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Giampaolo Atzeni / Emre Yusufi – Metamorfosi
I due artisti, distanti per età ma in sintonia per esperienze professionali, rimandano un doppio universo immaginifico dove gli opposti assumono un respiro tanto iconico quanto evocativo
Comunicato stampa
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Partendo dai suoi stessi protagonisti: un turco e un sardo. Provengono da terre bagnate dal mare: elemento che unisce i paesi che separa. Terre di viaggiatori come Enea che proprio qui approdò e diede il "la" alla gentes Romana e come conseguenza di ciò, all'Europa stessa. Ebbene, i due artisti, distanti per età ma in sintonia per esperienze professionali, ci rimandano un doppio universo immaginifico dove gli opposti assumono un respiro tanto iconico quanto evocativo laddove la somma delle rispettive visioni, e allo stesso modo delle personali estetiche e dialettiche si compenetrano l'una con l'altra.
La guerra come archetipo, trova parallelamente esaltazione e disinnesco nelle opere digitali di Emre Yusufi, fotografo, e creativo pubblicitario. Le sue figure pur constestualizzate drammaticamente in una dimensione bellica, hanno però un retrogusto ironico che ne attenua la marzialità plastica. L'animale che diviene guerriero, per contro sottende la bestialità che emerge nel conflitto. In tale processo di riscrittura archetipica si evolve la ricerca Pop di Giampaolo Atzeni, giornalista, fotografo, attore teatrale che restituisce l'immagine della donna mediante icone femminili come Eva e Venere. Le sue donne sono disinvolte, pin up inconsapevoli, seducono e inteneriscono. Inserite in un limbo spazio - temporale dagli echi dechirichiani, influenzato dalle molteplici passioni-ossessioni dell'artista: il libro, la moda, le simbologie, il viaggio. Il colore gioca un ruolo chiave tanto nei lavori dell'uno quanto dell'altro. Un caleidoscopio che inganna, distorce, muta sulla coordinata della mistificazione farsesca e giocosa che nel più puro momento ludico incoraggia la riflessione.
Pier Luigi Manieri
Ogni lavoro di Atzeni è un progetto a sé, legato contestualmente a tutte le altre opere da lui realizzate nel corso di questi anni. Le singole scene sono pensate sotto forma di fotogrammi e l’intera produzione di Giampaolo è concepita come un lungometraggio: il film della sua vita. Ogni quadro sviluppa al suo interno altri progetti, l’arte nasce dall’arte, ogni mondo è un microcosmo dentro altri mondi. Tutto si compenetra, tutto nasce dalla lentezza, la leggerezza è il motore che fa muovere il surrealismo e la metafisica, componenti essenziali della sua produzione, ancor più dell’arte pop. Atzeni affronta la bellezza per ciò che è, trattando temi ostici senza cadere mai in interpretazioni scontate. I suoi lavori sono molto più articolati rispetto a quel che il primo sguardo coglie, densi di citazioni classiche e simboli che si connettono in maniera inestricabile ed esatta. Eva non ha un volto definito perché è lo specchio di ogni donna, Eva è un’icona riconoscibile. Nelle tele di Atzeni, apparentemente, non sembra manifestarsi alcuna forma di denuncia, ma in realtà essa si nasconde negli strati più profondi della pura apparenza formale. Il suo modo di concepire l’opera è progettuale, Atzeni parte sempre da un dato ideale che diviene poi una realtà concreta.
Il suo spirito è simile a quello di un architetto in possesso di spiccate doti artistiche, o a quello di un pittore dalla verve narrativa eccelsa, propria a un romanziere o a un poeta della beat generation.
Tratto dal testo del catalogo “ Viaggio alla ricerca dello stile”
Tra gli artisti che si affacciano prepotentemente alla ribalta del grande panorama culturale turco Emre Yusufi si è conquistato un posto in prima fila in modo certamente prepotente ma giustificato dall’essere totalmente figlio della contemporaneità con la sua capacità di cogliere con anticipo pulsioni emozioni e sentimenti della società in cui viviamo. Di formazione accademica deve il suo sesto senso alla profonda esperienza professionale che lo ha portato a fondare e dirigere Lemonade, una delle principali agenzie di sviluppo del Brand. Incredibili e di successo le sue campagne, così come sono deflagranti le intuizioni artistiche, i grandi del mondo incarnazione di frutti desiderati e appetitosi che con la loro freschezza vanno addirittura oltre le grandi composizioni del rinascimentale Arcimboldo. Di grande successo l’umanità che ad occhi sgranati ci guarda senza per questo biasimarci ma ricordandoci infine, almeno alle nostre coscienze dobbiamo render di conto. Anche il più recente tema, in cui le sue opere sono animate da curiosi animali armati, ci ricorda che conviviamo in un pianeta dove spesso più che appartenenti al regno animale… l’uomo è la vera bestia
Giorgio Bertozzi
Pier Luigi Manieri, curatore di eventi, scrittore e saggista e cultore della materia cinematografica. Ha pubblicato la raccolta di racconti "Roma Special effects" (PS ed.) e per Elara, l'antologia di racconti "Operazione Europa" e i saggi "La Regia di Frontiera di John Carpenter " e "Le Guerre Stellari:ovvero la fantascienza cinetelevisiva da Lucas a oggi". Ha all'attivo centinaia di articoli su diverse testate di settore.
È autore e regista della performance video musicale “Iconico & Fantastico”. Ha ideato e curato eventi come Urania:stregati dalla Luna, Il cinema italiano al tempo della Dolce Vita, Effetti Speciali, MassArt, Radar-esploratori dell’immaginario e numerose mostre d'arte contemporanea.
