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21
gennaio 2009
BOLOGNA C’E’
Progetti e iniziative
Agli affamati d’arte moderna e contemporanea, Bologna risponde ancora una volta con Arte Fiera Art First. Un turbinio di eventi, incontri, performance. E tante gallerie pronte a mostrarsi e a mostrare il meglio di sé. Su una tavola imbandita che solo il capoluogo romagnolo è in grado di saper vantare...
Dal 23 al 26 gennaio una delle fiere internazionali d’arte più note al mondo dipinge di contemporaneità la città di Bologna, giungendo quest’anno alla 33ma edizione. Diretta da Silvia Evangelisti, sponsorizzata da Gruppo Euromobil e in partnership con il Gruppo 24 Ore (Area Cultura), Arte Fiera Art First ama definirsi interamente made in Italy. Con questo slogan si presenta a livello mondiale in quanto luogo privilegiato per le anticipazioni di ciò che avverrà nel mondo dell’arte nel 2009.
Un appuntamento atteso, è inutile nasconderselo, soprattutto da chi è in cerca di risposte. Da chi vuole capire se e quanto le bufere economiche e finanziarie globali arriveranno a investire anche il mercato dell’arte. E quale è il comportamento giusto da tenere, in un momento come questo. Anche se i dati che si colgono sono quantomeno contrastanti, con alcuni operatori in crisi, ma anche con altri in grande crescita, e con i risultati delle aste che tengono livelli più che ottimi.
In questo quadro le premesse generali – macroeconomiche, potremmo azzardare – di questa fiera, se non esaltanti, sono perlomeno rassicuranti. Con le gallerie presenti che superano le duecento unità, eguagliando il numero dello scorso anno. E con molti top players internazionali che tornano a scommettere su Bologna, e quindi sull’Italia, da Lelong (Parigi) a Diana Lowenstein (Miami), da Thaddeus Ropac (Parigi) a Sperone Westwater (New York).
Con l’addizione del padiglione 15, Arte Fiera Art First amplia i propri spazi espositivi su un unico livello. Sul quale si dispiegano tutti i maggiori operatori del paese, ma soprattutto una selezione di una trentina di giovani gallerie che non superano i 5 anni di attività, da 1/9 unosunove e Monitor (Roma) a Riccardo Crespi (Milano), Davide Gallo (Berlino), Patrick Heide (Londra), Lange&Pult (Zurigo) e Francesco Pantaleone (Palermo).
Fin qui la fiera vera e propria, sulla quale, per maggiori dettagli, vi rimandiamo al consueto e puntuale resoconto. Ma i maggiori segnali di vivacità, quei segni che contribuiscono ad allontanare la sensazione di depressione, vengono da altro. Vengono da tutta quella macchina organizzativa che per convenienza si comprende fra le “iniziative collaterali”, sia interne che esterne ai padiglioni, e che quest’anno, per dimensioni e varietà, e brillantezza, mettono un marchio deciso di vitalità all’evento fiera. A cominciare dal Premio Furla, ideato da Chiara Bertola e promosso da Fondazione Furla, Fondazione Querini Stampalia, Mambo e UniCredit Group, con la collaborazione di Viafarini e Arte Fiera, che giunge quest’anno alla sua settima edizione. Presentandosi con un format rinnovato sulla base di una riflessione su due temi cruciali nel sistema dell’arte attuale, il ruolo del curatore e l’idea del progetto d’artista. La novità di richiedere ai cinque artisti finalisti la progettazione di una nuova opera, introdotta da questa edizione, pone inoltre la questione su che cosa significhi per l’appunto “progettare”, sia dal punto di vista di una istituzione che da quello di un artista. Il Premio Furla 2009, corrispondente a un valore complessivo di 45mila euro, si articola in due distinte fasi di assegnazione. L’opera del progetto vincitore sarà prodotta da Fondazione Furla con il successivo fine di acquisizione e collocazione in deposito presso il Mambo, mentre al vincitore sarà data la possibilità di realizzare un’esperienza di residenza d’artista presso Gasworks di Londra, con il coordinamento di Viafarini. Il nome del vincitore sarà annunciato al termine della tavola rotonda presso lo spazio Art Talks, sabato 24 gennaio.
Giunge invece alla sua terza edizione il Premio Euromobil under 30, riconoscimento che sarà assegnato da una giuria composta, oltre che dai fratelli Lucchetta, titolari di Euromobil, da Silvia Evangelisti direttore di Artefiera, da Aldo Colonetti, direttore scientifico IED, dall’architetto e designer dell’azienda Roberto Gobbo e dai critici Beatrice Buscaroli e Walter Guadagnini. Tra le opere proposte dalle gallerie, la Giuria selezionerà quella dell’artista vincitore, che sarà acquistata dal gruppo ed entrerà quindi nella Collezione di Falzè di Piave.
