Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Fabrizio Intonti – Netaphors
Netaphors è un progetto artistico e fotografico, fondato sull’interazione creativa di una fotografia con il motore di ricerca Google Image.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
VISIVA
presenta
N e t a p h o r s
mostra fotografica di Fabrizio Intonti
a cura di Auronda Scalera
Venerdì 10 Giugno, Visiva presenta presso la suggestiva galleria di Palazzo Velli, la mostra personale di Fabrizio Intonti: Netaphors, a cura di Auronda Scalera.
Il corpus del lavoro di divide in due tematiche principali, ritratti ed architetture, per rappresentare un paesaggio interiore ed esteriore a 360 gradi.
Netaphors è…?
Netaphors è un progetto artistico e fotografico, fondato sull’interazione creativa di una fotografia con il motore di ricerca Google Image.
Si parte da un’immagine principale realizzata dall’artista e caricata sul motore di ricerca di immagini di Google (Google Image) che associa a quest’ultima tutte le immagini simili che sono state caricate nella rete: cioè milioni di immagini provenienti da tutto mondo. L’autore seleziona ed elabora accuratamente tutto il materiale per trasformarlo in un collage fotografico.
Una modalità di utilizzo del motore molto originale, per mostrare come Google ci possa regalare sorprendenti serie di associazioni visive che spuntano dalla memoria della rete, creando un'archeologia visuale la quale attinge dal nostro presente e dal nostro passato.
Perché “Netafore”?
La “Netafora” è un neologismo creato dall’autore, che rielabora e adatta il significato della metafora classica (in greco letteralmente “trasferimento”) giocando sull’assonanza con 'net', rete, per esprimere il procedimento creativo di portare, mettere in relazione, attraverso il web, due cose diverse ma simili in qualcosa, in questo caso delle immagini.
Essa indica dunque una nuova forma di figura retorica che attua un trasferimento di significato non più fatto con le parole ma solo con le immagini; non è più una trasposizione di un termine proprio con uno figurato, ma, in questo caso, “iperfigurato”, perché creato da un “cervello universale” qual è Google.
Come scriveva Franco Vaccari in “Inconscio ottico”: «Non è importante che il fotografo sappia vedere, perché la macchina fotografica vede per lui», in tal caso diventa: “Non è importante che il fotografo sappia vedere, perché Google vede per lui»
Come in fondo ogni procedimento psichico creativo, formato da lapsus ed errori, anche Google funziona nel gioco di queste associazioni soprattutto quando sbaglia, cioè quando non trova nel web l'immagine esatta caricata dall'artista e mostra tutte le immagini simili a quella ricercata. E così il gioco delle associazioni (di volti, cose o segni) può dare risultati surreali ed esilaranti, tanto che il motore di ricerca risulta essere veritiero nel rappresentare la schizofrenia della società contemporanea che viene smascherata attraverso questa sorta di lapsus visivi : Google si fa strumento di diagnosi visuale e della società, in grado di captare quei messaggi sottesi che la memoria collettiva immagazzina nella rete.
Stiamo assistendo alla nascita di un nuovo linguaggio universale creato stavolta non dall’uomo ma da una macchina. E questa volta non basteranno tutti i vocabolari del mondo a poterlo contenere.
Nota biografica
Fabrizio Intonti è un fotografo e autore di formazione filosofica che vive e lavora a Roma. La sua produzione fotografica, oltre all’attività professionale, si estende alle arti visive, e sovente si basa sulla contaminazione di tecniche (analogico, digitale) e di linguaggi (parole, immagini), tenendo fermo l’intento di mostrare lo straordinario nell’ordinario, che si tratti di cose, persone, luoghi. Per le sue fotografie ha ottenuto diversi riconoscimenti nei maggiori concorsi internazionali di fotografia nel mondo (International Photo Awards, Prix de la Photographie de Paris). Proclamato Fotografo dell’anno 2014 al Worldwide Photography Gala Awards (WPGA). Di lui hanno scritto studiosi come Michele Smargiassi e Augusto Pieroni.
presenta
N e t a p h o r s
mostra fotografica di Fabrizio Intonti
a cura di Auronda Scalera
Venerdì 10 Giugno, Visiva presenta presso la suggestiva galleria di Palazzo Velli, la mostra personale di Fabrizio Intonti: Netaphors, a cura di Auronda Scalera.
