Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Matteo Mezzadri – Noosfera
Installazione di una città in miniatura di circa 50 mq e alta fino a 3 metri: uno spettacolare ciclo di fotografie e lavori tridimensionali
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Le opere straordinarie ed irripetibili, messe in mostra alla personale di Matteo Mezzadri,
nascono dalla sensibilità empatica di un genio moderno, capace di fondere etica ed estetica in un
progetto spettacolare e coinvolgente per un pubblico eterogeneo di ogni età: sabato 11 febbraio
(dalle ore 18:00) presso la galleria ARTantide.com di Verona (via Messedaglia 7), verrà
inaugurata la mostra di Matteo Mezzadri, artista emiliano.
Per l'occasione sarà realizzata una maestosa installazione in mattoni, alta fino 3 metri, che
riprodurrà una città, un'insieme di strutture: palazzi, piazze, vie, giardini e grattacieli.
Attorno ad essa verranno posizionati 4 monitor con riproduzioni video e una ampia sala video
per un filmato da cui sarà difficile staccare gli occhi, 9 stampe fotografiche e diversi oggetti in
piombo e mattoni, alcuni direttamente ricavati da altre installazioni pubbliche.
Matteo Mezzadri induce riflessioni profonde sul tema dei legami, delle relazioni con l'altro,
mettendo in discussione l'atteggiamento individualistico che troppo spesso sembra consolidato
e inevitabile, per spingere a riflessioni che facciano cambiare il punto di vista.
Attraverso le sue installazioni, che nascono dalla necessità di raccontare il mondo reale, l'artista
vuole affrontare il “fare arte” come questione di interesse collettivo coinvolgendo e facendo
partecipare il pubblico al fine di arrivare al momento di massima realizzazione e produrre un
cambiamento positivo del mondo in cui viviamo.
La mostra -“Noosfera”
sarà visitabile in galleria ARTantide.com dal 11 febbraio al 16 aprile 2017, dalle 9:00 alle
18:00 dal lunedì al venerdì; sabato e domenica su appuntamento.
Il titolo della mostra “Noosfera” fa riferimento alla frase di Pierre Teilhard de Chardin:
“la noosfera è una specie di “coscienza collettiva” degli esseri umani che scaturisce dall'interazione
fra le menti umane”. Da questo “spazio del pensiero” prendono forma le riflessioni dell'artista.
Matteo Mezzadri pone l'attenzione sui legami umani: per affrontare al meglio i grandi flussi
migratori e il rimescolamento delle civiltà non vanno costruiti muri fisici che ci difendano da
possibili cambiamenti, ma è fondamentale abbattere i muri anteriori per far sì che ci si apra
all'altro, per essere più propensi allo scambio interculturale.
L'allestimento mette in mostra al pubblico questo concetto, stigmatizzandolo con la grande
installazione al centro della galleria, che riproduce una città, ma anche attraverso le fotografie, i
video e le sculture in piombo.
Artantide.com e Matteo Mezzadri vogliono far sì che la ricerca di un nuovo modello di
coesione sociale sia possibile e che sia la via etica più efficace per costruire un mondo migliore.
Matteo Mezzadri
Nasce a Parma il 23 settembre 1973.
Istruzione e formazione:
2008/2011: Corso triennale di formazione avanzata per giovani artisti “Il Mestiere delle Arti” promosso e finanziato
dal Ministero delle politiche giovanili e dalla Regione Emilia Romagna
2010: Residenza d’artista presso il PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea) di Ferrara
2009/2010: Stage, collaborazione e residenza d’artista a New York col gruppo di artisti bolognese ZimmerFrei
2001: Master post laurea in Design della comunicazione presso la Facoltà del Design del Politecnico di Milano
1999: Laurea in Scienze Politiche, indirizzo Storico Politico, Università di Bologna. Tesi in storia economica
contemporanea pubblicata nel 2007 da CLUEB (Cooperativa Libraria Universitaria Editrice Bologna)
Altra professione:
Dal 2003 lavora come fotografo professionista per importanti marchi nazionali e internazionali.
Dal 2008 espone presso Gallerie e Fiere in Italia e all'estero.
