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Ugo Nespolo – Opere storiche
Ugo Nespolo, artista poliedrico e graffiante, approda al MACIST con una ricercata selezione della sua produzione dagli anni settanta a oggi. In esposizione venticinque opere dal 1977 al 2016: lettere e numeri, legni segmentati e ricomposti, acrilici, immagini intarsiate, ricami e mosaici colorati.
Comunicato stampa
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Ugo Nespolo, artista poliedrico e graffiante, approda al MACIST con una ricercata e significativa selezione della sua produzione dagli anni settanta a oggi. In esposizione venticinque opere dal 1977 al 2016: lettere e numeri, legni segmentati e poi ricomposti, acrilici, immagini intarsiate, ricami e mosaici colorati.
Ugo Nespolo, artista poliedrico e graffiante, approda al MACIST con una ricercata e significativa selezione della sua produzione dagli anni settanta a oggi. In esposizione venticinque opere dal 1977 al 2016: lettere e numeri, legni segmentati e poi ricomposti, acrilici, immagini intarsiate, ricami e mosaici colorati.
L’esposizione prende avvio con “Single shot” e “The right foot” (2012), due grandi acrilici su legno realizzati con grafite e foglia d’argento. Due sagome nere su sfondo avorio, un uomo e una donna, osservano di fronte a se stesse, ma in direzioni opposte. Attraverso una sequenza di lettere inequivocabile e un gruppo di simboli enigmatici, le due figure ricevono risposte discordanti.
La mostra prosegue con un trittico di opere storiche del 1977: “Con i vostri mostri sacri”, “Adesso avete voi” e “Barbe posticce e potere”. Si tratta di tre considerevoli acrilici su legno ritagliato in cui spiccano parole e frasi ironiche e trasgressive dell’artista, che tuttavia non nascondono sentimenti di rabbia e una certa inquietudine.
L’accentuata impronta ironica di Nespolo emerge anche attraverso un altro interessante – e più recente (2013) – trittico di acrilici su tavola: “Longa manu”, dove spicca in primo piano una sega da legno; “Military shop”, con la rappresentazione di una pistola e di una sciabola; “Soup time”, che ritrae una vivace e colorata zuppiera richiusa vicino a un piatto vuoto.
In “Opere storiche” non mancano anche lavori più inconsueti, come ad esempio “Costa & Vale”, che cita il fortunato Popeye di Jeff Koons, o “Mordere i prezzi” che ci mostra il celebre squalo elefante in formaldeide di Damien Hirst. In questo caso i rimandi agli altri artisti non sono solo un omaggio ai grandi maestri di oggi ma costituiscono anche degli spunti di riflessione sul mondo dell’arte contemporanea e sul suo mercato.
“Maschera Galoa” e “Maschera Teké” sono invece due opere su carta del 2015 che traggono direttamente ispirazione da due espressive e straordinariamente astratte maschere africane.
(Marco Bertazzoli, 2017)
Biografia (in breve):
Ugo Nespolo nasce nel 1941 a Mosso (Biella), si diploma all’Accademia Albertina di Belle Arti a Torino e si laurea in Lettere moderne.
Negli anni Sessanta si trasferisce a New York, dove si lascia travolgere dalla vita cosmopolita della metropoli e subisce il fascino della nascente Pop Art, mentre negli anni Settanta milita negli ambienti concettuali e poveristi.
Rilevante è la sua passione per il cinema che darà luogo a importanti retrospettive a lui dedicate in importanti musei stranieri (Philadelphia, New York, Londra, Parigi, Colonia, Pechino, Shanghai). Fonda con Mario Schifano il “Cinema degli artisti” e tra il 1967 e il 1968 realizza numerosi film che hanno come protagonisti gli amici e colleghi Enrico Baj, Michelangelo Pistoletto e Lucio Fontana.
Nonostante le contaminazioni americane, non dimentica gli insegnamenti delle Avanguardie europee; è infatti molto marcata l’influenza di Fortunato Depero, dal quale Nespolo trae il concetto di un’arte ludica che pervade ogni aspetto della vita quotidiana. Il concetto di arte e vita (che è anche il titolo di un libro pubblicato dall’artista nel 1998) sta alla base dell’espressività di Nespolo ed è eredità del movimento Futurista: “Manifesto per la ricostruzione futurista dell’universo” (1915).
Di qui anche il suo interesse per il design, l’arte applicata e la sperimentazione creativa in disparati ambiti, quali la grafica pubblicitaria, l’illustrazione, l’abbigliamento, scenografie e costumi di opere liriche. La sua ricerca spazia anche dal punto di vista dei materiali. Lavora su molteplici supporti e con tecniche differenziate: legno, metallo, vetro, ceramica, stoffa, pietre preziose.
La sua arte è, quindi, strettamente legata al vivere quotidiano e carica di apporti concettuali: «non si può fare arte senza riflettere sull’arte». L’oggetto è al centro delle sue ricerche, è mezzo espressivo, linguaggio creativo; viene estrapolato dal suo uso comune e acquista valore di opera d’arte.
