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Angelo Filomeno
L’opera di Angelo Filomeno si sviluppa tra strisce di sete raffinate e umili pezzi di lino grezzo che vengono cuciti, tagliati, ricollegati fino a ricomporre delle vere e proprie tele su cui si dipana una narrazione dettata dai dettagli degli intrecci ricamati e dalle vibrazioni di luce
Comunicato stampa
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La galleria Giovanni Bonelli è lieta di presentare nei propri spazi la personale di Angelo Filomeno.
Oltre una decina di pezzi di grandi dimensioni eseguiti tra il 2014 e il 2015, sfileranno ritmicamente sulle pareti della galleria a creare una sequenza di rimandi tra i soggetti allegorici e I colori cangianti delle sete. L’opera di Angelo Filomeno si sviluppa, infatti, tra strisce di sete raffinate e umili pezzi di lino grezzo che vengono cuciti, tagliati, ricollegati fino a ricomporre delle vere e proprie tele su cui si sviluppa una narrazione dettata dai dettagli degli intrecci ricamati e dalle vibrazioni di luce che ne colpiscono la superficie.
Filomeno, trasferito a New York da più di vent'anni anni, si è distinto nel panorama internazionale per la sua capacità di rendere esteticamente attraenti, grazie alla maestria assoluta del ricamo, soggetti solitamente non desiderabili come teschi, scheletri, scarafaggi e insetti di vario genere.
Le sue opere, che spesso sono metafore di situazioni o ricordi personali, parlano di solitudini e superstizioni, di morte e di paure, attraveso un'iconografia dai rimandi a volte macabri che viene però trasposta in un regno di eleganza e raffinatezza grazie alla incredibile bellezza dei ricami da lui tessuti. I suoi referenti sono nell’arte del Nord-Europa (Grünewald, Dürer e Bosch) ma anche nelle mitologie giapponesi e nelle maschere tribali africane.
Oltre una decina di pezzi di grandi dimensioni eseguiti tra il 2014 e il 2015, sfileranno ritmicamente sulle pareti della galleria a creare una sequenza di rimandi tra i soggetti allegorici e I colori cangianti delle sete. L’opera di Angelo Filomeno si sviluppa, infatti, tra strisce di sete raffinate e umili pezzi di lino grezzo che vengono cuciti, tagliati, ricollegati fino a ricomporre delle vere e proprie tele su cui si sviluppa una narrazione dettata dai dettagli degli intrecci ricamati e dalle vibrazioni di luce che ne colpiscono la superficie.
Filomeno, trasferito a New York da più di vent'anni anni, si è distinto nel panorama internazionale per la sua capacità di rendere esteticamente attraenti, grazie alla maestria assoluta del ricamo, soggetti solitamente non desiderabili come teschi, scheletri, scarafaggi e insetti di vario genere.
Le sue opere, che spesso sono metafore di situazioni o ricordi personali, parlano di solitudini e superstizioni, di morte e di paure, attraveso un'iconografia dai rimandi a volte macabri che viene però trasposta in un regno di eleganza e raffinatezza grazie alla incredibile bellezza dei ricami da lui tessuti. I suoi referenti sono nell’arte del Nord-Europa (Grünewald, Dürer e Bosch) ma anche nelle mitologie giapponesi e nelle maschere tribali africane.
22
settembre 2016
Angelo Filomeno
Dal 22 settembre al 29 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA GIOVANNI BONELLI
Milano, Via Luigi Porro Lambertenghi, 6, (Milano)
Milano, Via Luigi Porro Lambertenghi, 6, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 11-19
Vernissage
22 Settembre 2016, ore 19.00
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