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Laura de Santillana – Sleeves
Sleeves nasce, oltreché dalla ricerca che da anni Laura porta avanti sul tema pittorico del colore,
dalla sua passione per la cultura tradizionale giapponese. Si materializza in una nuova serie di lavori in vetro soffiato, suo medium d’elezione, realizzati in Boemia e a Murano e per la prima volta presentati a Venezia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione e in contemporanea con
l’esposizione:
Paolo Venini e la sua fornace
presso le Stanze del Vetro, Isola Grande di San
Giorgio a Venezia, ho il piacere di presentare
Sleeves
di Laura de Santillana
.
Sleeves
nasce, oltreché dalla ricerca che da anni Laura porta avanti sul tema pittorico del colore,
dalla sua passione per la cultura tradizionale giapponese. Si materializza in una nuova serie di
lavori in vetro soffiato, suo medium d’elezione, realizzati in Boemia e a Murano e per la prima volta
presentati a Venezia.
Con queste opere la ricerca di nuove realtà cromatiche e di nuove visioni non si esaurisce nel
mistero di ciò che sarà il nuovo colore, ma questo è scomposto nell’aria, uno nell’altro, senza
segreti. E’ la luce a ricreare quell’unica e nuova realtà che la sovrapposizione determina.
Laura de Santillana
1955
Nasce a Venezia, dopo studi Classici si iscrive alla facoltà di architettura
1975-76
Disegna il piatto
Numeri
e successivamente le
4 Stagioni
, che vengono acquistati dal Corning
Museum.
1975-77
Massimo e Lella Valle Vignelli la invitano a lavorare in apprendistato nel loro studio a New York,
dove si trasferisce.Lavora nello studio Vignelli Associates e frequenta la School of Visual Arts,
dove ha come insegnante Milton Glaser. L’esperienza della scuola di Vignelli è molto importante
per lei, perché rappresenta una lezione di disciplina visiva e le trasmette l’amore per il disegno
dei libri.In seguito, sempre a New York, lavora per un anno presso una casa editrice
specializzata in libri di fotografia
1975-85
Disegna per l’azienda di famiglia oggetti e lampade.
1979
New Glass
, prima grande mostra itinerante
1980
Collabora a tempo pieno con Venini e si occupa dei nuovi prodotti e progetti affiancando il padre
Ludovico. Col fratello Alessandro riorganizza l’archivio della ditta e il museo e si dedica alla
ricerca di nuovi prodotti e tecniche.
1982-83
Disegna l’immagine grafica della Venini con Vignelli.
1985
Partecipa al Zweiter Coburger Glaspreis del Museo di Coburgo, dove ottiene un premio.Suoi
vetri vengono acquisiti da diversi musei in Germania, e dal Museo di San Paolo, in Brasile. Dopo
l’uscita della famiglia Venini-de Santillana dall’azienda, si reca con Alessandro a New York per
produrre la mostra che condivide con lui alla galleria Clara Scremini di Parigi, al NYEG, ora
UrbanGlass. Sarà la prima di molte altre esperienze di lavoro americano, che riprenderanno nel
2001, con James Mongrain e il coordinamento tecnico di Charlie Parriott.
1986-92
Collabora con Rosenthal e con ArcadeAvec.Progetta per Steuben Glass.Partecipa alla
fondazione di Eos con il padre Ludovico e il fratello Alessandro, e contribuisce alla nuova
collezione con disegni di oggetti e lampade
1989
Si reca per la prima volta in India, che diventa per lei una meta annuale.
1989-93
Dopo la morte del padre, nel 1989, e fino al 1993, a seguito della vendita della Eos a ungruppo
milanese, diventa la responsabile della nuova fornace a Murano, coordinando la nuova
collezione in qualità di art director
1993
A partire da quest’anno si dedica esclusivamente al lavoro artistico, e inizia a esporre in gallerie.
Lavora con i maestri Lino Tagliapietra e Pino Signoretto.
1995
Avvia la collaborazione con Simone Cenedese, con cui instaura un rapporto che continua anche
oggi. Espone nella galleria veneziana di Francesca Barnabò, in occasione della manifestazione
Aperto Vetro.
1996
Prima mostra negli USA a Seattle, da Elliott Brown Gallery.Espone nella galleria veneziana di
Francesca Barnabò.
1997
Viene incaricata da una ditta giapponese, specializzata in costruzione di case del tè, di
disegnare una collezione di utensili per la cucina kaiseki, in vetro, legno laccato e argento.
Passa lunghi periodi a Kyoto. Collabora con il grande maestro giapponese dell’arte della lacca
Suzuki Mutsumi nella creazione di utensili per la cerimonia del tè.
1998
Presenta a Tokyo e Kyoto una mostra frutto della collaborazione dell’anno precedente con il
maestro Suzuki Mutsumi.Inizia la collaborazione con Barry Friedman a New York.
1999
Mostra a Parigi alla Galerie L’Arc en Seine, dove espone per la prima volta quella che diventa la
sua forma iconica.
