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Alessandra Lanese – I non luoghi, memorie future
Una pittura trasversale, che percorre il tempo nelle sue declinazioni di “è stato” ,”è”, “potrà essere” quella di Alessandra Lanese: le 10 opere esposte rappresentano perlopiù architetture urbane, raffigurazioni di città come metafora del luogo, o architetture naturali, come nei vulcani
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ST-ART, L'ARTISTA DEL MESE. I maestri di oggi e di domani si mettono in mostra
Alessandra Lanese – I non luoghi, memorie future
Dall’11 aprile al 7 maggio 2017
Mondadori Megastore Milano, piazza Duomo 1 – spazio eventi
Inaugurazione martedì 11 aprile ore 18.30
Presentazione a cura di Giorgio Grasso
Una pittura trasversale, che percorre il tempo nelle sue declinazioni di "è stato" ,"è", "potrà essere" quella di Alessandra Lanese, protagonista della mostra che dall’11 aprile al 7 maggio a St-
Art. L’artista del mese, progetto culturale ideato e promosso da Mondadori Store, in collaborazione con Art Relation di Milo Goj al Megastore Mondadori in piazza Duomo.
Per ciascun ambito l'artista è stata capace di ipotizzare una grammatica dell'emozione
apparentemente diversa, a volte "superficialmente" incongrua, ma in una lettura globale
mentalmente ed emotivamente consequenziale: inevitabile. "Le mappe nel tempo", affermazione
di un’isola che c'è, "le architetture urbane", richiamo a un presente che non ha ancora una storia e
"bocce di memorie future", frammenti per luoghi possibili, percorso che inizia dalle sue tele e da
queste diversa nelle sue "bocce" di vetro all'interno di uno spazio nuovo ,sono le firme dei tre
momenti che identificano il suo percorso.
Le 10 opere esposte rappresentano perlopiù architetture urbane, raffigurazioni di città come
metafora del luogo, o architetture naturali, come nei vulcani.
L'opera principale, "Duomo di Milano", 200x200 tagliata in 64 tessere 25x25, poste una sull'altra
dentro un parallelepipedo trasparente, rappresenta un’ideale "ricomposizione futura ". L'unica
visione dell'opera sarà l'immagine virtuale accessibile insieme al video della performance tramite
un codice Qr, protagonista della copertina del catalogo. Una litografia con tiratura 1/64,
accompagnerà ogni tessera.
Nata a Messina nel 1969, dal 1994 la tensione artistica di Alessandra Lanese è rivolta alla
fotografia con un senso del rispetto e del pudore in rapporto all’immagine da catturare. Tale
visione la porta a esprimersi in numerosi “autoritratti”. A questo inizio segue la sua attenzione
sulla “visione attraverso”: analisi dei rapporti che intercorrono tra visione e multimedialità, e al
“divenire delle cose”.
Significative mostre di settore e pubblicazioni su riviste fotografiche e riconoscimenti , la portano a
frequentare numerose gallerie d’arte di Milano dove conosce e stringe rapporti artistici con
fotografi del calibro di Gianni Berengo Gardin che ne apprezza la grammatica e la poetica.
Negli spazi del Museo Ken Damy di Brescia partecipa alla mostra dal titolo “Autoritratti al
femminile”. Nel ‘96 si aggiudica il primo riconoscimento di "portfolio in piazza "a cura di Lanfranco
Colombo che le consente di esporre in varie gallerie. In quest’occasione incontra Mario Cresci che
la invita a rappresentare la sezione italiana del ‘98 all’importante manifestazione “Rencontres
d’Arles” (Francia). Nello stesso anno comincia a insegnare fotografia e nel 2000 accetta l’incarico
di Direttrice Didattica dell'Accademia di Messina. Qui conosce Antonello Arena, con lui nasce
un’intesa artistica e una successiva collaborazione che li vede impegnati nella mostra “Le pietre
sono parole” del 2003, a cura di Lucio Cabutti in varie città e musei italiani. Dal 2006 il suo
interesse si sposta verso gli scenari della pittura, ma non prima di aver partecipato alla Biennale
Internazionale di fotografia a Brescia a cura di ken Damy. Alessandra Lanese ci parla oggi di un
affermato interesse sulle “visioni” e sul “divenire”: luoghi che lasciano sempre meno spazio alla
casualità.
