situ creati
appositamente dall’artista in relazione alle testimonianze/reperti ivi presenti nella Sala
Villa dei Papiri del Museo Archeologico Nazionale –, che si struttura in differenti ordini di
pensiero, “tra mitologia del tempo e dell’arte, superficie e abisso, rivelazione e mistero delineando
un excursus si svolge nelle opere un’archeologia della memoria profonda, sull’estremo confine con
l’oblio, dove si avvertono i riflessi dell’immemorabile”.
Teleri, istallazioni scultoree, tavole semiografiche, frammenti di video-scritture concorrono
in questa corale, in cui il gesto del fare dell’arte, diviene eco e metafora della parola
filosofica arcaica, antica, moderna e contemporanea. La mostra coordinata da Raffaella
Barbato, con il supporto tecnico della struttura di Tekla e di Ciro Ciliberti, nata come
omaggio al filosofo Vincenzo Vitiello e ai filosofi che nel tempo hanno dialogato con
l’opera dell’artista, si articolerà in diversi momenti con incontri e reading poetico-
filosofico-performativi. La sera del vernissage la presenza della musicista Ilaria Scarico
darà vita ad un’azione sonora di risonanza tra le opere di Cipriano, frammenti audio-
video della parola filosofica e le memorie scultorie della sala di Villa dei Papiri. La mostra
avrà anche una eco foto/istallativa e performativa presso la Galleria PrimoPiano -
Napoli, Via Foria 118 - di Antonio Maiorino e Massimo Pastore, a partire da giovedì 25
maggio del 2017.
La mostra sarà corredata da un catalogo con le presentazioni del Sottosegretario di Stato
del MIBAC Antimo Cesaro e del Direttore del MANN Paolo Giulierini, i testi critici di
Angela Tecce, Nicola Magliulo, Marco de Gemmis e di altri storici, poeti e filosofi cari
all’artista, nonché commenti visivi di alcuni fotografi. La pubblicazione sarà edita da Esa,
Edizioni scientifiche artistiche. Il progetto è patrocinato da: Regione Campania, MADRE,
Istituto Italiano degli studi Filosofici di Napoli, Università di Napoli Suor Orsola
Benincasa, Accademia di Belle Arti di Napoli. Supporto tecnico di: TEKLA, Azienda
Tessile Prete, Convivium Pompei.
Franco Cipriano (1952), è attivo nella scena artistica dagli anni Settanta, con pratiche
espositive e di scrittura critica. S’interessa del dialogo tra arte e filosofia, ha pubblicato
testi in cataloghi, riviste e volumi. È stato promotore, negli anni Sessanta e Settanta, di
gruppi d’intervento artistico e culturale, realizzando mostre, organizzando incontri e
azioni teatrali di sperimentazione. La sua attività ha avuto percorsi multiformi. La pratica
della pittura e della scrittura ha incrociato esperienze multimediali, teatrali e di politiche e
organizzazione per la cultura.
