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Aryan Ozmaei – A Studio Abroad
Lo studio in cui Aryan Ozmaei (nata a Teheran da anni di base a Firenze) si trova sempre oltre qualche confine, di carattere culturale, linguistico, fisico. La doppia cittadinanza dell’artista non è solo definita da uno status legale, ma abita una dimensione mentale e morale.
Comunicato stampa
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Da molto tempo Aryan condivide abitudini, usi e punti di vista di entrambi i mondi ai quali appartiene, quello delle sue origini e quello in cui ha scelto di vivere e ha fondato la sua nuova famiglia: un legame doppio che si manifesta con la nostalgia dell’uno e dell’altro (nostalgia, dal greco antico, vuol dire doloroso desiderio del ritorno), ma anche con uno sguardo critico sui limiti, sulle contraddizioni e sulle asprezze dell’uno e dell’altro, mantenendo l'artista – e il suo studio - sempre all'estero rispetto a una appartenenza chiara e semplice, A Studio Abroad.
Tutto questo entra nella sua ricerca artistica che non accetta lo stereotipo esotizzante della “donna iraniana”, sdoganato nel mondo dell’arte da autori che hanno subìto, e sfruttato, il colonialismo dell’immaginario di marca europea e statunitense.
La pittura di Aryan Ozmaei, i soggetti così come la pratica stessa, rappresenta il tentativo di trovare un punto di equilibrio: tra i suoi diversi percorsi formativi, tra le storie dei suoi due paesi, tra la difficoltà di collocarsi nel mondo, come artista, come cittadina cosmopolita, e il mezzo stesso dell’arte. Le sue tele, dedicate, agli interni del suo studio, ai genitori che vivono metà dell’anno in California e metà dell’anno in Iran, descrivono un paesaggio interiore di coesistenze, di sospensioni, di conflitti condensati sulla superficie dell’arte.
Tutto questo entra nella sua ricerca artistica che non accetta lo stereotipo esotizzante della “donna iraniana”, sdoganato nel mondo dell’arte da autori che hanno subìto, e sfruttato, il colonialismo dell’immaginario di marca europea e statunitense.
La pittura di Aryan Ozmaei, i soggetti così come la pratica stessa, rappresenta il tentativo di trovare un punto di equilibrio: tra i suoi diversi percorsi formativi, tra le storie dei suoi due paesi, tra la difficoltà di collocarsi nel mondo, come artista, come cittadina cosmopolita, e il mezzo stesso dell’arte. Le sue tele, dedicate, agli interni del suo studio, ai genitori che vivono metà dell’anno in California e metà dell’anno in Iran, descrivono un paesaggio interiore di coesistenze, di sospensioni, di conflitti condensati sulla superficie dell’arte.
23
novembre 2016
Aryan Ozmaei – A Studio Abroad
Dal 23 novembre al 10 dicembre 2016
arte contemporanea
Location
SRISA PROJECT SPACE
Firenze, Via Santa Reparata, 19r, (Firenze)
Firenze, Via Santa Reparata, 19r, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10-21
Vernissage
23 Novembre 2016, ore 18:30
Autore
Curatore