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La complessità del segno. Problemi e curiosità dell’incisione classica
Un centinaio di opere selezionate tra le 40mila donate alla città dagli eredi del collezionista reggiano Angelo Davoli
Comunicato stampa
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“La complessità del segno. Problemi e curiosità dell'incisione classica”: è racchiuso nel titolo il senso e il significato della mostra in corso fino al 23 aprile 2017 nella biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Curata da Zeno Davoli con la collaborazione di Chiara Panizzi e il sostegno della Fondazione Manodori, la mostra vuole sottolineare i progressi del lavoro svolto in più di trent'anni dal Gabinetto delle Stampe e dei Disegni “Angelo Davoli” della Panizzi, alle prese con il riordino della raccolta di 40mila incisioni che gli eredi del collezionista reggiano hanno donato alla loro città e, per essa, alla biblioteca.
Suddiviso in tredici sezioni, il percorso espositivo include tra gli altri i lavori di Albrecht Dürer, che affinò la tecnica xilografica fino a regalare capolavori eterni, del bolognese Marcantonio Raimondi, di Giuseppe Maria Crespi e Ludovico Mattioli, due incisori bolognesi operanti tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento, di Simone Cantarini, di Parmigianino, instancabile sperimentatore del nuovo linguaggio dell'acquaforte. Ci sono anche i lavori di Hendrick Goltzius autore di splendide lastre incise con la tecnica del bulino sagomato, di Giambattista Piranesi alle prese con le lastre a più morsure d'acquaforte per ottenere i suoi famosi sfondi prospettici, di Francesco Bartolozzi, di Francesco Rosaspina, di Paolo Toschi, solo per citarne alcuni, ma anche di meno conosciuti e abilissimi artisti che hanno lasciato prove interessanti sulle molteplici possibilità espressive di questa tecnica, che si sono cimentati nella produzione di copie o di falsi magistralmente incisi, che hanno prodotto prove di lavorazione delle lastre permettendo a noi oggi di entrare nei meccanismi più nascosti dell'arte dell'incisione.
Tante le scoperte, dalle malizie tecniche spesso difficili da riconoscere perché ben dissimulate dai loro artefici, alla casistica dei ruoli nel raggiungimento del risultato finale, dal concetto di “originalità” di un'incisione alla sua importanza come testimone del gusto e della cultura dell'epoca in cui è stata prodotta, dal reimpiego delle lastre alla problematica delle copie, dei falsi e degli stati, dalle variazioni imposte dalla censura, sia laica che religiosa, alla conoscenza delle carte.
Accompagna la mostra un catalogo (Biblioteca Panizzi Ed.), suddiviso in dieci sezioni. Si comincia con l'incisione e le sue tecniche (xilografia, bulino, acquaforte, puntasecca, maniera nera, acquatinta, lavis, paniera a punti, maniera crayon, vernice molle, litografia, incisione su legno di testa), seguono i capitoli dedicati a Le incisioni eseguite da due artisti in varie forme di collaborazione; Stampe originali, copie e falsi; Controprove o calchi; Gli stati di una lastra; I mutamenti delle immagini per il reimpiego delle lastre; Gli interventi della censura; Il rapporto tra Giuseppe Maria Crespi e Ludovico Mattioli; le Scuole d'incisione; le Curiosità.
Alla mostra e al relativo catalogo si affianca la pubblicazione del IX volume del catalogo generale a stampa: La Raccolta di stampe “Angelo Davoli” (lettere T-Z). Il decimo e ultimo dei quali riguarderà gli artisti anonimi nonché le aggiunte e correzioni ai precedenti.
Orari apertura mostra:
Biblioteca Panizzi via Farini n. 3
ingresso libero
fino al 23 aprile: da lunedì a sabato 9.00-20.00
domenica 10.00-13.00
Eccezioni: domenica 16 e lunedì 17 aprile la Biblioteca sarà chiusa in occasione delle festività Pasquali
http://panizzi.comune.re.it/
ARCHIVIO DAVOLI Già dal 1986 la Biblioteca Panizzi ha avviato la catalogazione del fondo di stampe “A. Davoli”, il più importante del nostro patrimonio grafico. Tale raccolta, che è il prodotto delle ricerche condotte per trent’anni dallo studioso reggiano Angelo Davoli (1898 - 1973), contiene oltre 40.000 incisioni relative alla produzione degli incisori di tutti i Paesi europei dagli inizi del Cinquecento alla metà del Novecento. Questa collezione di stampe è stata donata alla Biblioteca Panizzi dagli eredi del Davoli, ed è a tutt'oggi il figlio Zeno Davoli a sovrintendere al lavoro di catalogazione e valorizzazione della raccolta e anche alla pubblicazione del catalogo cartaceo che si articolerà in dieci volumi, 9 dei quali sono già stati pubblicati.
Sono ad oggi più di 35.000 le incisioni catalogate e consultabili nel catalogo on-line. Tra il 1995 e il 2009, in occasione della pubblicazione di ogni volume del catalogo, il Gabinetto delle Stampe ha allestito una mostra per valorizzare la qualità e l'interesse degli esemplari conservati nella raccolta, ognuna corredata di catalogo.
Il controllo e la revisione del lavoro di catalogazione segue di pari passo la pubblicazione dei volumi a stampa.
Ogni volume raccoglie circa 4.000 schede relative alle stampe della collezione, ed è corredato di immagini e indici analitici.
