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Felice Nittolo – Ritorno
L’artista irpino esporrà le sue preziose opere in mosaico, che lo hanno reso celebre in Italia e nel resto del mondo, in due location d’eccezione della città di Avellino, il Museo Civico di Villa Amendola e il Conservatorio Statale di Musica “Domenico Cimarosa”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Felice Nittolo, noto ed apprezzato artista irpino, natio di Capriglia, ma ravennate di adozione,
dall’1 Ottobre 2016 al 28 febbraio 2017 esporrà le sue preziose opere in mosaico, che lo hanno reso
celebre in Italia e nel resto del mondo, in due location d’eccezione della città di Avellino, il Museo
Civico di Villa Amendola e il Conservatorio Statale di Musica “Domenico Cimarosa”.
A Villa Amendola, Nittolo, interviene mettendo in relazione alcune sue opere con la collezione
permanente del museo, facendo in questo modo interagire la storia collettiva della città di Avellino
con la storia singola dell'artista, che a metà degli anni ’60 del secolo scorso, proprio da Avellino,
presso il locale Istituto Statale d’Arte “Paolo Anania de Luca” muoveva i suoi primi passi nel
mondo dell’arte.
Al Conservatorio “Domenico Cimarosa”, invece, Nittolo espone alcune fotografie di grandi e
piccole dimensioni, scatti istantanei dell’artista che raccontano la terra d'Irpinia, che il M° Nittolo
ha ulteriormente impreziosito con suoi interventi manuali, minimali, che rendono quelle immagini
ancor più opere d'arte, uniche ed irripetibili.
Le due mostre, quella allestita nel Museo Civico di Villa Amendola e quella negli spazi del
Conservatorio Statale di Musica “Domenico Cimarosa”, che saranno inaugurate entrambe il 1°
Ottobre 2016, rispettivamente alle ore 11,30 e alle ore 17,00, sono parte di un progetto di più
ampio respiro, dal significativo titolo di “RITORNO”, un progetto nato dall’esigenza di un artista
Irpino doc quale è Felice Nittolo che, pur operando in diverse parti del mondo, non ha mai
dimenticato la sua terra d'origine. “Ritorno”, un progetto che ha già visto Felice Nittolo nella scorsa
estate esporre il frutto del suo estro e della sua creatività nella sua natia Capriglia e nella vicina
frazione avellinese di Picarelli.
IL PROGRAMMA
Museo Civico di Villa Amendola, ( via Due Principati, 202) inaugurazione sabato 1 ottobre ore
11,30
interventi di: Paolo Foti, Sindaco di Avellino – Teresa Mele Assessore alla Cultura Comune di
Avellino – Alberto Iandoli Curatore Museo Civico di Villa Amendola – Roberto Barbato, Storico.
Conservatorio “Domenico Cimarosa” (via Circumvallazione , 156) inaugurazione sabato 1
ottobre ore 17,00
interventi di : Luca Cipriano Presidente Conservatorio “Domenico Cimarosa” e di Generoso Picone
giornalista e saggista.
BIOGRAFIA DELL’ARTISTA
Felice Nittolo nasce a Capriglia Irpina il 15 maggio 1950. Dopo la prima formazione in
ceramica all'istituto statale d'arte di Avellino e in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di
Napoli, si trasferisce a Ravenna «per amore del mosaico» e nella città romagnola
apprende i segreti dell’arte musiva dai più importanti interpreti del panorama ravennate del
Novecento; già in questi primi anni, tuttavia, comincia a riflettere sulla possibilità di aprire il
mosaico a contaminazioni eterodosse.
Nel 1984, in occasione del II Convegno Internazionale dell’AIMC (Associazione
Internazionale Mosaicisti Contemporanei) ospitato dall’Università Cattolica di Louvain-la- Neuve, si
impone all’attenzione internazionale con il manifesto L’Aritmismo attraverso il quale si fa promotore
di un deciso rinnovamento del mosaico tradizionalmente inteso suggerendo ai mosaicisti non solo
un atteggiamento pienamente “autoriale” – anziché semplicemente “di traduzione”, come per lo più
avveniva all’epoca – nei confronti del lavoro in mosaico, ma anche inedite sperimentazioni che nel
breve giro di pochi anni lo conducono a scandagliare tutte le possibilità materiali e ideative dell’arte
della tessera.