Ma la fiera vive anche all’esterno dei padiglioni, perché si sviluppa in tutta la città, occupando spazi anche non propriamente convenzionali. Innanzitutto non si può dimenticare l’Art White Night organizzata per sabato 24, durante la quale musei, gallerie e negozi resteranno aperti fino a mezzanotte, quando Piazza Maggiore sarà illuminata da uno spettacolo di fuochi di artificio. Un originale percorso nei luoghi più suggestivi della città, attraverso installazioni di artisti rappresentati dalle gallerie che espongono in fiera.
Proseguirà fino al 22 febbraio la quarta edizione di Bologna Art First, progetto nato dalla collaborazione tra il Comune di Bologna e Arte Fiera, con un percorso ideale tra cortili ed edifici storici che vanno da Palazzo d’Accursio, con una scultura di Igor Mitoraj, alla Basilica di Santo Stefano, con la rassegna Iconoclastie, dal Museo della Musica con l’opera di Bernar Venet alla cappella affrescata da David Tremlett all’interno di Palazzo Re Enzo e alla scultura di Enrico T. De Paris nella patinata Galleria Cavour. Con le performance Stripwalking di Daniele Duranti e Let Me write di Ivan il Poeta a fare da curioso sottofondo al fermento a cui si assisterà nel centro cittadino.
In tutto ciò, le strutture museali della città non stanno certo a guardare. Il Mambo ospita la grande antologica Giorgio Morandi 1890-1964, mentre proprio il Museo Morandi apre le proprie sale ai maestri della fotografia della scuola di Düsseldorf, Bernd & Hilla Becher. E perfino la Pinacoteca Nazionale si presta a indagare il rapporto fra Tecnologia e Arte.
Inoltre, all’Accademia di Belle Arti si segnala la mostra del concorso di pittura e fotografia per giovani artisti Premio Samp 2008 – L’industria incontra l’arte, al teatro Arena del Sole la performance di Gabriele Amadori, mentre al Museo per la Memoria di Ustica e al Pantheon Certosa è da non perdere l’intervento di Flavio Favelli, visitabile soltanto fino a domenica 25.
Gli amanti della musica elettronica e del video – dopo l’aperitivo in locali come il Sesto Senso, in piena zona universitaria – non possono mancare le notti di Palazzo Re Enzo, animate dal 21 al 24 dalla nona edizione di Netmage 09, l’“international live-media festival” curato da Xing, mentre la Cineteca di Bologna e déjà.vu, in collaborazione con il Mambo, presentano al Cinema Lumière una rassegna dedicata al tema della catastrofe, Film d’artista, a cura di Lelio Aiello, Lorenzo Buccella e Gudrun De Chirico.
Un appuntamento atteso, è inutile nasconderselo, soprattutto da chi è in cerca di risposte. Da chi vuole capire se e quanto le bufere economiche e finanziarie globali arriveranno a investire anche il mercato dell’arte. E quale è il comportamento giusto da tenere, in un momento come questo. Anche se i dati che si colgono sono quantomeno contrastanti, con alcuni operatori in crisi, ma anche con altri in grande crescita, e con i risultati delle aste che tengono livelli più che ottimi.
In questo quadro le premesse generali – macroeconomiche, potremmo azzardare – di questa fiera, se non esaltanti, sono perlomeno rassicuranti. Con le gallerie presenti che superano le duecento unità, eguagliando il numero dello scorso anno. E con molti top players internazionali che tornano a scommettere su Bologna, e quindi sull’Italia, da Lelong (Parigi) a Diana Lowenstein (Miami), da Thaddeus Ropac (Parigi) a Sperone Westwater (New York).
Con l’addizione del padiglione 15, Arte Fiera Art First amplia i propri spazi espositivi su un unico livello. Sul quale si dispiegano tutti i maggiori operatori del paese, ma soprattutto una selezione di una trentina di giovani gallerie che non superano i 5 anni di attività, da 1/9 unosunove e Monitor (Roma) a Riccardo Crespi (Milano), Davide Gallo (Berlino), Patrick Heide (Londra), Lange&Pult (Zurigo) e Francesco Pantaleone (Palermo).
Fin qui la fiera vera e propria, sulla quale, per maggiori dettagli, vi rimandiamo al consueto e puntuale resoconto. Ma i maggiori segnali di vivacità, quei segni che contribuiscono ad allontanare la sensazione di depressione, vengono da altro. Vengono da tutta quella macchina organizzativa che per convenienza si comprende fra le “iniziative collaterali”, sia interne che esterne ai padiglioni, e che quest’anno, per dimensioni e varietà, e brillantezza, mettono un marchio deciso di vitalità all’evento fiera. A cominciare dal Premio Furla, ideato da Chiara Bertola e promosso da Fondazione Furla, Fondazione Querini Stampalia, Mambo e UniCredit Group, con la collaborazione di Viafarini e Arte Fiera, che giunge quest’anno alla sua settima edizione. Presentandosi con un format rinnovato sulla base di una riflessione su due temi cruciali nel sistema dell’arte attuale, il ruolo del curatore e l’idea del progetto d’artista. La novità di richiedere ai cinque artisti finalisti la progettazione di una nuova opera, introdotta da questa edizione, pone inoltre la questione su che cosa significhi per l’appunto “progettare”, sia dal punto di vista di una istituzione che da quello di un artista. Il Premio Furla 2009, corrispondente a un valore complessivo di 45mila euro, si articola in due distinte fasi di assegnazione. L’opera del progetto vincitore sarà prodotta da Fondazione Furla con il successivo fine di acquisizione e collocazione in deposito presso il Mambo, mentre al vincitore sarà data la possibilità di realizzare un’esperienza di residenza d’artista presso Gasworks di Londra, con il coordinamento di Viafarini. Il nome del vincitore sarà annunciato al termine della tavola rotonda presso lo spazio Art Talks, sabato 24 gennaio.
