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Francesca Betti – Senza Azione. Nessun moto in nessun luogo
Queste opere sono il frutto di un percorso lento, in cui le scene sono senza azione, dove non si incontrano sguardi fugaci o gesti troppo espliciti. Anche nei materiali, come il vetro o il legno, c’è continuità e fermezza: i paesaggi non sono definibili, gli sfondi spesso sfuggevoli. La celebrazione della staticità, vista come un nuovo modo di farsi strada tra le complesse sinapsi del cervello
Comunicato stampa
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Nessun moto in nessun luogo.
La figura umana è una Pietra. Una pietra che si inabissa nei mari più profondi. Lì si ferma e riposa.
Con questa visione della corporeità, in quell'epoca buia, Masaccio pose le basi del rinascimento e mise l'uomo al centro dell'universo, con la prospettiva di restituire ad ognuno il proprio epicentro.
Oggi, proiettati in una città che ci vuole sempre in movimento, agili e versatili, ci si dimentica facilmente l'importanza del sostare e del rendersi consapevoli della propria consistenza, del peso che occupa la propria coscienza. Gli innumerevoli impegni odierni ci hanno fatto perdere la capacità di rimanere immobili, ad osservare, ad ascoltare...in religioso silenzio.
Queste opere sono il frutto di un percorso lento, in cui le scene sono senza azione, dove non si incontrano sguardi fugaci o gesti troppo espliciti. Anche nei materiali, come il vetro o il legno, c'è continuità e fermezza: i paesaggi non sono definibili, gli sfondi spesso sfuggevoli. La celebrazione della staticità, vista come un nuovo modo di farsi strada tra le complesse sinapsi del cervello.
Non siate rapidi nell'attraversare queste sale, prendetevi qualche attimo, fermatevi. Vi accorgere che non sarà stato tempo perso.
Buona sosta.
La figura umana è una Pietra. Una pietra che si inabissa nei mari più profondi. Lì si ferma e riposa.
Con questa visione della corporeità, in quell'epoca buia, Masaccio pose le basi del rinascimento e mise l'uomo al centro dell'universo, con la prospettiva di restituire ad ognuno il proprio epicentro.
Oggi, proiettati in una città che ci vuole sempre in movimento, agili e versatili, ci si dimentica facilmente l'importanza del sostare e del rendersi consapevoli della propria consistenza, del peso che occupa la propria coscienza. Gli innumerevoli impegni odierni ci hanno fatto perdere la capacità di rimanere immobili, ad osservare, ad ascoltare...in religioso silenzio.
Queste opere sono il frutto di un percorso lento, in cui le scene sono senza azione, dove non si incontrano sguardi fugaci o gesti troppo espliciti. Anche nei materiali, come il vetro o il legno, c'è continuità e fermezza: i paesaggi non sono definibili, gli sfondi spesso sfuggevoli. La celebrazione della staticità, vista come un nuovo modo di farsi strada tra le complesse sinapsi del cervello.
Non siate rapidi nell'attraversare queste sale, prendetevi qualche attimo, fermatevi. Vi accorgere che non sarà stato tempo perso.
Buona sosta.
10
febbraio 2017
Francesca Betti – Senza Azione. Nessun moto in nessun luogo
Dal 10 al 26 febbraio 2017
arte contemporanea
Location
MUSEO DELL’AGRO VEIENTANO – PALAZZO CHIGI
Formello, Piazza San Lorenzo, 7, (Roma)
Formello, Piazza San Lorenzo, 7, (Roma)
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 10/12
Sabato e domenica 10/12- 16/19
Vernissage
10 Febbraio 2017, h 17
Autore