A partire dal 1989 il crescente apprezzamento internazionale della sua opera gli consente di
esporre assiduamente in Italia e all’estero presso sedi estremamente prestigiose.
Nel 1992 presenta il manifesto della Nuova Tradizione al III Convegno Internazionale
dell’AIMC (ospitato dall’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo) ed è presente a Genova alla
mostra che commemora il cinquecentenario della scoperta dell’America. Nel 1996 allestisce la
mostra Always mosaic nella sede di Casa Italia ad Atlanta in occasione della XXVI Olimpiade e nel
1997 – mentre realizza ed espone a Ravenna e ad Udine lavori musivi che incontrano l’ambito del
design, e mentre si dedica anche alla scenografia (collaborando tra gli altri con Vinicio Capossela)
inoltre allestisce le mostre Byzantium Faventia Venetiae (presso la Urban Glass Contemporary
School of Design di New York), Avellana (nella Chiesa del Carmine di Avellino) e Murarie (nella
Galleria d’Arte Moderna della Repubblica di San Marino).
Mentre indaga sempre più a fondo le potenzialità di interazione del mosaico con media
diversi (con particolare riferimento all’installazione site specific e alla performance) nel 2000
realizza l’installazione Abellinum nelle catacombe della Chiesa paleocristiana di Prata di Principato
Ultra (Avellino), espone più volte in Inghilterra (Exeter, Chichester, Sheffield) e negli Stati Uniti
(presso la Galleria Faculty dell’Università della California di San Diego. Nel 2001 rende
nuovamente omaggio alla propria terra con la mostra Centoportemorte, allestita presso la Chiesa
del Carmine di Avellino e dedicata alla tragedia del terremoto dell’Irpinia, mentre negli anni
seguenti – pur continuando ad esporre in varie sedi italiane – allestisce diverse importanti
personali all’estero, tra cui la mostra Il suono del silenzio ospitata dai Musei d’Arte di Kawagoe e
Saitama, in Giappone (2003) e la rassegna Incantamenti allestita presso la Galleria del Museo
Internazionale di Tuzla, in Bosnia Erzegovina (2004).
Negli anni successivi, mentre sperimenta ulteriormente le possibilità del vetro e della
ceramica e mentre realizza anche alcune video-performance affianca all’attività creativa un
profondo lavoro di riscoperta del lavoro dei massimi protagonisti della scuola musiva ravennate del
Novecento, organizzando e curando nel corso degli anni - presso la sua Galleria niArt ben presto
divenuta un punto di riferimento per gli appassionati del mosaico di tutto il mondo – una lunga serie
di esposizioni monografiche retrospettive, a cui si alternano esposizioni di artisti viventi (spesso
“nuovi talenti” del mosaico); continua inoltre ad esporre assiduamente in Italia, specialmente nelle
sue “terre d’elezione” Ravenna e Avellino oltre che in Francia, Giappone, Stati Uniti, Germania,
Austria, Scozia.
In particolare nel 2007, in occasione del lancio mondiale della nuova Fiat 500, realizza per
l’azienda torinese l’opera Ravenna 2007 (una “500” completamente ricoperta di tessere musive
che viene esposta in varie sedi giapponesi), mentre l’anno seguente – durante il quale diverse sue
opere vengono acquisite nelle nuove collezioni musive del Museo d’Arte di Ravenna – allestisce la
suggestiva installazione Acqua e mosaico nella cripta dell’antica Basilica di San Francesco a
Ravenna; nel 2013 espone sull’Isola del Garda nell’ambito di Meccaniche della Meraviglia, e nel
2014, nell’ambito dei prestigiosi Rencontres Internationales de Mosaïques di Chartres, è invitato
ad allestire la personale Porziuncola presso la Chapelle de Saint-Eman per la quale realizza anche
una grande installazione omonima, poi esposta anche a Ravenna.
