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Natale Platania – Come le sedie in una sala d’aspetto
Come le sedie in una sala d’aspetto affronta il tema dell’incomunicabilità e della relatività della vita, puntando l’attenzione sull’importanza della quotidianità e sui dettagli della realtà.
Comunicato stampa
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Come le sedie in una sala d’aspetto affronta il tema dell'incomunicabilità e della relatività della vita, puntando l’attenzione sull’importanza della quotidianità e sui dettagli della realtà.
In tutte le opere di Natale Platania, in particolare nei ready-made, emerge la ricerca dei particolari, l’aspetto iconografico dell’insieme e quello che risulta apparentemente nascosto o non significante, come le macchie, gli strappi, i tagli o le figure sbiadite dal giallo del tempo.
“(...) Quel che ci vuole mostrare l’artista è soprattutto la “normale anomalia” di un mondo dove ogni occhio ha per fortuna una sola pupilla (in genere miope) e le teste possono essere scambiate e fuse da un bombardamento mediatico che non lascia più spazio alla riflessione e al pensiero. Il linguaggio adottato da Platania è un linguaggio definibile per comodità “concettuale”, anche quando persistono ancora le tracce e le stigmate dell’antica pittura, come nei quadri degli anni Novanta o nel solare, toccante Oleg Tishecho del 2007, un corpo di adolescente punteggiato di nèi acrilici. È il nèo, infatti, la lieve deturpazione della superficie immacolata, il segno scelto dall’artista per creare un distacco, un distanziamento tra se stesso e le cose rappresentate, in modo da permettere allo spettatore quel tanto di riflessione di cui ogni opera d’arte ha bisogno. (...)” (Emilio Isgrò)
“La normale anomalia di cui parlano le immagini di Natale Platania è una forma di double bind culturale tipicamente post-contemporanea. In poche parole: è risultato, nonché causa, dell’essere provocati ad una modificazione intellettuale e comportamentale proprio mentre le stesse forze che agiscono la provocazione impediscono un effettivo mutamento: si è costretti ad una libertà eterodiretta. E’ paradossale, ovviamente: si tratta appunto d’un double bind, di un’inestricabile aporia. Per cui, nella normale anomalia post-contemporanea, si è sempre uo-to-date e allo stesso tempo obsoleti; si è costantemente a nord e a sud di qualcun altro; si è protagonisti del centro e contemporaneamente si è incapsulati in una sperduta landa periferica; eccetera – gli ossimori prodotti e suscitati da questa situazione tendono ad una mala infinità. (...)” (Giuseppe Frazzetto)
Natale Platania è nato a Catania nel 1961. Diploma di Maestro d’Arte sez. Architettura e Arredamento; Diploma di Maestro d’Arte sez. Arte del Legno; Maturità d’Arte Applicata sez. Arte del Legno. Nel 1984 si diploma in scultura all'Accademia di Belle Arti di Catania con i maestri: Eugenio Russo, Concetto e Silvio Marchese, Vittorio Fumasi e Antonio Brancato. Nel 2012 gli è conferito il “Premio Ettore Majorana” per la sua attività di artista e promotore dell’Arte Contemporanea in Sicilia da oltre 25 anni. Nel 1980 è tra i fondatori della Sicilsouvenirs, una società con l’obiettivo di far conoscere la tradizione e la cultura siciliana nel mondo. Nel 1984 lavora a Carrara nel laboratorio di scultura di Carlo Nicoli e nel 1986 è assistente allo studio di Francesco Somaini a Lomazzo (Como). Nel 1984 entra far parte del gruppo Artestudio, e nel 1986 è tra i fondatori di Novorganismo. Nel 1990 segue un periodo di riflessione sull’arte, s'iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania. Dal 1985 al 1997 si occupa di Restauro e Conservazione dei Beni Culturali. Dal 1990 è Art Curator di diverse gallerie d’arte come osservatorio dell'arte giovane in Italia e promuove iniziative d’arte contemporanea. Dal 1998 al 2004 ha collaborato con il Centro Documentazione Artistica Contemporanea “Luigi Di Sarro” a Roma. Nel 1996 è tra i costituendi dell’associazione Le Argille. In collaborazione con la Provincia Regionale di Messina, Comune di Castelmola, Accademia di Belle Arti di Catania, Accademia di Belle Arti di Brera e Associazione ArteAlta è coordinatore con il curatore Giuseppe Frazzetto e l’architetto Eleonora Cacopardo, del progetto Castelmola Città degli artisti. Residenze d’arte. Nel 2001 entra a far parte del Centro Voltaire di cui è direttore artistico. Dal 1990 propone sia il suo lavoro di scultura, che di fotografia e pittura.
La mostra è visitabile dal 23 novembre al 2 dicembre 2016 su appuntamento: T. +39 3494945612
L'iniziativa non si prefigge finalità commerciali di alcun genere, ma fa parte delle attività culturali dell'associazione. L'evento sarà strettamente su invito e prenotazione: mandare una mail a uffstampaaiac@presstletter.com
Associazione Italiana di Architettura e Critica
www.architetturaecritica.it
UFFICIO STAMPA AIAC / Roberta Melasecca
uffstampaaiac@presstletter.com / tel. 349 4945612
per info eventi: www.presstletter.com
In tutte le opere di Natale Platania, in particolare nei ready-made, emerge la ricerca dei particolari, l’aspetto iconografico dell’insieme e quello che risulta apparentemente nascosto o non significante, come le macchie, gli strappi, i tagli o le figure sbiadite dal giallo del tempo.
