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Sinibaldo Scorza (1589 – 1631) – Favole e natura all’alba del Barocco
Animalista straordinario e sublime narratore quando inscena i miti di Circe, Orfeo o Didone, narrati come fiabe nella natura della sua campagna ligure-piemontese ritratta dal vero con i cieli e i monti azzurri presi a prestito dai nordici, Sinibaldo Scorza (Voltaggio, 1589 – Genova, 1631) vive poco ma lavora moltissimo, specie con matita e penna. Più di rado dipinge scegliendo supporti cari agli Oltramontani: tavolette, tondini di legno, piccoli rami, e tele mai troppo grandi
Comunicato stampa
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Palazzo della Meridiana annuncia la prima retrospettiva su Sinibaldo Scorza (1589-1631), affascinate protagonista della pittura genovese ed europea di primo Seicento, all alba del Barocco quindi, come opportunamente evidenzia il sottotitolo della mostra.
Anna Orlando, specialista riconosciuta a livello internazionale per i suoi studi sulla pittura fiamminga e genovese del Seicento, dopo il successo di Uomini e Dei sempre a Palazzo della Meridiana (febbraio- giugno 2016), aggiunge nel sottotitolo altre due annotazioni, favole e natura, a focalizzare la capacità di questo maestro di trasporre sulla tela il racconto, partecipato e personale, di situazioni, atmosfere e ambienti. Accanto ai soggetti mitologici, come Circe e Orfeo, vi sono quelli in cui lo Scorza manifesta la propria passione per il mondo vegetale e animale, descritto con una qualità di dettagli che lo avvicina ad Albrecht Dürer, Paul Brill o Jan Brügel, ossia ai maestri fiamminghi che sappiamo per certo che Scorza vide nelle collezioni genovesi del tempo, studiò e copiò.
Per il grande pubblico questa mostra fornirà loccasione per avvicinarsi, per la prima volta, a un artista molto amato dagli esperti e collezionato nei musei del mondo, da Austin in Taxas alla National Gallery di Edimburgo, ma che, sino a questo appuntamento, non era mai stato raccontato da una grande esposizione né da una monografia.
Pittore notevolissimo, Scorza fu anche raffinato miniaturista, incisore, nonché straordinario e indefesso disegnatore. A questultimo, specifico aspetto della sua produzione, I Musei di Strada Nuova, in Palazzo Rosso, a pochi passi dal Palazzo delle Meridiana, riservano una mostra parallela.
Per questa storica occasione, in Palazzo della Meridiana saranno riuniti oltre sessanta dipinti, a documentare il meglio della produzione dello Scorza e degli artisti con cui egli si è formato o si è confrontato. Ai dipinti, la mostra affiancherà anche una precisa selezione di circa trenta tra disegni, incisioni e miniature, a voler evidenziare anche questi aspetti della effervescente, poliedrica personalità artistica dello Scorza.
Anna Orlando, affiancata da una ampia compagine di esperti, curerà un catalogo che è di fatto la prima monografia sul pittore. Il volume, edito da Sagep, offrirà loccasione per aggiornare gli studi sullo Scorza, personaggio la cui vita assomiglia a un romanzo.
Nel 1589, viene alla luce a Voltaggio, località dellOltregiogo oggi in Piemonte, ma allora parte della Repubblica di Genova. Di nobili origini, ha il privilegio di un'educazione umanistica, preludio per laccesso alle alte cariche dello Stato. Ma la passione per il disegno e la pittura lo porta invece allapprendistato artistico, nella bottega di Giovanni Battista Paggi a Genova, uno dei più quotati pittori genovesi dell'epoca. Nel 1604 circa, non appena quindicenne, decide di trasferirsi a Genova per dedicarsi esclusivamente alla pittura.
La fama che si conquista in città, lo porta a Torino, nel ruolo di Pittore di Corte del Duca di Savoia nel 1619. Qui resta sino al 1625, quando, scoppiata la guerra tra i genovesi e il ducato sabaudo, fa ritorno a Genova.
Accusato di spionaggio, viene arrestato, imprigionato nella Torre Grimaldina di Palazzo Ducale (visitabile) e poi condannato allesilio. Si rifugia a Massa e da qui raggiunge Roma, nel 1626. Può rimettere piede nella Repubblica di Genova soltanto due anni dopo, felice di poter poi fare ritorno nel suo paese natale, Voltaggio, che trova però semi distrutto a seguito della guerra coi Savoia.
E sarà proprio il suo paese natale, Voltaggio appunto, a costituire il terzo polo di questo grande progetto intorno allo Scorza. Qui, dopo la chiusura delle due mostre genovesi, saranno organizzati eventi e percorsi di approfondimento sulle opere presenti in loco nei mesi estivi.
