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Paolo Damiani – Interni & Ritratti
Sono presentati due cicli di lavori: Interni e Ritratti. La serie Interni comprende quadri e disegni che hanno come tema gli studi di famosi pittori e la serie Ritratti analizza e rielabora quadri dei grandi pittori. Pur mantenendo una classicità di fondo, l’artista ha voluto renderli contemporanei.
Comunicato stampa
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Paolo Damiani presenta due cicli di lavori: Interni e Ritratti. La serie Interni comprende quadri e disegni di grandi e medie dimensioni che hanno come tema gli studi (Atelier) di famosi pittori, da Cezanne a Bacon, da Giacometti a Lucien Freud. L’intento di Damiani è quello di poter entrare nell’intimità dei grandi: gli studi diventano Stanze dell’immaginazione, dove fra tubetti di colore, cartacce e pennelli, raccontano e ritraggono un momento della creazione di un’opera.
Con il secondo ciclo Damiani ha analizzato e rielaborato quadri dei grandi pittori del Cinquecento, Seicento e Settecento. Pur mantenendo una classicità di fondo, ha voluto renderli moderni, contemporanei, ricordandoci che la pittura dei grandi protagonisti della storia dell’arte è senza tempo, eterna.
“Mi sono avvicinato all’arte per curiosità: provengo da una famiglia di pittori e ho sempre sentito l’odore dei colori, degli olii. Per me non è una forma d’arte morta, come dicono tanti artisti contemporanei. Anzi, è una sfida: se si può ancora dire qualcosa, io la dico così, perché ancora ci si può meravigliare davanti a un quadro. La pittura rimane nel tempo, non ha una collocazione temporale. Per me è una ricerca della classicità, rivisitata in qualche modo, ma sempre riallacciata al classico.”
Ecco perché, continua Damiani, i soggetti sono semplici pretesti: “Non sono interessato ad un soggetto specifico: nei miei quadri non c’è mai un racconto, ma un impatto visivo. Per questo non amo mettere i titoli ai quadri: forma e contenuto sono sullo stesso livello.”
In questo modo si esprime totale libertà di interpretare le tele ed emozionarsi di fronte ad esse: un inno alla soggettività, sia per il pittore che per l’osservatore: a Damiani non interessa il soggetto del quadro, che può variare a secondo della tematica scelta, quanto l’impronta precisa della sua tecnica, la tecnica che spazia dall’olio alla tempera all’acrilico, dalla sovrapposizione di materiali più variegati, dal collage alla cera, dal legno alla sabbia.
Con il secondo ciclo Damiani ha analizzato e rielaborato quadri dei grandi pittori del Cinquecento, Seicento e Settecento. Pur mantenendo una classicità di fondo, ha voluto renderli moderni, contemporanei, ricordandoci che la pittura dei grandi protagonisti della storia dell’arte è senza tempo, eterna.
“Mi sono avvicinato all’arte per curiosità: provengo da una famiglia di pittori e ho sempre sentito l’odore dei colori, degli olii. Per me non è una forma d’arte morta, come dicono tanti artisti contemporanei. Anzi, è una sfida: se si può ancora dire qualcosa, io la dico così, perché ancora ci si può meravigliare davanti a un quadro. La pittura rimane nel tempo, non ha una collocazione temporale. Per me è una ricerca della classicità, rivisitata in qualche modo, ma sempre riallacciata al classico.”
Ecco perché, continua Damiani, i soggetti sono semplici pretesti: “Non sono interessato ad un soggetto specifico: nei miei quadri non c’è mai un racconto, ma un impatto visivo. Per questo non amo mettere i titoli ai quadri: forma e contenuto sono sullo stesso livello.”
In questo modo si esprime totale libertà di interpretare le tele ed emozionarsi di fronte ad esse: un inno alla soggettività, sia per il pittore che per l’osservatore: a Damiani non interessa il soggetto del quadro, che può variare a secondo della tematica scelta, quanto l’impronta precisa della sua tecnica, la tecnica che spazia dall’olio alla tempera all’acrilico, dalla sovrapposizione di materiali più variegati, dal collage alla cera, dal legno alla sabbia.
08
novembre 2016
Paolo Damiani – Interni & Ritratti
Dall'otto al 22 novembre 2016
arte contemporanea
Location
ST. STEPHEN’S CULTURAL CENTER
Roma, Viale Aventino, 17, (Roma)
Roma, Viale Aventino, 17, (Roma)
Orario di apertura
solo su appuntamento
agnes.martin@sssrome.it
Vernissage
8 Novembre 2016, ore 17.00
Autore
Curatore