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Tano D’Amico – La lotta delle donne
La mostra si inserisce nel ricco calendario di mostre per il 2017 organizzate dal Comune di Castelnuovo Magra e dall’Assessorato alla Cultura, presso la Torre del Castello dei Vescovi di Luni, che, negli ultimi due anni, grazie alle due fortunate personali di Erwitt e McCurry, si è andata affermando come un importante luogo espositivo per la fotografia e non solo
Comunicato stampa
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Venerdì 31 marzo 2017 verrà inaugurata, alla presenza dell’autore, la mostra fotografica di Tano D’Amico “La lotta delle donne” a Castelnuovo Magra e rimarrà aperta fino al 28 maggio 2017.
La mostra si inserisce nel ricco calendario di mostre per il 2017 organizzate dal Comune di Castelnuovo Magra e dall’Assessorato alla Cultura, presso la Torre del Castello dei Vescovi di Luni, che, negli ultimi due anni, grazie alle due fortunate personali di Erwitt e McCurry, si è andata affermando come un importante luogo espositivo per la fotografia e non solo.
La mostra di Tano D’Amico è curata dalla associazione Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani di Fosdinovo (MS) che è il gestore del vicino Museo Audiovisivo della Resistenza, anch’esso uno dei partner del progetto.
D’Amico (1942, siciliano ma romano d’adozione) è uno dei più apprezzati fotografi italiani, un punto di riferimento tra i fotoreporter (si definisce orgogliosamente “fotografo di strada”), molto conosciuto è, ad esempio, il suo lavoro sugli anni della contestazione, che è da tutti considerato come una parte imprescindibile dell’immaginario politico e sociale degli anni Settanta. D’Amico non si è limitato a documentare la storia dei cambiamenti del paese nel corso di cinquant’anni, anzi è da sempre convinto che la semplice documentazione sia un’involontaria alleata dello status quo, di ogni potere vigente e futuro. La sua attenzione ai soggetti non egemoni della storia, agli ultimi, lo ha portato sì a inquadrare il cambiamento, la rivolta e il conflitto, ma nella consapevolezza che una fotografia è tanto più importante e dirompente nell’invisibile restituito alla nostra mente, che in ciò che apparentemente rappresenta (persone e cose). Per questo la sua fotografia non è tanto di denuncia, quanto è un atto di partecipazione, rispetto e amore nei confronti di chi prova a cambiare il mondo. Più che rivolgersi alle possibili sconfitte o alle vittorie, D’Amico è interessato a fissare il sogno del cambiamento con il suo irrinunciabile desiderio di giustizia. La mostra castelnovese sarà dedicata a un filone estremamente significativo della sua attività “La lotte delle donne”: un argomento che richiamerà molte persone, avvicinando anche un pubblico non abituale delle mostre fotografiche. Non si nascondono, infatti, le valenze anche sociali del progetto pensate dagli organizzatori e tanto più sentite in un’epoca in cui si assiste a un arretramento sul piano dei diritti, dove ormai è diventato, ahinoi, quotidiano il fenomeno del femminicidio. Lo stesso D’Amico individua alcune ragioni di natura artistica e antropologica in questa sua raccolta: «Le donne più degli uomini resistono alla rimozione dei nostri anni […] Sono state più innovatrici, più sovversive. Hanno fatto vedere che si può vivere in un mondo rovesciato. Hanno realizzato di più. Le loro istanze sono diventate diritti riconosciuti in tutto il mondo». Laura Labate a proposito di questo ambito della produzione di D’Amico ha scritto: «Tano D’Amico è intento ad annotare tranches di vita. Scatto dopo scatto, mette in forma, così, la sua verità fotografica: un corpus iconografico che combacia con un ritratto femminile inedito, in bianco e nero. È un repertorio di immagini-simbolo, che spinge oltre i soliti cliché delle manifestazioni di piazza e, al contempo, ribalta gli stereotipi sulle donne: non un’immagine oggettivata e mercificata, bensì una rappresentazione rivoluzionaria dell’esperienza umana, ripulita da quelle scorie che, a volte, appannano la vista».
Per questi motivi si ritiene che la mostra possa costituire un grande richiamo ben oltre i confini provinciali e regionali. Inoltre il calendario (inaugurazione 31 marzo e chiusura il 28 maggio) si colloca in una fascia particolarmente propizia, ovvero nella prossimità di alcune festività (Pasqua, 25 aprile, 1 maggio). Dalla collaborazione tra comune e Archivi della Resistenza si potrà far conoscere la mostra anche all’interno del festival “Fino al cuore della rivolta” nella vicina Fosdinovo, che rappresenta uno dei più partecipati 25 aprile in Italia, registrando la presenza di più di 10.000 persone.
E il tema della Resistenza ritorna anche in un ulteriore aspetto: il Comune e Archivi della Resistenza hanno inteso dedicare questa mostra ad una donna speciale di Castelnuovo Magra, l’indimenticata Vanda Bianchi, partigiana «Sonia».
Info:
Orari: sabato e domenica ore 10.00-12.30/15.00-19.00
aperture extra con stessi orari: 17, 24, 25 aprile e 1 maggio
È possibile prenotare aperture straordinarie per gruppi e scolaresche
Prezzi: intero € 5,00 – ridotto € 3,00
il biglietto dà diritto ad un ingresso al Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo (MS) a costo ridotto
Contatti:
tel 0187/693832-837
turismo@comune.castelnuovomagra.sp.it
www.tanodamicocastelnuovomagra.it
Ufficio Stampa:
Spaini&Partners,
tel 050310920,
guido.spaini@spaini.it
tommaso.spaini@spaini.it
www.spaini.it
La mostra si inserisce nel ricco calendario di mostre per il 2017 organizzate dal Comune di Castelnuovo Magra e dall’Assessorato alla Cultura, presso la Torre del Castello dei Vescovi di Luni, che, negli ultimi due anni, grazie alle due fortunate personali di Erwitt e McCurry, si è andata affermando come un importante luogo espositivo per la fotografia e non solo.