In mostra sarà esposta una serie di sculture, realizzate in polvere di marmo, dipinte, con l’ inconfondibile stile, da Giampaolo Atzeni.
Le sculture fanno parte del progetto “Nina for the dogs”
www.ninaforthedogs.it
La guerra come archetipo, trova parallelamente esaltazione e disinnesco nelle opere digitali di Emre Yusufi, fotografo, e creativo pubblicitario. Le sue figure pur constestualizzate drammaticamente in una dimensione bellica, hanno però un retrogusto ironico che ne attenua la marzialità plastica. L'animale che diviene guerriero, per contro sottende la bestialità che emerge nel conflitto. In tale processo di riscrittura archetipica si evolve la ricerca Pop di Giampaolo Atzeni, giornalista, fotografo, attore teatrale che restituisce l'immagine della donna mediante icone femminili come Eva e Venere. Le sue donne sono disinvolte, pin up inconsapevoli, seducono e inteneriscono. Inserite in un limbo spazio - temporale dagli echi dechirichiani, influenzato dalle molteplici passioni-ossessioni dell'artista: il libro, la moda, le simbologie, il viaggio. Il colore gioca un ruolo chiave tanto nei lavori dell'uno quanto dell'altro. Un caleidoscopio che inganna, distorce, muta sulla coordinata della mistificazione farsesca e giocosa che nel più puro momento ludico incoraggia la riflessione.
Pier Luigi Manieri
Ogni lavoro di Atzeni è un progetto a sé, legato contestualmente a tutte le altre opere da lui realizzate nel corso di questi anni. Le singole scene sono pensate sotto forma di fotogrammi e l’intera produzione di Giampaolo è concepita come un lungometraggio: il film della sua vita. Ogni quadro sviluppa al suo interno altri progetti, l’arte nasce dall’arte, ogni mondo è un microcosmo dentro altri mondi. Tutto si compenetra, tutto nasce dalla lentezza, la leggerezza è il motore che fa muovere il surrealismo e la metafisica, componenti essenziali della sua produzione, ancor più dell’arte pop. Atzeni affronta la bellezza per ciò che è, trattando temi ostici senza cadere mai in interpretazioni scontate. I suoi lavori sono molto più articolati rispetto a quel che il primo sguardo coglie, densi di citazioni classiche e simboli che si connettono in maniera inestricabile ed esatta. Eva non ha un volto definito perché è lo specchio di ogni donna, Eva è un’icona riconoscibile. Nelle tele di Atzeni, apparentemente, non sembra manifestarsi alcuna forma di denuncia, ma in realtà essa si nasconde negli strati più profondi della pura apparenza formale. Il suo modo di concepire l’opera è progettuale, Atzeni parte sempre da un dato ideale che diviene poi una realtà concreta.
Il suo spirito è simile a quello di un architetto in possesso di spiccate doti artistiche, o a quello di un pittore dalla verve narrativa eccelsa, propria a un romanziere o a un poeta della beat generation.
Tratto dal testo del catalogo “ Viaggio alla ricerca dello stile”
Tra gli artisti che si affacciano prepotentemente alla ribalta del grande panorama culturale turco Emre Yusufi si è conquistato un posto in prima fila in modo certamente prepotente ma giustificato dall’essere totalmente figlio della contemporaneità con la sua capacità di cogliere con anticipo pulsioni emozioni e sentimenti della società in cui viviamo. Di formazione accademica deve il suo sesto senso alla profonda esperienza professionale che lo ha portato a fondare e dirigere Lemonade, una delle principali agenzie di sviluppo del Brand. Incredibili e di successo le sue campagne, così come sono deflagranti le intuizioni artistiche, i grandi del mondo incarnazione di frutti desiderati e appetitosi che con la loro freschezza vanno addirittura oltre le grandi composizioni del rinascimentale Arcimboldo. Di grande successo l’umanità che ad occhi sgranati ci guarda senza per questo biasimarci ma ricordandoci infine, almeno alle nostre coscienze dobbiamo render di conto. Anche il più recente tema, in cui le sue opere sono animate da curiosi animali armati, ci ricorda che conviviamo in un pianeta dove spesso più che appartenenti al regno animale… l’uomo è la vera bestia
Giorgio Bertozzi
Pier Luigi Manieri, curatore di eventi, scrittore e saggista e cultore della materia cinematografica. Ha pubblicato la raccolta di racconti "Roma Special effects" (PS ed.) e per Elara, l'antologia di racconti "Operazione Europa" e i saggi "La Regia di Frontiera di John Carpenter " e "Le Guerre Stellari:ovvero la fantascienza cinetelevisiva da Lucas a oggi". Ha all'attivo centinaia di articoli su diverse testate di settore.
È autore e regista della performance video musicale “Iconico & Fantastico”. Ha ideato e curato eventi come Urania:stregati dalla Luna, Il cinema italiano al tempo della Dolce Vita, Effetti Speciali, MassArt, Radar-esploratori dell’immaginario e numerose mostre d'arte contemporanea.
In mostra sarà esposta una serie di sculture, realizzate in polvere di marmo, dipinte, con l’ inconfondibile stile, da Giampaolo Atzeni.
Le sculture fanno parte del progetto “Nina for the dogs”
www.ninaforthedogs.it
21
settembre 2016
Giampaolo Atzeni / Emre Yusufi – Metamorfosi
Dal 21 al 30 settembre 2016
arte contemporanea
Location
MUSEO FONDAZIONE VENANZO CROCETTI
Roma, Via Cassia, 492, (Roma)
Roma, Via Cassia, 492, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 11-13 e 15 - 19
sabato 11 - 19
Vernissage
21 Settembre 2016, h 17.30
Autore
Curatore