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Nina Bovasso – Intrecci di Colore
La semplicità di Malevich e le nuances di Ryman in intrecci di forme, tagliate da comuni cartoni e fissate sulla tela di gesso. Come dei colpi di pennello i colori prendono forma in un districata composizione di cromie.
Comunicato stampa
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le collaborazioni con le gallerie Changing Role/Format di Guido Cabib, LaVeronica di Modica e Haunch of Venison Londra/New York, Sala 1 riconferma la sua vocazione internazionale con la mostra dell’artista newyorkese Nina Bovasso in collaborazione con Josée Bienvenu Gallery di New York.
L’artista esporrà a Sala 1 nella mostra Intrecci di colore le recenti opere, descritte da Virgil de Voldere come rimandi mnemonici alla “semplicità di Malevich”e alle “nuances di Ryman”.
Nina Bovasso con i suoi lavori dal gusto deciso e sobrio, rappresenta la new generation di New York, città da cui ha assorbito e captato fin da giovane gli stimoli. Avendo come punti di riferimento la pittura astratta di suo padre ed i disegni grafici di sua madre, designer di tessuti, ha elaborato un proprio stile vivendo una personale sfida. Una provocazione formale e visuale si esprime così con un’armonia instabile, non lineare ed evasiva, celando dietro semplici forme una ricerca artistica complessa e raffinata.
Iniziando ad approcciarsi al cartone come un supporto alternativo alla tela, ha poi cominciato a scoprirne altre qualità. Le variazioni e le interruzioni della sua superficie offrono infinite possibilità di frammentazione e ricomposizione dell’immagine, seguendo o sfidando l’irregolarità del suo aspetto e ripensando il materiale per la tecnica del collage o dell’assemblage. In questo modo le strisce di cartone diventano la trasposizione dei colpi di pennello, ed è allora l’idea della liquidità della pittura ed il suo cambiamento ad essere analizzata. Un chiaro rimando all’arte povera dove “l’approccio del creare dal nulla è ciò che più diverte” secondo Nina Bovasso.
“Le ultime opere di Nina Bovasso sono ritagli di cromie che hanno preso forma dalla sua personale tavolozza di colori dalle tonalità armonizzate ed accordate. Le opere di colore bianco sono costituite da intrecci di forme, biomorfe e rettilinee, tagliate da comuni cartoni e fissate sulla tela di gesso.
Ogni singola forma, disposta ed intrecciata nello scompaginato di irrequiete griglie, sembra essere in collutta con la sua vicina per avere il predominio sulla scena visiva. Come in una performance si esibisce per lo spettatore, mettendo alla prova la sua forza espressiva in contrasto con le altre.
Dietro la decisa manipolazione dello spazio della Bovasso, coesistono in un distillato la coscienza storica e smaniosa spavalderia. L’atto d’audacia dell’artista, un’irregolare cancellazione, non può smorzare l’acutezza o l’intensità compositiva. Le sue mosse, dure come la roccia, sono dirette ed esilaranti. Nina è una tipa tosta e noi non possiamo che rimanerne incantati.” (Virgil de Voldere, January 2016)
Nina Bovasso è nata e cresciuta a New York, dove attualmente vive e lavora. Ha conseguito il suo Bachelor of Fine Arts al San Francisco Art Institute, ha poi frequentato Skowhegan School of Art e ha concluso il suo master di Belle Arti al Bard College. Negli anni vissuti ad Amsterdam, ha trascorso il suo ultimo periodo lavorando nel suo atelier, assumendo le sembianze di un laboratorio sperimentale. In questo periodo e durante il 2012, quando ha ottenuto la borsa di ricerca da MacDowell Colony, ha iniziato a lavorare con sculture e rilievi in cartone. In 2017 ha ottenuto una residenza al prestigioso ISCP (International Studio & Curatorial Program) di Williamsburg (Brooklyn).
Le opere della Bovasso sono state esposte a livello internazionale, tra le sue personali citiamo: Project Room, Josée Bienvenu Gallery, New York (2016); Schema Projects, Brooklyn, NY (2015); Inman Gallery, Houston, TX (2008); Galeria Casado Santapau, Madrid (2008); Cleveland MOCA, Ohio (OH); University Museum at SUNY Albany, NY (2005); Galerie Schmela, Dusseldorf (2005); Galerie Diana Stigter, Amsterdam (2005); Aliceday, Brussels (2005); Perugi Artecontemporanea, Padova, Italy (2004); Clementine Gallery, New York, NY (2002); Richard Heller Gallery, Santa Monica, CA (2001); Kavi Gupta (Vedanta), Chicago, IL (2000).
Tra i premi ricevuti notiamo il Guggenheim Fellowship, Louis Comfort Tiffany Artist Grant, New York Foundation for the Arts Fellowship e Pollock-Krasner Foundation Grant
Josée Bienvenue Gallery ha aperto nel Settembre del 2004. Situata nel quartiere Chelsea di New York, ha creato e sviluppato un programma artistico con particolare interesse per i disegni in rapporto con lo spazio ed il tempo. La sua attività è cresciuta nel corso del tempo e rappresenta ora artisti internazionali emergenti e maturi.