La sua attività artistica - in pittura, scultura, istallazioni e video - è riflessione sull’opera
come traccia dell’assenza, sulla soglia estrema dell’immemoriale. Nel suo pensiero-
immagine l’arte è “crisi del tempo”, è rivelazione interrogante del linguaggio sospeso sul
punto dell’addio, “custodia dell’impossibile”, tra originarietà e destino. S’interessa del
rapporto tra arte e filosofia dialogando con diverse figure della cultura italiana. È autore
di testi critici e di poetica. Progetta, cura e organizza mostre ed eventi, facendo interagire
linguaggi, temi e questioni della contemporaneità. La sua recente monografia HISTORIA
(Grafica Metelliana Edizioni, 2015) dedicata ai commenti della sua opera, raccoglie le
molteplici tracce di dialogo e commenti della sua opera di filosofi, storici, critici, artisti,
poeti, scrittori (tra cui Massimo Cacciari, Vincenzo Cuomo, Luca Luigi Castellano, Enzo
Cocco, Antonio Davide, Marco De Gemmis, Antonio Del Guercio, Giulio De Martino,
Francesco M. De Sanctis, Ada Patrizia Fiorillo, Bruno Forte, Mario Franco, Dario
Giugliano, Mario Persico, Elvira Procaccini, Vincenzo Vitiello, Angela Tecce, Stefania
Zuliani). È stato art director dello Spazio Zero11 di Torre Annunziata, Napoli e
supervisore nelle attività del collettivo Di.St.Urb. Ha promosso e coordina “Artlante,
comunità di studi e iniziative per l’arte contemporanea”. È stato organizzatore negli anni
68/74 di gruppi d’intervento per un’arte di azione politica, realizzando mostre, incontri e
azioni negli spazi urbani. Ha collaborato alla rivista NO. Antonio Del Guercio lo segnala
nel 1981 per la pittura nel catalogo Bolaffi-Mondadori. Tra le esposizioni collettive e
rassegne: La Scuola di Napol, 1978, Galleria Numerosette, Napoli; 1981, “Presenza e
memoria; sette artisti italiani all'inizio degli anni '80”, Palazzo Ducale San Cesario di
Lecce;1983, “Art Itinera 83: Persistenza della pittura”, Castiglioncello; 1985 “Italie
aujourd’hui': Sguardi sull’arte italiana dal 1970 al 1985”, Centro Nazionale d'Arte
Contemporanea, Villa Arson, Nizza. Ha partecipato alle X e XI e Quadriennali nazionali
d’arte, Roma, 1975/1986. Nel 1986 “L’officina di Scafati”, a Scafati e Arezzo; 1987, “Opere-
Rara Avis Alfano, Cipriano, Longobardi, Pisani, Tatafiore”, Castel dell'Ovo, Napoli. 1998,
“Napoli frontale”, Santa Maria la Nova, Napoli. 2001 partecipa a “Insorgenze del classico”,
Villa Campolieto, Ercolano; 2009 “Dialoghi di luce”, Scafati; 2013 “Anamorfosi della
verità”, Spazio Zero11 di Torre Annunziata, “Visioni contemporanee”, Ravello; 2014 “Die
Werte der Gemeinschaft / Il Valore della Comunità”, alla Stuttgarter Kunstverein e.V.,
Stoccarda, Germania; “Resurrectio”, Abbazia S. Pietro a Ruoti Bucine Arezzo; “Rewind”,
Museo di Napoli Novecento, Castel S.Elmo, Napoli. Nel 2015: “Artlante vesuviano”, Tekla
Sarno e Scafati Real Polverificio Borbonico; “Resurrectio Theatrum Resurrectionis”,
Abbazia S. Pietro a Ruoti Bucine Arezzo; “Resurrectio” Unusual Art Gallery, Caserta. Nel
2016: “Pareti ad Arte”, Galleria Serrau, Napoli/Parigi; “Stazione Creativa/Profezia”
Spazio MIL, Sesto S. Giovanni, Milano; Collettiva Un Eco per tutti (Artisti e scrittori per
Umberto Eco) Museo Archeologico Nazionale, Napoli e Museo Vittorio Colonna, Pescara;
“Artisti salernitani fra gli anni settanta e ottanta”, Museo Frac, Baronissi, Salerno.