Allo stesso modo, non dimentica il passato, lo rivisita, lo reinterpreta, lo rende attuale attraverso la citazione e la rievocazione, dandogli nuova vita, rendendolo spunto di riflessione.
M.A.C.I.S.T. Museum
Via Costa di Riva 11, Biella (13900)
www.macist.it
info@macist.it; +39 393 352 6412 - museo@macist.it; +39 3388772385
Il “Museo d’Arte Contemporanea Internazionale Senza Tendenze” nasce da un’idea di Omar Ronda, dalla sensibilità di alcuni collezionisti e molti artisti di fama internazionale che hanno deciso di donare e di mettere a disposizione le proprie opere con il fine di sostenere le attività di prevenzione, cura e ricerca della Fondazione Edo ed Elvo Tempia, da ben 35 anni impegnata nella lotta contro i tumori.
Per questo motivo il M.A.C.I.S.T. - essendo stato realizzato a beneficio di un ente morale di eccellenza sul territorio - si definisce come museo “etico e democratico”. La sfida etica che si pone il M.A.C.I.S.T. è quella di valorizzare e far conoscere l’arte contemporanea mondiale, senza tendenze e nelle sue migliori espressioni qualitative, sostenendo al contempo le attività di ricerca oncologica. In tal senso i visitatori del Museo rivestono il ruolo di destinatari di cultura e allo stesso tempo di protagonisti attivi nella lotta contro il cancro.
Lo spazio museale, inaugurato il 14 marzo 2015, è accessibile, liberamente e gratuitamente, nei giorni di sabato e domenica dalle ore 15,00 alle 19,30, esclusi luglio e agosto.
Il Museo presenta una superficie superiore ai 600 m2 e si trova all’interno dell’antica “Prima fabbrica dell’Oro” (1901) di Giuseppe Gualino - padre del più noto Riccardo -, vero esempio di archeologia industriale. Gli spazi si compongono di un’esposizione permanente, che raccoglie opere e installazioni di circa 120 artisti italiani e internazionali, di una sala per proiezioni video e di una parte destinata esclusivamente a mostre temporanee. Dall’apertura a oggi sono state realizzate sette mostre, tutte di grande successo: “Andy Warhol & Company” (marzo-giugno 2015); “Plastica italiana” (settembre-ottobre 2015); “Michelangelo Pistoletto - Opere storiche dal 1959” (novembre-dicembre 2015); “Umberto Mariani - Prima del Piombo” (gennaio-marzo 2016); “Luca Alinari - Sconosciuti Anni Settanta” (aprile-giugno 2016); “Bertozzi & Casoni - Grandi Ceramiche” (settembre-dicembre 2016); “Omaggio a Plinio Martelli” (gennaio-febbraio 2017).
Ugo Nespolo, artista poliedrico e graffiante, approda al MACIST con una ricercata e significativa selezione della sua produzione dagli anni settanta a oggi. In esposizione venticinque opere dal 1977 al 2016: lettere e numeri, legni segmentati e poi ricomposti, acrilici, immagini intarsiate, ricami e mosaici colorati.
L’esposizione prende avvio con “Single shot” e “The right foot” (2012), due grandi acrilici su legno realizzati con grafite e foglia d’argento. Due sagome nere su sfondo avorio, un uomo e una donna, osservano di fronte a se stesse, ma in direzioni opposte. Attraverso una sequenza di lettere inequivocabile e un gruppo di simboli enigmatici, le due figure ricevono risposte discordanti.
La mostra prosegue con un trittico di opere storiche del 1977: “Con i vostri mostri sacri”, “Adesso avete voi” e “Barbe posticce e potere”. Si tratta di tre considerevoli acrilici su legno ritagliato in cui spiccano parole e frasi ironiche e trasgressive dell’artista, che tuttavia non nascondono sentimenti di rabbia e una certa inquietudine.
L’accentuata impronta ironica di Nespolo emerge anche attraverso un altro interessante – e più recente (2013) – trittico di acrilici su tavola: “Longa manu”, dove spicca in primo piano una sega da legno; “Military shop”, con la rappresentazione di una pistola e di una sciabola; “Soup time”, che ritrae una vivace e colorata zuppiera richiusa vicino a un piatto vuoto.
In “Opere storiche” non mancano anche lavori più inconsueti, come ad esempio “Costa & Vale”, che cita il fortunato Popeye di Jeff Koons, o “Mordere i prezzi” che ci mostra il celebre squalo elefante in formaldeide di Damien Hirst. In questo caso i rimandi agli altri artisti non sono solo un omaggio ai grandi maestri di oggi ma costituiscono anche degli spunti di riflessione sul mondo dell’arte contemporanea e sul suo mercato.
“Maschera Galoa” e “Maschera Teké” sono invece due opere su carta del 2015 che traggono direttamente ispirazione da due espressive e straordinariamente astratte maschere africane.
(Marco Bertazzoli, 2017)
Biografia (in breve):
Ugo Nespolo nasce nel 1941 a Mosso (Biella), si diploma all’Accademia Albertina di Belle Arti a Torino e si laurea in Lettere moderne.