2001
2001-02
2002
2006
2007
2009
2010-12
2013
2013-14
2014
2015
2016
Mostra personale al Museo Correr, che proseguirà da Barry Friedman a New York.
Inizio del lavoro con il bronzo e le cere presso la Fonderia Brustolin di Verona.
Viaggio in Egitto. Inizia a lavorare il marmo a Pietrasanta, con Nicola Stagetti.
Mostre a New York e Parigi
Mostra
Textiles
, a Venezia, da Marina Barovier, dove espone bronzi, cere e vetri che incorporano
tessuti di metallo.
Prima residency al MoG: grandi cristalli che vengono presentati alla 53. Biennale di Venezia.
Mostra
3 Visions in Glass
, da Barry Friedman Gallery di New York, che prosegue al Nelson
Atkins Museum di Kansas City (2010), poi al Naples Museum di Naples, Florida, al Musée des
Arts Décoratifs di Parigi (2011) e infine al Glasmuseet di Ebeltoft in Danimarca
Diverse
residencies
al Museum of Glass Tacoma con il fratello Alessandro da cui scaturisce la
mostra
Scapes
(2012).
Lavora nuovamente con Jim Mongrain a Seattle, ai
Big Flats
, che vengono poi esposti a Parigi.
Inizia con Charlie Parriott un nuovo lavoro nella Repubblica Ceca, sperimentando una nuova
tecnica di fusione.
I suoi lavori sono prima alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia e poi al MaK di Vienna in
occasione della mostra “I Santillana”, che li vede accompagnati da quelli del fratello Alessandro.
Nello stesso anno realizza due personali per la Ippodo Gallery di Tokyo.
Mostre presso lo Yorkshire Sculpture Park, Wakefield, UK e il Musée des Arts Decoratifs di
Parigi.
Espone i suoi lavori nell’ambito della IX Triennale di Milano. Partecipa, inoltre, a “Wunderglas”
presso lo Schloss Ambras di Innsbruck.
Il suo lavoro è presente in collezioni pubbliche e private
:
Museo Vetrario di Murano, Corning Museum of Glass, Victoria and Albert Museum, Metropolitan Museum of
Arts, Saint Louis Museum of Fine Arts, Cooper-Hewitt Museum, Seattle Art Museum, The Museum of Fine
Arts Houston, Carnegie Museum of Art, Pittsburgh, Los Angeles County Museum of Art, mu.dac, Losanna,
Musée des Arts Décoratifs, Parigi, Museum of Fine Arts, Boston
l’esposizione:
Paolo Venini e la sua fornace
presso le Stanze del Vetro, Isola Grande di San
Giorgio a Venezia, ho il piacere di presentare
Sleeves
di Laura de Santillana
.
Sleeves
nasce, oltreché dalla ricerca che da anni Laura porta avanti sul tema pittorico del colore,
dalla sua passione per la cultura tradizionale giapponese. Si materializza in una nuova serie di
lavori in vetro soffiato, suo medium d’elezione, realizzati in Boemia e a Murano e per la prima volta
presentati a Venezia.
Con queste opere la ricerca di nuove realtà cromatiche e di nuove visioni non si esaurisce nel
mistero di ciò che sarà il nuovo colore, ma questo è scomposto nell’aria, uno nell’altro, senza
segreti. E’ la luce a ricreare quell’unica e nuova realtà che la sovrapposizione determina.
Laura de Santillana
1955
Nasce a Venezia, dopo studi Classici si iscrive alla facoltà di architettura
1975-76
Disegna il piatto
Numeri
e successivamente le
4 Stagioni
, che vengono acquistati dal Corning
Museum.
1975-77
Massimo e Lella Valle Vignelli la invitano a lavorare in apprendistato nel loro studio a New York,
dove si trasferisce.Lavora nello studio Vignelli Associates e frequenta la School of Visual Arts,
dove ha come insegnante Milton Glaser. L’esperienza della scuola di Vignelli è molto importante
per lei, perché rappresenta una lezione di disciplina visiva e le trasmette l’amore per il disegno
dei libri.In seguito, sempre a New York, lavora per un anno presso una casa editrice
specializzata in libri di fotografia
1975-85
Disegna per l’azienda di famiglia oggetti e lampade.
1979
New Glass
, prima grande mostra itinerante
1980
Collabora a tempo pieno con Venini e si occupa dei nuovi prodotti e progetti affiancando il padre
Ludovico. Col fratello Alessandro riorganizza l’archivio della ditta e il museo e si dedica alla
ricerca di nuovi prodotti e tecniche.
1982-83
Disegna l’immagine grafica della Venini con Vignelli.
1985
Partecipa al Zweiter Coburger Glaspreis del Museo di Coburgo, dove ottiene un premio.Suoi
vetri vengono acquisiti da diversi musei in Germania, e dal Museo di San Paolo, in Brasile. Dopo
l’uscita della famiglia Venini-de Santillana dall’azienda, si reca con Alessandro a New York per
produrre la mostra che condivide con lui alla galleria Clara Scremini di Parigi, al NYEG, ora
UrbanGlass. Sarà la prima di molte altre esperienze di lavoro americano, che riprenderanno nel
2001, con James Mongrain e il coordinamento tecnico di Charlie Parriott.
