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Alessio Paganelli – Earth
Mostra personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ALESSIO PAGANELLI
EARTH
La grande madre Gea è arrotondata su stessa, lo sappiamo;
sappiamo anche che ha un corpo con molte pieghe, con avvallamenti e profondità.
Sappiamo molto di lei, eppur ci sfugge. Per questo camminiamo: le camminiano addosso e sopra, eppure non sempre la cogliamo.
Per questo continuiamo a cambiare punto di vista nel tentativo di vederla tutta per intera e non ci riusciamo, restano sempre parti nascoste e inaccessibili.
Infine è per questo che continuiamo a raffigurarla, a tentare di prenderla pezzo, pezzo; continuiamo a farne delle partizioni da poter riprendere nella speranza di ricomporre il suo amoroso corpo caldo di terra, la materia di cui è fatta e che condensa in sé.
Per questo da tempi immemori la si è descritta con le parole e con le immagini: geografie della mente umana che hanno cercato di prenderla, di vederla , di poterla ammirare e forse anche possedere nel profondo del suo segreto cuore pulsante.
Allora si vorrebbe anche volare per poterla vedere, per poterla prendere negli occhi per intero.
Ma non resta che attraversarla poggiando bene i piedi su di lei e affondandoli nella terra con gli occhi liberi di riprenderla nella sua tangenzialità.
Così fa, attraverso le sue mappe scorciate da diversi punti di vista, calde e irruenti e pastose di terra -che è quello che immediatamente possiamo prendere di Gea-, Alessio Paganelli restituendoci la tentazione di tornare a toccarla, il desiderio di solcarla e il sogno di non dimenticarla, anzi di poterla immaginare nel suo magmatico spessore.
Omaggio a madre nostra, Terra.
Francesco Caggio
CV
Alessio Paganelli nasce a Prato nel 1957, dove vive e dipinge fin dall’adolescenza.
Artista autodidatta, ha alle sue spalle una lunga serie di esposizioni personali e collettive.
Il suo bisogno (e di bisogno si tratta) di dipingere con la terra deriva principalmente dal piacere per il contatto con la materia primaria: l'elemento per eccellenza che ospita la maggior parte delle attività dell'uomo e di altre specie viventi. Così si racconta: “Le strade che percorriamo, le case che costruiamo, la nostra frenetica attività si svolge prevalentemente su di essa e con essa; il cemento che usiamo per costruire, i minerali che ci sostengono, le piante che mangiamo. Alcune delle religioni del pianeta contemplano la materia terra come la rappresentazione dell’umano . La condividiamo insieme a altre specie animali, invertebrati, vegetali, lasciando dei segni tangibilmente effimeri, memoria della nostra presenza terrena, il nostro passaggio, condividendone il solito destino: ritornarci per rifondersi, rimpastarsi, mischiarci di nuovo.”
vernissage sabato 8 aprile dalle ore 19.00
H. dal lunedì al venerdì 15_19:00
EARTH
La grande madre Gea è arrotondata su stessa, lo sappiamo;
sappiamo anche che ha un corpo con molte pieghe, con avvallamenti e profondità.
Sappiamo molto di lei, eppur ci sfugge. Per questo camminiamo: le camminiano addosso e sopra, eppure non sempre la cogliamo.
Per questo continuiamo a cambiare punto di vista nel tentativo di vederla tutta per intera e non ci riusciamo, restano sempre parti nascoste e inaccessibili.
Infine è per questo che continuiamo a raffigurarla, a tentare di prenderla pezzo, pezzo; continuiamo a farne delle partizioni da poter riprendere nella speranza di ricomporre il suo amoroso corpo caldo di terra, la materia di cui è fatta e che condensa in sé.
Per questo da tempi immemori la si è descritta con le parole e con le immagini: geografie della mente umana che hanno cercato di prenderla, di vederla , di poterla ammirare e forse anche possedere nel profondo del suo segreto cuore pulsante.
Allora si vorrebbe anche volare per poterla vedere, per poterla prendere negli occhi per intero.
Ma non resta che attraversarla poggiando bene i piedi su di lei e affondandoli nella terra con gli occhi liberi di riprenderla nella sua tangenzialità.
Così fa, attraverso le sue mappe scorciate da diversi punti di vista, calde e irruenti e pastose di terra -che è quello che immediatamente possiamo prendere di Gea-, Alessio Paganelli restituendoci la tentazione di tornare a toccarla, il desiderio di solcarla e il sogno di non dimenticarla, anzi di poterla immaginare nel suo magmatico spessore.
Omaggio a madre nostra, Terra.
Francesco Caggio
CV
Alessio Paganelli nasce a Prato nel 1957, dove vive e dipinge fin dall’adolescenza.
Artista autodidatta, ha alle sue spalle una lunga serie di esposizioni personali e collettive.
Il suo bisogno (e di bisogno si tratta) di dipingere con la terra deriva principalmente dal piacere per il contatto con la materia primaria: l'elemento per eccellenza che ospita la maggior parte delle attività dell'uomo e di altre specie viventi. Così si racconta: “Le strade che percorriamo, le case che costruiamo, la nostra frenetica attività si svolge prevalentemente su di essa e con essa; il cemento che usiamo per costruire, i minerali che ci sostengono, le piante che mangiamo. Alcune delle religioni del pianeta contemplano la materia terra come la rappresentazione dell’umano . La condividiamo insieme a altre specie animali, invertebrati, vegetali, lasciando dei segni tangibilmente effimeri, memoria della nostra presenza terrena, il nostro passaggio, condividendone il solito destino: ritornarci per rifondersi, rimpastarsi, mischiarci di nuovo.”
vernissage sabato 8 aprile dalle ore 19.00
H. dal lunedì al venerdì 15_19:00
08
aprile 2017
Alessio Paganelli – Earth
Dall'otto aprile al 19 maggio 2017
arte contemporanea
Location
SPAZIO MOO
Prato, Via San Giorgio, 9a, (Prato)
Prato, Via San Giorgio, 9a, (Prato)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 15_19:00
Vernissage
8 Aprile 2017, h 19
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