La mostra di Tano D’Amico è curata dalla associazione Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani di Fosdinovo (MS) che è il gestore del vicino Museo Audiovisivo della Resistenza, anch’esso uno dei partner del progetto.
D’Amico (1942, siciliano ma romano d’adozione) è uno dei più apprezzati fotografi italiani, un punto di riferimento tra i fotoreporter (si definisce orgogliosamente “fotografo di strada”), molto conosciuto è, ad esempio, il suo lavoro sugli anni della contestazione, che è da tutti considerato come una parte imprescindibile dell’immaginario politico e sociale degli anni Settanta. D’Amico non si è limitato a documentare la storia dei cambiamenti del paese nel corso di cinquant’anni, anzi è da sempre convinto che la semplice documentazione sia un’involontaria alleata dello status quo, di ogni potere vigente e futuro. La sua attenzione ai soggetti non egemoni della storia, agli ultimi, lo ha portato sì a inquadrare il cambiamento, la rivolta e il conflitto, ma nella consapevolezza che una fotografia è tanto più importante e dirompente nell’invisibile restituito alla nostra mente, che in ciò che apparentemente rappresenta (persone e cose). Per questo la sua fotografia non è tanto di denuncia, quanto è un atto di partecipazione, rispetto e amore nei confronti di chi prova a cambiare il mondo. Più che rivolgersi alle possibili sconfitte o alle vittorie, D’Amico è interessato a fissare il sogno del cambiamento con il suo irrinunciabile desiderio di giustizia. La mostra castelnovese sarà dedicata a un filone estremamente significativo della sua attività “La lotte delle donne”: un argomento che richiamerà molte persone, avvicinando anche un pubblico non abituale delle mostre fotografiche. Non si nascondono, infatti, le valenze anche sociali del progetto pensate dagli organizzatori e tanto più sentite in un’epoca in cui si assiste a un arretramento sul piano dei diritti, dove ormai è diventato, ahinoi, quotidiano il fenomeno del femminicidio. Lo stesso D’Amico individua alcune ragioni di natura artistica e antropologica in questa sua raccolta: «Le donne più degli uomini resistono alla rimozione dei nostri anni […] Sono state più innovatrici, più sovversive. Hanno fatto vedere che si può vivere in un mondo rovesciato. Hanno realizzato di più. Le loro istanze sono diventate diritti riconosciuti in tutto il mondo». Laura Labate a proposito di questo ambito della produzione di D’Amico ha scritto: «Tano D’Amico è intento ad annotare tranches di vita. Scatto dopo scatto, mette in forma, così, la sua verità fotografica: un corpus iconografico che combacia con un ritratto femminile inedito, in bianco e nero. È un repertorio di immagini-simbolo, che spinge oltre i soliti cliché delle manifestazioni di piazza e, al contempo, ribalta gli stereotipi sulle donne: non un’immagine oggettivata e mercificata, bensì una rappresentazione rivoluzionaria dell’esperienza umana, ripulita da quelle scorie che, a volte, appannano la vista».
Per questi motivi si ritiene che la mostra possa costituire un grande richiamo ben oltre i confini provinciali e regionali. Inoltre il calendario (inaugurazione 31 marzo e chiusura il 28 maggio) si colloca in una fascia particolarmente propizia, ovvero nella prossimità di alcune festività (Pasqua, 25 aprile, 1 maggio). Dalla collaborazione tra comune e Archivi della Resistenza si potrà far conoscere la mostra anche all’interno del festival “Fino al cuore della rivolta” nella vicina Fosdinovo, che rappresenta uno dei più partecipati 25 aprile in Italia, registrando la presenza di più di 10.000 persone.
E il tema della Resistenza ritorna anche in un ulteriore aspetto: il Comune e Archivi della Resistenza hanno inteso dedicare questa mostra ad una donna speciale di Castelnuovo Magra, l’indimenticata Vanda Bianchi, partigiana «Sonia».
Info:
Orari: sabato e domenica ore 10.00-12.30/15.00-19.00
aperture extra con stessi orari: 17, 24, 25 aprile e 1 maggio
È possibile prenotare aperture straordinarie per gruppi e scolaresche
Prezzi: intero € 5,00 – ridotto € 3,00
il biglietto dà diritto ad un ingresso al Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo (MS) a costo ridotto
Contatti:
tel 0187/693832-837
turismo@comune.castelnuovomagra.sp.it
www.tanodamicocastelnuovomagra.it
Ufficio Stampa:
Spaini&Partners,
tel 050310920,
guido.spaini@spaini.it
tommaso.spaini@spaini.it
www.spaini.it
31
marzo 2017
Tano D’Amico – La lotta delle donne
Dal 31 marzo al 28 maggio 2017
fotografia
Location
TORRE DEI VESCOVI
Castelnuovo Magra, Piazza Querciola, (La Spezia)
Castelnuovo Magra, Piazza Querciola, (La Spezia)
Biglietti
intero € 5,00 – ridotto € 3,00
Orario di apertura
sabato e domenica ore 10.00-12.30/15.00-19.00
aperture extra con stessi orari: 17, 24, 25 aprile e 1 maggio
È possibile prenotare aperture straordinarie per gruppi e scolaresche
Vernissage
31 Marzo 2017, ore 17.30
Ufficio stampa
SPAINI & PARTNERS
Autore