-----------------------------------------------------OOO---------------------------------------------
Matteo Mezzadri è un artista selezionato per la Divisione Socially Responsible Art, Arte a
Responsabilità Sociale.
Gli artisti che aderiscono a questo Progetto vogliono essere responsabili direttamente del
cambiamento in positivo della società e del pianeta: attraverso i loro progetti di arte etica
coinvolgono il pubblico in temi importantissimi a livello sociale e ambientale, facendosi così
portavoce di pensieri etici, sociali ed umani che possano aiutare a costruire, intorno alle
persone, un mondo migliore.
Link diretto alla pagina dell'artista:
http://www.artantide.com/artisti_BiografiaArtista?idArtista=749
Link alla pagina dell'evento su facebook:
https://www.facebook.com/events/1867143370168642/
Orari e costi:
La Galleria è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00;
per orari diversi o di sabato e domenica si apre su appuntamento.
La mostra è ad ingresso libero.
Per informazioni:
ARTantide.com Gallery, Via Messedaglia 7, Verona
Tel 045 8622389
info@artantide.com - www.artantide.com
Con il Patrocinio di ANDIL (Associazione Nazionale degli Imprenditori dei Laterizi,
Ass. Confindustria)
Sponsor tecnico: Danesi
L'Arte può
Manifesto dell'arte etica
Fin dall'antichità i filosofi e le menti pensanti più eccellenti si sono interrogate su cosa fosse arte e cosa no, quale
fosse l'obiettivo di un artista e la risonanza che fosse corretto perseguire.
Picasso sosteneva che “l'arte ha lo straordinario potere di scuotere dall'anima la polvere accumulata nella vita di tutti
i giorni”. Noi crediamo col cuore in questa affermazione.
Attraverso l'arte contemporanea si ha un'occasione unica di percepire messaggi forti, di poterli elaborare
personalmente e di farli propri tanto da diventare una componente indispensabile della propria identità.
“L'arte ha lo straordinario potere” di risvegliare, di dare l'entusiasmo e la fiducia di poter essere migliori e di poter
dare un senso alla propria vita.
L'arte non è superficiale, deve addentrarsi nel profondo dell'uomo per poi riemergere trasformata con una sua
concretezza. Ecco perchè l'arte deve essere educazione, così come è inteso nel senso etimologico del termine: “E-
ducare”, dal latino, significa portare qualcosa da dentro a fuori e l'arte si inserisce in questo processo di
esternazione emozionale che può avere effetti metamorfici straordinari.
Dopo aver compreso il potere che è in mano all'arte e agli artisti si può concepire quale debba essere il ruolo etico
dell'artista e quale importante responsabilità sociale egli si trovi a gestire.
Crediamo fortemente che
si possa cambiare il pianeta e migliorare il mondo con l'arte e la cultura;
il vero artista abbia in sé una sensibilità particolarmente sviluppata ed il suo genio si concretizzi attraverso
un'analisi sociale e civile molto profonda ed acuta;
l'artista sia un intellettuale con un ruolo che comporta grande responsabilità umana e sociale;
attraverso la rappresentazione visiva, l'artista trovi il modo comunicativamente più efficace per esprimere le
proprie riflessioni e farne un eco universale;
l'artista si faccia portavoce di pensieri etici, sociali ed umani che possano aiutare a costruire, intorno alle persone,
un mondo migliore;
quella dell'artista sia una vera e propria missione comunitaria;
gli artisti possano aiutare ad essere più felici ed a ritrovare un entusiasmo positivo capace di cambiare le persone da
dentro;
possa crescere una nuova classe di artisti, una nuova corrente che si espanda a livello mondiale e che abbia la forza
di lasciare il segno e di fondare le basi per un mondo più attento ai bisogni emozionali, ad un ambiente più sano, ad
una comunicazione più positiva e costruttiva tra arte e società, perchè crediamo che seguendo questa via si possa
concretamente essere più felici e trovare un senso tangibile ai sogni ed alle utopie che hanno il potere di migliorare
la vita;
possa crescere una nuova classe di collezionisti ed appassionati d'arte che vogliano partecipare attivamente al
cambiamento, sostenendo quegli artisti e quei progetti sufficientemente ambiziosi da portare un effettivo
miglioramento nella società;
Il mondo abbia bisogno di una nuova classe intellettuale per potersi riappropriare con consapevolezza della forza
del pensiero etico, per migliorare sé e gli altri;
tutti gli esseri umani abbiano la necessità di costruire una propria identità personale soddisfacendo le emozioni, il
bisogno di amore, di empatia e di riconciliazione con l'etica sociale, naturale, ambientale e spirituale.
