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Luis Do Rosario – Firts Selfie
Settima mostra di “Affittasi/Vendesi” e dato che coincide con il primo appuntamento di Rome Art Week, Arteealtro ha scelto di parlare di sé volgendo lo sguardo verso se stessa per raccontarsi. E chi meglio di Luis Do Rosario, suo fotografo ufficiale, per farlo attraverso una selezione di suoi scatti inediti che raccontano il dietro le quinte delle mostre?
Comunicato stampa
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Dopo i primi sei appuntamenti di “Affittasi/Vendesi” e il “battesimo” di “Spazio Itinerante", Arteealtro apre la stagione
spostandosi in Via Flavia, nel centralissimo quartiere Sallustiano, in un bell’appartamento d’epoca in vendita.
E siamo alla settima mostra di “Affittasi/Vendesi” e dato che coincide con il primo appuntamento di Rome Art Week, Arteealtro
ha scelto di parlare di sé volgendo lo sguardo verso se stessa per raccontarsi. E chi meglio di Luis Do Rosario, suo fotografo
ufficiale, per farlo attraverso una selezione di suoi scatti inediti che raccontano il dietro le quinte delle mostre?
Una collaborazione, quella con Luis, nata nel 2014 dopo “Riprendo il filo”, mostra d’esordio del format, con cui ho voluto
ricollegarmi al mio passato pregresso di gallerista “canonica”, invitando ad esporre in una grande casa in vendita del quartiere
Parioli nove artisti con cui lavoravo quando avevo la galleria “9 via della Vetrina contemporanea”.
Un re-inizio che ha segnato la mia scelta sia di riprendere ad occuparmi di alcuni degli artisti della mia scuderia dell’epoca (finora
India Evans e Paolo Laudisa, prossimamente Marzia Gandini ed Eva Jospin - ora borsista a Villa Medici), che di intraprendere
nuove collaborazioni (ad oggi con Renaud Auguste-Dormeuil e Delphine Valli) .
Luis Do Rosario, presentato stavolta nelle sue vesti di artista, affascinato e interessato a capire cosa c’è dietro l’opera d’arte: dal
suo iniziale concepimento nella testa dell’artista, alla sua nascita a studio; dal suo passaggio nello spazio espositivo, alla sua
nuova dimora nella casa del collezionista.
Una mostra che racconta le mostre (da cui la decisione di Luis di accompagnare le sue fotografie di vari formati con una sua
selezione di opere degli artisti di cui documenta le esposizioni), dal titolo volutamente provocatorio e dalle diverse letture. First,
perché sarà la prima di una serie che verranno fatte nel tempo per raccontare Arteealtro e seguire il lavoro di Luis come artista.
Selfie, per porre invece l’accento sull’importanza che ricopre per Arteealtro l’autoreferenzialità. Perché Selfie è da intendere in
questo caso come indiscusso e necessario mezzo di autoaffermazione, come canale privilegiato per sancire la propria esistenza,
per documentare e tenere in vita il proprio vissuto e per vissuto intendo le proprie mostre.
Perché essere gallerista nomade senza sede fissa non significa voler solo alimentare un attesa suscitando fino all’ultimo la
curiosità su quale e dove sarà il prossimo evento, ma comporta inevitabilmente un grande lavoro dietro le quinte, affinché i
propri artisti possano seguire lo stesso percorso offerto loro da una “canonica” galleria. E in assenza di un luogo stabile, il web
assume allora il ruolo di canale privilegiato di comunicazione, ed il website, puntualmente aggiornato, si trasforma nella vetrina
virtuale di uno spazio che anziché essere stabile è itinerante. Un sito web costruito ad hoc la cui ossatura sono proprio gli scatti
di Luis Do Rosario, presenza determinante per Arteealtro e tutti i progetti che esso contiene.
Elisabetta Giovagnoni
Luis Do Rosario (portoghese nato in Mozambico, che vive e lavora a Roma da vari anni), nasce come architetto ma lavora da
sempre con la fotografia spaziando dalla moda, all’architettura, all’arte. Nell’ambiente artistico romano il suo è un nome ben
noto perché ha collaborato con l’Auditorium per il settore danza e teatro contemporaneo dal 2003 al 2010; col Macro dal 2012
al 2014 occupandosi di seguire gli 8 artisti in residenza annuale ed attualmente con il Maxxi, dove segue con i suoi scatti gli
artisti mentre allestiscono, oltre a documentare le mostre e far foto per i cataloghi.
spostandosi in Via Flavia, nel centralissimo quartiere Sallustiano, in un bell’appartamento d’epoca in vendita.