Partecipa alla mostra-evento “Doppio stallo”, Galleria Primo Piano, Napoli. Nel 2017:
“Imago Mundi, Rotte Mediterranee/Mediterranean Routes”, Cantieri Culturali alla Zisa,
zona arti contemporanee, Palermo e Museo Madre, Napoli. Tra le personali più rilevanti:
“L’oro di Karl Marx”, 1980, Galleria Libreria Minerva Napoli, “Finisterre” nel 1991 e “La
cenere del cielo” nel 1993 da EnzoEspositoArte Contemporanea Napoli; “Absentia Picta”,
Istituto Suor Orsola Benincasa, Napoli. del 1995; Nel 1999 espone “Il Canto di Orfeo” all’
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli e “Corpo trascendentale” alla Galleria
Comunale d’Arte Contemporanea, Scafati. “Tracce, non parole, tre libri” è la mostra-
conferenza alla Fondazione Menna di Salerno. Nel 2001 una personale alla Galleria Giulia
di Roma. Al Monastero di Camaldoli, Arezzo, nel 2006 è la mostra “Dell’immemore”. Del
2007 è l’antologica “Di estrema memoria”, Museo Frac, Baronissi. Nel 2010 è la mostra
personale “Kataphysis”, al Museo di Villa Rufolo di Ravello, con testi di Stefania Zuliani e
Vincenzo Vitiello. Nel 2015 “Togliere il nome alle cose”, Spazio Zero11, Torre Annunziata,
Napoli; nel 2016 “Studio, Cipriano/Terminiello”, Unusual Art Gallery, Caserta, Templum,
Convento S. Maria degli Angeli, Torchiati di Montoro, Avellino.
Angela Tecce. Storico dell’arte, lavora da oltre un trentennio nel Ministro dei Beni e delle
Attività culturali e del Turismo. Ha diretto a Napoli il Museo Pignatelli e Castel
Sant’Elmo, divenuta poi Direttore del Polo museale della Calabria è ora Direttore della
Fondazione Real Sito di Carditello. Nel 2010 ha curato l’apertura del Museo Novecento a
Napoli a Castel Sant’Elmo coronamento della lunga attività di ricerca e mostre dedicate
all’arte antica e contemporanea e alla loro indissolubile continuità. Attualmente il suo
impegno è rivolto alla rinascita e valorizzazione di un Sito come Carditello, divenuto
purtroppo simbolo di degrado e incuria e acquisito solo nel 2014 al patrimonio dello Stato
italiano.
Nicola Magliulo è professore di filosofia e storia nei licei, dottore di ricerca in discipline
filosofiche, e svolge attività didattica presso l’Università Federico II° di Napoli. E’ tra i soci
fondatori di Sfera (Società filosofica europea di ricerca e alti studi). Tra le sue pubblicazioni: Un
pensiero tragico. L’itinerario filosofico di Massimo Cacciari, Città del sole, 2000; Le domande
fondamentali. Introduzione alla filosofia, Loffredo 2001; Paradossi e aporie del cristianesimo,
Edizioni Saletta dell’uva, 2003; La luce oscura, Edizioni Saletta dell’uva, 2005; Cacciari e
Severino. Quaestiones disputatae, Mimesis, 2010; Identità occidentale, cristianesimo,
multiculturalismo, in La comunicazione interculturale. Problemi e prospettive, a cura di Angela
Giustino, Cues 2010; Per un’identità singolare e plurale, in Il pensiero migrante. Società pluraliste
nell’era planetaria, a cura di Angela Giustino, Loghìa 2015; Indeterminato splendore in Inquieto
pensare, Scritti in onore di Massimo Cacciari, a cura di Emanuele Severino e Vincenzo Vitiello,
Morcelliana 2015: Ripensare l’amore. Eros, agape, singolarità: frammenti di un discorso amoroso,
in Verità dell’Europa, a cura di Ernesto Forcellino, Inschibboleth 2016.
Per Info:
Ufficio stampa, Marketing e P.R. MANN
Ornella Falco: ornella.falco@beniculturali.it
Vittorio Melini: vittorio.melini@beniculturali.it
Tel +39 081 4422275
Facebook: MYSTERIUM-bibliotheca philosophica
Museo Archeologico Nazionale, Sala Villa dei Papiri, secondo piano.
Piazza Museo 19, 80135 Napoli
03
maggio 2017
Franco Cipriano – Mysterium, bibliotheca philosophica
Dal 03 maggio al 27 giugno 2017
arte contemporanea
Location
MANN – MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Napoli, Piazza Museo Nazionale, 19, (Napoli)
Napoli, Piazza Museo Nazionale, 19, (Napoli)
Vernissage
3 Maggio 2017, ore 17
Autore
Curatore