Il miglioramento del pianeta sarà solo una piacevole conseguenza di questo cambiamento.
Verona, 24 marzo 2016
Manifesto Etico – Architettura dei legami
Siamo consapevoli che
il mondo occidentale deve fare i conti con una sfida epocale. Il modello culturale basato
sull’individualismo laico e liberista che ha reso grande e potente l’Occidente, consentendogli di mettere
in discussione tutto (dalla religione al concetto stesso di Stato, dai diritti degli uomini e delle donne
fino a quelli degli animali e dell’ambiente naturale), sta entrando in crisi. Occorre ripensare
profondamente il modello e i suoi principi, in un certo senso rivoluzionare tutta l’Architettura dei
legami che sta alla base della nostra convivenza civile.
Ad esempio
per affrontare la sfida dei grandi flussi migratori e il rimescolamento più o meno forzoso delle civiltà,
non dobbiamo erigere muri fisici che ci difendano dalla paura del cambiamento, ma dobbiamo semmai
abbattere i nostri muri interiori per aprirci a nuove sperimentazioni sociali e politiche, dobbiamo
rivedere il nostro caro individualismo per cercare un modello inclusivo che trasformi in risorsa quella
che oggi ci appare come una minaccia e contemporaneamente dobbiamo pretendere le medesime
aperture da chi accoglieremo.
Crediamo che
per rivoluzionare l’Architettura dei legami si debba affrontare il problema della relazione con l’altro;
“L’altro” può essere il nero per il bianco, l’ebreo per il palestinese, il ricco per il povero, la donna per
l’uomo, il nord del mondo per il sud del mondo, i margini per il centro, il pubblico per l’artista;
nella grande megalopoli come nella piccola città di provincia, i contrasti multiculturali tendono ad
inasprirsi e che la moderna società pluralistica possa travalicare il concetto di stato-nazione per
evolversi in un’entità di carattere sovranazionale nella quale il concetto di “inclusione” non significa
assimilazione, ma apertura a coloro che sono reciprocamente estranei e che tali vogliono rimanere.
Vogliamo agire
attraverso l’arte come strumento potente per rimettere in discussione quell'atteggiamento
individualistico che ci sembra spesso troppo consolidato, per cambiare il punto di vista, per spingerci a
una riflessione che altrimenti non faremmo;
considerando che la “forma bella”, l’estetica dell’immagine e l’innovazione che racchiude, non sono
altro che i vettori che trasportano questa visione del mondo e che la rendono intelligibile, penetrante,
simbolica e proprio per questo universale;
con le installazioni di Matteo Mezzadri che nascono dalla necessità di raccontare il mondo reale
uscendo dall’individualismo solipsistico nel quale sembra caduto l’artista contemporaneo, per
affrontare il “fare arte” come questione di interesse collettivo, come generazione di senso (non solo
estetico) che trova nel coinvolgimento e nella partecipazione del pubblico il suo momento di massima
realizzazione.
I muri che verranno eretti all’interno degli spazi che ospiteranno le installazioni saranno muri fatti di
semplici mattoni forati, ma grazie all’artificio posto in essere dall’artista quegli stessi mattoni ci
ricorderanno immediatamente delle strutture a noi molto familiari poiché le viviamo e le abitiamo ogni
giorno: palazzi, grattacieli e intere città, città particolari però, spinte al limite di un equilibrio precario
tra l’abisso e la salvezza.
Solo la vera partecipazione ci può indicare la strada giusta da seguire per scongiurare il primo e
ricercare la seconda.
ARTantide.com e Matteo Mezzadri credono che la ricerca di nuovo modello di coesione sociale sia
la via etica più efficace per costruire un mondo migliore.
