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Luca Sacchetti / Luca Zarattini – Slalom
Uno Slalom fra pittura e scultura, fra tradizione e innovazione. Entrambi gli artisti, infatti, complice una comune, seppur diversa, formazione trasversale, propongono ricerche che non intendono la pittura e la scultura in modo esclusivo, ma al contrario tendono a mischiare le tecniche fra loro, spe
Comunicato stampa
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Venerdì 30 settembre 2016 alle ore 18.00 la GalleriaFabulaFineArt inaugura la sua prima stagione espositiva con la mostra Slalom: Luca Sacchetti – Luca Zarattini.
Due artisti, due personalità a confronto e in dialogo. Uno Slalom fra pittura e scultura, fra tradizione e innovazione. Entrambi gli artisti, infatti, complice una comune, seppur diversa, formazione trasversale, propongono ricerche che non intendono la pittura e la scultura in modo esclusivo, ma al contrario tendono a mischiare le tecniche fra loro, spesso innestandole ad altre, muovendosi con disinvoltura fra originali installazioni e sconfinamenti nel design. Un fare trasversale che, dando per assolto che il medium dipende dalla strutturazione stessa della personale poetica, attraverso un processo d’identificazione diretta con il tempo, rigenera la cifra stessa della pittura e della scultura mostrandola nella sua contemporaneità.
Le opere di Luca Sacchetti e Luca Zarattini, solcano così il tracciato degli spazi di FabulaFineArt, attraverso un ipotetico Slalom, dove gli ostacoli non sono tali ma ideali aree di sosta in cui si evidenziano, e al contempo dialogano, le diverse percettività dell’arte dei due. È una conversazione muta dove a parlare, sono i soli linguaggi artistici che s’incrociano. È un colloquio intimo e segreto che entrambi gli artisti intrattengono con il mondo, celato in apparenza dai medium che tendono a velare inanimati ritratti, come nel caso di Luca Sacchetti, e silenti ambienti (o luoghi o territori) del vivere quotidiano come in quello di Luca Zarattini.
Quelle di Luca Sacchetti sono identità nascoste che cercano altre identità o altre alterità, la cui rigidità e riluttanza, che si accompagnano tanto alla gravità del mezzo scultoreo, quanto alla pastosità di taluni dipinti, viene sconfessata dal desiderio voyeuristico che trasmettono in chi osserva. Questi mezzi volti, infatti, rappresentano un ideale specchio in cui riflettersi, attraverso cui riconoscere un certo gusto intimo dello “spiare”, uno sguardo indagatore, quell’osservare senza agire che ci confina dietro le quinte del palcoscenico della vita. Diversamente l’opera pittorica di Luca Zarattini, spesso appesantita da diversi strati di materia e memore della lezione Informale, si concentra perlopiù, ma non esclusivamente, sugli spazi urbani. I suoi sono luoghi cui spesso la figura umana è assente o appena accennata, oppure si tratta di ambienti interni ma sempre congelati in uno stato di apparente immobilità. In particolare, la selezione di dipinti per FabulaFineArt, ci mostrano l’artista legato soprattutto ad una realtà periferica, il cui sguardo, indirizzato verso un centro, è dedito a perlustrare una quotidianità dalla quale ci stiamo allontanando.
Luca Zarattini e Luca Sacchetti materializzano i propri punti di vista sull’identità e sull’abitare, mostrano vite vissute o proiezioni di esistenze future, rimescolando le carte della tradizione pittorica e scultorea italiana.
Ad accompagnare Slalom: Luca Sacchetti – Luca Zarattini, sarà anche in questa occasione la presenza di un’opera di un artista connotato nel tempo, indipendentemente dalla sua notorietà, inoltre i due artisti riceveranno da Giorgio Cattani il passaporto culturale di Fabula.
FabulaFineArt si fregia di un Comitato Scientifico composto di storici, critici e professionisti dell’arte, chiamati a progettare e valutare le proposte espositive, rispondenti ai nomi di: Francesca Boari, Andrea Del Guercio, Maria Letizia Paiato, Erika Scarpante e Veronica Zanirato. Coordinamento: Giorgio Cattani.