Per molti anni docente di arte del mosaico presso l’Istituto d’Arte divenuto Liceo Artistico
“Nervi-Severini” di Ravenna, ha altresì insegnato presso l’Accademia di Belle Arti della stessa città
ed è stato inoltre docente presso la Pilchuck School di Seattle (USA). Vive e lavora a Ravenna.
dall’1 Ottobre 2016 al 28 febbraio 2017 esporrà le sue preziose opere in mosaico, che lo hanno reso
celebre in Italia e nel resto del mondo, in due location d’eccezione della città di Avellino, il Museo
Civico di Villa Amendola e il Conservatorio Statale di Musica “Domenico Cimarosa”.
A Villa Amendola, Nittolo, interviene mettendo in relazione alcune sue opere con la collezione
permanente del museo, facendo in questo modo interagire la storia collettiva della città di Avellino
con la storia singola dell'artista, che a metà degli anni ’60 del secolo scorso, proprio da Avellino,
presso il locale Istituto Statale d’Arte “Paolo Anania de Luca” muoveva i suoi primi passi nel
mondo dell’arte.
Al Conservatorio “Domenico Cimarosa”, invece, Nittolo espone alcune fotografie di grandi e
piccole dimensioni, scatti istantanei dell’artista che raccontano la terra d'Irpinia, che il M° Nittolo
ha ulteriormente impreziosito con suoi interventi manuali, minimali, che rendono quelle immagini
ancor più opere d'arte, uniche ed irripetibili.
Le due mostre, quella allestita nel Museo Civico di Villa Amendola e quella negli spazi del
Conservatorio Statale di Musica “Domenico Cimarosa”, che saranno inaugurate entrambe il 1°
Ottobre 2016, rispettivamente alle ore 11,30 e alle ore 17,00, sono parte di un progetto di più
ampio respiro, dal significativo titolo di “RITORNO”, un progetto nato dall’esigenza di un artista
Irpino doc quale è Felice Nittolo che, pur operando in diverse parti del mondo, non ha mai
dimenticato la sua terra d'origine. “Ritorno”, un progetto che ha già visto Felice Nittolo nella scorsa
estate esporre il frutto del suo estro e della sua creatività nella sua natia Capriglia e nella vicina
frazione avellinese di Picarelli.
IL PROGRAMMA
Museo Civico di Villa Amendola, ( via Due Principati, 202) inaugurazione sabato 1 ottobre ore
11,30
interventi di: Paolo Foti, Sindaco di Avellino – Teresa Mele Assessore alla Cultura Comune di
Avellino – Alberto Iandoli Curatore Museo Civico di Villa Amendola – Roberto Barbato, Storico.
Conservatorio “Domenico Cimarosa” (via Circumvallazione , 156) inaugurazione sabato 1
ottobre ore 17,00
interventi di : Luca Cipriano Presidente Conservatorio “Domenico Cimarosa” e di Generoso Picone
giornalista e saggista.
BIOGRAFIA DELL’ARTISTA
Felice Nittolo nasce a Capriglia Irpina il 15 maggio 1950. Dopo la prima formazione in
ceramica all'istituto statale d'arte di Avellino e in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di
Napoli, si trasferisce a Ravenna «per amore del mosaico» e nella città romagnola
apprende i segreti dell’arte musiva dai più importanti interpreti del panorama ravennate del
Novecento; già in questi primi anni, tuttavia, comincia a riflettere sulla possibilità di aprire il
mosaico a contaminazioni eterodosse.
Nel 1984, in occasione del II Convegno Internazionale dell’AIMC (Associazione
Internazionale Mosaicisti Contemporanei) ospitato dall’Università Cattolica di Louvain-la- Neuve, si
impone all’attenzione internazionale con il manifesto L’Aritmismo attraverso il quale si fa promotore
di un deciso rinnovamento del mosaico tradizionalmente inteso suggerendo ai mosaicisti non solo
un atteggiamento pienamente “autoriale” – anziché semplicemente “di traduzione”, come per lo più
avveniva all’epoca – nei confronti del lavoro in mosaico, ma anche inedite sperimentazioni che nel
breve giro di pochi anni lo conducono a scandagliare tutte le possibilità materiali e ideative dell’arte
della tessera.
A partire dal 1989 il crescente apprezzamento internazionale della sua opera gli consente di
esporre assiduamente in Italia e all’estero presso sedi estremamente prestigiose.