Verona, 9 gennaio 2017
nascono dalla sensibilità empatica di un genio moderno, capace di fondere etica ed estetica in un
progetto spettacolare e coinvolgente per un pubblico eterogeneo di ogni età: sabato 11 febbraio
(dalle ore 18:00) presso la galleria ARTantide.com di Verona (via Messedaglia 7), verrà
inaugurata la mostra di Matteo Mezzadri, artista emiliano.
Per l'occasione sarà realizzata una maestosa installazione in mattoni, alta fino 3 metri, che
riprodurrà una città, un'insieme di strutture: palazzi, piazze, vie, giardini e grattacieli.
Attorno ad essa verranno posizionati 4 monitor con riproduzioni video e una ampia sala video
per un filmato da cui sarà difficile staccare gli occhi, 9 stampe fotografiche e diversi oggetti in
piombo e mattoni, alcuni direttamente ricavati da altre installazioni pubbliche.
Matteo Mezzadri induce riflessioni profonde sul tema dei legami, delle relazioni con l'altro,
mettendo in discussione l'atteggiamento individualistico che troppo spesso sembra consolidato
e inevitabile, per spingere a riflessioni che facciano cambiare il punto di vista.
Attraverso le sue installazioni, che nascono dalla necessità di raccontare il mondo reale, l'artista
vuole affrontare il “fare arte” come questione di interesse collettivo coinvolgendo e facendo
partecipare il pubblico al fine di arrivare al momento di massima realizzazione e produrre un
cambiamento positivo del mondo in cui viviamo.
La mostra -“Noosfera”
sarà visitabile in galleria ARTantide.com dal 11 febbraio al 16 aprile 2017, dalle 9:00 alle
18:00 dal lunedì al venerdì; sabato e domenica su appuntamento.
Il titolo della mostra “Noosfera” fa riferimento alla frase di Pierre Teilhard de Chardin:
“la noosfera è una specie di “coscienza collettiva” degli esseri umani che scaturisce dall'interazione
fra le menti umane”. Da questo “spazio del pensiero” prendono forma le riflessioni dell'artista.
Matteo Mezzadri pone l'attenzione sui legami umani: per affrontare al meglio i grandi flussi
migratori e il rimescolamento delle civiltà non vanno costruiti muri fisici che ci difendano da
possibili cambiamenti, ma è fondamentale abbattere i muri anteriori per far sì che ci si apra
all'altro, per essere più propensi allo scambio interculturale.
L'allestimento mette in mostra al pubblico questo concetto, stigmatizzandolo con la grande
installazione al centro della galleria, che riproduce una città, ma anche attraverso le fotografie, i
video e le sculture in piombo.
Artantide.com e Matteo Mezzadri vogliono far sì che la ricerca di un nuovo modello di
coesione sociale sia possibile e che sia la via etica più efficace per costruire un mondo migliore.
Matteo Mezzadri
Nasce a Parma il 23 settembre 1973.
Istruzione e formazione:
2008/2011: Corso triennale di formazione avanzata per giovani artisti “Il Mestiere delle Arti” promosso e finanziato
dal Ministero delle politiche giovanili e dalla Regione Emilia Romagna
2010: Residenza d’artista presso il PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea) di Ferrara
2009/2010: Stage, collaborazione e residenza d’artista a New York col gruppo di artisti bolognese ZimmerFrei
2001: Master post laurea in Design della comunicazione presso la Facoltà del Design del Politecnico di Milano
1999: Laurea in Scienze Politiche, indirizzo Storico Politico, Università di Bologna. Tesi in storia economica
contemporanea pubblicata nel 2007 da CLUEB (Cooperativa Libraria Universitaria Editrice Bologna)
Altra professione:
Dal 2003 lavora come fotografo professionista per importanti marchi nazionali e internazionali.
Dal 2008 espone presso Gallerie e Fiere in Italia e all'estero.
-----------------------------------------------------OOO---------------------------------------------
Matteo Mezzadri è un artista selezionato per la Divisione Socially Responsible Art, Arte a
Responsabilità Sociale.
Gli artisti che aderiscono a questo Progetto vogliono essere responsabili direttamente del
cambiamento in positivo della società e del pianeta: attraverso i loro progetti di arte etica
coinvolgono il pubblico in temi importantissimi a livello sociale e ambientale, facendosi così
portavoce di pensieri etici, sociali ed umani che possano aiutare a costruire, intorno alle
persone, un mondo migliore.
