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Giuseppe Capitano. Genesi. edizioni della Cometa
Martedì 20 settembre, alle ore 18, presso La Nuova Pesa centro per l’arte contemporanea, sarà presentato il catalogo della mostra “Giuseppe Capitano. Genesi”, a cura di Giuseppe Appella, edizioni della Cometa. Ne discutono, con l’artista, S. Marchini, L. Mattarella, M. D’Amico, G. Appella.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Martedì 20 settembre 2016, alle ore 18.00, nelle sale del Centro per l'Arte Contemporanea La Nuova Pesa, si chiude la mostra di Giuseppe Capitano, Genesi, inauguratasi il 31 maggio scorso. Per l’occasione, Simona Marchini, Margherita D’Amico, Lea Mattarella e Giuseppe Appella presentano il volumetto che le Edizioni della Cometa, dopo En plein air dello scorso dicembre, hanno voluto dedicare all’avvenimento. Un modo per dialogare sul lavoro dell’artista che, quasi dovesse avviare ogni volta la realizzazione dell’universo, ha raccolto le 30 opere esposte, datate 2015-2016, sotto il titolo di Genesi, nell’intento di suggerire quanto l’idea della nascita circoli fin dal primo momento nelle sue sculture e nelle sue pitture, con il seguito di contenuti mitici, allegorici e didascalici.
Un resoconto fattuale, dai primi disegni a oggi, della sua determinazione a dare vita a immagini, altro non è se non il racconto, in sequenza, delle capacità di staccare dalla realtà costole di nuove esistenze che, dalla sorgente, mediante una serie di separazioni, attraverso materiali insoliti e tecniche originali, pervengano al compimento di un’idea-guida del lavoro successivo.
La filosofia, la cosmologia, le scienze naturali e la storia, le elaborazioni poetiche e le divagazioni leggendarie, ripercorrono senza sosta le scene di un repertorio che, estrapolando episodi e temi, suggerisce ipotetici modelli figurativi che caratterizzano da un lato l’arte medievale, lì dove la varietà delle impostazioni, in uno schema unitario e una impaginazione narrativa a volte drammatica, tocca le immagini della creazione della terra o, più semplicemente, del proprio modo di concepire la realtà, e dall’altra, dopo la Tana (2011), calandosi senza volerlo nel movimentismo futurista russo o nel metodo Depero, ricostruisce una propria Casa del Mago che non disdegna di addentrarsi nei ritmi dell’arte popolare o del folclore mediterraneo.
Giuseppe Capitano è nato a Campobasso nel 1974. Vive e lavora a Roma dove nel 2004 e nel 2006 ha tenuto le sue prime mostre personali a L’Attico di Fabio Sargentini. In seguito, in ambito museale, ha esposto al Mart di Rovereto (2007) e al Musma di Matera (2012).
Da segnalare, poi, la partecipazione a: Inchiostro indelebile. Imprionte a regola d’arte, Macro, Roma (2003), Scultori al muro, L’Attico, Roma (2006), Italy 1970-2007, Tendencies of contemporary research, Vietnam National Museum of Fine Arts, Hanoi (2007), Ortus Artis e Fresco Bosco, Certosa di Padula (2008), In Between. Une ètrange familiaritè, Musée de Nemours ed Epokhées (2009), Avvertenze Artistiche, Mercati di Traiano, Roma (2009), Lo sguardo di Giano, American Academy, Roma (2009), 54° Biennale Internazionale di Venezia (2011), “Periplo della Scultura Italiana Contemporanea 3” (Matera, 2012), Retrospection, Castello Carlo V, Lecce (2015), Visioni Animali, Ancona (2016).
Un resoconto fattuale, dai primi disegni a oggi, della sua determinazione a dare vita a immagini, altro non è se non il racconto, in sequenza, delle capacità di staccare dalla realtà costole di nuove esistenze che, dalla sorgente, mediante una serie di separazioni, attraverso materiali insoliti e tecniche originali, pervengano al compimento di un’idea-guida del lavoro successivo.
La filosofia, la cosmologia, le scienze naturali e la storia, le elaborazioni poetiche e le divagazioni leggendarie, ripercorrono senza sosta le scene di un repertorio che, estrapolando episodi e temi, suggerisce ipotetici modelli figurativi che caratterizzano da un lato l’arte medievale, lì dove la varietà delle impostazioni, in uno schema unitario e una impaginazione narrativa a volte drammatica, tocca le immagini della creazione della terra o, più semplicemente, del proprio modo di concepire la realtà, e dall’altra, dopo la Tana (2011), calandosi senza volerlo nel movimentismo futurista russo o nel metodo Depero, ricostruisce una propria Casa del Mago che non disdegna di addentrarsi nei ritmi dell’arte popolare o del folclore mediterraneo.
Giuseppe Capitano è nato a Campobasso nel 1974. Vive e lavora a Roma dove nel 2004 e nel 2006 ha tenuto le sue prime mostre personali a L’Attico di Fabio Sargentini. In seguito, in ambito museale, ha esposto al Mart di Rovereto (2007) e al Musma di Matera (2012).
Da segnalare, poi, la partecipazione a: Inchiostro indelebile. Imprionte a regola d’arte, Macro, Roma (2003), Scultori al muro, L’Attico, Roma (2006), Italy 1970-2007, Tendencies of contemporary research, Vietnam National Museum of Fine Arts, Hanoi (2007), Ortus Artis e Fresco Bosco, Certosa di Padula (2008), In Between. Une ètrange familiaritè, Musée de Nemours ed Epokhées (2009), Avvertenze Artistiche, Mercati di Traiano, Roma (2009), Lo sguardo di Giano, American Academy, Roma (2009), 54° Biennale Internazionale di Venezia (2011), “Periplo della Scultura Italiana Contemporanea 3” (Matera, 2012), Retrospection, Castello Carlo V, Lecce (2015), Visioni Animali, Ancona (2016).
20
settembre 2016
Giuseppe Capitano. Genesi. edizioni della Cometa
20 settembre 2016
presentazione
Location
LA NUOVA PESA CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Del Corso, 530, (Roma)
Roma, Via Del Corso, 530, (Roma)
Orario di apertura
ore 18 - 20.30
Vernissage
20 Settembre 2016, ore 18
Autore
Curatore