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Senza titolo (la pittura come modello)
Una intensa riflessione sull’astrazione che coinvolge pittura, fotografia, scultura e cinema d’artista
Comunicato stampa
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a cura di Saretto Cincinelli e Cristiana Collu
Senza titolo (la pittura come modello) si propone come una riflessione sull'astrazione e i suoi margini in pittura, scultura, fotografia e cinema d'artista. L'esposizione, che pone il suo baricentro nelle sperimentazioni degli anni settanta (Giovanni Anselmo, Pino Pascali, Ugo Mulas, Vincenzo Agnetti, Claudio Parmiggiani, Gianfranco Chiavacci, Mario Mariotti), prevede alcuni strategici arretramenti che conducono sino alla riproposizione di opere seminali delle avanguardie storiche (Hans Richter, Viking Eggeling, Walter Ruttmann, Luigi Veronesi) e alcuni sconfinamenti nella ricerca contemporanea con riprese tematiche che vedono coinvolti artisti delle ultime generazioni nati o operanti in Toscana (Antonio Catelani, Paolo Meoni, Eugenia Vanni, Massimiliano Turco).
Due postille – quasi note a margine – alla mostra, sono costituite da XX, 1976-7, di Mario Mariotti e da La dernière image / L'ultima immagine, 2015, di Giulio Squillacciotti, opere filmiche che più che come 'modello' utilizzano la pittura e la sua storia come materiale e pre-testo.
Un'indagine dunque che mira ad unire lavori storici alle ricerche attuali in un racconto sincronico messo in atto attraverso le opere conservate nella collezione del Museo Casa Masaccio Centro per l'Arte Contemporanea, ai prestiti concessi dalla Galleria Nazionale d'Arte moderna e Contemporanea di Roma; dalla Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana - Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato; dal Museo Giovanni Fattori - Fondo ex museo progressivo di Arte Contemporanea di Livorno e alla gentile collaborazione della cineteca del Goethe-Institut Rom.
Senza titolo (la pittura come modello) si propone come una riflessione sull'astrazione e i suoi margini in pittura, scultura, fotografia e cinema d'artista. L'esposizione, che pone il suo baricentro nelle sperimentazioni degli anni settanta (Giovanni Anselmo, Pino Pascali, Ugo Mulas, Vincenzo Agnetti, Claudio Parmiggiani, Gianfranco Chiavacci, Mario Mariotti), prevede alcuni strategici arretramenti che conducono sino alla riproposizione di opere seminali delle avanguardie storiche (Hans Richter, Viking Eggeling, Walter Ruttmann, Luigi Veronesi) e alcuni sconfinamenti nella ricerca contemporanea con riprese tematiche che vedono coinvolti artisti delle ultime generazioni nati o operanti in Toscana (Antonio Catelani, Paolo Meoni, Eugenia Vanni, Massimiliano Turco).
Due postille – quasi note a margine – alla mostra, sono costituite da XX, 1976-7, di Mario Mariotti e da La dernière image / L'ultima immagine, 2015, di Giulio Squillacciotti, opere filmiche che più che come 'modello' utilizzano la pittura e la sua storia come materiale e pre-testo.
Un'indagine dunque che mira ad unire lavori storici alle ricerche attuali in un racconto sincronico messo in atto attraverso le opere conservate nella collezione del Museo Casa Masaccio Centro per l'Arte Contemporanea, ai prestiti concessi dalla Galleria Nazionale d'Arte moderna e Contemporanea di Roma; dalla Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana - Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato; dal Museo Giovanni Fattori - Fondo ex museo progressivo di Arte Contemporanea di Livorno e alla gentile collaborazione della cineteca del Goethe-Institut Rom.
12
novembre 2016
Senza titolo (la pittura come modello)
Dal 12 novembre al 31 dicembre 2016
arte contemporanea
Location
CASA MASACCIO
San Giovanni Valdarno, Corso Italia, 83, (Arezzo)
San Giovanni Valdarno, Corso Italia, 83, (Arezzo)
Orario di apertura
feriali 15-19, festivi 10-12 / 15-19
Vernissage
12 Novembre 2016, 18:30
Autore
Curatore