Link diretto alla pagina dell'artista:
http://www.artantide.com/artisti_BiografiaArtista?idArtista=749
Link alla pagina dell'evento su facebook:
https://www.facebook.com/events/1867143370168642/
Orari e costi:
La Galleria è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00;
per orari diversi o di sabato e domenica si apre su appuntamento.
La mostra è ad ingresso libero.
Per informazioni:
ARTantide.com Gallery, Via Messedaglia 7, Verona
Tel 045 8622389
info@artantide.com - www.artantide.com
Con il Patrocinio di ANDIL (Associazione Nazionale degli Imprenditori dei Laterizi,
Ass. Confindustria)
Sponsor tecnico: Danesi
L'Arte può
Manifesto dell'arte etica
Fin dall'antichità i filosofi e le menti pensanti più eccellenti si sono interrogate su cosa fosse arte e cosa no, quale
fosse l'obiettivo di un artista e la risonanza che fosse corretto perseguire.
Picasso sosteneva che “l'arte ha lo straordinario potere di scuotere dall'anima la polvere accumulata nella vita di tutti
i giorni”. Noi crediamo col cuore in questa affermazione.
Attraverso l'arte contemporanea si ha un'occasione unica di percepire messaggi forti, di poterli elaborare
personalmente e di farli propri tanto da diventare una componente indispensabile della propria identità.
“L'arte ha lo straordinario potere” di risvegliare, di dare l'entusiasmo e la fiducia di poter essere migliori e di poter
dare un senso alla propria vita.
L'arte non è superficiale, deve addentrarsi nel profondo dell'uomo per poi riemergere trasformata con una sua
concretezza. Ecco perchè l'arte deve essere educazione, così come è inteso nel senso etimologico del termine: “E-
ducare”, dal latino, significa portare qualcosa da dentro a fuori e l'arte si inserisce in questo processo di
esternazione emozionale che può avere effetti metamorfici straordinari.
Dopo aver compreso il potere che è in mano all'arte e agli artisti si può concepire quale debba essere il ruolo etico
dell'artista e quale importante responsabilità sociale egli si trovi a gestire.
Crediamo fortemente che
si possa cambiare il pianeta e migliorare il mondo con l'arte e la cultura;
il vero artista abbia in sé una sensibilità particolarmente sviluppata ed il suo genio si concretizzi attraverso
un'analisi sociale e civile molto profonda ed acuta;
l'artista sia un intellettuale con un ruolo che comporta grande responsabilità umana e sociale;
attraverso la rappresentazione visiva, l'artista trovi il modo comunicativamente più efficace per esprimere le
proprie riflessioni e farne un eco universale;
l'artista si faccia portavoce di pensieri etici, sociali ed umani che possano aiutare a costruire, intorno alle persone,
un mondo migliore;
quella dell'artista sia una vera e propria missione comunitaria;
gli artisti possano aiutare ad essere più felici ed a ritrovare un entusiasmo positivo capace di cambiare le persone da
dentro;
possa crescere una nuova classe di artisti, una nuova corrente che si espanda a livello mondiale e che abbia la forza
di lasciare il segno e di fondare le basi per un mondo più attento ai bisogni emozionali, ad un ambiente più sano, ad
una comunicazione più positiva e costruttiva tra arte e società, perchè crediamo che seguendo questa via si possa
concretamente essere più felici e trovare un senso tangibile ai sogni ed alle utopie che hanno il potere di migliorare
la vita;
possa crescere una nuova classe di collezionisti ed appassionati d'arte che vogliano partecipare attivamente al
cambiamento, sostenendo quegli artisti e quei progetti sufficientemente ambiziosi da portare un effettivo
miglioramento nella società;
Il mondo abbia bisogno di una nuova classe intellettuale per potersi riappropriare con consapevolezza della forza
del pensiero etico, per migliorare sé e gli altri;
tutti gli esseri umani abbiano la necessità di costruire una propria identità personale soddisfacendo le emozioni, il
bisogno di amore, di empatia e di riconciliazione con l'etica sociale, naturale, ambientale e spirituale.