Alessandra Lanese – I non luoghi, memorie future
Dall’11 aprile al 7 maggio 2017
Mondadori Megastore Milano, piazza Duomo 1 – spazio eventi
Inaugurazione martedì 11 aprile ore 18.30
Presentazione a cura di Giorgio Grasso
Una pittura trasversale, che percorre il tempo nelle sue declinazioni di "è stato" ,"è", "potrà essere" quella di Alessandra Lanese, protagonista della mostra che dall’11 aprile al 7 maggio a St-
Art. L’artista del mese, progetto culturale ideato e promosso da Mondadori Store, in collaborazione con Art Relation di Milo Goj al Megastore Mondadori in piazza Duomo.
Per ciascun ambito l'artista è stata capace di ipotizzare una grammatica dell'emozione
apparentemente diversa, a volte "superficialmente" incongrua, ma in una lettura globale
mentalmente ed emotivamente consequenziale: inevitabile. "Le mappe nel tempo", affermazione
di un’isola che c'è, "le architetture urbane", richiamo a un presente che non ha ancora una storia e
"bocce di memorie future", frammenti per luoghi possibili, percorso che inizia dalle sue tele e da
queste diversa nelle sue "bocce" di vetro all'interno di uno spazio nuovo ,sono le firme dei tre
momenti che identificano il suo percorso.
Le 10 opere esposte rappresentano perlopiù architetture urbane, raffigurazioni di città come
metafora del luogo, o architetture naturali, come nei vulcani.
L'opera principale, "Duomo di Milano", 200x200 tagliata in 64 tessere 25x25, poste una sull'altra
dentro un parallelepipedo trasparente, rappresenta un’ideale "ricomposizione futura ". L'unica
visione dell'opera sarà l'immagine virtuale accessibile insieme al video della performance tramite
un codice Qr, protagonista della copertina del catalogo. Una litografia con tiratura 1/64,
accompagnerà ogni tessera.
Nata a Messina nel 1969, dal 1994 la tensione artistica di Alessandra Lanese è rivolta alla
fotografia con un senso del rispetto e del pudore in rapporto all’immagine da catturare. Tale
visione la porta a esprimersi in numerosi “autoritratti”. A questo inizio segue la sua attenzione
sulla “visione attraverso”: analisi dei rapporti che intercorrono tra visione e multimedialità, e al
“divenire delle cose”.
Significative mostre di settore e pubblicazioni su riviste fotografiche e riconoscimenti , la portano a
frequentare numerose gallerie d’arte di Milano dove conosce e stringe rapporti artistici con
fotografi del calibro di Gianni Berengo Gardin che ne apprezza la grammatica e la poetica.
Negli spazi del Museo Ken Damy di Brescia partecipa alla mostra dal titolo “Autoritratti al
femminile”. Nel ‘96 si aggiudica il primo riconoscimento di "portfolio in piazza "a cura di Lanfranco
Colombo che le consente di esporre in varie gallerie. In quest’occasione incontra Mario Cresci che
la invita a rappresentare la sezione italiana del ‘98 all’importante manifestazione “Rencontres
d’Arles” (Francia). Nello stesso anno comincia a insegnare fotografia e nel 2000 accetta l’incarico
di Direttrice Didattica dell'Accademia di Messina. Qui conosce Antonello Arena, con lui nasce
un’intesa artistica e una successiva collaborazione che li vede impegnati nella mostra “Le pietre
sono parole” del 2003, a cura di Lucio Cabutti in varie città e musei italiani. Dal 2006 il suo
interesse si sposta verso gli scenari della pittura, ma non prima di aver partecipato alla Biennale
Internazionale di fotografia a Brescia a cura di ken Damy. Alessandra Lanese ci parla oggi di un
affermato interesse sulle “visioni” e sul “divenire”: luoghi che lasciano sempre meno spazio alla
casualità.
11
aprile 2017
Alessandra Lanese – I non luoghi, memorie future
Dall'undici aprile al 07 maggio 2017
arte contemporanea
Location
MEGASTORE MONDADORI
Milano, Piazza Del Duomo, 1, (Milano)
Milano, Piazza Del Duomo, 1, (Milano)
Orario di apertura
9 - 23
Vernissage
11 Aprile 2017, h 18.30
Autore