Nel 1992 presenta il manifesto della Nuova Tradizione al III Convegno Internazionale
dell’AIMC (ospitato dall’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo) ed è presente a Genova alla
mostra che commemora il cinquecentenario della scoperta dell’America. Nel 1996 allestisce la
mostra Always mosaic nella sede di Casa Italia ad Atlanta in occasione della XXVI Olimpiade e nel
1997 – mentre realizza ed espone a Ravenna e ad Udine lavori musivi che incontrano l’ambito del
design, e mentre si dedica anche alla scenografia (collaborando tra gli altri con Vinicio Capossela)
inoltre allestisce le mostre Byzantium Faventia Venetiae (presso la Urban Glass Contemporary
School of Design di New York), Avellana (nella Chiesa del Carmine di Avellino) e Murarie (nella
Galleria d’Arte Moderna della Repubblica di San Marino).
Mentre indaga sempre più a fondo le potenzialità di interazione del mosaico con media
diversi (con particolare riferimento all’installazione site specific e alla performance) nel 2000
realizza l’installazione Abellinum nelle catacombe della Chiesa paleocristiana di Prata di Principato
Ultra (Avellino), espone più volte in Inghilterra (Exeter, Chichester, Sheffield) e negli Stati Uniti
(presso la Galleria Faculty dell’Università della California di San Diego. Nel 2001 rende
nuovamente omaggio alla propria terra con la mostra Centoportemorte, allestita presso la Chiesa
del Carmine di Avellino e dedicata alla tragedia del terremoto dell’Irpinia, mentre negli anni
seguenti – pur continuando ad esporre in varie sedi italiane – allestisce diverse importanti
personali all’estero, tra cui la mostra Il suono del silenzio ospitata dai Musei d’Arte di Kawagoe e
Saitama, in Giappone (2003) e la rassegna Incantamenti allestita presso la Galleria del Museo
Internazionale di Tuzla, in Bosnia Erzegovina (2004).
Negli anni successivi, mentre sperimenta ulteriormente le possibilità del vetro e della
ceramica e mentre realizza anche alcune video-performance affianca all’attività creativa un
profondo lavoro di riscoperta del lavoro dei massimi protagonisti della scuola musiva ravennate del
Novecento, organizzando e curando nel corso degli anni - presso la sua Galleria niArt ben presto
divenuta un punto di riferimento per gli appassionati del mosaico di tutto il mondo – una lunga serie
di esposizioni monografiche retrospettive, a cui si alternano esposizioni di artisti viventi (spesso
“nuovi talenti” del mosaico); continua inoltre ad esporre assiduamente in Italia, specialmente nelle
sue “terre d’elezione” Ravenna e Avellino oltre che in Francia, Giappone, Stati Uniti, Germania,
Austria, Scozia.
In particolare nel 2007, in occasione del lancio mondiale della nuova Fiat 500, realizza per
l’azienda torinese l’opera Ravenna 2007 (una “500” completamente ricoperta di tessere musive
che viene esposta in varie sedi giapponesi), mentre l’anno seguente – durante il quale diverse sue
opere vengono acquisite nelle nuove collezioni musive del Museo d’Arte di Ravenna – allestisce la
suggestiva installazione Acqua e mosaico nella cripta dell’antica Basilica di San Francesco a
Ravenna; nel 2013 espone sull’Isola del Garda nell’ambito di Meccaniche della Meraviglia, e nel
2014, nell’ambito dei prestigiosi Rencontres Internationales de Mosaïques di Chartres, è invitato
ad allestire la personale Porziuncola presso la Chapelle de Saint-Eman per la quale realizza anche
una grande installazione omonima, poi esposta anche a Ravenna.
Per molti anni docente di arte del mosaico presso l’Istituto d’Arte divenuto Liceo Artistico
“Nervi-Severini” di Ravenna, ha altresì insegnato presso l’Accademia di Belle Arti della stessa città
ed è stato inoltre docente presso la Pilchuck School di Seattle (USA). Vive e lavora a Ravenna.
01
ottobre 2016
Felice Nittolo – Ritorno
Dal primo ottobre 2016 al 28 febbraio 2017
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICO DI VILLA AMENDOLA
Avellino, Via Dei Due Principati, 202, (Avellino)
Avellino, Via Dei Due Principati, 202, (Avellino)
Vernissage
1 Ottobre 2016, ore 11,30 al Museo - ore 17 al Conservatorio
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