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Alessandro Bazan – Divagante
Un divagare circolare fra temi, figure e stilemi del Novecento; la contaminazione dei repertori e un andamento “jazzato” per suggestioni figurative da rintracciare anche in opere del passato, non soltanto recente, che ribadiscono la centralità della pittura
Comunicato stampa
Segnala l'evento
MARSALA (Trapani), 5 luglio 2016 – Un divagare circolare fra temi, figure e stilemi
del Novecento; la contaminazione dei repertori e un andamento “jazzato” per
suggestioni figurative da rintracciare anche in opere del passato, non soltanto
recente, che ribadiscono la centralità della pittura.
S’intitola “Alessandro Bazan. Divagante” ed è la mostra a cura di Sergio Troisi che
l’Ente Mostra di Pittura “Città di Marsala” organizza dal 16 luglio al 16 ottobre 2016.
Inaugurazione sabato 16 luglio, ore 18.30.
Nelle sale del Convento del Carmine saranno esposte circa 35 opere di Bazan
(Palermo 1966) realizzate dal 1999 ad oggi: una prima sostanziosa antologica, inclusi
numerosi inediti, che documenta oltre quindici anni di attività di uno degli interpreti
di rilievo della pittura italiana contemporanea ed esponente – insieme a Francesco
De Grandi (protagonista di una esposizione a Marsala nel 2014, sempre curata da
Troisi), Andrea Di Marco e Fulvio Di Piazza – della cosiddetta Scuola di Palermo.
Spiega il curatore: “È anche attraverso questo sistema di rimandi che Bazan va
assemblando da quasi un quarto di secolo la propria personalissima iconografia,
immettendo tutti quei riferimenti nel paesaggio di una dimensione quotidiana
tanto, in apparenza, risolta su un registro basso e ironico (…) quanto, in realtà,
smagato, deviante, saturo di insidie e di trappole. Si tratti di scenari urbani - città
inquadrate dall'alto, porti, skyline di luci notturne viste da grandi pareti vetrate - di
una natura sin troppo fiorente e rigogliosa per non essere minacciosa (come Il lato
oscuro), dei tanti interni dove gli elementi di arredo e gli oggetti di ogni giorno
sembrano, per forza paradossale di presenza iconica, apparecchiare un teatro di
spaesamenti, ogni volta questa pittura sospende il suo significato in un orizzonte
percettivo limbico, in bilico”.
Di scena a Marsala saranno dunque quelli che il curatore definisce “continui
cortocircuiti tra cultura alta e bassa” che hanno caratterizzato certa produzione
degli anni Novanta della Scuola di Palermo, gli anni in cui Bazan metteva a punto i
propri processi figurali: segno, colore, la componente ironica, l’andamento jazzato e
l’esibizione a tratti persino spavalda della gratuità dell’immagine.
Troisi sottolinea poi il tema della “contaminazione dei repertori e l’ibridazione dei
generi” considerati solo il “pre-testo di una operazione condotta sul corpo stesso
della pittura”. “A distanza di vent'anni o quasi dalla cosiddetta Scuola di Palermo, –
conclude il curatore - è lecito riconoscere che era questo il filo che si tendeva tra
Bazan, De Grandi, Di Marco e Di Piazza pur nella evidente diversità degli approcci e
delle traiettorie, in una assunzione di responsabilità della pittura dinanzi al proprio
tempo”.
Alla mostra, realizzata con il contributo di ElenkArt, è dedicato un catalogo Glifo
Edizioni. Foto di Alessandro Di Giugno e Giacomo D’Aguanno.
Orari di visite al Convento del Carmine: dal martedì alla domenica: 10-13 e 19-21.
Chiusi tutti i lunedì, compreso Ferragosto. Biglietti: intero 3 euro. Gratis: studenti,
disabili e over 65. Info: http://www.pinacotecamarsala.it/
del Novecento; la contaminazione dei repertori e un andamento “jazzato” per
suggestioni figurative da rintracciare anche in opere del passato, non soltanto
recente, che ribadiscono la centralità della pittura.