E siamo alla settima mostra di “Affittasi/Vendesi” e dato che coincide con il primo appuntamento di Rome Art Week, Arteealtro
ha scelto di parlare di sé volgendo lo sguardo verso se stessa per raccontarsi. E chi meglio di Luis Do Rosario, suo fotografo
ufficiale, per farlo attraverso una selezione di suoi scatti inediti che raccontano il dietro le quinte delle mostre?
Una collaborazione, quella con Luis, nata nel 2014 dopo “Riprendo il filo”, mostra d’esordio del format, con cui ho voluto
ricollegarmi al mio passato pregresso di gallerista “canonica”, invitando ad esporre in una grande casa in vendita del quartiere
Parioli nove artisti con cui lavoravo quando avevo la galleria “9 via della Vetrina contemporanea”.
Un re-inizio che ha segnato la mia scelta sia di riprendere ad occuparmi di alcuni degli artisti della mia scuderia dell’epoca (finora
India Evans e Paolo Laudisa, prossimamente Marzia Gandini ed Eva Jospin - ora borsista a Villa Medici), che di intraprendere
nuove collaborazioni (ad oggi con Renaud Auguste-Dormeuil e Delphine Valli) .
Luis Do Rosario, presentato stavolta nelle sue vesti di artista, affascinato e interessato a capire cosa c’è dietro l’opera d’arte: dal
suo iniziale concepimento nella testa dell’artista, alla sua nascita a studio; dal suo passaggio nello spazio espositivo, alla sua
nuova dimora nella casa del collezionista.
Una mostra che racconta le mostre (da cui la decisione di Luis di accompagnare le sue fotografie di vari formati con una sua
selezione di opere degli artisti di cui documenta le esposizioni), dal titolo volutamente provocatorio e dalle diverse letture. First,
perché sarà la prima di una serie che verranno fatte nel tempo per raccontare Arteealtro e seguire il lavoro di Luis come artista.
Selfie, per porre invece l’accento sull’importanza che ricopre per Arteealtro l’autoreferenzialità. Perché Selfie è da intendere in
questo caso come indiscusso e necessario mezzo di autoaffermazione, come canale privilegiato per sancire la propria esistenza,
per documentare e tenere in vita il proprio vissuto e per vissuto intendo le proprie mostre.
Perché essere gallerista nomade senza sede fissa non significa voler solo alimentare un attesa suscitando fino all’ultimo la
curiosità su quale e dove sarà il prossimo evento, ma comporta inevitabilmente un grande lavoro dietro le quinte, affinché i
propri artisti possano seguire lo stesso percorso offerto loro da una “canonica” galleria. E in assenza di un luogo stabile, il web
assume allora il ruolo di canale privilegiato di comunicazione, ed il website, puntualmente aggiornato, si trasforma nella vetrina
virtuale di uno spazio che anziché essere stabile è itinerante. Un sito web costruito ad hoc la cui ossatura sono proprio gli scatti
di Luis Do Rosario, presenza determinante per Arteealtro e tutti i progetti che esso contiene.
Elisabetta Giovagnoni
Luis Do Rosario (portoghese nato in Mozambico, che vive e lavora a Roma da vari anni), nasce come architetto ma lavora da
sempre con la fotografia spaziando dalla moda, all’architettura, all’arte. Nell’ambiente artistico romano il suo è un nome ben
noto perché ha collaborato con l’Auditorium per il settore danza e teatro contemporaneo dal 2003 al 2010; col Macro dal 2012
al 2014 occupandosi di seguire gli 8 artisti in residenza annuale ed attualmente con il Maxxi, dove segue con i suoi scatti gli
artisti mentre allestiscono, oltre a documentare le mostre e far foto per i cataloghi.
24
ottobre 2016
Luis Do Rosario – Firts Selfie
Dal 24 al 29 ottobre 2016
fotografia
Location
SEDI VARIE – Roma
Roma, (Roma)
Roma, (Roma)
Vernissage
24 Ottobre 2016, ore 18
Autore