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Giorgio Badriotto
Si chiama Fuoriclasse il nuovo progetto con cui Daniele Galliano si svestirà temporaneamente dei suoi panni di artista e diventerà curatore d’eccezione per una serie di mostre e iniziative che si terranno nello Spazio Espositivo Conserveria Pastis al Quadrilatero Romano. Fuoriclasse, perché si tratterà di autentici talenti, ma fuori dai circuiti ufficiali
Comunicato stampa
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Si chiama Fuoriclasse il nuovo progetto con cui Daniele Galliano si svestirà temporaneamente dei suoi panni di artista e diventerà curatore d’eccezione per una serie di mostre e iniziative che si terranno nello Spazio Espositivo Conserveria Pastis al Quadrilatero Romano. In occasione di Contemporary Art questa formula innovativa, già diffusa a livello internazionale, diventa un modo nuovo per scandagliare la scena dell’arte contemporanea torinese e non solo.
Fuoriclasse, perché si tratterà di autentici talenti, ma fuori dai circuiti ufficiali. Non a caso il primo a essere stato selezionato è Giorgio Badriotto, artista esordiente negli anni ’80 con lavori, molto apprezzati dalla critica: “L’arma di Badriotto è, senza dubbio, l’ironia, non scevra da una certa propensione per l’alchimia verbale, un gusto spiccato per il calambour, conforme alla più pura tradizione ludica che, attraverso Pascali, ascende fino a Duchamp” ... “l’ironia e il gioco linguistico contribuiscono a una ‘sottrazione di peso’ concettuale, da parte di un artista che coltiva, sulle orme dell’amato Italo Calvino, la leggerezza come un valore” ... “il lavoro di Badriotto persegue una disomogeneità programmatica, ignara dell’horror vacui. Le sue tele portano, talora, caratteri zen, emerge il nitore della preparazione ogni qualvolta la campitura del colore si arresta, distrattamente, nei pressi delle tracce di grafite. La trappola si fa quindi segno della precarietà di ogni possibile sicurezza formale, di ogni punto e a capo.
Sono storie minime di mondi possibili, quelle che Badriotto racconta. Di-verte e si diverte, consapevole, peraltro, di come l’arte rimanga unico luogo dell’eterno presente” (Luisa Perlo).
Dopo anni di assenza ora ritorna sulle scene con la pittura per riproporre la sua opera.
Dopo questa prima puntata di Fuori Classe, gli artisti annunciati o meglio recommended by Daniele Galliano, saranno Donato Sansone e Lara Bellenghi.
Giorgio Badriotto nasce a Torino nel 1962. Durante la frequentazione dell’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino inizia contemporaneamente delle collaborazioni come grafico presso studi che operano nel campo della comunicazione visiva e dell’architettura. Il lavoro da quel momento si svolgerà su due linee: Grafica-Identità visiva e Arti visive-installazioni.
Nel 1992 fonda a Torino lo studio di progettazione grafica BadriottoPalladino snc, che sarà attivo fino al 2007. Nel 2010 si trasferisce in una zona isolata tra i boschi, nel comune di Bagnolo Piemonte, dove attualmente vive e lavora. Dopo un’interruzione del lavoro (sulla linea arti visive) durata 16 anni, riprende nel 2012 una serie di nuovi lavori che continua fino a oggi.
La tela, il telaio, l’oggetto o la porzione di ambiente designata vengono considerati simbolicamente come luogo deputato dell'arte per eccellenza e quindi campo neutro per 'manifestazioni spontanee' di frequenze di natura sottile altrimenti non visibili.
Nelle varie declinazioni, in base alla diversa tipologia del supporto, ogni titolo del lavoro e preceduto dalla dicitura: “Trappola”. Vengono quindi individuati spazi e creati di volta in volta campi per la “cattura”.
Fuoriclasse, perché si tratterà di autentici talenti, ma fuori dai circuiti ufficiali. Non a caso il primo a essere stato selezionato è Giorgio Badriotto, artista esordiente negli anni ’80 con lavori, molto apprezzati dalla critica: “L’arma di Badriotto è, senza dubbio, l’ironia, non scevra da una certa propensione per l’alchimia verbale, un gusto spiccato per il calambour, conforme alla più pura tradizione ludica che, attraverso Pascali, ascende fino a Duchamp” ... “l’ironia e il gioco linguistico contribuiscono a una ‘sottrazione di peso’ concettuale, da parte di un artista che coltiva, sulle orme dell’amato Italo Calvino, la leggerezza come un valore” ... “il lavoro di Badriotto persegue una disomogeneità programmatica, ignara dell’horror vacui. Le sue tele portano, talora, caratteri zen, emerge il nitore della preparazione ogni qualvolta la campitura del colore si arresta, distrattamente, nei pressi delle tracce di grafite. La trappola si fa quindi segno della precarietà di ogni possibile sicurezza formale, di ogni punto e a capo.
Sono storie minime di mondi possibili, quelle che Badriotto racconta. Di-verte e si diverte, consapevole, peraltro, di come l’arte rimanga unico luogo dell’eterno presente” (Luisa Perlo).
Dopo anni di assenza ora ritorna sulle scene con la pittura per riproporre la sua opera.
Dopo questa prima puntata di Fuori Classe, gli artisti annunciati o meglio recommended by Daniele Galliano, saranno Donato Sansone e Lara Bellenghi.
Giorgio Badriotto nasce a Torino nel 1962. Durante la frequentazione dell’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino inizia contemporaneamente delle collaborazioni come grafico presso studi che operano nel campo della comunicazione visiva e dell’architettura. Il lavoro da quel momento si svolgerà su due linee: Grafica-Identità visiva e Arti visive-installazioni.
Nel 1992 fonda a Torino lo studio di progettazione grafica BadriottoPalladino snc, che sarà attivo fino al 2007. Nel 2010 si trasferisce in una zona isolata tra i boschi, nel comune di Bagnolo Piemonte, dove attualmente vive e lavora. Dopo un’interruzione del lavoro (sulla linea arti visive) durata 16 anni, riprende nel 2012 una serie di nuovi lavori che continua fino a oggi.
La tela, il telaio, l’oggetto o la porzione di ambiente designata vengono considerati simbolicamente come luogo deputato dell'arte per eccellenza e quindi campo neutro per 'manifestazioni spontanee' di frequenze di natura sottile altrimenti non visibili.
Nelle varie declinazioni, in base alla diversa tipologia del supporto, ogni titolo del lavoro e preceduto dalla dicitura: “Trappola”. Vengono quindi individuati spazi e creati di volta in volta campi per la “cattura”.
28
ottobre 2016
Giorgio Badriotto
28 ottobre 2016
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
PASTIS
Torino, Piazza Emanuele Filiberto, 9b, (Torino)
Torino, Piazza Emanuele Filiberto, 9b, (Torino)
Vernissage
28 Ottobre 2016, ore 19.30
Autore
Curatore