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Figure femminili
Sono in esposizione opere di arte moderna e contemporanea dedicate alla figura della donna.
Comunicato stampa
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Lo Spazio Intelvi 11 ospita una selezione di opere su tela e serigrafie di artisti che hanno come tema il profilo femminile.
L'arco temporale delle opere in esposizione va dagli anni ‘50 al contemporaneo. La mostra è dunque un saggio di ritratti e figure femminili visti da artisti che hanno lasciato la propria inconfondibile impronta.
I ritratti femminili di Paolo Avanzi si caratterizzano per una sapiente composizione in tasselli, quasi percepiti attraverso specchi deformanti, che conferiscono un'illusione di compresenza di molteplici prospettive. Di questo artista sono presenti in permanenza altre opere nello spazio espositivo in oggetto.
La ragazza africana di Saverio Barbaro esemplifica il rapporto che questo artista veneto ha avuto con il mondo africano, realtà che questo artista ha approcciato con profonda sensibilità e adesione intellettuale.
Di Aldo Borgognoni, notissimo artista emiliano, viene esposta una “mondina”, una figura che rappresenta la dura realtà del mondo contadino arcaico. Una realtà da cui l’artista ha sempre tratto ispirazione , forte della sua vicinanza con i poveri ed emarginati.
Di Tono Zancanaro è esposta una giovane fanciulla seminuda immersa in uno dei classici scenari mitologici che caratterizzano la sua produzione che ha influenzato significativamente la pittura del ‘900.
Altro indiscusso maestro della contemporaneità è Marco Lodola di cui è esposta una delle sue classiche sagome femminili su plexiglass. Opere le sue che non hanno certo bisogno di presentazione, essendo oramai icone dell’arte contemporanea italiana nel mondo.
Claudio Malacarne è un artista mantovano che attinge forza creativa nell’uso stupefacente della luce e del colore dalla tradizione degli Espressionisti germanici e mitteleuropei, ma anche dalla lezione di Cezanne e di Picasso.
Dell'artista è esposta una figura femminile nello scenario di Portofino.
Concetto Pozzati è un maestro riconosciuto per il proprio surrealismo di natura quasi magica nella propria apparente semplicità. Il ritratto femminile in mostra è un volto di donna dalla acconciatura ottocentesca ma immerso in un contesto che sembra ispirarsi alla pop art.
Claudio Semino è un artista genovese noto per i suoi accostamenti tra figura umana e figura animale immersi in una atmosfera carica di attualità seppure influenzata dallo stile dei maestri del rinascimento italiano. Nell’opera esposta la figura femminile, rappresentata con un’espressione enigmatica, è accostata a quella di un’oca bianca che suscita un senso quasi metafisico e surreale.
Di Giovanni Stradone, artista napoletano operante a Roma, è presentato il ritratto di una dama del medioevo, Pia de’ Tolomei presente nel Purgatorio di Dante. Una figura ridotta ad una essenzialità di linee e coloriture che esprime una visione sofferta e meditata della contemporaneità dal sapore quasi esistenzialista.
La vamp di Remo Squillantini, notissimo artista degli anni della dolce vita, dialoga in silenzio con uno dei suoi ammiratori, sullo sfondo di una sera di gala tipica della società borghese.
Gianni Bertini esprime la propria modernità iconoclasta nella rappresentazione di una modella avvolta in una scenografia che non ha perso nulla della carica avveniristica degli anni 70’.
Giuliano Trombini cala le sue inconfondibili ragazze nella magica atmosfera dei bar di provincia. Come scrive Tommaso Paloscia “Trombini colma di piacevolezza le sue donne, ce le mostra al modo stesso in cui ci appaiono nella quotidiana esperienza sempre più simili ai modelli proposti dai mass media, eppure insoddisfatte, pervase da un sentimento di frustrazione, sole anche nel gruppo….prede di una insoddisfazione endemica, collettiva e personale…”
Franca Doriguzzi
L'arco temporale delle opere in esposizione va dagli anni ‘50 al contemporaneo. La mostra è dunque un saggio di ritratti e figure femminili visti da artisti che hanno lasciato la propria inconfondibile impronta.
