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Fondazione Malutta – Collezione Malutta + Black market
Per circa due settimane la galleria Monitor diventerà uno spazio di condivisione di progetti e lavori della Fondazione Malutta, un collettivo composto da numerosissimi artisti che esporranno le proprie opere e che, per la sola serata inaugurale organizzeranno anche un vero e proprio flea market.
Comunicato stampa
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Per circa due settimane la galleria Monitor diventerà uno spazio di condivisione di progetti e lavori della Fondazione Malutta, un collettivo composto da numerosissimi artisti che esporranno le proprie opere – dipinti, sculture, installazioni – e organizzeranno nelle sale della galleria anche un vero flea market, che si terrà però esclusivamente per la sola serata inaugurale.
L'invito di Monitor alla Fondazione Malutta nasce da un duplice intento: vivere la galleria come luogo dinamico e alternativo, come laboratorio di idee e 'bottega' di costruzione di progetti, offrendo uno spazio di presentazione ad artisti di nuova generazione che si affacciano al sistema dell'arte con uno sguardo anticonvenzionale e con una modalità 'altra' rispetto al proprio percorso di ricerca individuale.
Tra l’atmosfera di bottega rinascimentale e quella di un party improvvisato in un luogo segreto, Fondazione Malutta conta più di trenta artisti tra i 20 e i 35 anni. Età anagrafiche, lingue madri e strumenti di lavoro spesso molto distanti tra loro sono confini continuamente valicati dal gruppo: un confluire di culture, generi e sensibilità differenti volte ad arricchire la qualità e la ricerca collettiva.
Le geografie degli artisti che ne fanno parte toccano numerosi Paesi, dall’Albania alla Serbia, dalla Francia alla Cina, dall’Italia alla Croazia, dalla Slovenia alla Lettonia e al Kosovo, per approdare poi tutti a Venezia, città che – come l’arte – è allergica al confine, e nel movimento, in quanto scambio, trova la sua natura più profonda.
Fondata nel 2009, oggi la Fondazione Malutta è un'organizzazione con delle specifiche strategie operative, composta da personalità giovani e dinamiche.
Cosa aspettarsi da questo incontro? La galleria si lascerà invadere da una serie di opere che interagiranno in modo libero con gli spazi e i tempi del proprio lavoro. Gli artisti del collettivo elaboreranno un percorso generato da un approccio sperimentale rispetto alle tradizionali forme di display e fruizione delle mostre. Tante identità differenti andranno a comporre una grande e multiforme opera collettiva, definendo i principi fondanti di una realtà che si muove trasversalmente ad ogni categorizzazione, capace di ricreare sempre nuove identità e dinamiche di gruppo nei luoghi in cui transita.
“A che cosa serve Fondazione Malutta?” È questa la domanda fondamentale da cui gli artisti vogliono muoversi essendo convinti che essa sia profondamente utile e necessaria, oltre che coinvolgente e attrattiva. Il suo scopo è arricchire la nostra vita quotidiana, aiutarci a capire i cambiamenti che avvengono in noi e nella società che ci circonda.
Artisti partecipanti: Giuseppe Abate, Giuseppe Adamo, Beatrice Alici, Giulia Andreis, Luisa Badino, Giulia Maria Belli, Giovanna Bonenti, Thomas Braida, Gino Blanc, Chiara Campanile, Marco Cassarà, Nina Ćeranić, Francesco Cima, Oscar Contreras Rojas, Nebojša Despotović, Veronica De Giovannelli, Fabio De Meo, Beatrice Gelmetti, Riccardo Giacomini, Marco Gobbi, Massimiliano Gottardi, Anna Facchetti, Nicola Facchini, Virginia Gabrielli, Enej Gala, Andrea Grotto, Manuela Kokanović, Noëma Kosuth, Justine Luce, Iva Lulashi, Nicolas Magnant, Rachele Maistrello, Francesco Maluta, Cristiano Menchini, Luca Migliorino, Alice Modenesi, Valerio Nicolai, Anastasiya Parvanova, Edison Pashkaj, Giulio Periè, Carolina Pozzi, Barbara Prenka, Paolo Pretolani, Mattia Sinigalia, Marta Spagnoli, Vito Stassi, Danilo Stojanović, Maddalena Tesser, Emiliano Troco, Sulltane Tusha, Aleksander Velišček, Serena Vestrucci, Nežka Zamar
L'invito di Monitor alla Fondazione Malutta nasce da un duplice intento: vivere la galleria come luogo dinamico e alternativo, come laboratorio di idee e 'bottega' di costruzione di progetti, offrendo uno spazio di presentazione ad artisti di nuova generazione che si affacciano al sistema dell'arte con uno sguardo anticonvenzionale e con una modalità 'altra' rispetto al proprio percorso di ricerca individuale.
