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Aidan – PoP ReloaD!
Pop Reload! è un’esposizione site specific con cui Aidan interpreta in maniera personalissima con le proprie opere in realtà aumentata la storia del pop statunitense, dando vita a un meta-progetto multimediale tra pop, new pop e Post Human.
Comunicato stampa
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Aidan è ormai conosciuta e apprezzata anche all'estero (suo uno dei video proiettati nel 2013 al MoMA PS1 in Abstract Generation: Now in Print) per i lavori in realtà aumentata, leggibili dallo spettatore semplicemente con l'utilizzo di uno smartphone. Mai come oggi ci viene in aiuto l'attualità: avete presente Pokemon Go? Ecco più di tante parole ci aiutano Pikachu, Bulbasaur and company. Questa è la realtà aumentata: vedere qui e adesso, nel nostro ambiente quello che non c'è, ad esempio un Pigeot sul nostro letto. Solo che Aidan lavora le sue tele in realtà aumentata dal 2011, ben prima che la mania globale della Nintendo facesse parlare ragazzini, adulti e sociologi, e dai suoi quadri non "escono" mostriciattoli, peraltro dalla grafica involuta, ma piume d'angelo, la luce inafferrabile delle stelle, i colori dei sogni e pensieri...
In questa esposizione, fortemente voluta da Roberto Mazzacurati -direttore artistico dell'omonima galleria che si sta distinguendo per scelte molto particolari sia nello storico, sia nel contemporaneo- Aidan interpreta alcuni classici del pop storico statunitense con la cifra stilistica sua propria (sovrapposizioni, sbavature, sfocature che introducono al movimento) penetrandone l'animus, riconfigurandone i simboli, ascoltando le assonanze ma soprattutto sovvertendo i limiti cronologici di una narrazione che avviene tutta qui e adesso, mai uguale a se stessa perchè diverso è l'ambiente in cui l'opera è collocata, perché diversi sono gli occhi e le mani degli spettatori. Un progetto pop non solo per la fonte "grafica" d'ispirazione, ma perché usa quello che è oggi lo strumento popular per antonomasia, lo smatphone, il vero media del terzo millennio. D'altronde -come ricorda Raffaella A. Caruso nel testo in catalogo in cui sono ripercorse velocemente le motivazioni del pop- i primi esperimenti di connubi possibili tra arte e tecnologia furono proprio del pop statunitense, nelle collaborazioni di Rauschenberg e di Warhol con l'ingegnere Billy Kluver. "Il pop dunque, in virtù della trasversalità dei linguaggi, usò media e tecnologia, ma da allora ad oggi la differenza la fa saper utilizzare la tecnologia in proprio, piegandola alla sensibilità dell'arte". Ed è questa la forza di Aidan: lavorare senza interposta persona, trasferendo alle sue opere una doppia anima che si fa una, portando il sensazionalismo del pop verso le più dolenti riflessioni del post human. Scrive ancora Caruso in catalogo: "Credo molto nei progetti site specific perché penso che possano meglio accompagnare lo spettatore a comprendere la vera anima di un lavoro. Sfogliando dunque questo catalogo il lettore vedrà immagini simbolo del pop “storico” servite di ispirazione all’artista e l’opera contemporanea che a sua volta ha una second life in realtà aumentata. Tre livelli di analisi dunque per ragionare sulla forza dell’icona, su come essa si sia sedimentata nell’immaginario collettivo riuscendo a trasformarsi in altro, portando lo spettatore verso letture personalissime, più lievi o più profonde a seconda della propria fantasia, personalità, umore. L’interazione (lasciata dall’artista possibile anche direttamente da alcune pagine del catalogo) è facile e talmente immediata da regalare quell’oh di stupore che ahimè tante opere d’arte, imbrigliate nei meandri di falsi intellettualismi hanno perduto. Qui dunque scoprirete i colori, il movimento, la musica, il sogno, simboli che pensavate di avere dimenticato, speranze che credevate non vi appartenessero, ma soprattutto Bellezza". Una chicca ancora: la copertina del catalogo che i visitatori troveranno in galleria è ideata dall'artista e puntando su di essa il proprio smartphone...PoP Reload!
In questa esposizione, fortemente voluta da Roberto Mazzacurati -direttore artistico dell'omonima galleria che si sta distinguendo per scelte molto particolari sia nello storico, sia nel contemporaneo- Aidan interpreta alcuni classici del pop storico statunitense con la cifra stilistica sua propria (sovrapposizioni, sbavature, sfocature che introducono al movimento) penetrandone l'animus, riconfigurandone i simboli, ascoltando le assonanze ma soprattutto sovvertendo i limiti cronologici di una narrazione che avviene tutta qui e adesso, mai uguale a se stessa perchè diverso è l'ambiente in cui l'opera è collocata, perché diversi sono gli occhi e le mani degli spettatori. Un progetto pop non solo per la fonte "grafica" d'ispirazione, ma perché usa quello che è oggi lo strumento popular per antonomasia, lo smatphone, il vero media del terzo millennio. D'altronde -come ricorda Raffaella A. Caruso nel testo in catalogo in cui sono ripercorse velocemente le motivazioni del pop- i primi esperimenti di connubi possibili tra arte e tecnologia furono proprio del pop statunitense, nelle collaborazioni di Rauschenberg e di Warhol con l'ingegnere Billy Kluver. "Il pop dunque, in virtù della trasversalità dei linguaggi, usò media e tecnologia, ma da allora ad oggi la differenza la fa saper utilizzare la tecnologia in proprio, piegandola alla sensibilità dell'arte". Ed è questa la forza di Aidan: lavorare senza interposta persona, trasferendo alle sue opere una doppia anima che si fa una, portando il sensazionalismo del pop verso le più dolenti riflessioni del post human. Scrive ancora Caruso in catalogo: "Credo molto nei progetti site specific perché penso che possano meglio accompagnare lo spettatore a comprendere la vera anima di un lavoro. Sfogliando dunque questo catalogo il lettore vedrà immagini simbolo del pop “storico” servite di ispirazione all’artista e l’opera contemporanea che a sua volta ha una second life in realtà aumentata. Tre livelli di analisi dunque per ragionare sulla forza dell’icona, su come essa si sia sedimentata nell’immaginario collettivo riuscendo a trasformarsi in altro, portando lo spettatore verso letture personalissime, più lievi o più profonde a seconda della propria fantasia, personalità, umore. L’interazione (lasciata dall’artista possibile anche direttamente da alcune pagine del catalogo) è facile e talmente immediata da regalare quell’oh di stupore che ahimè tante opere d’arte, imbrigliate nei meandri di falsi intellettualismi hanno perduto. Qui dunque scoprirete i colori, il movimento, la musica, il sogno, simboli che pensavate di avere dimenticato, speranze che credevate non vi appartenessero, ma soprattutto Bellezza". Una chicca ancora: la copertina del catalogo che i visitatori troveranno in galleria è ideata dall'artista e puntando su di essa il proprio smartphone...PoP Reload!
17
settembre 2016
Aidan – PoP ReloaD!
Dal 17 settembre al 16 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
ROBERTO MAZZACURATI FINE ARTS
Ferrara, Corso Martiri Della Libertà, 75, (Ferrara)
Ferrara, Corso Martiri Della Libertà, 75, (Ferrara)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì: 16.30-19.30; Sabato e Domenica 10.00-12.30/ 16.30-19.30
Giovedì chiuso
Vernissage
17 Settembre 2016, ore 18.00
Autore
Curatore