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(Not) so close
Club GAMec Prize invita quattro artisti nati negli anni ’80 che indagano in maniera differente alcuni paradossi dell’epoca digitale: l’illusione di esser costantemente connessi ad avvenimenti e persone su scala globale prodotta dalle tecnologie e la conseguente e, forse, consapevole distanza che si è venuta a creare tra gli individui sul piano del reale
Comunicato stampa
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(NOT) SO CLOSE
Alessandro Agudio
Riccardo Benassi
Alessandro Di Pietro
Diego Marcon
a cura di Davide Giannella
opening 14.05.2016, h. 16.30-19.30
Residenza Casarotto di Albegno
Via Frizzoni, 5 Albegno di Treviolo (BG)
promossa da ClubGAMec Prize
nell'ambito di The Blank ArtDate (13-15 Maggio 2016)
ClubGAMeC Prize presenta (NOT) SO CLOSE, mostra a cura di Davide Giannella
nell’ambito di The Blank ArtDate - La Città dei destini incrociati (13-15 Maggio 2016)
presso la Residenza Casarotto di Albegno (opening 14 maggio, ore 16.30-19.30).
La VI edizione delle giornate dell’arte contemporanea a Bergamo è ispirata al romanzo di
Italo Calvino “Il castello dei destini incrociati” e ai Tarocchi Colleoni-Baglioni che ne
corredano le pagine. Partendo dall’associazione con la carta de “Il mondo”, Club GAMec
Prize invita quattro artisti nati negli anni ’80 che indagano in maniera differente alcuni
paradossi dell’epoca digitale: l’illusione di esser costantemente connessi ad avvenimenti e
persone su scala globale prodotta dalle tecnologie e la conseguente e, forse, consapevole
distanza che si è venuta a creare tra gli individui sul piano del reale.
Gli artisti chiamati a partecipare a questa riflessione, attraverso la presentazione di un’opera
inedita, sono Alessandro Agudio (1982), Riccardo Benassi (1982), Alessandro Di Pietro
(1987), Diego Marcon (1985).
Uno dei quattro progetti esposti entrerà a far parte della collezione della GAMeC, grazie
all’acquisizione da parte di Club GAMeC - associazione culturale nata nel 2005 per
promuovere e sostenere la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo nella
diffusione della conoscenza dell'arte del nostro tempo.
Agudio lavora nella “dimensione domestica” indagando il design e in particolare il momento
in cui determinati oggetti di consumo assumono lo stato di simbolo dello stile di vita di uno
specifico gruppo sociale. Se il design è uno strumento per analizzare l'etica della classe
media italiana, la superficie degli oggetti è per l'artista il vero territorio di ricerca. Il lavoro
Lamberta e Margiotta, il velivolo e la massa informe si compone di una serie di forme
sospese a muro che richiamano elementi come mensole o svuotasche, creando un possibile
scenario narrativo a partire da questi oggetti, progettati per assecondare una certa sfera del
design di interni.
Benassi parte da una domanda apparentemente semplice: come è cambiata la nostra
comprensione della musica - ed in generale del suono - da quando le suonerie dei cellulari
sono entrate nelle nostre vite? Phonemenology - Post-Ringtone Society è il secondo
capitolo del ciclo “Phonemenology” attraverso il quale l’artista - a partire dal 2015 - indaga i
mutamenti sociali legati all’uso di tecnologie portatili collegate al web. Ogni capitolo è
formato da una video installazione il cui nucleo pulsante è un video loop discorsivo ed
ellittico. L’opera, nata nel corso delle lezioni di Sound Design che Benassi tiene
all’Accademia di Belle Arti di Bergamo - analizza il ruolo fondamentale dell’educazione nella
creazione di un’opera d’arte come strumento di miglioramento della società. All’interno di
questa visione, l’artista è contemporaneamente educatore e studente, e crea l’opera nel
momento stesso in cui apre discussioni collettive senza necessità di risoluzione immediata,
dando vita a un dialogo fra diverse generazioni, punti di vista e culture.