I ritratti femminili di Paolo Avanzi si caratterizzano per una sapiente composizione in tasselli, quasi percepiti attraverso specchi deformanti, che conferiscono un'illusione di compresenza di molteplici prospettive. Di questo artista sono presenti in permanenza altre opere nello spazio espositivo in oggetto.
La ragazza africana di Saverio Barbaro esemplifica il rapporto che questo artista veneto ha avuto con il mondo africano, realtà che questo artista ha approcciato con profonda sensibilità e adesione intellettuale.
Di Aldo Borgognoni, notissimo artista emiliano, viene esposta una “mondina”, una figura che rappresenta la dura realtà del mondo contadino arcaico. Una realtà da cui l’artista ha sempre tratto ispirazione , forte della sua vicinanza con i poveri ed emarginati.
Di Tono Zancanaro è esposta una giovane fanciulla seminuda immersa in uno dei classici scenari mitologici che caratterizzano la sua produzione che ha influenzato significativamente la pittura del ‘900.
Altro indiscusso maestro della contemporaneità è Marco Lodola di cui è esposta una delle sue classiche sagome femminili su plexiglass. Opere le sue che non hanno certo bisogno di presentazione, essendo oramai icone dell’arte contemporanea italiana nel mondo.
Claudio Malacarne è un artista mantovano che attinge forza creativa nell’uso stupefacente della luce e del colore dalla tradizione degli Espressionisti germanici e mitteleuropei, ma anche dalla lezione di Cezanne e di Picasso.
Dell'artista è esposta una figura femminile nello scenario di Portofino.
Concetto Pozzati è un maestro riconosciuto per il proprio surrealismo di natura quasi magica nella propria apparente semplicità. Il ritratto femminile in mostra è un volto di donna dalla acconciatura ottocentesca ma immerso in un contesto che sembra ispirarsi alla pop art.
Claudio Semino è un artista genovese noto per i suoi accostamenti tra figura umana e figura animale immersi in una atmosfera carica di attualità seppure influenzata dallo stile dei maestri del rinascimento italiano. Nell’opera esposta la figura femminile, rappresentata con un’espressione enigmatica, è accostata a quella di un’oca bianca che suscita un senso quasi metafisico e surreale.
Di Giovanni Stradone, artista napoletano operante a Roma, è presentato il ritratto di una dama del medioevo, Pia de’ Tolomei presente nel Purgatorio di Dante. Una figura ridotta ad una essenzialità di linee e coloriture che esprime una visione sofferta e meditata della contemporaneità dal sapore quasi esistenzialista.
La vamp di Remo Squillantini, notissimo artista degli anni della dolce vita, dialoga in silenzio con uno dei suoi ammiratori, sullo sfondo di una sera di gala tipica della società borghese.
Gianni Bertini esprime la propria modernità iconoclasta nella rappresentazione di una modella avvolta in una scenografia che non ha perso nulla della carica avveniristica degli anni 70’.
Giuliano Trombini cala le sue inconfondibili ragazze nella magica atmosfera dei bar di provincia. Come scrive Tommaso Paloscia “Trombini colma di piacevolezza le sue donne, ce le mostra al modo stesso in cui ci appaiono nella quotidiana esperienza sempre più simili ai modelli proposti dai mass media, eppure insoddisfatte, pervase da un sentimento di frustrazione, sole anche nel gruppo….prede di una insoddisfazione endemica, collettiva e personale…”
Franca Doriguzzi
10
settembre 2016
Figure femminili
Dal 10 settembre al primo ottobre 2016
arte moderna e contemporanea
Location
SPAZIO INTELVI 11
Dizzasco, Via Valle Intelvi, 11, (Como)
Dizzasco, Via Valle Intelvi, 11, (Como)
Orario di apertura
sabato ore 16.00 . 19.00 (o su appuntamento)
Vernissage
10 Settembre 2016, ore 17.00
Autore
Curatore