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Paolo Masi – Moduli
Inaugurazione della nuova Galleria con la mostra dedicata ai Cartoni di Paolo Masi, tema caratteristico del suo lavoro. Le opere che percorrono circa quarant’anni di carriera dell’artista, dal 1974 ad oggi, mostrano le infinite variazioni che il maestro ha sperimentato con questo supporto che diventa esso stesso parte dell’opera.
Comunicato stampa
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Gian Marco Casini inaugura il suo spazio in Via F. Crispi 52 a Livorno con una mostra personale del maestro Paolo Masi dal titolo Moduli.
La mostra si concentra sulla serie dei Cartoni, tema più caratteristico del lavoro di Paolo Masi, con opere che vanno dal 1975 al 2015, sui quali l’artista agisce con vari tipi di intervento, attraverso buchi, fili, colore ed arricchendoli con altri materiali.
Il cartone ondulato, meglio se derivante da usi precedenti e riportante i segni del tempo, ha permesso all’artista, dal 1974 ad oggi, di creare infinite variazioni.
Insieme alla serie delle Tele cucite, Paolo Masi utilizza i Cartoni per riconsiderare i postulati dell’azzeramento della pittura accostandosi ai temi principali della Pittura Analitica. Con questi lavori l’artista crea una comunicazione tra i segni primari della pittura e la ritmicità del cartone ondulato. Acquisisce la terza dimensione e mette in evidenza i quattro lati dell’opera permettendo la visione della costolatura del cartone, che diventa essa stessa parte dell’opera.
Il titolo della mostra, Moduli, fa riferimento all’allestimento di queste opere che messe in comunicazione l’una con l’altra creano una affascinante ritmicità.
La mostra è accompagnata da un catalogo, dove Paolo Masi racconta il suo lavoro e si racconta, con episodi molto interessanti ed inediti della sua vita.
“A New York era possibile incontrare chiunque…Un giorno mentre stavo fotografando un tombino sul marciapiedi (ero molto attratto dai segni dell’arredo urbano che spesso riproducevo con la tecnica del frottage) mi accorsi che un altro signore stava facendo la stessa cosa. Ci siamo guardati entrambi incuriositi e ci siamo presentati. Lui mi disse: “Piacere, Sol LeWitt.” Ed io: “Piacere, Masaccio!”. Diventammo subito ottimi amici.” Paolo Masi
Paolo Masi è nato nel 1933 a Firenze, dove lavora. Dopo le prime esperienze informali degli anni cinquanta, negli anni sessanta inizia a lavorare “trasformando” i materiali. Questa sperimentazione lo conduce al gruppo di ricerca estetica Centro F/Uno (con Baldi, Lecci e Maurizio Nannucci). Negli anni settanta si avvicina alla Pittura Analitica lavorando sulla ritmicità della scomposizione. Vive qualche tempo a NY e rivolge la sua attenzione agli elementi urbani più semplici (tombini, muri, pavimenti) che riproduce sia con le polaroid che con la tecnica del frottage. Nel 1974 la sua “attenzione analitica” si sposta sulle Tessiture (tele cucite) e soprattutto sui Cartoni da imballaggio che tratta con varie tecniche pittoriche e non, per elaborare in modo assolutamente personale la struttura di quel materiale povero. Contemporaneamente fonda insieme a Maurizio Nannucci lo spazio collettivo no profit per l’Arte, Zona. Dal 2000 questa esperienza, si trasformerà sempre a Firenze, nella gestione di un nuovo spazio collettivo, Base.
Tra le sue numerose mostre, spiccano le partecipazioni alla Biennale di Venezia del 1978, alla Quadriennale di Roma del 1986, e quelle in vari prestigiosi musei a Vienna, Francoforte, Belgrado, Rivoli, Parigi, Firenze, Pistoia, Milano e molti altri.
Sue opere appartengono già da tempo ad importanti Collezioni di Musei e Fondazioni.
La mostra si concentra sulla serie dei Cartoni, tema più caratteristico del lavoro di Paolo Masi, con opere che vanno dal 1975 al 2015, sui quali l’artista agisce con vari tipi di intervento, attraverso buchi, fili, colore ed arricchendoli con altri materiali.
Il cartone ondulato, meglio se derivante da usi precedenti e riportante i segni del tempo, ha permesso all’artista, dal 1974 ad oggi, di creare infinite variazioni.
Insieme alla serie delle Tele cucite, Paolo Masi utilizza i Cartoni per riconsiderare i postulati dell’azzeramento della pittura accostandosi ai temi principali della Pittura Analitica. Con questi lavori l’artista crea una comunicazione tra i segni primari della pittura e la ritmicità del cartone ondulato. Acquisisce la terza dimensione e mette in evidenza i quattro lati dell’opera permettendo la visione della costolatura del cartone, che diventa essa stessa parte dell’opera.
Il titolo della mostra, Moduli, fa riferimento all’allestimento di queste opere che messe in comunicazione l’una con l’altra creano una affascinante ritmicità.
La mostra è accompagnata da un catalogo, dove Paolo Masi racconta il suo lavoro e si racconta, con episodi molto interessanti ed inediti della sua vita.
“A New York era possibile incontrare chiunque…Un giorno mentre stavo fotografando un tombino sul marciapiedi (ero molto attratto dai segni dell’arredo urbano che spesso riproducevo con la tecnica del frottage) mi accorsi che un altro signore stava facendo la stessa cosa. Ci siamo guardati entrambi incuriositi e ci siamo presentati. Lui mi disse: “Piacere, Sol LeWitt.” Ed io: “Piacere, Masaccio!”. Diventammo subito ottimi amici.” Paolo Masi
Paolo Masi è nato nel 1933 a Firenze, dove lavora. Dopo le prime esperienze informali degli anni cinquanta, negli anni sessanta inizia a lavorare “trasformando” i materiali. Questa sperimentazione lo conduce al gruppo di ricerca estetica Centro F/Uno (con Baldi, Lecci e Maurizio Nannucci). Negli anni settanta si avvicina alla Pittura Analitica lavorando sulla ritmicità della scomposizione. Vive qualche tempo a NY e rivolge la sua attenzione agli elementi urbani più semplici (tombini, muri, pavimenti) che riproduce sia con le polaroid che con la tecnica del frottage. Nel 1974 la sua “attenzione analitica” si sposta sulle Tessiture (tele cucite) e soprattutto sui Cartoni da imballaggio che tratta con varie tecniche pittoriche e non, per elaborare in modo assolutamente personale la struttura di quel materiale povero. Contemporaneamente fonda insieme a Maurizio Nannucci lo spazio collettivo no profit per l’Arte, Zona. Dal 2000 questa esperienza, si trasformerà sempre a Firenze, nella gestione di un nuovo spazio collettivo, Base.
Tra le sue numerose mostre, spiccano le partecipazioni alla Biennale di Venezia del 1978, alla Quadriennale di Roma del 1986, e quelle in vari prestigiosi musei a Vienna, Francoforte, Belgrado, Rivoli, Parigi, Firenze, Pistoia, Milano e molti altri.
Sue opere appartengono già da tempo ad importanti Collezioni di Musei e Fondazioni.
11
marzo 2017
Paolo Masi – Moduli
Dall'undici marzo al 22 aprile 2017
arte contemporanea
Location
GIAN MARCO CASINI GALLERY
Livorno, Via Francesco Crispi, 52, (Livorno)
Livorno, Via Francesco Crispi, 52, (Livorno)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 9:30-13:00 e 15:30-20:00
Vernissage
11 Marzo 2017, h 18
Autore