Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
José Molina – Dolce Acqua
la mostra prende il titolo da una delle più affascinanti opere della collezione “Bevoled Earth” dell’artista madrileno, alludendo ad un percorso espositivo improntato sulla profonda influenza che la natura esercita sulla produzione moliniana. L’artista, eclettico e poliedrico, si confronta con i quattro elementi, e col mare in particolare, instaurando con esso quello stesso dialogo su cui la città di Genova ha gettato le sue fondamenta di antica Repubblica Marinara.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 27 luglio al 20 settembre José Molina sbarca al Galata Museo del Mare di Genova, protagonista della mostra personale “Dolce Acqua” a cura di Claudia Diaspro. Organizzata dalla galleria milanese Deodato Arte, in collaborazione con MU.MA – Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, Galata – Museo del Mare, Associazione Promotori Musei del Mare e della Navigazione, Coop. Solidarietà e Lavoro e Costa Edutainment, la mostra prende il titolo da una delle più affascinanti opere della collezione “Bevoled Earth” dell'artista madrileno, alludendo ad un percorso espositivo improntato sulla profonda influenza che la natura esercita sulla produzione moliniana. L'artista, eclettico e poliedrico, si confronta con i quattro elementi, e col mare in particolare, instaurando con esso quello stesso dialogo su cui la città di Genova ha gettato le sue fondamenta di antica Repubblica Marinara.
Le opere di José Molina trovano posto sulle rampe del Mirador, in un allestimento che si presenta come una camminata in salita, echeggiando il verticalismo tipico di una città radicata sul mare. Quel mare che culla, quel mare che invita all'avventura, quel mare che talvolta diventa trappola mortale. Quel mare attraverso cui spesso l'uomo intraprende un viaggio introspettivo. Un naufragare alla scoperta di se stessi e dell'umanità: partendo dall'elemento acqua, Molina si relaziona con la natura intera portando avanti quell'analisi antropologica che da sempre caratterizza la sua vasta e variegata produzione. Con grande abilità e facendo uso delle diverse tecniche artistiche, l'artista dà forma all'esistenza umana: ne sottolinea i più intrinsechi aspetti, narra lo stupore della maternità, la verità della vita, il legame imprescindibile con Madre Natura, e infine, come il percorso espositivo in salita preannuncia, ascende al divino.
Alla serie degli Arcangeli, fa eco l'ultima monumentale opera di José Molina: “L’abbraccio di Cristo”. Si tratta di un imponente olio su tavola (2,30 x 2,11 m), col quale Molina si allontana
dall'iconica rappresentazione di una scena evangelica, facendo di esso una metafora per l'uomo, un messaggio di fede, un fiducioso abbraccio tra le religioni, dove l'amore – fondamento di ogni religione, secondo l'artista – domina. L'opera, esposta per la prima volta a San Marino nella mostra antologica “Veritatis Splendor: il senso dell'anima” a cura di Anna Bonanni, torna così nuovamente protagonista al Museo del Mare di Genova.
Le opere di José Molina trovano posto sulle rampe del Mirador, in un allestimento che si presenta come una camminata in salita, echeggiando il verticalismo tipico di una città radicata sul mare. Quel mare che culla, quel mare che invita all'avventura, quel mare che talvolta diventa trappola mortale. Quel mare attraverso cui spesso l'uomo intraprende un viaggio introspettivo. Un naufragare alla scoperta di se stessi e dell'umanità: partendo dall'elemento acqua, Molina si relaziona con la natura intera portando avanti quell'analisi antropologica che da sempre caratterizza la sua vasta e variegata produzione. Con grande abilità e facendo uso delle diverse tecniche artistiche, l'artista dà forma all'esistenza umana: ne sottolinea i più intrinsechi aspetti, narra lo stupore della maternità, la verità della vita, il legame imprescindibile con Madre Natura, e infine, come il percorso espositivo in salita preannuncia, ascende al divino.
Alla serie degli Arcangeli, fa eco l'ultima monumentale opera di José Molina: “L’abbraccio di Cristo”. Si tratta di un imponente olio su tavola (2,30 x 2,11 m), col quale Molina si allontana
dall'iconica rappresentazione di una scena evangelica, facendo di esso una metafora per l'uomo, un messaggio di fede, un fiducioso abbraccio tra le religioni, dove l'amore – fondamento di ogni religione, secondo l'artista – domina. L'opera, esposta per la prima volta a San Marino nella mostra antologica “Veritatis Splendor: il senso dell'anima” a cura di Anna Bonanni, torna così nuovamente protagonista al Museo del Mare di Genova.
27
luglio 2016
José Molina – Dolce Acqua
Dal 27 luglio al 20 settembre 2016
arte contemporanea
Location
GALATA MUSEO DEL MARE
Genova, Calata De Mari, 1, (Genova)
Genova, Calata De Mari, 1, (Genova)
Biglietti
Alla mostra si accede acquistando il biglietto del Museo del Mare
Orario di apertura
Tutti i giorni, 10.00 – 19.30 (ultimo ingresso 18.30)
Autore
Curatore