“(...) Quel che ci vuole mostrare l’artista è soprattutto la “normale anomalia” di un mondo dove ogni occhio ha per fortuna una sola pupilla (in genere miope) e le teste possono essere scambiate e fuse da un bombardamento mediatico che non lascia più spazio alla riflessione e al pensiero. Il linguaggio adottato da Platania è un linguaggio definibile per comodità “concettuale”, anche quando persistono ancora le tracce e le stigmate dell’antica pittura, come nei quadri degli anni Novanta o nel solare, toccante Oleg Tishecho del 2007, un corpo di adolescente punteggiato di nèi acrilici. È il nèo, infatti, la lieve deturpazione della superficie immacolata, il segno scelto dall’artista per creare un distacco, un distanziamento tra se stesso e le cose rappresentate, in modo da permettere allo spettatore quel tanto di riflessione di cui ogni opera d’arte ha bisogno. (...)” (Emilio Isgrò)
“La normale anomalia di cui parlano le immagini di Natale Platania è una forma di double bind culturale tipicamente post-contemporanea. In poche parole: è risultato, nonché causa, dell’essere provocati ad una modificazione intellettuale e comportamentale proprio mentre le stesse forze che agiscono la provocazione impediscono un effettivo mutamento: si è costretti ad una libertà eterodiretta. E’ paradossale, ovviamente: si tratta appunto d’un double bind, di un’inestricabile aporia. Per cui, nella normale anomalia post-contemporanea, si è sempre uo-to-date e allo stesso tempo obsoleti; si è costantemente a nord e a sud di qualcun altro; si è protagonisti del centro e contemporaneamente si è incapsulati in una sperduta landa periferica; eccetera – gli ossimori prodotti e suscitati da questa situazione tendono ad una mala infinità. (...)” (Giuseppe Frazzetto)
Natale Platania è nato a Catania nel 1961. Diploma di Maestro d’Arte sez. Architettura e Arredamento; Diploma di Maestro d’Arte sez. Arte del Legno; Maturità d’Arte Applicata sez. Arte del Legno. Nel 1984 si diploma in scultura all'Accademia di Belle Arti di Catania con i maestri: Eugenio Russo, Concetto e Silvio Marchese, Vittorio Fumasi e Antonio Brancato. Nel 2012 gli è conferito il “Premio Ettore Majorana” per la sua attività di artista e promotore dell’Arte Contemporanea in Sicilia da oltre 25 anni. Nel 1980 è tra i fondatori della Sicilsouvenirs, una società con l’obiettivo di far conoscere la tradizione e la cultura siciliana nel mondo. Nel 1984 lavora a Carrara nel laboratorio di scultura di Carlo Nicoli e nel 1986 è assistente allo studio di Francesco Somaini a Lomazzo (Como). Nel 1984 entra far parte del gruppo Artestudio, e nel 1986 è tra i fondatori di Novorganismo. Nel 1990 segue un periodo di riflessione sull’arte, s'iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania. Dal 1985 al 1997 si occupa di Restauro e Conservazione dei Beni Culturali. Dal 1990 è Art Curator di diverse gallerie d’arte come osservatorio dell'arte giovane in Italia e promuove iniziative d’arte contemporanea. Dal 1998 al 2004 ha collaborato con il Centro Documentazione Artistica Contemporanea “Luigi Di Sarro” a Roma. Nel 1996 è tra i costituendi dell’associazione Le Argille. In collaborazione con la Provincia Regionale di Messina, Comune di Castelmola, Accademia di Belle Arti di Catania, Accademia di Belle Arti di Brera e Associazione ArteAlta è coordinatore con il curatore Giuseppe Frazzetto e l’architetto Eleonora Cacopardo, del progetto Castelmola Città degli artisti. Residenze d’arte. Nel 2001 entra a far parte del Centro Voltaire di cui è direttore artistico. Dal 1990 propone sia il suo lavoro di scultura, che di fotografia e pittura.
La mostra è visitabile dal 23 novembre al 2 dicembre 2016 su appuntamento: T. +39 3494945612
L'iniziativa non si prefigge finalità commerciali di alcun genere, ma fa parte delle attività culturali dell'associazione. L'evento sarà strettamente su invito e prenotazione: mandare una mail a uffstampaaiac@presstletter.com
Associazione Italiana di Architettura e Critica
www.architetturaecritica.it
UFFICIO STAMPA AIAC / Roberta Melasecca
uffstampaaiac@presstletter.com / tel. 349 4945612
per info eventi: www.presstletter.com
22
novembre 2016
Natale Platania – Come le sedie in una sala d’aspetto
Dal 22 novembre al 02 dicembre 2016
arte moderna e contemporanea
Location
INTERNO 14 NEXT
Roma, (Roma)
Roma, (Roma)
Orario di apertura
dal 23 novembre al 2 dicembre 2016 su appuntamento: T. +39 3494945612
Vernissage
22 Novembre 2016, ore 18.30
Autore
Curatore