L’artista esporrà a Sala 1 nella mostra Intrecci di colore le recenti opere, descritte da Virgil de Voldere come rimandi mnemonici alla “semplicità di Malevich”e alle “nuances di Ryman”.
Nina Bovasso con i suoi lavori dal gusto deciso e sobrio, rappresenta la new generation di New York, città da cui ha assorbito e captato fin da giovane gli stimoli. Avendo come punti di riferimento la pittura astratta di suo padre ed i disegni grafici di sua madre, designer di tessuti, ha elaborato un proprio stile vivendo una personale sfida. Una provocazione formale e visuale si esprime così con un’armonia instabile, non lineare ed evasiva, celando dietro semplici forme una ricerca artistica complessa e raffinata.
Iniziando ad approcciarsi al cartone come un supporto alternativo alla tela, ha poi cominciato a scoprirne altre qualità. Le variazioni e le interruzioni della sua superficie offrono infinite possibilità di frammentazione e ricomposizione dell’immagine, seguendo o sfidando l’irregolarità del suo aspetto e ripensando il materiale per la tecnica del collage o dell’assemblage. In questo modo le strisce di cartone diventano la trasposizione dei colpi di pennello, ed è allora l’idea della liquidità della pittura ed il suo cambiamento ad essere analizzata. Un chiaro rimando all’arte povera dove “l’approccio del creare dal nulla è ciò che più diverte” secondo Nina Bovasso.
“Le ultime opere di Nina Bovasso sono ritagli di cromie che hanno preso forma dalla sua personale tavolozza di colori dalle tonalità armonizzate ed accordate. Le opere di colore bianco sono costituite da intrecci di forme, biomorfe e rettilinee, tagliate da comuni cartoni e fissate sulla tela di gesso.
Ogni singola forma, disposta ed intrecciata nello scompaginato di irrequiete griglie, sembra essere in collutta con la sua vicina per avere il predominio sulla scena visiva. Come in una performance si esibisce per lo spettatore, mettendo alla prova la sua forza espressiva in contrasto con le altre.
Dietro la decisa manipolazione dello spazio della Bovasso, coesistono in un distillato la coscienza storica e smaniosa spavalderia. L’atto d’audacia dell’artista, un’irregolare cancellazione, non può smorzare l’acutezza o l’intensità compositiva. Le sue mosse, dure come la roccia, sono dirette ed esilaranti. Nina è una tipa tosta e noi non possiamo che rimanerne incantati.” (Virgil de Voldere, January 2016)
Nina Bovasso è nata e cresciuta a New York, dove attualmente vive e lavora. Ha conseguito il suo Bachelor of Fine Arts al San Francisco Art Institute, ha poi frequentato Skowhegan School of Art e ha concluso il suo master di Belle Arti al Bard College. Negli anni vissuti ad Amsterdam, ha trascorso il suo ultimo periodo lavorando nel suo atelier, assumendo le sembianze di un laboratorio sperimentale. In questo periodo e durante il 2012, quando ha ottenuto la borsa di ricerca da MacDowell Colony, ha iniziato a lavorare con sculture e rilievi in cartone. In 2017 ha ottenuto una residenza al prestigioso ISCP (International Studio & Curatorial Program) di Williamsburg (Brooklyn).
Le opere della Bovasso sono state esposte a livello internazionale, tra le sue personali citiamo: Project Room, Josée Bienvenu Gallery, New York (2016); Schema Projects, Brooklyn, NY (2015); Inman Gallery, Houston, TX (2008); Galeria Casado Santapau, Madrid (2008); Cleveland MOCA, Ohio (OH); University Museum at SUNY Albany, NY (2005); Galerie Schmela, Dusseldorf (2005); Galerie Diana Stigter, Amsterdam (2005); Aliceday, Brussels (2005); Perugi Artecontemporanea, Padova, Italy (2004); Clementine Gallery, New York, NY (2002); Richard Heller Gallery, Santa Monica, CA (2001); Kavi Gupta (Vedanta), Chicago, IL (2000).
Tra i premi ricevuti notiamo il Guggenheim Fellowship, Louis Comfort Tiffany Artist Grant, New York Foundation for the Arts Fellowship e Pollock-Krasner Foundation Grant
Josée Bienvenue Gallery ha aperto nel Settembre del 2004. Situata nel quartiere Chelsea di New York, ha creato e sviluppato un programma artistico con particolare interesse per i disegni in rapporto con lo spazio ed il tempo. La sua attività è cresciuta nel corso del tempo e rappresenta ora artisti internazionali emergenti e maturi.
29
marzo 2017
Nina Bovasso – Intrecci di Colore
Dal 29 marzo al 27 maggio 2017
arte contemporanea
Location
SALA 1
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (Roma)
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (Roma)
Orario di apertura
Dal martedì al sabato, dalle 16.30 alle 19.30
Vernissage
29 Marzo 2017, ore 18.
Autore