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Eduardo Duaia – A dip in the empty. Where everything is possible
Eduardo Duaia, artista brasiliano residente a Rio de Janeiro, fotografo, pittore e perfomer, è il vincitore del PREMIO RESIDENZA D’ARTISTA VIDEOINSIGHT® 2016. La mostra comprende 21 opere fotografiche e 8 video d’artista tratti dalla Collezione Videoinsight® di Rebecca Russo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Fondazione Videoinsight®
Ti invita al Centro Videoinsight®
il 9 Giugno 2016 h19
per il Solo Show
‘A dip in the empty. Where everything is possible’
dedicato all’Artista Eduardo Duaia,
curato da Giovanna Giovannelli e Ivan Fassio.
Eduardo Duaia, Artista Brasiliano residente a Rio de Janeiro, fotografo, pittore e perfomer, è il vincitore del PREMIO RESIDENZA D’ARTISTA VIDEOINSIGHT® 2016.
La mostra comprendera’ 21 opere fotografiche e 8 video d’artista tratti dalla Collezione Videoinsight® di Rebecca Russo.
Giovanna Giovannelli, Videoinsight® Art for Care Curator, realizzera’ una Videoinsight® Meditation con il Pubblico alle h 20.
Ivan Fassio, Curatore e Critico d'arte, analizzera’ le opere in mostra fornendo chiavi di lettura estetica.
‘La pratica artistica di Eduardo Duaia prende le mosse da una sentita riflessione sull’idea di rinascita. Le immagini immortalate dall’Artista, rigorosamente prodotte senza l’ausilio di artifici digitali, si stagliano in uno spazio intermedio, concettualmente equidistante dalla rappresentazione realistica e da un simbolismo di matrice onirica e metafisica. Il loro linguaggio è percettivo: una logica della sensazione che sembra comunicare attraverso un delicato e soffuso dettato plastico. Leggere e aeree, le forme mantengono tuttavia un’aura monumentale, segno della forza vitale che contengono o raccolgono. L’opera ‘Renascence’ presenta paradossalmente un orizzonte in primo piano: un uovo si libra candidamente su una nuvola morbida. Realtà o allestimento scenico: si tratta in ogni caso di una vera e propria costruzione di senso predisposta dall’Artista per comunicare una dolce premonizione, tutta da compiersi. Gli aspetti negativi e quotidianamente spigolosi dell’esistenza trovano espressione tramite un recuperato equilibrio della composizione. È il caso di ‘Fear’, che indicandoci sensibilmente l’esperienza dell’angoscia di fronte al futuro, esorcizza ogni panico mostrandoci una pagina bianca accartocciata: scultura svincolante, liberatoria proprio perché tautologica. La nostra paura è racchiusa in ciò che non abbiamo scritto o che abbiamo cestinato, proprio a causa della nostra insicurezza nei rapporti con l’Altro. La bellezza, in quanto verità, è racchiusa in una corolla. Questa ci svela, in maniera cristallina e senza filtri, un frutto: autentico potere della natura. Così è per ‘Beauty’, mistero floreale e inaspettato miracolo biologico di stampo antropomorfo. In ‘Resistance’, ciò che resta dell’edificazione del mondo è uno spaccato dell’ideazione e della fabbricazione umana. Travi abbattute sorreggono ancora i nostri sogni, resistono nel nostro immaginario per sostenere la struttura del prossimo slancio, l’intelaiatura di un volo sempre possibile. In Smoke gets in your eyes e nella serie Body, è l’autore stesso a divenire attore performer e soggetto delle proprie creazioni. Assoggettato all’immagine, il fotografo se ne libera facendosi imprigionare. Che sia inteso come vizio o passione, cattività o libertà d’azione, il corpo è esplorato nei suoi limiti linguistici, affinché l’artista possa definire una disciplina: corretta espressione di sé nell’acquisita dimestichezza con i propri gesti e posture. Quale strada ci porta a una tale esplorazione dei nostri sensi?
Si inerpica in salita sul fianco di un ripido promontorio. La scala è stata costruita secoli fa dai giganti che ci hanno preceduto. Noi abbiamo bisogno di tirare una catena per aggrapparci. È pur sempre una scoperta, la sincera ammissione e il conseguente affrancamento dalla schiavitù di fronte alle nostre consuetudini.
Eduardo Duaia cammina su questo sentiero, lo ripercorre ritualmente, calpesta ombre, passi antichi di millenni.
Filma le proprie fotografie con una camera fissa per creare brevi video penetranti. Oltre a emancipare continuamente il proprio occhio e se stesso, l’Artista desidera concedere alle immagini la stessa opportunità, affinché trovino la via di fuga che il loro creatore è riuscito a concedersi ed esplorare.’