Di Pietro lavora sulle trasformazioni della materia, tra reale e virtuale, e sui meccanismi di
continuo scambio che la riplasmano all’interno del vissuto di un uomo e della sua pratica nel
mondo. Il progetto Tomb Writer. (Solve et Coagula) ruota in questo caso attorno ad uno dei
principali fondamenti alchemici per cambiare o nobilitare lo stato fisico di un materiale, come
nel caso dei metalli in oro. L’indagine dell’artista riguarda le dinamiche di ri-codificazione del
reale in cui “raw material” e “refined material” si intersecano di continuo mescolando e
annullando il virtuale e il reale in un unico apparato esperienziale. Il progetto si sviluppa
orizzontalmente in maniera modulare e si formalizza in un pavimento praticabile, uno stage
performativo concepito come una geografia di segni. Si tratta di disegni e grafismi che
traducono annotazioni virtuali, recuperate da liste digitali e personali, che diventano lo
scenario di un “Tomb Raider al primo livello del primo mondo del gioco” in cui non è ancora
accaduto nessuno sviluppo narrativo.
Marcon presenta Untitled (Head falling 01, 02, 03, 04, 05), una serie di cinque brevi
animazioni pensate come loop continui, in cui il primo frame coincide con l'ultimo, generando
un movimento perpetuo e logorante. I film sono realizzati dipingendo direttamente con
inchiostro e incisione su pellicola 16mm. Si tratta di cinque cedimenti: cinque teste ritratte
nel momento in cui cascano dal sonno e ritornano sveglie.
-
Alessandro Agudio (Milano, 1982) è un artista con base a Milano.
Tra le mostre personali: "The Big Simon", Upcoming Exhibitions, Art Berlin Contemporary,
2013 (con Lupo Borgonovo, su invito di Gasconade); "El Khaki", Fluxia, Milano, 2013 (con
Lupo Borgonovo); "Sleek like a Slum", Gasconade, Milano, 2012; "Ha ha. Machinator", Plus
Design, Milano, 2012 (con Davide Stucchi).
Tra le mostre collettive: "Land Lords", con Bradford Kessler e Michael Assif, monCHERI,
Bruxelles; "Finally Every Dimension of the Soil", American Medium, New York; "You Will Find
Me If You Want Me In The Garden", Chez Valentine, Parigi; "Pure Disclosure" con Timur Si
Qin, Daniel Keller e Andrea Magnani, Marselleria, Milano; "Nativity", Grand Century, New
York; Il Rituale Del Serpente, Fondazione Pastificio Cerere, Roma 2013; "Collapse", Fluxia,
Milano, 2013; "Oltremare", Galleria Vistamare – Benedetta Spalletti, Pescara, 2013;
"Fuoriclasse", GAM, Milano, 2012; "Pose Position", 1m3, Losanna, 2012; "Carte Blanche #6:
Il pittore che fuggiva il vento", Unicredits Studios, Milano, 2012; “After Prisma”, Villa
Romana, Firenze, 2011.
Riccardo Benassi (Cremona, 1982) vive e lavora a Berlino, dove è recipiente di una
residenza promossa da Artisti per Frescobaldi presso il Künstlerhaus Bethanien. Ha
recentemente vinto il concorso di arte pubblica ArtLine di Milano con l’opera “Daily
Desiderio”, una fantomatica fermata dell’autobus sul cui pannello LED l’artista si impegna a
trasmettere un messaggio testuale al giorno, per ogni giorno della sua vita. Il suo lavoro è
stato incluso in diverse collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero, ed è stato esposto
in numerose istituzioni tra cui Museion, Bolzano; VeneKlasen/Werner, Berlino; MAXXI,
Roma; Macro, Roma; MAMbo, Bologna; Museo Marino Marini, Firenze; Deutsche Bank
Kunsthalle, Berlino; PAC, Milano; NCCA, Mosca; OCAT, Shangai. Ha recentemente
pubblicato “Lettere dal sedile del passeggero quando nessuno è al volante” (Mousse
Publishing 2010), “Briefly, Ballare” (Danilo Montanari 2012), “Attimi Fondamentali” (Mousse
Publishing 2012), “Techno Casa” (Errant Bodies 2015) e “Sicilia Bambaataa” (NERO
Publishing 2015). Riccardo Benassi è docente presso l’Accademia di Belle Arti Carrara di
Bergamo e il dBs College di Berlino.