S’intitola “Alessandro Bazan. Divagante” ed è la mostra a cura di Sergio Troisi che
l’Ente Mostra di Pittura “Città di Marsala” organizza dal 16 luglio al 16 ottobre 2016.
Inaugurazione sabato 16 luglio, ore 18.30.
Nelle sale del Convento del Carmine saranno esposte circa 35 opere di Bazan
(Palermo 1966) realizzate dal 1999 ad oggi: una prima sostanziosa antologica, inclusi
numerosi inediti, che documenta oltre quindici anni di attività di uno degli interpreti
di rilievo della pittura italiana contemporanea ed esponente – insieme a Francesco
De Grandi (protagonista di una esposizione a Marsala nel 2014, sempre curata da
Troisi), Andrea Di Marco e Fulvio Di Piazza – della cosiddetta Scuola di Palermo.
Spiega il curatore: “È anche attraverso questo sistema di rimandi che Bazan va
assemblando da quasi un quarto di secolo la propria personalissima iconografia,
immettendo tutti quei riferimenti nel paesaggio di una dimensione quotidiana
tanto, in apparenza, risolta su un registro basso e ironico (…) quanto, in realtà,
smagato, deviante, saturo di insidie e di trappole. Si tratti di scenari urbani - città
inquadrate dall'alto, porti, skyline di luci notturne viste da grandi pareti vetrate - di
una natura sin troppo fiorente e rigogliosa per non essere minacciosa (come Il lato
oscuro), dei tanti interni dove gli elementi di arredo e gli oggetti di ogni giorno
sembrano, per forza paradossale di presenza iconica, apparecchiare un teatro di
spaesamenti, ogni volta questa pittura sospende il suo significato in un orizzonte
percettivo limbico, in bilico”.
Di scena a Marsala saranno dunque quelli che il curatore definisce “continui
cortocircuiti tra cultura alta e bassa” che hanno caratterizzato certa produzione
degli anni Novanta della Scuola di Palermo, gli anni in cui Bazan metteva a punto i
propri processi figurali: segno, colore, la componente ironica, l’andamento jazzato e
l’esibizione a tratti persino spavalda della gratuità dell’immagine.
Troisi sottolinea poi il tema della “contaminazione dei repertori e l’ibridazione dei
generi” considerati solo il “pre-testo di una operazione condotta sul corpo stesso
della pittura”. “A distanza di vent'anni o quasi dalla cosiddetta Scuola di Palermo, –
conclude il curatore - è lecito riconoscere che era questo il filo che si tendeva tra
Bazan, De Grandi, Di Marco e Di Piazza pur nella evidente diversità degli approcci e
delle traiettorie, in una assunzione di responsabilità della pittura dinanzi al proprio
tempo”.
Alla mostra, realizzata con il contributo di ElenkArt, è dedicato un catalogo Glifo
Edizioni. Foto di Alessandro Di Giugno e Giacomo D’Aguanno.
Orari di visite al Convento del Carmine: dal martedì alla domenica: 10-13 e 19-21.
Chiusi tutti i lunedì, compreso Ferragosto. Biglietti: intero 3 euro. Gratis: studenti,
disabili e over 65. Info: http://www.pinacotecamarsala.it/
16
luglio 2016
Alessandro Bazan – Divagante
Dal 16 luglio al 16 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
PINACOTECA DI MARSALA – CONVENTO DEL CARMINE
Marsala, Piazza Del Carmine, (Trapani)
Marsala, Piazza Del Carmine, (Trapani)
Biglietti
3 euro
Orario di apertura
dal martedì alla domenica: 10-13 e 19-21. Chiusi tutti i lunedì, compreso Ferragosto
Vernissage
16 Luglio 2016, h 18.30
Autore
Curatore