Tra l’atmosfera di bottega rinascimentale e quella di un party improvvisato in un luogo segreto, Fondazione Malutta conta più di trenta artisti tra i 20 e i 35 anni. Età anagrafiche, lingue madri e strumenti di lavoro spesso molto distanti tra loro sono confini continuamente valicati dal gruppo: un confluire di culture, generi e sensibilità differenti volte ad arricchire la qualità e la ricerca collettiva.
Le geografie degli artisti che ne fanno parte toccano numerosi Paesi, dall’Albania alla Serbia, dalla Francia alla Cina, dall’Italia alla Croazia, dalla Slovenia alla Lettonia e al Kosovo, per approdare poi tutti a Venezia, città che – come l’arte – è allergica al confine, e nel movimento, in quanto scambio, trova la sua natura più profonda.
Fondata nel 2009, oggi la Fondazione Malutta è un'organizzazione con delle specifiche strategie operative, composta da personalità giovani e dinamiche.
Cosa aspettarsi da questo incontro? La galleria si lascerà invadere da una serie di opere che interagiranno in modo libero con gli spazi e i tempi del proprio lavoro. Gli artisti del collettivo elaboreranno un percorso generato da un approccio sperimentale rispetto alle tradizionali forme di display e fruizione delle mostre. Tante identità differenti andranno a comporre una grande e multiforme opera collettiva, definendo i principi fondanti di una realtà che si muove trasversalmente ad ogni categorizzazione, capace di ricreare sempre nuove identità e dinamiche di gruppo nei luoghi in cui transita.
“A che cosa serve Fondazione Malutta?” È questa la domanda fondamentale da cui gli artisti vogliono muoversi essendo convinti che essa sia profondamente utile e necessaria, oltre che coinvolgente e attrattiva. Il suo scopo è arricchire la nostra vita quotidiana, aiutarci a capire i cambiamenti che avvengono in noi e nella società che ci circonda.
Artisti partecipanti: Giuseppe Abate, Giuseppe Adamo, Beatrice Alici, Giulia Andreis, Luisa Badino, Giulia Maria Belli, Giovanna Bonenti, Thomas Braida, Gino Blanc, Chiara Campanile, Marco Cassarà, Nina Ćeranić, Francesco Cima, Oscar Contreras Rojas, Nebojša Despotović, Veronica De Giovannelli, Fabio De Meo, Beatrice Gelmetti, Riccardo Giacomini, Marco Gobbi, Massimiliano Gottardi, Anna Facchetti, Nicola Facchini, Virginia Gabrielli, Enej Gala, Andrea Grotto, Manuela Kokanović, Noëma Kosuth, Justine Luce, Iva Lulashi, Nicolas Magnant, Rachele Maistrello, Francesco Maluta, Cristiano Menchini, Luca Migliorino, Alice Modenesi, Valerio Nicolai, Anastasiya Parvanova, Edison Pashkaj, Giulio Periè, Carolina Pozzi, Barbara Prenka, Paolo Pretolani, Mattia Sinigalia, Marta Spagnoli, Vito Stassi, Danilo Stojanović, Maddalena Tesser, Emiliano Troco, Sulltane Tusha, Aleksander Velišček, Serena Vestrucci, Nežka Zamar
16
febbraio 2017
Fondazione Malutta – Collezione Malutta + Black market
Dal 16 febbraio al 04 marzo 2017
arte contemporanea
Location
MONITOR
Roma, Via Sforza Cesarini, 43a-44 , (Roma)
Roma, Via Sforza Cesarini, 43a-44 , (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 13-19
Vernissage
16 Febbraio 2017, 18-21
Autore