CENNI BIOGRAFICI DEGLI ARTISTI
Luca Zarattini (Codigoro – FE – 1984, vive e lavora a Comacchio e Ferrara) è soprattutto legato al fare artistico, facendo della pittura il proprio mezzo principale di espressione e comunicazione. Inesauribilmente curioso, si esprime contemporaneamente mediante altri media quali la scultura, l’installazione, il video e la musica, coniugando la propria attività pittorica con la sperimentazione dell’immagine su supporti non convenzionali. Corpi, volti, nature morte, interni domestici dialogano e prendono vita su lastre di ferro lasciate trasformarsi dalla lenta azione del tempo, su falde di plastica industriale trattate con la fiamma ossidrica come fosse un pennello; su tavole di legno, preparate con materiali propri dell’edilizia come cemento, stucco, colle, cera. La sua attuale ricerca è indirizzata a dare vita a un’immagine che attraverso le sue sole qualità retiniche possa ricreare nello spettatore tutto il complesso processo percettivo-esperienziale, fatto di sensazioni, impressioni e conoscenza. Da ricordarsi in questi ultimi anni di attività, oltre a diverse mostre personali e collettive sparse sul territorio italiano ed europeo, la vittoria al “Premio Niccolini” e “Un’opera d’arte per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia” di Ferrara, al “Premio Sasyr” di Castellina in Chianti e le selezioni tra i finalisti ai Premi “Carlo Bonatto Minella” di Rivarolo Canavese, “ArteamCup” di Venezia e al “Premio Lissone”. Da sottolineare inoltre la partecipazione alla mostra collettiva In viaggio con Calvino, ospitata alla Casa dell’ Architettura di Roma in occasione del novantesimo anno dalla nascita dello scrittore italiano e alla seconda edizione della Biennale del Disegno di Rimini al fianco del Guercino, Kiki Smith e Berlinde de Bruyckere.
Luca Sacchetti (Roma 1962, vive e lavora a Milano) vanta una formazione trasversale conseguendo nel 1985 la Laurea in Economia, nel 1987 l’MBA presso l’INSEAD, Fontanebleau, e nel 2014 il Diploma in Pittura presso l’accademia di Belle arti di Brera, cui si aggiungono importanti esperienze professionali nell’ambito della comunicazione e della moda maturate prevalentemente tra il 1987 e il 2004, e in parallelo e fino al 2002 la docenza in Tecnica della Comunicazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore, anno in cui pubblica il volume I Beni di Prestigio: Marketing e Comunicazione. Appassionato di architettura, arte e design, nel 2004 decide di voltare pagina e presenta a Milano la sua prima collezione di art design Dreams, esposta a Parigi, Londra e San Francisco; nel 2005 realizza la sua seconda collezione Eiffel e, tra il 2007 e il 2008, diversi altri lavori: La Foresta di Rovi, Il Bacio, El Dios del Amor, Le Baiser, A Cry in the city of Tokyo, esposti a Milano e Parigi. Nel settembre del 2010 si tiene la sua prima retrospettiva di art design dal titolo Racconti di Forme presso la galleria Allegretti Contemporanea di Torino. A partire dal 2010, Luca Sacchetti lavora prevalentemente come pittore, senza trascurare l’attività di scultore, realizzando dipinti a olio e con tecnica mista così come sculture in cemento e materiali misti. Nel 2012 la Fondazione CRT di Torino acquisisce i primi dipinti del 2010, Il Bacio e L’Era dell’Aperitivo, insieme alla scultura Passato/Presente 2 del 2008/10 e a tre opere di art design. Fra le più recenti collettive: Terra!….Terra!, curata dall’artista Giorgio Cattani e Su Nero Nero curata da Franz Paludetto presso il Castello di Rivara. Nell’Aprile del 2013 ha luogo la sua prima personale dal titolo Trasfigurazioni Emotive, curata da Massimiliano Bisazza presso la Galleria Statuto 13 di Milano. Nel Febbraio del 2015 il suo dipinto intitolato De Repente1 entra a far parte della collezione permanente del Museo Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo e nel Maggio 2015, si tiene la sua personale dal titolo Condominio d’Autore, curata da Roberta Semeraro a Venezia in occasione della 56ª Esposizione Internazionale d’Arte del 2015. Nel Giugno del 2015, le sculture Passato/Presente 1, Passato/Presente 3 e Passato/Presente 4 entrano a far parte della collezione permanente del “Parco del Sojo, arte e natura”.
Due artisti, due personalità a confronto e in dialogo. Uno Slalom fra pittura e scultura, fra tradizione e innovazione. Entrambi gli artisti, infatti, complice una comune, seppur diversa, formazione trasversale, propongono ricerche che non intendono la pittura e la scultura in modo esclusivo, ma al contrario tendono a mischiare le tecniche fra loro, spesso innestandole ad altre, muovendosi con disinvoltura fra originali installazioni e sconfinamenti nel design. Un fare trasversale che, dando per assolto che il medium dipende dalla strutturazione stessa della personale poetica, attraverso un processo d’identificazione diretta con il tempo, rigenera la cifra stessa della pittura e della scultura mostrandola nella sua contemporaneità.
Le opere di Luca Sacchetti e Luca Zarattini, solcano così il tracciato degli spazi di FabulaFineArt, attraverso un ipotetico Slalom, dove gli ostacoli non sono tali ma ideali aree di sosta in cui si evidenziano, e al contempo dialogano, le diverse percettività dell’arte dei due. È una conversazione muta dove a parlare, sono i soli linguaggi artistici che s’incrociano. È un colloquio intimo e segreto che entrambi gli artisti intrattengono con il mondo, celato in apparenza dai medium che tendono a velare inanimati ritratti, come nel caso di Luca Sacchetti, e silenti ambienti (o luoghi o territori) del vivere quotidiano come in quello di Luca Zarattini.
Quelle di Luca Sacchetti sono identità nascoste che cercano altre identità o altre alterità, la cui rigidità e riluttanza, che si accompagnano tanto alla gravità del mezzo scultoreo, quanto alla pastosità di taluni dipinti, viene sconfessata dal desiderio voyeuristico che trasmettono in chi osserva. Questi mezzi volti, infatti, rappresentano un ideale specchio in cui riflettersi, attraverso cui riconoscere un certo gusto intimo dello “spiare”, uno sguardo indagatore, quell’osservare senza agire che ci confina dietro le quinte del palcoscenico della vita. Diversamente l’opera pittorica di Luca Zarattini, spesso appesantita da diversi strati di materia e memore della lezione Informale, si concentra perlopiù, ma non esclusivamente, sugli spazi urbani. I suoi sono luoghi cui spesso la figura umana è assente o appena accennata, oppure si tratta di ambienti interni ma sempre congelati in uno stato di apparente immobilità. In particolare, la selezione di dipinti per FabulaFineArt, ci mostrano l’artista legato soprattutto ad una realtà periferica, il cui sguardo, indirizzato verso un centro, è dedito a perlustrare una quotidianità dalla quale ci stiamo allontanando.
Luca Zarattini e Luca Sacchetti materializzano i propri punti di vista sull’identità e sull’abitare, mostrano vite vissute o proiezioni di esistenze future, rimescolando le carte della tradizione pittorica e scultorea italiana.
Ad accompagnare Slalom: Luca Sacchetti – Luca Zarattini, sarà anche in questa occasione la presenza di un’opera di un artista connotato nel tempo, indipendentemente dalla sua notorietà, inoltre i due artisti riceveranno da Giorgio Cattani il passaporto culturale di Fabula.
FabulaFineArt si fregia di un Comitato Scientifico composto di storici, critici e professionisti dell’arte, chiamati a progettare e valutare le proposte espositive, rispondenti ai nomi di: Francesca Boari, Andrea Del Guercio, Maria Letizia Paiato, Erika Scarpante e Veronica Zanirato. Coordinamento: Giorgio Cattani.