Il miglioramento del pianeta sarà solo una piacevole conseguenza di questo cambiamento.
Verona, 24 marzo 2016
Manifesto Etico – Architettura dei legami
Siamo consapevoli che
il mondo occidentale deve fare i conti con una sfida epocale. Il modello culturale basato
sull’individualismo laico e liberista che ha reso grande e potente l’Occidente, consentendogli di mettere
in discussione tutto (dalla religione al concetto stesso di Stato, dai diritti degli uomini e delle donne
fino a quelli degli animali e dell’ambiente naturale), sta entrando in crisi. Occorre ripensare
profondamente il modello e i suoi principi, in un certo senso rivoluzionare tutta l’Architettura dei
legami che sta alla base della nostra convivenza civile.
Ad esempio
per affrontare la sfida dei grandi flussi migratori e il rimescolamento più o meno forzoso delle civiltà,
non dobbiamo erigere muri fisici che ci difendano dalla paura del cambiamento, ma dobbiamo semmai
abbattere i nostri muri interiori per aprirci a nuove sperimentazioni sociali e politiche, dobbiamo
rivedere il nostro caro individualismo per cercare un modello inclusivo che trasformi in risorsa quella
che oggi ci appare come una minaccia e contemporaneamente dobbiamo pretendere le medesime
aperture da chi accoglieremo.
Crediamo che
per rivoluzionare l’Architettura dei legami si debba affrontare il problema della relazione con l’altro;
“L’altro” può essere il nero per il bianco, l’ebreo per il palestinese, il ricco per il povero, la donna per
l’uomo, il nord del mondo per il sud del mondo, i margini per il centro, il pubblico per l’artista;
nella grande megalopoli come nella piccola città di provincia, i contrasti multiculturali tendono ad
inasprirsi e che la moderna società pluralistica possa travalicare il concetto di stato-nazione per
evolversi in un’entità di carattere sovranazionale nella quale il concetto di “inclusione” non significa
assimilazione, ma apertura a coloro che sono reciprocamente estranei e che tali vogliono rimanere.
Vogliamo agire
attraverso l’arte come strumento potente per rimettere in discussione quell'atteggiamento
individualistico che ci sembra spesso troppo consolidato, per cambiare il punto di vista, per spingerci a
una riflessione che altrimenti non faremmo;
considerando che la “forma bella”, l’estetica dell’immagine e l’innovazione che racchiude, non sono
altro che i vettori che trasportano questa visione del mondo e che la rendono intelligibile, penetrante,
simbolica e proprio per questo universale;
con le installazioni di Matteo Mezzadri che nascono dalla necessità di raccontare il mondo reale
uscendo dall’individualismo solipsistico nel quale sembra caduto l’artista contemporaneo, per
affrontare il “fare arte” come questione di interesse collettivo, come generazione di senso (non solo
estetico) che trova nel coinvolgimento e nella partecipazione del pubblico il suo momento di massima
realizzazione.
I muri che verranno eretti all’interno degli spazi che ospiteranno le installazioni saranno muri fatti di
semplici mattoni forati, ma grazie all’artificio posto in essere dall’artista quegli stessi mattoni ci
ricorderanno immediatamente delle strutture a noi molto familiari poiché le viviamo e le abitiamo ogni
giorno: palazzi, grattacieli e intere città, città particolari però, spinte al limite di un equilibrio precario
tra l’abisso e la salvezza.
Solo la vera partecipazione ci può indicare la strada giusta da seguire per scongiurare il primo e
ricercare la seconda.
ARTantide.com e Matteo Mezzadri credono che la ricerca di nuovo modello di coesione sociale sia
la via etica più efficace per costruire un mondo migliore.
Verona, 9 gennaio 2017
11
febbraio 2017
Matteo Mezzadri – Noosfera
Dall'undici febbraio al 16 aprile 2017
arte contemporanea
Location
ARTANTIDE
Verona, Via Angelo Messedaglia, 7, (Verona)
Verona, Via Angelo Messedaglia, 7, (Verona)
Orario di apertura
dalle 9:00 alle 18:00 dal lunedì al venerdì; sabato e domenica su appuntamento
Vernissage
11 Febbraio 2017, ore 18
Autore
Curatore