Alessandro Di Pietro (Messina, 1987) vive e lavora a Milano. Negli ultimi due anni i suoi
principali progetti - come New Void e A Zed and Two Noughts (P. Greenaway, 1985) - hanno
indagato la grammatica cinematografica cercando di sviluppare nuove metodologie e
strategie di produzione narrativa. Tra le principali personali: “Doble Cross” (con Jacopo
Miliani), CAB - Centre d’Art Bastille (2015, Grenoble) e “La Table Basse”, FPAC Bad New
Business (2014, Milano) a cura di Simone Frangi. Tra le collettive “Making Hybrids” - The
One Minutes Series at EYE - Film Film Institute, a cura di Janis Rafa (2016, Amsterdam)
“VISIO 2015 - Next Generation Moving Images”, CCC LA STROZZINA, a cura di Leonardo
Bigazzi (Firenze, 2015); “Glitch at OCAT”, a cura di Davide Giannella (2015, Shanghaj);
“HPSCHD 1969-2015”, a cura di Xing, MAMBO - Museo Arte Moderna Bologna (2015,
Bologna); “Glitch - Interferenze tra Arte e Cinema”, a cura di Davide Giannella, PAC –
Padiglione d’Arte Contemporanea (2014, Milano); “ZODIACO”, a cura di Davide Bertocchi,
“CAR drde” (2014, Bologna), “Hopstreet Gallery” (2016, Bruxelles); “PRIMAVERA 2”, a cura
di Valentine Meyer, CNEAI – Centre National Édition Art Image (2013, Chatou); “ON FILE”,
Platforma Space – MNAC Annex (2013, Bucharest); “Constructional System”, a cura di
Simone Frangi, VIR – Viafarini in Residence (2012, Milano). Ha partecipato a diverse
residenze e workshop tra cui VISIO 2015 (2015, Firenze); BOOK MACHINE with Onestar
Press (Paris), PEEP HOLE (Milano, 2015); Dena Foundation for Contemporary Art (2013,
Parigi); Fondazione Spinola Banna per l’Arte (2013-2014, Banna, Torino); VIR – Via Farini in
Residence (2012, Milano); FAR - Fondazione Ratti (2012, Como).
Diego Marcon (Busto Arsizio, VA, 1985). Nel 2009 partecipa al Corso Superiore di Arti
Visive della Fondazione Antonio Ratti e prende parte al programma di residenze della Dena
Foundation for Contemporary Art a Parigi. Per l’anno 2010 è assegnatario di uno studio
presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Nel 2013 è artista in residenza al
Centre international d’art et du paysage di Vassivière e partecipa al programma di residenza
dell’Istitut Français presso la Cité Internationale des Arts di Parigi. Nel 2015 viene invitato a
partecipare al progetto di residenza Performing Archive di Careof, Milano. I suoi lavori sono
stati proiettati in numerosi festival in Italia e all’estero ed esposti in spazi e istituzioni
internazionali quali Whitechapel Gallery (Londra, UK), Fondation d’entreprise Ricard (Parigi,
FR), De Vleeshal (Middelburg, NL), Centre international d’art et du paysage (Vassivière, FR)
NAi - National Architecture Institute (Rotterdam, NL), Artspace (Auckland, NZ), Matadero
(Madrid, E), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), Museo Villa Croce (Genova),
PAC – Padiglione Arte Contemporanea (Milano), MACRO (Roma), MAGA (Gallarate),
Auditorium Parco della Musica (Roma) e spazi come Fiorucci Art Trust (London, UK),
Portmaneteau (Ginevra, CH), ODD (Bucarest, RO), Peep-Hole, Gasconade, Careof
(Milano).