Il corpus del lavoro di divide in due tematiche principali, ritratti ed architetture, per rappresentare un paesaggio interiore ed esteriore a 360 gradi.
Netaphors è…?
Netaphors è un progetto artistico e fotografico, fondato sull’interazione creativa di una fotografia con il motore di ricerca Google Image.
Si parte da un’immagine principale realizzata dall’artista e caricata sul motore di ricerca di immagini di Google (Google Image) che associa a quest’ultima tutte le immagini simili che sono state caricate nella rete: cioè milioni di immagini provenienti da tutto mondo. L’autore seleziona ed elabora accuratamente tutto il materiale per trasformarlo in un collage fotografico.
Una modalità di utilizzo del motore molto originale, per mostrare come Google ci possa regalare sorprendenti serie di associazioni visive che spuntano dalla memoria della rete, creando un'archeologia visuale la quale attinge dal nostro presente e dal nostro passato.
Perché “Netafore”?
La “Netafora” è un neologismo creato dall’autore, che rielabora e adatta il significato della metafora classica (in greco letteralmente “trasferimento”) giocando sull’assonanza con 'net', rete, per esprimere il procedimento creativo di portare, mettere in relazione, attraverso il web, due cose diverse ma simili in qualcosa, in questo caso delle immagini.
Essa indica dunque una nuova forma di figura retorica che attua un trasferimento di significato non più fatto con le parole ma solo con le immagini; non è più una trasposizione di un termine proprio con uno figurato, ma, in questo caso, “iperfigurato”, perché creato da un “cervello universale” qual è Google.
Come scriveva Franco Vaccari in “Inconscio ottico”: «Non è importante che il fotografo sappia vedere, perché la macchina fotografica vede per lui», in tal caso diventa: “Non è importante che il fotografo sappia vedere, perché Google vede per lui»
Come in fondo ogni procedimento psichico creativo, formato da lapsus ed errori, anche Google funziona nel gioco di queste associazioni soprattutto quando sbaglia, cioè quando non trova nel web l'immagine esatta caricata dall'artista e mostra tutte le immagini simili a quella ricercata. E così il gioco delle associazioni (di volti, cose o segni) può dare risultati surreali ed esilaranti, tanto che il motore di ricerca risulta essere veritiero nel rappresentare la schizofrenia della società contemporanea che viene smascherata attraverso questa sorta di lapsus visivi : Google si fa strumento di diagnosi visuale e della società, in grado di captare quei messaggi sottesi che la memoria collettiva immagazzina nella rete.
Stiamo assistendo alla nascita di un nuovo linguaggio universale creato stavolta non dall’uomo ma da una macchina. E questa volta non basteranno tutti i vocabolari del mondo a poterlo contenere.
Nota biografica
Fabrizio Intonti è un fotografo e autore di formazione filosofica che vive e lavora a Roma. La sua produzione fotografica, oltre all’attività professionale, si estende alle arti visive, e sovente si basa sulla contaminazione di tecniche (analogico, digitale) e di linguaggi (parole, immagini), tenendo fermo l’intento di mostrare lo straordinario nell’ordinario, che si tratti di cose, persone, luoghi. Per le sue fotografie ha ottenuto diversi riconoscimenti nei maggiori concorsi internazionali di fotografia nel mondo (International Photo Awards, Prix de la Photographie de Paris). Proclamato Fotografo dell’anno 2014 al Worldwide Photography Gala Awards (WPGA). Di lui hanno scritto studiosi come Michele Smargiassi e Augusto Pieroni.
10
giugno 2016
Fabrizio Intonti – Netaphors
Dal 10 al 19 giugno 2016
fotografia
Location
PALAZZO VELLI EXPO
Roma, Piazza Di Sant'egidio, 10, (Roma)
Roma, Piazza Di Sant'egidio, 10, (Roma)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica 11:00 -21:00
Vernissage
10 Giugno 2016, ore 18.30
Autore
Curatore