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Albrecht Dürer – Come avrò freddo dopo tutto quel sole…
Il Complesso Museale Palazzo Ducale Mantova presenta negli spazi espositivi al piano terra del Castello di San Giorgio, una mostra dedicata a Albrecht Dürer (1471-1528) e ai suoi rapporti con l’arte italiana e in particolare con le incisioni di Mantegna che furono per il pittore tedesco un tramite indispensabile per accostarsi all’arte antica
Comunicato stampa
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Il Complesso Museale Palazzo Ducale Mantova presenta dall’ 8 ottobre 2016 negli spazi espositivi al piano terra del Castello
di San Giorgio, una mostra dedicata a Albrecht Dürer (1471-1528) e ai suoi rapporti con l’arte italiana e in particolare con
le incisioni di Mantegna che furono per il pittore tedesco un tramite indispensabile per accostarsi all’arte antica.
L’esposizione che rimarrà aperta al pubblico fino all’8 gennaio 2017 è curata da Johannes Ramharter, storico dell’arte per
anni conservatore al Kunsthistorisches Museum di Vienna e Peter Assmann direttore di Palazzo Ducale.
‘‘Come sentirò freddo dopo il sole?’’ si chiese Albrecht Dürer nel 1507 tornando in Germania dopo un viaggio in Italia. Dürer
fu a Venezia due volte, nel 1494 e nel 1506 - ma non ci sono testimonianze documentate di ulteriori soggiorni nella nostra
penisola. È tuttavia evidente, nelle tavole dei Trionfi commissionate dall’Imperatore Massimiliano I, che l’artista conosceva
la serie di incisioni ‘Il trionfo di Cesare’ di Mantegna. Così come è possibile immaginare che le numerose rappresentazioni
dell’anatomia dei cavalli che Dürer realizzò dopo il secondo soggiorno italiano si ispirino ai grandi monumenti equestri di
Venezia e Padova o agli studi di Leonardo per una scultura equestre a Milano.
Procedendo su una serie di confronti tra le incisioni di Dürer e quelle di artisti italiani che lo influenzarono o anche che lo
‘copiarono’ -come Vasari racconta - il percorso della mostra, diviso in cinque sezioni precedute da una introduzione
didattica che spiega la tecnica dell’incisione rinascimentale, presenta circa 70 opere tra cui un nucleo di prestigiosi prestiti
dall’Albertina e dal Kupferstichkabinett di Vienna, con cui la mostra è in collaborazione. Inoltre, è presente in mostra una
scultura in bronzo di Leonardo Da Vinci raffigurante un cavallo e conservata al Szepmüveszeti Muzeum di Budapest.
Completa il percorso espositivo un nucleo di opere antiche della collezione del Palazzo Ducale che accompagnerà il
visitatore mettendo in evidenza i debiti dell’arte rinascimentale - e di quella di Mantegna e Durer in particolare - nei
confronti dell’antico.
Il percorso della mostra si snoda nelle sale del piano terra del Castello di San Giorgio, riaperte al pubblico per l’occasione,
restaurate e adeguate agli standard museali internazionali dopo l’evento sismico del 2012.
I Servizi Educativi del Museo presentano per le scuole, allo scopo di indagare gli scambi culturali intercorsi tra l’artista di
Norimberga e Andrea Mantegna e far comprendere il ruolo dell’incisione quale mezzo per stampare serie di esemplari
uguali, un percorso didattico guidato con laboratorio.
L’attività laboratoriale è indirizzata, a partire dal disegno, ad acquisire i concetti di positivo e di negativo, di matrice in rilievo
o in cavo, di tecnica incisoria diretta o indiretta. L’esperienza si conclude con la dimostrazione del funzionamento del
torchio calcografico, e con la realizzazione di piccole stampe.
di San Giorgio, una mostra dedicata a Albrecht Dürer (1471-1528) e ai suoi rapporti con l’arte italiana e in particolare con
le incisioni di Mantegna che furono per il pittore tedesco un tramite indispensabile per accostarsi all’arte antica.
L’esposizione che rimarrà aperta al pubblico fino all’8 gennaio 2017 è curata da Johannes Ramharter, storico dell’arte per
anni conservatore al Kunsthistorisches Museum di Vienna e Peter Assmann direttore di Palazzo Ducale.
‘‘Come sentirò freddo dopo il sole?’’ si chiese Albrecht Dürer nel 1507 tornando in Germania dopo un viaggio in Italia. Dürer
fu a Venezia due volte, nel 1494 e nel 1506 - ma non ci sono testimonianze documentate di ulteriori soggiorni nella nostra
penisola. È tuttavia evidente, nelle tavole dei Trionfi commissionate dall’Imperatore Massimiliano I, che l’artista conosceva
la serie di incisioni ‘Il trionfo di Cesare’ di Mantegna. Così come è possibile immaginare che le numerose rappresentazioni
dell’anatomia dei cavalli che Dürer realizzò dopo il secondo soggiorno italiano si ispirino ai grandi monumenti equestri di
Venezia e Padova o agli studi di Leonardo per una scultura equestre a Milano.
Procedendo su una serie di confronti tra le incisioni di Dürer e quelle di artisti italiani che lo influenzarono o anche che lo
‘copiarono’ -come Vasari racconta - il percorso della mostra, diviso in cinque sezioni precedute da una introduzione
didattica che spiega la tecnica dell’incisione rinascimentale, presenta circa 70 opere tra cui un nucleo di prestigiosi prestiti
dall’Albertina e dal Kupferstichkabinett di Vienna, con cui la mostra è in collaborazione. Inoltre, è presente in mostra una
scultura in bronzo di Leonardo Da Vinci raffigurante un cavallo e conservata al Szepmüveszeti Muzeum di Budapest.
Completa il percorso espositivo un nucleo di opere antiche della collezione del Palazzo Ducale che accompagnerà il
visitatore mettendo in evidenza i debiti dell’arte rinascimentale - e di quella di Mantegna e Durer in particolare - nei
confronti dell’antico.
Il percorso della mostra si snoda nelle sale del piano terra del Castello di San Giorgio, riaperte al pubblico per l’occasione,
restaurate e adeguate agli standard museali internazionali dopo l’evento sismico del 2012.
I Servizi Educativi del Museo presentano per le scuole, allo scopo di indagare gli scambi culturali intercorsi tra l’artista di
Norimberga e Andrea Mantegna e far comprendere il ruolo dell’incisione quale mezzo per stampare serie di esemplari
uguali, un percorso didattico guidato con laboratorio.
L’attività laboratoriale è indirizzata, a partire dal disegno, ad acquisire i concetti di positivo e di negativo, di matrice in rilievo
o in cavo, di tecnica incisoria diretta o indiretta. L’esperienza si conclude con la dimostrazione del funzionamento del
torchio calcografico, e con la realizzazione di piccole stampe.
07
ottobre 2016
Albrecht Dürer – Come avrò freddo dopo tutto quel sole…
Dal 07 ottobre all'otto novembre 2016
arte antica
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
PALAZZO DUCALE
Mantova, Piazza Sordello, 40, (Mantova)
Mantova, Piazza Sordello, 40, (Mantova)
Vernissage
7 Ottobre 2016, su invito
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
ELECTA
Autore
Curatore