Giunge invece alla sua terza edizione il Premio Euromobil under 30, riconoscimento che sarà assegnato da una giuria composta, oltre che dai fratelli Lucchetta, titolari di Euromobil, da Silvia Evangelisti direttore di Artefiera, da Aldo Colonetti, direttore scientifico IED, dall’architetto e designer dell’azienda Roberto Gobbo e dai critici Beatrice Buscaroli e Walter Guadagnini. Tra le opere proposte dalle gallerie, la Giuria selezionerà quella dell’artista vincitore, che sarà acquistata dal gruppo ed entrerà quindi nella Collezione di Falzè di Piave.
Ma la fiera vive anche all’esterno dei padiglioni, perché si sviluppa in tutta la città, occupando spazi anche non propriamente convenzionali. Innanzitutto non si può dimenticare l’Art White Night organizzata per sabato 24, durante la quale musei, gallerie e negozi resteranno aperti fino a mezzanotte, quando Piazza Maggiore sarà illuminata da uno spettacolo di fuochi di artificio. Un originale percorso nei luoghi più suggestivi della città, attraverso installazioni di artisti rappresentati dalle gallerie che espongono in fiera.
Proseguirà fino al 22 febbraio la quarta edizione di Bologna Art First, progetto nato dalla collaborazione tra il Comune di Bologna e Arte Fiera, con un percorso ideale tra cortili ed edifici storici che vanno da Palazzo d’Accursio, con una scultura di Igor Mitoraj, alla Basilica di Santo Stefano, con la rassegna Iconoclastie, dal Museo della Musica con l’opera di Bernar Venet alla cappella affrescata da David Tremlett all’interno di Palazzo Re Enzo e alla scultura di Enrico T. De Paris nella patinata Galleria Cavour. Con le performance Stripwalking di Daniele Duranti e Let Me write di Ivan il Poeta a fare da curioso sottofondo al fermento a cui si assisterà nel centro cittadino.
In tutto ciò, le strutture museali della città non stanno certo a guardare. Il Mambo ospita la grande antologica Giorgio Morandi 1890-1964, mentre proprio il Museo Morandi apre le proprie sale ai maestri della fotografia della scuola di Düsseldorf, Bernd & Hilla Becher. E perfino la Pinacoteca Nazionale si presta a indagare il rapporto fra Tecnologia e Arte.
Inoltre, all’Accademia di Belle Arti si segnala la mostra del concorso di pittura e fotografia per giovani artisti Premio Samp 2008 – L’industria incontra l’arte, al teatro Arena del Sole la performance di Gabriele Amadori, mentre al Museo per la Memoria di Ustica e al Pantheon Certosa è da non perdere l’intervento di Flavio Favelli, visitabile soltanto fino a domenica 25.
Gli amanti della musica elettronica e del video – dopo l’aperitivo in locali come il Sesto Senso, in piena zona universitaria – non possono mancare le notti di Palazzo Re Enzo, animate dal 21 al 24 dalla nona edizione di Netmage 09, l’“international live-media festival” curato da Xing, mentre la Cineteca di Bologna e déjà.vu, in collaborazione con il Mambo, presentano al Cinema Lumière una rassegna dedicata al tema della catastrofe, Film d’artista, a cura di Lelio Aiello, Lorenzo Buccella e Gudrun De Chirico.
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alessandra cavazzi
dal 22 al 26 gennaio 2009
Arte Fiera Art First 2009
BolognaFiere
Viale della Fiera, 20 – 40127 Bologna
Orario: da venerdì a domenica ore 11-19; lunedì ore 11-17
Ingresso: giornaliero €18; abbonamento (dal 23 al 26) € 30
Info: tel./fax +39 051282111; artefiera@bolognafiere.it; www.artefiera.bolognafiere.it
[exibart]
fino a prova contraria Bologna è in Emilia.
bologna non c’è, ci fa!
In un periodo, segnato pesantemente da una crisi economica globale che ha investito tutti i livelli di mercato, anche i dati contrastanti positivi-negativi, possono essere considerati valori aggiunti.-
ma tra tutte le cose che accadono in questi giorni a Bologna, proprio Ivan il poeta bisognava citare???
come siamo caduti in basso…