http://www.clubgamec.it
http://www.theblank.it/artdate-2016/
ufficio stampa
Maddalena Bonicelli
maddalena.bonicelli@gmail.com
+39 335 6857707
Alessandro Agudio
Riccardo Benassi
Alessandro Di Pietro
Diego Marcon
a cura di Davide Giannella
opening 14.05.2016, h. 16.30-19.30
Residenza Casarotto di Albegno
Via Frizzoni, 5 Albegno di Treviolo (BG)
promossa da ClubGAMec Prize
nell'ambito di The Blank ArtDate (13-15 Maggio 2016)
ClubGAMeC Prize presenta (NOT) SO CLOSE, mostra a cura di Davide Giannella
nell’ambito di The Blank ArtDate - La Città dei destini incrociati (13-15 Maggio 2016)
presso la Residenza Casarotto di Albegno (opening 14 maggio, ore 16.30-19.30).
La VI edizione delle giornate dell’arte contemporanea a Bergamo è ispirata al romanzo di
Italo Calvino “Il castello dei destini incrociati” e ai Tarocchi Colleoni-Baglioni che ne
corredano le pagine. Partendo dall’associazione con la carta de “Il mondo”, Club GAMec
Prize invita quattro artisti nati negli anni ’80 che indagano in maniera differente alcuni
paradossi dell’epoca digitale: l’illusione di esser costantemente connessi ad avvenimenti e
persone su scala globale prodotta dalle tecnologie e la conseguente e, forse, consapevole
distanza che si è venuta a creare tra gli individui sul piano del reale.
Gli artisti chiamati a partecipare a questa riflessione, attraverso la presentazione di un’opera
inedita, sono Alessandro Agudio (1982), Riccardo Benassi (1982), Alessandro Di Pietro
(1987), Diego Marcon (1985).
Uno dei quattro progetti esposti entrerà a far parte della collezione della GAMeC, grazie
all’acquisizione da parte di Club GAMeC - associazione culturale nata nel 2005 per
promuovere e sostenere la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo nella
diffusione della conoscenza dell'arte del nostro tempo.
Agudio lavora nella “dimensione domestica” indagando il design e in particolare il momento
in cui determinati oggetti di consumo assumono lo stato di simbolo dello stile di vita di uno
specifico gruppo sociale. Se il design è uno strumento per analizzare l'etica della classe
media italiana, la superficie degli oggetti è per l'artista il vero territorio di ricerca. Il lavoro
Lamberta e Margiotta, il velivolo e la massa informe si compone di una serie di forme
sospese a muro che richiamano elementi come mensole o svuotasche, creando un possibile
scenario narrativo a partire da questi oggetti, progettati per assecondare una certa sfera del
design di interni.
Benassi parte da una domanda apparentemente semplice: come è cambiata la nostra
comprensione della musica - ed in generale del suono - da quando le suonerie dei cellulari
sono entrate nelle nostre vite? Phonemenology - Post-Ringtone Society è il secondo
capitolo del ciclo “Phonemenology” attraverso il quale l’artista - a partire dal 2015 - indaga i
mutamenti sociali legati all’uso di tecnologie portatili collegate al web. Ogni capitolo è
formato da una video installazione il cui nucleo pulsante è un video loop discorsivo ed
ellittico. L’opera, nata nel corso delle lezioni di Sound Design che Benassi tiene
all’Accademia di Belle Arti di Bergamo - analizza il ruolo fondamentale dell’educazione nella
creazione di un’opera d’arte come strumento di miglioramento della società. All’interno di
questa visione, l’artista è contemporaneamente educatore e studente, e crea l’opera nel
momento stesso in cui apre discussioni collettive senza necessità di risoluzione immediata,
dando vita a un dialogo fra diverse generazioni, punti di vista e culture.