Ivan Fassio
RSVP videoinsight@videoinsight.it
Ti invita al Centro Videoinsight®
il 9 Giugno 2016 h19
per il Solo Show
‘A dip in the empty. Where everything is possible’
dedicato all’Artista Eduardo Duaia,
curato da Giovanna Giovannelli e Ivan Fassio.
Eduardo Duaia, Artista Brasiliano residente a Rio de Janeiro, fotografo, pittore e perfomer, è il vincitore del PREMIO RESIDENZA D’ARTISTA VIDEOINSIGHT® 2016.
La mostra comprendera’ 21 opere fotografiche e 8 video d’artista tratti dalla Collezione Videoinsight® di Rebecca Russo.
Giovanna Giovannelli, Videoinsight® Art for Care Curator, realizzera’ una Videoinsight® Meditation con il Pubblico alle h 20.
Ivan Fassio, Curatore e Critico d'arte, analizzera’ le opere in mostra fornendo chiavi di lettura estetica.
‘La pratica artistica di Eduardo Duaia prende le mosse da una sentita riflessione sull’idea di rinascita. Le immagini immortalate dall’Artista, rigorosamente prodotte senza l’ausilio di artifici digitali, si stagliano in uno spazio intermedio, concettualmente equidistante dalla rappresentazione realistica e da un simbolismo di matrice onirica e metafisica. Il loro linguaggio è percettivo: una logica della sensazione che sembra comunicare attraverso un delicato e soffuso dettato plastico. Leggere e aeree, le forme mantengono tuttavia un’aura monumentale, segno della forza vitale che contengono o raccolgono. L’opera ‘Renascence’ presenta paradossalmente un orizzonte in primo piano: un uovo si libra candidamente su una nuvola morbida. Realtà o allestimento scenico: si tratta in ogni caso di una vera e propria costruzione di senso predisposta dall’Artista per comunicare una dolce premonizione, tutta da compiersi. Gli aspetti negativi e quotidianamente spigolosi dell’esistenza trovano espressione tramite un recuperato equilibrio della composizione. È il caso di ‘Fear’, che indicandoci sensibilmente l’esperienza dell’angoscia di fronte al futuro, esorcizza ogni panico mostrandoci una pagina bianca accartocciata: scultura svincolante, liberatoria proprio perché tautologica. La nostra paura è racchiusa in ciò che non abbiamo scritto o che abbiamo cestinato, proprio a causa della nostra insicurezza nei rapporti con l’Altro. La bellezza, in quanto verità, è racchiusa in una corolla. Questa ci svela, in maniera cristallina e senza filtri, un frutto: autentico potere della natura. Così è per ‘Beauty’, mistero floreale e inaspettato miracolo biologico di stampo antropomorfo. In ‘Resistance’, ciò che resta dell’edificazione del mondo è uno spaccato dell’ideazione e della fabbricazione umana. Travi abbattute sorreggono ancora i nostri sogni, resistono nel nostro immaginario per sostenere la struttura del prossimo slancio, l’intelaiatura di un volo sempre possibile. In Smoke gets in your eyes e nella serie Body, è l’autore stesso a divenire attore performer e soggetto delle proprie creazioni. Assoggettato all’immagine, il fotografo se ne libera facendosi imprigionare. Che sia inteso come vizio o passione, cattività o libertà d’azione, il corpo è esplorato nei suoi limiti linguistici, affinché l’artista possa definire una disciplina: corretta espressione di sé nell’acquisita dimestichezza con i propri gesti e posture. Quale strada ci porta a una tale esplorazione dei nostri sensi?
Si inerpica in salita sul fianco di un ripido promontorio. La scala è stata costruita secoli fa dai giganti che ci hanno preceduto. Noi abbiamo bisogno di tirare una catena per aggrapparci. È pur sempre una scoperta, la sincera ammissione e il conseguente affrancamento dalla schiavitù di fronte alle nostre consuetudini.
Eduardo Duaia cammina su questo sentiero, lo ripercorre ritualmente, calpesta ombre, passi antichi di millenni.
Filma le proprie fotografie con una camera fissa per creare brevi video penetranti. Oltre a emancipare continuamente il proprio occhio e se stesso, l’Artista desidera concedere alle immagini la stessa opportunità, affinché trovino la via di fuga che il loro creatore è riuscito a concedersi ed esplorare.’
Ivan Fassio
RSVP videoinsight@videoinsight.it
09
giugno 2016
Eduardo Duaia – A dip in the empty. Where everything is possible
09 giugno 2016
fotografia
arte contemporanea
serata - evento
arte contemporanea
serata - evento
Location
VIDEOINSIGHT®
Torino, Via Ferdinando Bonsignore, 7, (Torino)
Torino, Via Ferdinando Bonsignore, 7, (Torino)
Vernissage
9 Giugno 2016, h 19
Autore
Curatore