Informazioni e prenotazioni: www.palazzodellameridiana.it segreteria@palazzodellameridiana.it tel. 010-2541996
Ufficio Stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel 049.663499
Referente Stefania Bertelli gestione1@studioesseci.net
Anna Orlando, specialista riconosciuta a livello internazionale per i suoi studi sulla pittura fiamminga e genovese del Seicento, dopo il successo di Uomini e Dei sempre a Palazzo della Meridiana (febbraio- giugno 2016), aggiunge nel sottotitolo altre due annotazioni, favole e natura, a focalizzare la capacità di questo maestro di trasporre sulla tela il racconto, partecipato e personale, di situazioni, atmosfere e ambienti. Accanto ai soggetti mitologici, come Circe e Orfeo, vi sono quelli in cui lo Scorza manifesta la propria passione per il mondo vegetale e animale, descritto con una qualità di dettagli che lo avvicina ad Albrecht Dürer, Paul Brill o Jan Brügel, ossia ai maestri fiamminghi che sappiamo per certo che Scorza vide nelle collezioni genovesi del tempo, studiò e copiò.
Per il grande pubblico questa mostra fornirà loccasione per avvicinarsi, per la prima volta, a un artista molto amato dagli esperti e collezionato nei musei del mondo, da Austin in Taxas alla National Gallery di Edimburgo, ma che, sino a questo appuntamento, non era mai stato raccontato da una grande esposizione né da una monografia.
Pittore notevolissimo, Scorza fu anche raffinato miniaturista, incisore, nonché straordinario e indefesso disegnatore. A questultimo, specifico aspetto della sua produzione, I Musei di Strada Nuova, in Palazzo Rosso, a pochi passi dal Palazzo delle Meridiana, riservano una mostra parallela.
Per questa storica occasione, in Palazzo della Meridiana saranno riuniti oltre sessanta dipinti, a documentare il meglio della produzione dello Scorza e degli artisti con cui egli si è formato o si è confrontato. Ai dipinti, la mostra affiancherà anche una precisa selezione di circa trenta tra disegni, incisioni e miniature, a voler evidenziare anche questi aspetti della effervescente, poliedrica personalità artistica dello Scorza.
Anna Orlando, affiancata da una ampia compagine di esperti, curerà un catalogo che è di fatto la prima monografia sul pittore. Il volume, edito da Sagep, offrirà loccasione per aggiornare gli studi sullo Scorza, personaggio la cui vita assomiglia a un romanzo.
Nel 1589, viene alla luce a Voltaggio, località dellOltregiogo oggi in Piemonte, ma allora parte della Repubblica di Genova. Di nobili origini, ha il privilegio di un'educazione umanistica, preludio per laccesso alle alte cariche dello Stato. Ma la passione per il disegno e la pittura lo porta invece allapprendistato artistico, nella bottega di Giovanni Battista Paggi a Genova, uno dei più quotati pittori genovesi dell'epoca. Nel 1604 circa, non appena quindicenne, decide di trasferirsi a Genova per dedicarsi esclusivamente alla pittura.
La fama che si conquista in città, lo porta a Torino, nel ruolo di Pittore di Corte del Duca di Savoia nel 1619. Qui resta sino al 1625, quando, scoppiata la guerra tra i genovesi e il ducato sabaudo, fa ritorno a Genova.
Accusato di spionaggio, viene arrestato, imprigionato nella Torre Grimaldina di Palazzo Ducale (visitabile) e poi condannato allesilio. Si rifugia a Massa e da qui raggiunge Roma, nel 1626. Può rimettere piede nella Repubblica di Genova soltanto due anni dopo, felice di poter poi fare ritorno nel suo paese natale, Voltaggio, che trova però semi distrutto a seguito della guerra coi Savoia.
E sarà proprio il suo paese natale, Voltaggio appunto, a costituire il terzo polo di questo grande progetto intorno allo Scorza. Qui, dopo la chiusura delle due mostre genovesi, saranno organizzati eventi e percorsi di approfondimento sulle opere presenti in loco nei mesi estivi.
Informazioni e prenotazioni: www.palazzodellameridiana.it segreteria@palazzodellameridiana.it tel. 010-2541996
Ufficio Stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel 049.663499
Referente Stefania Bertelli gestione1@studioesseci.net
09
febbraio 2017
Sinibaldo Scorza (1589 – 1631) – Favole e natura all’alba del Barocco
Dal 09 febbraio al 04 giugno 2017
arte antica
Location
PALAZZO DELLA MERIDIANA
Genova, Salita di S. Francesco, 4
Genova, Salita di S. Francesco, 4
Biglietti
intero 10 €; ridotto 7 €; scuole 5 €; cumulativo con mostra a Palazzo Rosso, Musei di Strada Nuova 12 €
Orario di apertura
Da martedì a venerdì 12-19; sabato e domenica 11-19; lunedì chiuso
Vernissage
9 Febbraio 2017, su invito
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore