Sabato 24 settembre, alle 19, Fantomars – Atelier Carmen Avilia riprende la propria programmazione espositiva dopo la pausa estiva, in via Fondazza 17b, con la mostra “Ghosted”, dell’artista coreana-statunitense Nancy Y. Kim, che usa l’astrazione per trasmettere alla tela un’esperienza di straniamento.

Saranno presentati lavori appartenenti a due diverse serie. Nella prima le forme e i colori materici servono a disorientare e riorientare lo sguardo dello spettatore sottolineando la fragilità degli spazi. Gli altri lavori utilizzano segni e sottili linee che appaiono e scompaiono entro le proprie stesse circonvoluzioni, con i colori che nascondono e rivelano allo stesso tempo le forme, suggerendo un movimento pur nella loro cristallizzazione. Le opere si svelano lentamente allo spettatore, invitandolo a cambiare prospettive e punti di vista nell’osservarle.

L’idea di base è che il concetto di estraneità sia allo stesso tempo presente ed evanescente, seguendo il moderno concetto di “ghosting”, secondo il quale una persona assume consistenza proprio attraverso la propria assenza.
Nei suoi lavori Nancy Kim attinge da fonti diverse: fotogrammi, digital media, street art e dalla cultura popolare sia coreana che statunitense.

L’artista ha ottenuto un master in pittura e disegno presso la School of the Art Institute di Chicago, ed è laureata in Relazioni Internazionali presso la Michigan, State University. Vive e lavora tra Chicago, New York e Bologna.