CENNI BIOGRAFICI DEGLI ARTISTI
Luca Zarattini (Codigoro – FE – 1984, vive e lavora a Comacchio e Ferrara) è soprattutto legato al fare artistico, facendo della pittura il proprio mezzo principale di espressione e comunicazione. Inesauribilmente curioso, si esprime contemporaneamente mediante altri media quali la scultura, l’installazione, il video e la musica, coniugando la propria attività pittorica con la sperimentazione dell’immagine su supporti non convenzionali. Corpi, volti, nature morte, interni domestici dialogano e prendono vita su lastre di ferro lasciate trasformarsi dalla lenta azione del tempo, su falde di plastica industriale trattate con la fiamma ossidrica come fosse un pennello; su tavole di legno, preparate con materiali propri dell’edilizia come cemento, stucco, colle, cera. La sua attuale ricerca è indirizzata a dare vita a un’immagine che attraverso le sue sole qualità retiniche possa ricreare nello spettatore tutto il complesso processo percettivo-esperienziale, fatto di sensazioni, impressioni e conoscenza. Da ricordarsi in questi ultimi anni di attività, oltre a diverse mostre personali e collettive sparse sul territorio italiano ed europeo, la vittoria al “Premio Niccolini” e “Un’opera d’arte per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia” di Ferrara, al “Premio Sasyr” di Castellina in Chianti e le selezioni tra i finalisti ai Premi “Carlo Bonatto Minella” di Rivarolo Canavese, “ArteamCup” di Venezia e al “Premio Lissone”. Da sottolineare inoltre la partecipazione alla mostra collettiva In viaggio con Calvino, ospitata alla Casa dell’ Architettura di Roma in occasione del novantesimo anno dalla nascita dello scrittore italiano e alla seconda edizione della Biennale del Disegno di Rimini al fianco del Guercino, Kiki Smith e Berlinde de Bruyckere.
Luca Sacchetti (Roma 1962, vive e lavora a Milano) vanta una formazione trasversale conseguendo nel 1985 la Laurea in Economia, nel 1987 l’MBA presso l’INSEAD, Fontanebleau, e nel 2014 il Diploma in Pittura presso l’accademia di Belle arti di Brera, cui si aggiungono importanti esperienze professionali nell’ambito della comunicazione e della moda maturate prevalentemente tra il 1987 e il 2004, e in parallelo e fino al 2002 la docenza in Tecnica della Comunicazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore, anno in cui pubblica il volume I Beni di Prestigio: Marketing e Comunicazione. Appassionato di architettura, arte e design, nel 2004 decide di voltare pagina e presenta a Milano la sua prima collezione di art design Dreams, esposta a Parigi, Londra e San Francisco; nel 2005 realizza la sua seconda collezione Eiffel e, tra il 2007 e il 2008, diversi altri lavori: La Foresta di Rovi, Il Bacio, El Dios del Amor, Le Baiser, A Cry in the city of Tokyo, esposti a Milano e Parigi. Nel settembre del 2010 si tiene la sua prima retrospettiva di art design dal titolo Racconti di Forme presso la galleria Allegretti Contemporanea di Torino. A partire dal 2010, Luca Sacchetti lavora prevalentemente come pittore, senza trascurare l’attività di scultore, realizzando dipinti a olio e con tecnica mista così come sculture in cemento e materiali misti. Nel 2012 la Fondazione CRT di Torino acquisisce i primi dipinti del 2010, Il Bacio e L’Era dell’Aperitivo, insieme alla scultura Passato/Presente 2 del 2008/10 e a tre opere di art design. Fra le più recenti collettive: Terra!….Terra!, curata dall’artista Giorgio Cattani e Su Nero Nero curata da Franz Paludetto presso il Castello di Rivara. Nell’Aprile del 2013 ha luogo la sua prima personale dal titolo Trasfigurazioni Emotive, curata da Massimiliano Bisazza presso la Galleria Statuto 13 di Milano. Nel Febbraio del 2015 il suo dipinto intitolato De Repente1 entra a far parte della collezione permanente del Museo Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo e nel Maggio 2015, si tiene la sua personale dal titolo Condominio d’Autore, curata da Roberta Semeraro a Venezia in occasione della 56ª Esposizione Internazionale d’Arte del 2015. Nel Giugno del 2015, le sculture Passato/Presente 1, Passato/Presente 3 e Passato/Presente 4 entrano a far parte della collezione permanente del “Parco del Sojo, arte e natura”.
30
settembre 2016
Luca Sacchetti / Luca Zarattini – Slalom
Dal 30 settembre al 10 novembre 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA FABULAFINEART
Ferrara, Via Del Podestà, 11, (Ferrara)
Ferrara, Via Del Podestà, 11, (Ferrara)
Orario di apertura
Dal lunedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00 e su appuntamento
Vernissage
30 Settembre 2016, ore 18.00
Autore
Curatore