1986-92
Collabora con Rosenthal e con ArcadeAvec.Progetta per Steuben Glass.Partecipa alla
fondazione di Eos con il padre Ludovico e il fratello Alessandro, e contribuisce alla nuova
collezione con disegni di oggetti e lampade
1989
Si reca per la prima volta in India, che diventa per lei una meta annuale.
1989-93
Dopo la morte del padre, nel 1989, e fino al 1993, a seguito della vendita della Eos a ungruppo
milanese, diventa la responsabile della nuova fornace a Murano, coordinando la nuova
collezione in qualità di art director
1993
A partire da quest’anno si dedica esclusivamente al lavoro artistico, e inizia a esporre in gallerie.
Lavora con i maestri Lino Tagliapietra e Pino Signoretto.
1995
Avvia la collaborazione con Simone Cenedese, con cui instaura un rapporto che continua anche
oggi. Espone nella galleria veneziana di Francesca Barnabò, in occasione della manifestazione
Aperto Vetro.
1996
Prima mostra negli USA a Seattle, da Elliott Brown Gallery.Espone nella galleria veneziana di
Francesca Barnabò.
1997
Viene incaricata da una ditta giapponese, specializzata in costruzione di case del tè, di
disegnare una collezione di utensili per la cucina kaiseki, in vetro, legno laccato e argento.
Passa lunghi periodi a Kyoto. Collabora con il grande maestro giapponese dell’arte della lacca
Suzuki Mutsumi nella creazione di utensili per la cerimonia del tè.
1998
Presenta a Tokyo e Kyoto una mostra frutto della collaborazione dell’anno precedente con il
maestro Suzuki Mutsumi.Inizia la collaborazione con Barry Friedman a New York.
1999
Mostra a Parigi alla Galerie L’Arc en Seine, dove espone per la prima volta quella che diventa la
sua forma iconica.
2001
2001-02
2002
2006
2007
2009
2010-12
2013
2013-14
2014
2015
2016
Mostra personale al Museo Correr, che proseguirà da Barry Friedman a New York.
Inizio del lavoro con il bronzo e le cere presso la Fonderia Brustolin di Verona.
Viaggio in Egitto. Inizia a lavorare il marmo a Pietrasanta, con Nicola Stagetti.
Mostre a New York e Parigi
Mostra
Textiles
, a Venezia, da Marina Barovier, dove espone bronzi, cere e vetri che incorporano
tessuti di metallo.
Prima residency al MoG: grandi cristalli che vengono presentati alla 53. Biennale di Venezia.
Mostra
3 Visions in Glass
, da Barry Friedman Gallery di New York, che prosegue al Nelson
Atkins Museum di Kansas City (2010), poi al Naples Museum di Naples, Florida, al Musée des
Arts Décoratifs di Parigi (2011) e infine al Glasmuseet di Ebeltoft in Danimarca
Diverse
residencies
al Museum of Glass Tacoma con il fratello Alessandro da cui scaturisce la
mostra
Scapes
(2012).
Lavora nuovamente con Jim Mongrain a Seattle, ai
Big Flats
, che vengono poi esposti a Parigi.
Inizia con Charlie Parriott un nuovo lavoro nella Repubblica Ceca, sperimentando una nuova
tecnica di fusione.
I suoi lavori sono prima alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia e poi al MaK di Vienna in
occasione della mostra “I Santillana”, che li vede accompagnati da quelli del fratello Alessandro.
Nello stesso anno realizza due personali per la Ippodo Gallery di Tokyo.
Mostre presso lo Yorkshire Sculpture Park, Wakefield, UK e il Musée des Arts Decoratifs di
Parigi.
Espone i suoi lavori nell’ambito della IX Triennale di Milano. Partecipa, inoltre, a “Wunderglas”
presso lo Schloss Ambras di Innsbruck.
Il suo lavoro è presente in collezioni pubbliche e private
:
Museo Vetrario di Murano, Corning Museum of Glass, Victoria and Albert Museum, Metropolitan Museum of
Arts, Saint Louis Museum of Fine Arts, Cooper-Hewitt Museum, Seattle Art Museum, The Museum of Fine
Arts Houston, Carnegie Museum of Art, Pittsburgh, Los Angeles County Museum of Art, mu.dac, Losanna,
Musée des Arts Décoratifs, Parigi, Museum of Fine Arts, Boston
10
settembre 2016
Laura de Santillana – Sleeves
Dal 10 settembre al 19 novembre 2016
arte contemporanea
Location
CATERINA TOGNON ARTE CONTEMPORANEA
Venezia, San Marco (Campo San Maurizio), 2746, (Venezia)
Venezia, San Marco (Campo San Maurizio), 2746, (Venezia)
Orario di apertura
martedì- sabato: 10.30 - 19.30
Vernissage
10 Settembre 2016, h 18
Autore