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Tino Stefanoni
Tino Stefanoni e l’omaggio a Giacomo Leopardi. L’opera dell’artista evoca la luna attraverso la sua assenza.
Comunicato stampa
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Nello spazio della sua galleria recanatese Idill’io, Pio Monti presenta
Tino Stefanoni e l’omaggio a Giacomo Leopardi. L’opera dell’artista evoca la luna attraverso la sua assenza. Nel silenzio di una notte indefinita e vaga, l’incanto di un cielo stellato è interrotto da una cortina austera, nata dal verde marino di un prato. Distinta da una parte polverosa e oscura, fissa il limite oltre il quale ci abissiamo nell’invisibile. Bianco e nero, luce e buio, estremi in continuo stato di tensione, sono allo stesso tempo forieri di mutamento e forze da cui tutto si origina. Al di là solo le cime di due alberi si distinguono dal blu profondo del cielo. Tutto è diviso e frammentato. Tutto è armonia. Magia della Luna e del suo brillante raggio che unisce e stempera in un fluire di note, ogni tono fino a farsi melodia cloisonné. Luna, “giovinetta immortale” che tutto conosci, con il tuo bagliore inargenti gli astri. La tua luce lunare e lunatica, illumina l’autore e la sua anima nella sospensione di un’attesa.
“e quando miro in cielo arder le stelle;
dico fra me pensando:
a che tante favelle?
che fa l’aria infinita, e quel profondo
infinito seren? Che vuol dir questa
solitudine immensa? Ed io che sono?”
(Giacomo Leopardi Canto di un pastore errante dell’Asia)
Nikla Cingolani
Tino Stefanoni e l’omaggio a Giacomo Leopardi. L’opera dell’artista evoca la luna attraverso la sua assenza. Nel silenzio di una notte indefinita e vaga, l’incanto di un cielo stellato è interrotto da una cortina austera, nata dal verde marino di un prato. Distinta da una parte polverosa e oscura, fissa il limite oltre il quale ci abissiamo nell’invisibile. Bianco e nero, luce e buio, estremi in continuo stato di tensione, sono allo stesso tempo forieri di mutamento e forze da cui tutto si origina. Al di là solo le cime di due alberi si distinguono dal blu profondo del cielo. Tutto è diviso e frammentato. Tutto è armonia. Magia della Luna e del suo brillante raggio che unisce e stempera in un fluire di note, ogni tono fino a farsi melodia cloisonné. Luna, “giovinetta immortale” che tutto conosci, con il tuo bagliore inargenti gli astri. La tua luce lunare e lunatica, illumina l’autore e la sua anima nella sospensione di un’attesa.
“e quando miro in cielo arder le stelle;
dico fra me pensando:
a che tante favelle?
che fa l’aria infinita, e quel profondo
infinito seren? Che vuol dir questa
solitudine immensa? Ed io che sono?”
(Giacomo Leopardi Canto di un pastore errante dell’Asia)
Nikla Cingolani
15
luglio 2016
Tino Stefanoni
Dal 15 al 30 luglio 2016
arte contemporanea
Location
IDILL’IO ARTE CONTEMPORANEA
Recanati, Piazza Giacomo Leopardi, 14, (Macerata)
Recanati, Piazza Giacomo Leopardi, 14, (Macerata)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
15 Luglio 2016, ore 18.00
Autore
Curatore