Di Pietro lavora sulle trasformazioni della materia, tra reale e virtuale, e sui meccanismi di
continuo scambio che la riplasmano all’interno del vissuto di un uomo e della sua pratica nel
mondo. Il progetto Tomb Writer. (Solve et Coagula) ruota in questo caso attorno ad uno dei
principali fondamenti alchemici per cambiare o nobilitare lo stato fisico di un materiale, come
nel caso dei metalli in oro. L’indagine dell’artista riguarda le dinamiche di ri-codificazione del
reale in cui “raw material” e “refined material” si intersecano di continuo mescolando e
annullando il virtuale e il reale in un unico apparato esperienziale. Il progetto si sviluppa
orizzontalmente in maniera modulare e si formalizza in un pavimento praticabile, uno stage
performativo concepito come una geografia di segni. Si tratta di disegni e grafismi che
traducono annotazioni virtuali, recuperate da liste digitali e personali, che diventano lo
scenario di un “Tomb Raider al primo livello del primo mondo del gioco” in cui non è ancora
accaduto nessuno sviluppo narrativo.
Marcon presenta Untitled (Head falling 01, 02, 03, 04, 05), una serie di cinque brevi
animazioni pensate come loop continui, in cui il primo frame coincide con l'ultimo, generando
un movimento perpetuo e logorante. I film sono realizzati dipingendo direttamente con
inchiostro e incisione su pellicola 16mm. Si tratta di cinque cedimenti: cinque teste ritratte
nel momento in cui cascano dal sonno e ritornano sveglie.
-
Alessandro Agudio (Milano, 1982) è un artista con base a Milano.
Tra le mostre personali: "The Big Simon", Upcoming Exhibitions, Art Berlin Contemporary,
2013 (con Lupo Borgonovo, su invito di Gasconade); "El Khaki", Fluxia, Milano, 2013 (con
Lupo Borgonovo); "Sleek like a Slum", Gasconade, Milano, 2012; "Ha ha. Machinator", Plus
Design, Milano, 2012 (con Davide Stucchi).
Tra le mostre collettive: "Land Lords", con Bradford Kessler e Michael Assif, monCHERI,
Bruxelles; "Finally Every Dimension of the Soil", American Medium, New York; "You Will Find
Me If You Want Me In The Garden", Chez Valentine, Parigi; "Pure Disclosure" con Timur Si
Qin, Daniel Keller e Andrea Magnani, Marselleria, Milano; "Nativity", Grand Century, New
York; Il Rituale Del Serpente, Fondazione Pastificio Cerere, Roma 2013; "Collapse", Fluxia,
Milano, 2013; "Oltremare", Galleria Vistamare – Benedetta Spalletti, Pescara, 2013;
"Fuoriclasse", GAM, Milano, 2012; "Pose Position", 1m3, Losanna, 2012; "Carte Blanche #6:
Il pittore che fuggiva il vento", Unicredits Studios, Milano, 2012; “After Prisma”, Villa
Romana, Firenze, 2011.
Riccardo Benassi (Cremona, 1982) vive e lavora a Berlino, dove è recipiente di una
residenza promossa da Artisti per Frescobaldi presso il Künstlerhaus Bethanien. Ha
recentemente vinto il concorso di arte pubblica ArtLine di Milano con l’opera “Daily
Desiderio”, una fantomatica fermata dell’autobus sul cui pannello LED l’artista si impegna a
trasmettere un messaggio testuale al giorno, per ogni giorno della sua vita. Il suo lavoro è
stato incluso in diverse collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero, ed è stato esposto
in numerose istituzioni tra cui Museion, Bolzano; VeneKlasen/Werner, Berlino; MAXXI,
Roma; Macro, Roma; MAMbo, Bologna; Museo Marino Marini, Firenze; Deutsche Bank
Kunsthalle, Berlino; PAC, Milano; NCCA, Mosca; OCAT, Shangai. Ha recentemente
pubblicato “Lettere dal sedile del passeggero quando nessuno è al volante” (Mousse
Publishing 2010), “Briefly, Ballare” (Danilo Montanari 2012), “Attimi Fondamentali” (Mousse
Publishing 2012), “Techno Casa” (Errant Bodies 2015) e “Sicilia Bambaataa” (NERO
Publishing 2015). Riccardo Benassi è docente presso l’Accademia di Belle Arti Carrara di
Bergamo e il dBs College di Berlino.
