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DADA 1916. La nascita dell’antiarte
Ricorre nel 2016 il centenario della nascita di Dada, il movimento artistico più anarchico e innovativo dell’arte del Novecento e per questa occasione Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei – con la collaborazione di Accademia di Belle Arti Santa Giulia e Università Cattolica del Sacro Cuore – realizzano la principale mostra in Italia dedicata all’anniversario del Dada presentando 270 tra opere d’arte e documenti originali dei protagonisti della scena Dada a partire dal 1916 sino alla fine degli anni Venti
Comunicato stampa
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DADA 1916. La nascita dell’antiarte
Con il Patrocinio di: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; Confederazione Svizzera – Consolato Generale di Svizzera a Milano; Istituto Svizzero.
Ricorre nel 2016 il centenario della nascita di Dada, il movimento artistico più anarchico e innovativo dell’arte del Novecento e per questa occasione Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei - con la collaborazione di Accademia di Belle Arti Santa Giulia e Università Cattolica del Sacro Cuore - realizzano la principale mostra in Italia dedicata all’anniversario del Dada presentando 270 tra opere d’arte e documenti originali dei protagonisti della scena Dada a partire dal 1916 sino alla fine degli anni Venti: Hugo Ball, Tristan Tzara, Max Ernst, Marcel Duchamp, Man Ray, Francis Picabia, George Grosz, Otto Dix, Hans Arp, Arthur Segal, Hans Richter, Hannah Höch, Marcel Janco, Richard Huelsenbek, Sophie Taüber-Arp, Paul Klee, Kurt Schwitters, Lázló Moholy-Nagy, Theo Van Doesburg, Viking Eggeling. A questi si affiancano Julius Evola, l’artista italiano più direttamente coinvolto nelle vicende di Dada, con due dei suoi capolavori e importanti opere provenienti da collezioni private e pubbliche, i futuristi, ispiratori del movimento zurighese, presenti in mostra con opere di Filippo Tommaso Marinetti, Giacomo Balla, Fortunato Depero, Enrico Prampolini, Francesco Cangiullo, Gino Galli, Carlo Erba, i metafisici Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis e Carlo Carrà, in parte conservate nei Musei Civici a cui si aggiungono importanti prestiti. L’obiettivo è di tributare un doveroso omaggio al Dadaismo concentrando l’attenzione sul suo rapporto con l’arte italiana e la sua diffusione a sud delle Alpi con particolare attenzione a Lombardia e Canton Ticino, due luoghi emblematici per la genesi e la fortuna che il movimento Dada ha avuto nel secondo dopoguerra.
Tutto ciò trova piena corrispondenza in materiali provenienti da privati - grazie alla generosità di importanti collezionisti europei, ma anche italiani, bresciani e milanesi in particolare – e alla preziosa collaborazione di musei e istituzioni italiane come la Galleria d’Arte Moderna di Torino, le Gallerie d’Italia, la Fondazione Marconi di Milano e il Centro Apice dell’Università degli studi di Milano, oltre che svizzere, come il Museo d’Arte Moderna della Svizzera Italiana di Lugano, il Museo Comunale d’arte Moderna di Ascona e la Pinacoteca comunale Casa Rusca di Locarno. La mostra, curata da Luigi Di Corato, direttore Fondazione Brescia Musei, Elena Di Raddo e Francesco Tedeschi, Docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, viene proposta all’interno delle convenzioni tra Fondazione Brescia Musei e il corso di Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo della sede di Brescia, e coinvolge docenti e studenti dell’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia nella progettazione dell’allestimento e dell’immagine coordinata.
L’esposizione viene inaugurata il 1° ottobre 2016 da una Notte bianca dedicata Dada e offrirà, durante tutta la sua durata, importanti iniziative culturali dedicate a cinema e teatro dadaista, a letture e performance, anche grazie alla ricostruzione in mostra del Cabaret Voltaire, luogo di nascita del movimento e teatro delle sue sperimentazioni più audaci.
Il percorso espositivo si svolge in quattro sezioni tematiche e dodici sottosezioni:
DADA PRIMA DI DADA
Arte, misticismo e anarchia: l’ambiente del monte verità
Attraverso le forme dell’Avanguardia
Futurismo e Dada
DADA, ZURIGO E IL CABARET VOLTAIRE
Dada in Italia
Zurigo e il Cabaret Voltaire
ARTE E FILOSOFIA DADA
Astrazione e movimento
L’oggetto
La parola
Il caso e il collage
Sperimentazione fotografica
OLTRE DADA
Dada e Surrealismo
Astrattismo e Costruttivismo
L’esposizione è l’occasione per fare il punto sull’impatto e la relazione che il Dadaismo ha avuto nella cultura sia internazionale che italiana nel periodo della sua nascita e del suo sviluppo, anche al fine di condividere quelle idee e innovazioni che hanno cambiato per sempre il corso dell’arte contemporanea con le scuole e i giovani in formazione, offrendo loro un confronto con la vitalità di iniziative artistiche realizzate dai giovani di cento anni fa.
Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, di circa 240 pagine, raccoglie un ricco materiale documentario della mostra con testi critici e approfondimenti.
Con il Patrocinio di: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; Confederazione Svizzera – Consolato Generale di Svizzera a Milano; Istituto Svizzero.
Ricorre nel 2016 il centenario della nascita di Dada, il movimento artistico più anarchico e innovativo dell’arte del Novecento e per questa occasione Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei - con la collaborazione di Accademia di Belle Arti Santa Giulia e Università Cattolica del Sacro Cuore - realizzano la principale mostra in Italia dedicata all’anniversario del Dada presentando 270 tra opere d’arte e documenti originali dei protagonisti della scena Dada a partire dal 1916 sino alla fine degli anni Venti: Hugo Ball, Tristan Tzara, Max Ernst, Marcel Duchamp, Man Ray, Francis Picabia, George Grosz, Otto Dix, Hans Arp, Arthur Segal, Hans Richter, Hannah Höch, Marcel Janco, Richard Huelsenbek, Sophie Taüber-Arp, Paul Klee, Kurt Schwitters, Lázló Moholy-Nagy, Theo Van Doesburg, Viking Eggeling. A questi si affiancano Julius Evola, l’artista italiano più direttamente coinvolto nelle vicende di Dada, con due dei suoi capolavori e importanti opere provenienti da collezioni private e pubbliche, i futuristi, ispiratori del movimento zurighese, presenti in mostra con opere di Filippo Tommaso Marinetti, Giacomo Balla, Fortunato Depero, Enrico Prampolini, Francesco Cangiullo, Gino Galli, Carlo Erba, i metafisici Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis e Carlo Carrà, in parte conservate nei Musei Civici a cui si aggiungono importanti prestiti. L’obiettivo è di tributare un doveroso omaggio al Dadaismo concentrando l’attenzione sul suo rapporto con l’arte italiana e la sua diffusione a sud delle Alpi con particolare attenzione a Lombardia e Canton Ticino, due luoghi emblematici per la genesi e la fortuna che il movimento Dada ha avuto nel secondo dopoguerra.
Tutto ciò trova piena corrispondenza in materiali provenienti da privati - grazie alla generosità di importanti collezionisti europei, ma anche italiani, bresciani e milanesi in particolare – e alla preziosa collaborazione di musei e istituzioni italiane come la Galleria d’Arte Moderna di Torino, le Gallerie d’Italia, la Fondazione Marconi di Milano e il Centro Apice dell’Università degli studi di Milano, oltre che svizzere, come il Museo d’Arte Moderna della Svizzera Italiana di Lugano, il Museo Comunale d’arte Moderna di Ascona e la Pinacoteca comunale Casa Rusca di Locarno. La mostra, curata da Luigi Di Corato, direttore Fondazione Brescia Musei, Elena Di Raddo e Francesco Tedeschi, Docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, viene proposta all’interno delle convenzioni tra Fondazione Brescia Musei e il corso di Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo della sede di Brescia, e coinvolge docenti e studenti dell’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia nella progettazione dell’allestimento e dell’immagine coordinata.
L’esposizione viene inaugurata il 1° ottobre 2016 da una Notte bianca dedicata Dada e offrirà, durante tutta la sua durata, importanti iniziative culturali dedicate a cinema e teatro dadaista, a letture e performance, anche grazie alla ricostruzione in mostra del Cabaret Voltaire, luogo di nascita del movimento e teatro delle sue sperimentazioni più audaci.
Il percorso espositivo si svolge in quattro sezioni tematiche e dodici sottosezioni:
DADA PRIMA DI DADA
Arte, misticismo e anarchia: l’ambiente del monte verità
Attraverso le forme dell’Avanguardia
Futurismo e Dada
DADA, ZURIGO E IL CABARET VOLTAIRE
Dada in Italia
Zurigo e il Cabaret Voltaire
ARTE E FILOSOFIA DADA
Astrazione e movimento
L’oggetto
La parola
Il caso e il collage
Sperimentazione fotografica
OLTRE DADA
Dada e Surrealismo
Astrattismo e Costruttivismo
L’esposizione è l’occasione per fare il punto sull’impatto e la relazione che il Dadaismo ha avuto nella cultura sia internazionale che italiana nel periodo della sua nascita e del suo sviluppo, anche al fine di condividere quelle idee e innovazioni che hanno cambiato per sempre il corso dell’arte contemporanea con le scuole e i giovani in formazione, offrendo loro un confronto con la vitalità di iniziative artistiche realizzate dai giovani di cento anni fa.
Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, di circa 240 pagine, raccoglie un ricco materiale documentario della mostra con testi critici e approfondimenti.
01
ottobre 2016
DADA 1916. La nascita dell’antiarte
Dal primo ottobre 2016 al 26 febbraio 2017
arte moderna
Location
MUSEO DI SANTA GIULIA
Brescia, Via Dei Musei, 81/B, (Brescia)
Brescia, Via Dei Musei, 81/B, (Brescia)
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore