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Cristiana Moldi Ravenna – Sottosopra
Un appuntamento espositivo triestino per l’artista veneziana che dal 1975 esprime tramite performance, disegni, fotografie e video una ricerca visiva sempre appassionata, sperimentale, immersa nel politico e nel sociale, con particolare attenzione alle problematiche e alla cultura del femminile.
Comunicato stampa
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Allo Studio Tommaseo di Trieste vedremo una selezione di lavori dalla serie "Sottosopra", ricerca fotografica sulla dimensione iconica delle ombre realizzata da Cristiana Moldi Ravenna nel 1985, il video "Round in Square" (la quadratura del cerchio), prodotto sempre nel 1985 dal Centro Videoarte di Ferrara e altre documentazioni del lavoro artistico di questa sperimentatrice attenta soprattutto all’indagine sui procedimenti di formalizzazione dei codici linguistici.
In mostra anche le pagine di "Primo grillo Secondo grillo", 1996, uno dei testi più emblematici di questa autrice, che si caratterizza per la scelta di “direzioni espressive non univoche”, come sottolinea nella sua presentazione la scrittrice ed esperta della produzione letteraria italiana del primo Novecento Maria Rosa Giacon, che introdurrà sabato la mostra:
“La sua scrittura creativa, che poi è assai varia (poesia, poesia in prosa, pièce per teatro etc.) si congiunge all’immagine, si fa cioè scrittura che nel significante visivo trova un mezzo per lo sviluppo di significati più ricchi o complessi. Tale è il caso del simbolismo matematico che intervalla, quasi una seconda voce, il dialogo teatrale (con tanto di coro) "Primo giardino parlante", 1999; ed è soprattutto il caso di "Primo grillo Secondo grillo", prefazione di Bruno Rosada, che vinse il primo premio ex aequo 1996 del concorso Teatro e Scienza di Manerba del Garda, con un poeta e letterato quale Giovanni Raboni tra i membri di giuria, in cui ai simboli matematici s’intrecciano quelli onomatopeici (il crr crr dei grilli e sue creative variazioni), sorta di controcanto al linguaggio naturale di due poeti-filosofi che dissertano sulle cause dei fenomeni (perché i grilli sono così) e sulle diverse possibilità dei codici comunicativi esistenti in natura.”
Moldi Ravenna condivise con Guido Sartorelli per molti anni l’interesse verso la codificazione linguistica, centrale nel percorso dei due artisti. Tra il 1978 e il 1985 – anno che fa da perno temporale della mostra triestina –Moldi Ravenna infatti è coautrice con Sartorelli di diversi studi che hanno per tema la decodificazione di messaggi culturali nella città. La serie di progetti, mostre e pubblicazioni a due dedicati alla città che ne uscì sarà commentata in un incontro di approfondimento (giovedì, 2 febbraio, ore 18.30). La loro prima esposizione pubblica di questa ricerca è Roma e Ginevra: corrispondenze tra cultura religiosa e segno urbano del 1979 a cui seguono "Nel Segno di Modena" (Galleria Civica, Modena, 1981), "Nelle forme della città" (Galleria del Cavallino, Venezia 1982), "Graz Zeichen Einer Stadt" (am Landesmuseum Johanneum, Graz 1982), "Semiopolis", (Comune di Venezia, 1984), "La città come mezzo pubblicitario", (Segno Grafico, Venezia 1984), "La città come strumento di comunicazione" (Università di Siena, 1984), "Metamorphoses" (da un’idea di Gianni De Luigi, Marsiglia, 1985).
La mostra allo Studio Tommaseo in via del Monte 2/1 si potrà visitare fino al 7 febbraio (da martedì a sabato: 17-20, ingresso libero).
In mostra anche le pagine di "Primo grillo Secondo grillo", 1996, uno dei testi più emblematici di questa autrice, che si caratterizza per la scelta di “direzioni espressive non univoche”, come sottolinea nella sua presentazione la scrittrice ed esperta della produzione letteraria italiana del primo Novecento Maria Rosa Giacon, che introdurrà sabato la mostra:
“La sua scrittura creativa, che poi è assai varia (poesia, poesia in prosa, pièce per teatro etc.) si congiunge all’immagine, si fa cioè scrittura che nel significante visivo trova un mezzo per lo sviluppo di significati più ricchi o complessi. Tale è il caso del simbolismo matematico che intervalla, quasi una seconda voce, il dialogo teatrale (con tanto di coro) "Primo giardino parlante", 1999; ed è soprattutto il caso di "Primo grillo Secondo grillo", prefazione di Bruno Rosada, che vinse il primo premio ex aequo 1996 del concorso Teatro e Scienza di Manerba del Garda, con un poeta e letterato quale Giovanni Raboni tra i membri di giuria, in cui ai simboli matematici s’intrecciano quelli onomatopeici (il crr crr dei grilli e sue creative variazioni), sorta di controcanto al linguaggio naturale di due poeti-filosofi che dissertano sulle cause dei fenomeni (perché i grilli sono così) e sulle diverse possibilità dei codici comunicativi esistenti in natura.”
Moldi Ravenna condivise con Guido Sartorelli per molti anni l’interesse verso la codificazione linguistica, centrale nel percorso dei due artisti. Tra il 1978 e il 1985 – anno che fa da perno temporale della mostra triestina –Moldi Ravenna infatti è coautrice con Sartorelli di diversi studi che hanno per tema la decodificazione di messaggi culturali nella città. La serie di progetti, mostre e pubblicazioni a due dedicati alla città che ne uscì sarà commentata in un incontro di approfondimento (giovedì, 2 febbraio, ore 18.30). La loro prima esposizione pubblica di questa ricerca è Roma e Ginevra: corrispondenze tra cultura religiosa e segno urbano del 1979 a cui seguono "Nel Segno di Modena" (Galleria Civica, Modena, 1981), "Nelle forme della città" (Galleria del Cavallino, Venezia 1982), "Graz Zeichen Einer Stadt" (am Landesmuseum Johanneum, Graz 1982), "Semiopolis", (Comune di Venezia, 1984), "La città come mezzo pubblicitario", (Segno Grafico, Venezia 1984), "La città come strumento di comunicazione" (Università di Siena, 1984), "Metamorphoses" (da un’idea di Gianni De Luigi, Marsiglia, 1985).
La mostra allo Studio Tommaseo in via del Monte 2/1 si potrà visitare fino al 7 febbraio (da martedì a sabato: 17-20, ingresso libero).
14
gennaio 2017
Cristiana Moldi Ravenna – Sottosopra
Dal 14 gennaio al 07 febbraio 2017
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
STUDIO TOMMASEO
Trieste, Via Del Monte, 2/1, (Trieste)
Trieste, Via Del Monte, 2/1, (Trieste)
Orario di apertura
da martedì a sabato, dalle 17 alle 20
Vernissage
14 Gennaio 2017, ore 18.30
Autore