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Giorgio Galimberti – Tributo a Mitoraj
Tredici opere di grandi dimensioni, rigorosamente in bianco e nero, realizzate appositamente da Giorgio Galimberti per questa esposizione che presenterà una ricerca iniziata ripercorrendo le tappe artistiche di Igor Mitoraj
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 18 marzo presso la sede del Liceo Artistico di Porta Romana, Maurizio Galimberti fotografo
conosciuto a livello internazionale come l’artista della fotografia istantanea e Giorgio Galimberti,
fotografo di grande valore e figlio d’arte, saranno presenti per un incontro dibattito dalle 10.00 alle
12.00, alla presenza degli studenti e alle 17.00, parteciperanno al vernissage della mostra che
presenta i loro lavori nella Gipsoteca del Liceo.
L’evento fa parte di un ciclo di incontri denominato “Fotografia d’autore” che si terranno nell’Aula
Magna del Liceo Artistico di Porta Romana.
Durante l’incontro del mattino Maurizio Galimberti parlerà della sua storia artistica e professionale
spiegando agli studenti dei vari settori e dei corsi di perfezionamento post diploma il suo modo di
lavorare dietro la macchina fotografica. Giorgio Galimberti affiancherà il padre nella sua lezione,
per spiegare la sua poetica di un figlio d’arte diventato adulto e soprattutto con una ben definita e
diversa identità.
Nel pomeriggio di sabato 18 marzo sarà inaugurata la mostra dal titolo “Omaggio a Mitoraj”, tredici
opere di grandi dimensioni, rigorosamente in bianco e nero, realizzate appositamente da Giorgio
Galimberti per questa esposizione che presenterà una ricerca iniziata ripercorrendo le tappe
artistiche di Igor Mitoraj.
Seguendo una coerenza progettuale, nella scelta e nelle inquadrature, Giorgio Galimberti mostra
un’importante elaborazione frutto di un preciso schema stilistico.
La mostra “Omaggio a Mitoraj” resterà aperta fino all’11 aprile 2017, visitabile tutti i giorni dalle ore
10.00 alle ore 17.00 del pomeriggio. Il lunedì, mercoledì e venerdì saranno disponibili delle visite
guidate previo appuntamento.
“Omaggio a Mitoraj” è stato organizzato e curato da Gloria Romoli, architetto e fotografo, docente
del Liceo Artistico di Porta Romana, che ringrazia la grande generosità con cui Giorgio e Maurizio
Galimberti hanno accettato questo impegno importante per la nostra scuola ma anche, e
soprattutto per Firenze.
L’esposizione è stata realizzata con il patrocinio della Regione Toscana, dell’Ufficio Scolastico
Regionale del Ministero dell’Istruzione e dalla Città Metropolitana di Firenze.
Per info e prenotazioni:
Gloria Romoli 335 8091174 - romoli.gloria@virgilio.it
Maurizio Galimberti nasce a Como nel 1956. Si trasferisce a Milano dove oggi vive e lavora.
Si accosta al mondo della fotografia analogica esordendo con l'utilizzo di una fotocamera ad
obiettivo rotante Widelux per poi nel 1983 focalizzare il suo impegno, in maniera radicale e
definitiva, sulla Polaroid.
Nel 1991 inizia la collaborazione con Polaroid Italia della quale diventa ben presto testimonial
ufficiale realizzando il volume POLAROID PRO ART pubblicato nel 1995, divenuto vero oggetto di
culto per gli appassionati di pellicola polaroid di tipo integrale. Viene nominato "Instant Artist" ed è
ideatore della "Polaroid Collection Italiana"
Nel 1992 ottiene il prestigioso "Gran Prix Kodak Pubblicità Italia".
Per KODAK ITALIA, realizza nel 2000 una mostra itinerante della serie I Maestri.
Continua la sua ricerca con Polaroid e reinventa la tecnica del "Mosaico Fotografico" che
inizialmente adatta ai ritratti. Il primo esperimento risale al 1989 quando ritrae suo figlio Giorgio.
Seguiranno i ritratti di Michele Trussardi, Carla Fracci e Mimmo Rotella dai quali è evidente il
richiamo al fotodinamismo dei Bragaglia e la ricerca del ritmo, del movimento. Numerosi divengono
i ritratti eseguiti nel mondo del cinema, dell'arte e della cultura. La popolarità e il successo con cui
vengono accolte queste rappresentazioni di volti lo portano a partecipare come ritrattista ufficiale al
Festival del Cinema di Venezia.
Nel 1999 viene indicato dalla rivista italiana "CLASS" come primo fotografo-ritrattista italiano
all'interno delle classifiche di merito stilate dal mensile.