Alessandro Di Pietro (Messina, 1987) vive e lavora a Milano. Negli ultimi due anni i suoi
principali progetti - come New Void e A Zed and Two Noughts (P. Greenaway, 1985) - hanno
indagato la grammatica cinematografica cercando di sviluppare nuove metodologie e
strategie di produzione narrativa. Tra le principali personali: “Doble Cross” (con Jacopo
Miliani), CAB - Centre d’Art Bastille (2015, Grenoble) e “La Table Basse”, FPAC Bad New
Business (2014, Milano) a cura di Simone Frangi. Tra le collettive “Making Hybrids” - The
One Minutes Series at EYE - Film Film Institute, a cura di Janis Rafa (2016, Amsterdam)
“VISIO 2015 - Next Generation Moving Images”, CCC LA STROZZINA, a cura di Leonardo
Bigazzi (Firenze, 2015); “Glitch at OCAT”, a cura di Davide Giannella (2015, Shanghaj);
“HPSCHD 1969-2015”, a cura di Xing, MAMBO - Museo Arte Moderna Bologna (2015,
Bologna); “Glitch - Interferenze tra Arte e Cinema”, a cura di Davide Giannella, PAC –
Padiglione d’Arte Contemporanea (2014, Milano); “ZODIACO”, a cura di Davide Bertocchi,
“CAR drde” (2014, Bologna), “Hopstreet Gallery” (2016, Bruxelles); “PRIMAVERA 2”, a cura
di Valentine Meyer, CNEAI – Centre National Édition Art Image (2013, Chatou); “ON FILE”,
Platforma Space – MNAC Annex (2013, Bucharest); “Constructional System”, a cura di
Simone Frangi, VIR – Viafarini in Residence (2012, Milano). Ha partecipato a diverse
residenze e workshop tra cui VISIO 2015 (2015, Firenze); BOOK MACHINE with Onestar
Press (Paris), PEEP HOLE (Milano, 2015); Dena Foundation for Contemporary Art (2013,
Parigi); Fondazione Spinola Banna per l’Arte (2013-2014, Banna, Torino); VIR – Via Farini in
Residence (2012, Milano); FAR - Fondazione Ratti (2012, Como).
Diego Marcon (Busto Arsizio, VA, 1985). Nel 2009 partecipa al Corso Superiore di Arti
Visive della Fondazione Antonio Ratti e prende parte al programma di residenze della Dena
Foundation for Contemporary Art a Parigi. Per l’anno 2010 è assegnatario di uno studio
presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Nel 2013 è artista in residenza al
Centre international d’art et du paysage di Vassivière e partecipa al programma di residenza
dell’Istitut Français presso la Cité Internationale des Arts di Parigi. Nel 2015 viene invitato a
partecipare al progetto di residenza Performing Archive di Careof, Milano. I suoi lavori sono
stati proiettati in numerosi festival in Italia e all’estero ed esposti in spazi e istituzioni
internazionali quali Whitechapel Gallery (Londra, UK), Fondation d’entreprise Ricard (Parigi,
FR), De Vleeshal (Middelburg, NL), Centre international d’art et du paysage (Vassivière, FR)
NAi - National Architecture Institute (Rotterdam, NL), Artspace (Auckland, NZ), Matadero
(Madrid, E), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), Museo Villa Croce (Genova),
PAC – Padiglione Arte Contemporanea (Milano), MACRO (Roma), MAGA (Gallarate),
Auditorium Parco della Musica (Roma) e spazi come Fiorucci Art Trust (London, UK),
Portmaneteau (Ginevra, CH), ODD (Bucarest, RO), Peep-Hole, Gasconade, Careof
(Milano).
http://www.clubgamec.it
http://www.theblank.it/artdate-2016/
ufficio stampa
Maddalena Bonicelli
maddalena.bonicelli@gmail.com
+39 335 6857707
14
maggio 2016
(Not) so close
Dal 14 al 15 maggio 2016
arte contemporanea
Location
RESIDENZA CASAROTTO
Treviolo, Via E. Frizzoni, 5, (Bergamo)
Treviolo, Via E. Frizzoni, 5, (Bergamo)
Vernissage
14 Maggio 2016, ore 16.30
Sito web
www.clubgamec.it
Autore
Curatore