Negli anni Sessanta si trasferisce a New York, dove si lascia travolgere dalla vita cosmopolita della metropoli e subisce il fascino della nascente Pop Art, mentre negli anni Settanta milita negli ambienti concettuali e poveristi.
Rilevante è la sua passione per il cinema che darà luogo a importanti retrospettive a lui dedicate in importanti musei stranieri (Philadelphia, New York, Londra, Parigi, Colonia, Pechino, Shanghai). Fonda con Mario Schifano il “Cinema degli artisti” e tra il 1967 e il 1968 realizza numerosi film che hanno come protagonisti gli amici e colleghi Enrico Baj, Michelangelo Pistoletto e Lucio Fontana.
Nonostante le contaminazioni americane, non dimentica gli insegnamenti delle Avanguardie europee; è infatti molto marcata l’influenza di Fortunato Depero, dal quale Nespolo trae il concetto di un’arte ludica che pervade ogni aspetto della vita quotidiana. Il concetto di arte e vita (che è anche il titolo di un libro pubblicato dall’artista nel 1998) sta alla base dell’espressività di Nespolo ed è eredità del movimento Futurista: “Manifesto per la ricostruzione futurista dell’universo” (1915).
Di qui anche il suo interesse per il design, l’arte applicata e la sperimentazione creativa in disparati ambiti, quali la grafica pubblicitaria, l’illustrazione, l’abbigliamento, scenografie e costumi di opere liriche. La sua ricerca spazia anche dal punto di vista dei materiali. Lavora su molteplici supporti e con tecniche differenziate: legno, metallo, vetro, ceramica, stoffa, pietre preziose.
La sua arte è, quindi, strettamente legata al vivere quotidiano e carica di apporti concettuali: «non si può fare arte senza riflettere sull’arte». L’oggetto è al centro delle sue ricerche, è mezzo espressivo, linguaggio creativo; viene estrapolato dal suo uso comune e acquista valore di opera d’arte.
Allo stesso modo, non dimentica il passato, lo rivisita, lo reinterpreta, lo rende attuale attraverso la citazione e la rievocazione, dandogli nuova vita, rendendolo spunto di riflessione.
M.A.C.I.S.T. Museum
Via Costa di Riva 11, Biella (13900)
www.macist.it
info@macist.it; +39 393 352 6412 - museo@macist.it; +39 3388772385
Il “Museo d’Arte Contemporanea Internazionale Senza Tendenze” nasce da un’idea di Omar Ronda, dalla sensibilità di alcuni collezionisti e molti artisti di fama internazionale che hanno deciso di donare e di mettere a disposizione le proprie opere con il fine di sostenere le attività di prevenzione, cura e ricerca della Fondazione Edo ed Elvo Tempia, da ben 35 anni impegnata nella lotta contro i tumori.
Per questo motivo il M.A.C.I.S.T. - essendo stato realizzato a beneficio di un ente morale di eccellenza sul territorio - si definisce come museo “etico e democratico”. La sfida etica che si pone il M.A.C.I.S.T. è quella di valorizzare e far conoscere l’arte contemporanea mondiale, senza tendenze e nelle sue migliori espressioni qualitative, sostenendo al contempo le attività di ricerca oncologica. In tal senso i visitatori del Museo rivestono il ruolo di destinatari di cultura e allo stesso tempo di protagonisti attivi nella lotta contro il cancro.
Lo spazio museale, inaugurato il 14 marzo 2015, è accessibile, liberamente e gratuitamente, nei giorni di sabato e domenica dalle ore 15,00 alle 19,30, esclusi luglio e agosto.
Il Museo presenta una superficie superiore ai 600 m2 e si trova all’interno dell’antica “Prima fabbrica dell’Oro” (1901) di Giuseppe Gualino - padre del più noto Riccardo -, vero esempio di archeologia industriale. Gli spazi si compongono di un’esposizione permanente, che raccoglie opere e installazioni di circa 120 artisti italiani e internazionali, di una sala per proiezioni video e di una parte destinata esclusivamente a mostre temporanee. Dall’apertura a oggi sono state realizzate sette mostre, tutte di grande successo: “Andy Warhol & Company” (marzo-giugno 2015); “Plastica italiana” (settembre-ottobre 2015); “Michelangelo Pistoletto - Opere storiche dal 1959” (novembre-dicembre 2015); “Umberto Mariani - Prima del Piombo” (gennaio-marzo 2016); “Luca Alinari - Sconosciuti Anni Settanta” (aprile-giugno 2016); “Bertozzi & Casoni - Grandi Ceramiche” (settembre-dicembre 2016); “Omaggio a Plinio Martelli” (gennaio-febbraio 2017).
04
marzo 2017
Ugo Nespolo – Opere storiche
Dal 04 marzo al 30 aprile 2017
arte contemporanea
Location
MACIST MUSEUM
Biella, Costa Di Riva, 11, (Biella)
Biella, Costa Di Riva, 11, (Biella)
Orario di apertura
sabato e domenica ore 15-19.30
Vernissage
4 Marzo 2017, ore 18.00
Autore
Curatore