Ufficio stampa
Patrizia Paterlini Comune di Reggio Emilia Servizi culturali
p.zza Prampolini 1, 42121 Reggio Emilia tel.+ 39 0522 456532 +39 348 8080539 fax 0522 585241
patrizia.paterlini@municipio.re.it https://www.facebook.com/culturareggioemilia/
Suddiviso in tredici sezioni, il percorso espositivo include tra gli altri i lavori di Albrecht Dürer, che affinò la tecnica xilografica fino a regalare capolavori eterni, del bolognese Marcantonio Raimondi, di Giuseppe Maria Crespi e Ludovico Mattioli, due incisori bolognesi operanti tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento, di Simone Cantarini, di Parmigianino, instancabile sperimentatore del nuovo linguaggio dell'acquaforte. Ci sono anche i lavori di Hendrick Goltzius autore di splendide lastre incise con la tecnica del bulino sagomato, di Giambattista Piranesi alle prese con le lastre a più morsure d'acquaforte per ottenere i suoi famosi sfondi prospettici, di Francesco Bartolozzi, di Francesco Rosaspina, di Paolo Toschi, solo per citarne alcuni, ma anche di meno conosciuti e abilissimi artisti che hanno lasciato prove interessanti sulle molteplici possibilità espressive di questa tecnica, che si sono cimentati nella produzione di copie o di falsi magistralmente incisi, che hanno prodotto prove di lavorazione delle lastre permettendo a noi oggi di entrare nei meccanismi più nascosti dell'arte dell'incisione.
Tante le scoperte, dalle malizie tecniche spesso difficili da riconoscere perché ben dissimulate dai loro artefici, alla casistica dei ruoli nel raggiungimento del risultato finale, dal concetto di “originalità” di un'incisione alla sua importanza come testimone del gusto e della cultura dell'epoca in cui è stata prodotta, dal reimpiego delle lastre alla problematica delle copie, dei falsi e degli stati, dalle variazioni imposte dalla censura, sia laica che religiosa, alla conoscenza delle carte.
Accompagna la mostra un catalogo (Biblioteca Panizzi Ed.), suddiviso in dieci sezioni. Si comincia con l'incisione e le sue tecniche (xilografia, bulino, acquaforte, puntasecca, maniera nera, acquatinta, lavis, paniera a punti, maniera crayon, vernice molle, litografia, incisione su legno di testa), seguono i capitoli dedicati a Le incisioni eseguite da due artisti in varie forme di collaborazione; Stampe originali, copie e falsi; Controprove o calchi; Gli stati di una lastra; I mutamenti delle immagini per il reimpiego delle lastre; Gli interventi della censura; Il rapporto tra Giuseppe Maria Crespi e Ludovico Mattioli; le Scuole d'incisione; le Curiosità.
Alla mostra e al relativo catalogo si affianca la pubblicazione del IX volume del catalogo generale a stampa: La Raccolta di stampe “Angelo Davoli” (lettere T-Z). Il decimo e ultimo dei quali riguarderà gli artisti anonimi nonché le aggiunte e correzioni ai precedenti.
Orari apertura mostra:
Biblioteca Panizzi via Farini n. 3
ingresso libero
fino al 23 aprile: da lunedì a sabato 9.00-20.00
domenica 10.00-13.00
Eccezioni: domenica 16 e lunedì 17 aprile la Biblioteca sarà chiusa in occasione delle festività Pasquali
http://panizzi.comune.re.it/
ARCHIVIO DAVOLI Già dal 1986 la Biblioteca Panizzi ha avviato la catalogazione del fondo di stampe “A. Davoli”, il più importante del nostro patrimonio grafico. Tale raccolta, che è il prodotto delle ricerche condotte per trent’anni dallo studioso reggiano Angelo Davoli (1898 - 1973), contiene oltre 40.000 incisioni relative alla produzione degli incisori di tutti i Paesi europei dagli inizi del Cinquecento alla metà del Novecento. Questa collezione di stampe è stata donata alla Biblioteca Panizzi dagli eredi del Davoli, ed è a tutt'oggi il figlio Zeno Davoli a sovrintendere al lavoro di catalogazione e valorizzazione della raccolta e anche alla pubblicazione del catalogo cartaceo che si articolerà in dieci volumi, 9 dei quali sono già stati pubblicati.
Sono ad oggi più di 35.000 le incisioni catalogate e consultabili nel catalogo on-line. Tra il 1995 e il 2009, in occasione della pubblicazione di ogni volume del catalogo, il Gabinetto delle Stampe ha allestito una mostra per valorizzare la qualità e l'interesse degli esemplari conservati nella raccolta, ognuna corredata di catalogo.
Il controllo e la revisione del lavoro di catalogazione segue di pari passo la pubblicazione dei volumi a stampa.
Ogni volume raccoglie circa 4.000 schede relative alle stampe della collezione, ed è corredato di immagini e indici analitici.
Ufficio stampa
Patrizia Paterlini Comune di Reggio Emilia Servizi culturali
p.zza Prampolini 1, 42121 Reggio Emilia tel.+ 39 0522 456532 +39 348 8080539 fax 0522 585241
patrizia.paterlini@municipio.re.it https://www.facebook.com/culturareggioemilia/
03
dicembre 2016
La complessità del segno. Problemi e curiosità dell’incisione classica
Dal 03 dicembre 2016 al 23 aprile 2017
disegno e grafica
Location
BIBLIOTECA PANIZZI
Reggio Nell'emilia, Via Luigi Carlo Farini, 3, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Via Luigi Carlo Farini, 3, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 9.00-20.00
domenica 10.00-13.00
domenica 16 e lunedì 17 aprile la Biblioteca sarà chiusa in occasione delle festività Pasquali
Curatore