Il suo ritratto di Johnny Depp, realizzato durante l'edizione del Festival del Cinema di Venezia del
2003, viene scelto come immagine per la copertina del mese di settembre del prestigioso Times
Magazine.
Il "Mosaico" diviene ben presto la tecnica per ritrarre non solo volti, ma anche paesaggi,
architetture e città. Con equilibrio Galimberti alterna l'emozione per la composizione, in cui si fa più
manifesta la ricerca del ritmo di cui i Mosaici ne sono un esempio, ad una propensione verso il
particolare, la scena intima da riprendere e immortalare la cui resa è rappresentata da un unico
scatto, ovvero dalla singola polaroid. I suoi lavori sul paesaggio, sulle città e sullo spazio che
caratterizza queste ultime, alternano questi due punti di vista, queste due differenti modalità di
raccontare una stessa realtà.
Tra il 1997 e il 1999 realizza due importanti lavori per le città di Parigi e Lisbona, da qui comincia la
riflessione sull'importanza di saper raccontare la storia, la musica, il vissuto di un luogo attraverso
le immagini.
Nel 2003 dedicherà il suo lavoro alla realizzazione del volume Viaggio in Italia, a cura di Denis
Curti, un racconto di alcuni luoghi del nostro paese attraverso le singole polaroid.
Nel 2006, durante il suo primo viaggio a New York, comincia la sua ricerca sulla luce, sull'energia
ispirata da questa nuova città che per l'artista diviene la rappresentazione ideale del mondo
contemporaneo. A questa città dedicherà un ulteriore lavoro del 2010 realizzando un'importante
corpus di Polaroid Singole e di Mosaici, alternando storie di particolari, immagini di intimità umane
a scatti che si prestano allo studio, eseguito con rigore matematico, delle diverse armonie
compositive: espresse nelle imponenti immagini dei grattacieli, del cielo, della luce, delle strade di
New York.
A New York seguiranno i lavori monografici su altre città come Berlino, Venezia e Napoli.
Prosegue inoltre la sua ricerca verso altri modi di rappresentare e contaminare quelle stesse realtà
e gli elementi che le caratterizzano con cui viene in contatto. Il desiderio di rendere attuale le cose,
gli oggetti del passato diviene concreto attraverso la realizzazione dei ready-made, di
duchampiana ispirazione, che rappresentano una significativa parte della sua produzione.
Parallelamente, cresce l'apprezzamento per la sua ricerca, per le particolari tecniche da lui
sviluppate, suscitando l'interesse di interlocutori provenienti da diversi ambiti. Grazie a queste
collaborazioni nascono nuovi progetti artistici e creativi.
Per conto della Società Calcio A.C. Milan, ha realizzato un lavoro di ritratti denominato Il Milan del
Centenario, presentato in una mostra al palazzo della Triennale di Milano nel marzo del 2000.
Con Jaeger LeCoultre, ha realizzato le immagini del prestigioso volume della manifattura a cura di
Franco Cologni.
Giorgio Galimberti nasce a Como il 20 marzo 1980. Da sempre appassionato di Fotografia,
complice anche un clima familiare da sempre aperto all’arte e alla creatività, fin da piccolo
comincia ad avvicinarsi al mezzo fotografico attraverso le Polaroid. Attraverso i primi tentativi di
manipolazione e alterazione dell’immagine, George esplora approfonditamente la dimensione
giocosa del supporto. Durante l’adolescenza, la passione non viene mai meno e, attraverso la
frequentazione di numerose mostre ed esposizioni, unitamente ad un’intensa attività pratica in
camera oscura, George si costruisce un personalissimo background fotografico, basato
principalmente sui grandi maestri che hanno fatto la storia della fotografia e sulle tecniche da loro
più utilizzate.
Dopo un periodo di momentaneo distacco durato qualche anno, Galimberti si riavvicina al mondo
della fotografia avvicinandosi alle soluzioni digitali. Attraverso la sperimentazione del bianco e nero
perfeziona i suoi gusti e, memore della lezione di Robert Frank , Robert Doisneau e di Mario
Giacomelli , si avvicina ad una visione del mondo incentrata prevalentemente sugli effetti della luce
sui corpi e sui paesaggi urbani , riprendendo alcuni elementi tipici della street photography e
rielaborandoli in funzione di un linguaggio fotografico moderno e narrativo che unisce agli scorci di
vita quotidiana le visioni sospese dell’architettura urbana. Diverse le sue partecipazioni a mostre
personali e collettive , ha esposto alla prestigiosa fiera di fotografia Mia Art fair di Milano 2015 per
la galleria che lo rappresenta in esclusiva Dada East .
Ufficio Stampa del Liceo Artistico di Porta Romana
Cecilia Chiavistelli
cecilia.chiavistelli@gmail.com - T. 335 6221093
conosciuto a livello internazionale come l’artista della fotografia istantanea e Giorgio Galimberti,
fotografo di grande valore e figlio d’arte, saranno presenti per un incontro dibattito dalle 10.00 alle
12.00, alla presenza degli studenti e alle 17.00, parteciperanno al vernissage della mostra che
presenta i loro lavori nella Gipsoteca del Liceo.
L’evento fa parte di un ciclo di incontri denominato “Fotografia d’autore” che si terranno nell’Aula
Magna del Liceo Artistico di Porta Romana.
Durante l’incontro del mattino Maurizio Galimberti parlerà della sua storia artistica e professionale
spiegando agli studenti dei vari settori e dei corsi di perfezionamento post diploma il suo modo di
lavorare dietro la macchina fotografica. Giorgio Galimberti affiancherà il padre nella sua lezione,
per spiegare la sua poetica di un figlio d’arte diventato adulto e soprattutto con una ben definita e
diversa identità.
Nel pomeriggio di sabato 18 marzo sarà inaugurata la mostra dal titolo “Omaggio a Mitoraj”, tredici
opere di grandi dimensioni, rigorosamente in bianco e nero, realizzate appositamente da Giorgio
Galimberti per questa esposizione che presenterà una ricerca iniziata ripercorrendo le tappe
artistiche di Igor Mitoraj.
Seguendo una coerenza progettuale, nella scelta e nelle inquadrature, Giorgio Galimberti mostra
un’importante elaborazione frutto di un preciso schema stilistico.
La mostra “Omaggio a Mitoraj” resterà aperta fino all’11 aprile 2017, visitabile tutti i giorni dalle ore
10.00 alle ore 17.00 del pomeriggio. Il lunedì, mercoledì e venerdì saranno disponibili delle visite
guidate previo appuntamento.
“Omaggio a Mitoraj” è stato organizzato e curato da Gloria Romoli, architetto e fotografo, docente
del Liceo Artistico di Porta Romana, che ringrazia la grande generosità con cui Giorgio e Maurizio
Galimberti hanno accettato questo impegno importante per la nostra scuola ma anche, e
soprattutto per Firenze.
L’esposizione è stata realizzata con il patrocinio della Regione Toscana, dell’Ufficio Scolastico
Regionale del Ministero dell’Istruzione e dalla Città Metropolitana di Firenze.
Per info e prenotazioni:
Gloria Romoli 335 8091174 - romoli.gloria@virgilio.it
Maurizio Galimberti nasce a Como nel 1956. Si trasferisce a Milano dove oggi vive e lavora.
Si accosta al mondo della fotografia analogica esordendo con l'utilizzo di una fotocamera ad
obiettivo rotante Widelux per poi nel 1983 focalizzare il suo impegno, in maniera radicale e
definitiva, sulla Polaroid.
Nel 1991 inizia la collaborazione con Polaroid Italia della quale diventa ben presto testimonial
ufficiale realizzando il volume POLAROID PRO ART pubblicato nel 1995, divenuto vero oggetto di
culto per gli appassionati di pellicola polaroid di tipo integrale. Viene nominato "Instant Artist" ed è
ideatore della "Polaroid Collection Italiana"
Nel 1992 ottiene il prestigioso "Gran Prix Kodak Pubblicità Italia".
Per KODAK ITALIA, realizza nel 2000 una mostra itinerante della serie I Maestri.
Continua la sua ricerca con Polaroid e reinventa la tecnica del "Mosaico Fotografico" che
inizialmente adatta ai ritratti. Il primo esperimento risale al 1989 quando ritrae suo figlio Giorgio.
Seguiranno i ritratti di Michele Trussardi, Carla Fracci e Mimmo Rotella dai quali è evidente il
richiamo al fotodinamismo dei Bragaglia e la ricerca del ritmo, del movimento. Numerosi divengono
i ritratti eseguiti nel mondo del cinema, dell'arte e della cultura. La popolarità e il successo con cui
vengono accolte queste rappresentazioni di volti lo portano a partecipare come ritrattista ufficiale al
Festival del Cinema di Venezia.
Nel 1999 viene indicato dalla rivista italiana "CLASS" come primo fotografo-ritrattista italiano
all'interno delle classifiche di merito stilate dal mensile.
Il suo ritratto di Johnny Depp, realizzato durante l'edizione del Festival del Cinema di Venezia del
2003, viene scelto come immagine per la copertina del mese di settembre del prestigioso Times
Magazine.
Il "Mosaico" diviene ben presto la tecnica per ritrarre non solo volti, ma anche paesaggi,
architetture e città. Con equilibrio Galimberti alterna l'emozione per la composizione, in cui si fa più
manifesta la ricerca del ritmo di cui i Mosaici ne sono un esempio, ad una propensione verso il
particolare, la scena intima da riprendere e immortalare la cui resa è rappresentata da un unico
scatto, ovvero dalla singola polaroid. I suoi lavori sul paesaggio, sulle città e sullo spazio che
caratterizza queste ultime, alternano questi due punti di vista, queste due differenti modalità di
raccontare una stessa realtà.
Tra il 1997 e il 1999 realizza due importanti lavori per le città di Parigi e Lisbona, da qui comincia la
riflessione sull'importanza di saper raccontare la storia, la musica, il vissuto di un luogo attraverso
le immagini.
Nel 2003 dedicherà il suo lavoro alla realizzazione del volume Viaggio in Italia, a cura di Denis
Curti, un racconto di alcuni luoghi del nostro paese attraverso le singole polaroid.
Nel 2006, durante il suo primo viaggio a New York, comincia la sua ricerca sulla luce, sull'energia
ispirata da questa nuova città che per l'artista diviene la rappresentazione ideale del mondo
contemporaneo. A questa città dedicherà un ulteriore lavoro del 2010 realizzando un'importante
corpus di Polaroid Singole e di Mosaici, alternando storie di particolari, immagini di intimità umane
a scatti che si prestano allo studio, eseguito con rigore matematico, delle diverse armonie
compositive: espresse nelle imponenti immagini dei grattacieli, del cielo, della luce, delle strade di
New York.
A New York seguiranno i lavori monografici su altre città come Berlino, Venezia e Napoli.
Prosegue inoltre la sua ricerca verso altri modi di rappresentare e contaminare quelle stesse realtà
e gli elementi che le caratterizzano con cui viene in contatto. Il desiderio di rendere attuale le cose,
gli oggetti del passato diviene concreto attraverso la realizzazione dei ready-made, di
duchampiana ispirazione, che rappresentano una significativa parte della sua produzione.
Parallelamente, cresce l'apprezzamento per la sua ricerca, per le particolari tecniche da lui
sviluppate, suscitando l'interesse di interlocutori provenienti da diversi ambiti. Grazie a queste
collaborazioni nascono nuovi progetti artistici e creativi.
Per conto della Società Calcio A.C. Milan, ha realizzato un lavoro di ritratti denominato Il Milan del
Centenario, presentato in una mostra al palazzo della Triennale di Milano nel marzo del 2000.
Con Jaeger LeCoultre, ha realizzato le immagini del prestigioso volume della manifattura a cura di
Franco Cologni.
Giorgio Galimberti nasce a Como il 20 marzo 1980. Da sempre appassionato di Fotografia,
complice anche un clima familiare da sempre aperto all’arte e alla creatività, fin da piccolo
comincia ad avvicinarsi al mezzo fotografico attraverso le Polaroid. Attraverso i primi tentativi di
manipolazione e alterazione dell’immagine, George esplora approfonditamente la dimensione
giocosa del supporto. Durante l’adolescenza, la passione non viene mai meno e, attraverso la
frequentazione di numerose mostre ed esposizioni, unitamente ad un’intensa attività pratica in
camera oscura, George si costruisce un personalissimo background fotografico, basato
principalmente sui grandi maestri che hanno fatto la storia della fotografia e sulle tecniche da loro
più utilizzate.
Dopo un periodo di momentaneo distacco durato qualche anno, Galimberti si riavvicina al mondo
della fotografia avvicinandosi alle soluzioni digitali. Attraverso la sperimentazione del bianco e nero
perfeziona i suoi gusti e, memore della lezione di Robert Frank , Robert Doisneau e di Mario
Giacomelli , si avvicina ad una visione del mondo incentrata prevalentemente sugli effetti della luce
sui corpi e sui paesaggi urbani , riprendendo alcuni elementi tipici della street photography e
rielaborandoli in funzione di un linguaggio fotografico moderno e narrativo che unisce agli scorci di
vita quotidiana le visioni sospese dell’architettura urbana. Diverse le sue partecipazioni a mostre
personali e collettive , ha esposto alla prestigiosa fiera di fotografia Mia Art fair di Milano 2015 per
la galleria che lo rappresenta in esclusiva Dada East .
Ufficio Stampa del Liceo Artistico di Porta Romana
Cecilia Chiavistelli
cecilia.chiavistelli@gmail.com - T. 335 6221093
18
marzo 2017
Giorgio Galimberti – Tributo a Mitoraj
Dal 18 marzo all'undici aprile 2017
fotografia
Location
LICEO ARTISTICO STATALE PORTA ROMANA
Firenze, Piazzale Di Porta Romana, 9, (Firenze)
Firenze, Piazzale Di Porta Romana, 9, (Firenze)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 17.00.
lunedì, mercoledì e venerdì visite guidate previo appuntamento
Vernissage
18 Marzo 2017, ore 17
Autore
Curatore