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Andrea Barzaghi – Verso nuovi lidi
Andrea Barzaghi, è diventato ben presto famoso grazie alle sue scene di paesaggi di grande dinamicità prospettica, teatro
di accadimenti onirici e visionari. Si tratta per lo più di spazi aperti, boschi, viali alberati, incroci di strade bianche, campi
dove l’uomo compare sporadicamente; i personaggi non sono mai definiti, appaiono piuttosto come sagome e sono
spesso chiamati in causa a compiere delle azioni surreali ed inverosimili
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Federico Rui Arte Contemporanea, in collaborazione con Galleria Zak Project Space, è lieta di presentare la prima
personale milanese di Andrea Barzaghi (Monza, 1988) dal titolo “Verso nuovi lidi”, a cura di Gaia Pasi. La mostra, che
inaugura giovedì 12 maggio alle ore 18.30, presenta l’ultimo ciclo di lavori realizzati nel corso del 2015 a Norimberga, città
dove l’artista vive e lavora dal 2011.
Andrea Barzaghi, è diventato ben presto famoso grazie alle sue scene di paesaggi di grande dinamicità prospettica, teatro
di accadimenti onirici e visionari. Si tratta per lo più di spazi aperti, boschi, viali alberati, incroci di strade bianche, campi
dove l’uomo compare sporadicamente; i personaggi non sono mai definiti, appaiono piuttosto come sagome e sono
spesso chiamati in causa a compiere delle azioni surreali ed inverosimili. Gli uomini di Barzaghi volano, cadono dal cielo,
compongono file prospettiche simili a quelle degli alberi nei vivai, camminano sull’acqua o si mimetizzano nel quadro
scomparendovi, colorandolo di inedite e più misteriose valenze come già intuivamo nel lavoro Protesi (2015) che ben
rappresenta il passaggio a un nuovo modo di concepire il quadro.
In questo ciclo di lavori Barzaghi elimina completamente le linee prospettiche e geometriche di costruzione e d’impianto
dei vecchi dipinti per lasciare il posto a campiture di colore più ampie e definite. La narrazione, le azioni dei personaggi
diventano sempre meno referenziali ed importanti, subordinandosi all’insieme dove è il colore a fare da padrone.
Gli ultimi lavori sono caratterizzati dall’essenzialità. L’artista attua una sorta di “pulizia” all’interno del quadro, sottraendo
quegli elementi, sia tecnici che visivi, che potevano distrarre osservatore da quello che è l’”essenza”, il cuore del lavoro.
Questa operazione, ha spostato di conseguenza l’attenzione di Barzaghi su componenti tecniche della pittura che prima
rimanevano in secondo piano: il bilanciamento dei pesi, l’utilizzo del colore, la forma. Al riguardo, Andrea Barzaghi scrive “in
questi ultimi lavori, ho cercato un nuovo modo d’approccio all’atto del dipingere. Sulla tela dispongo segni archetipi come
uomini, alberi, palazzi e piazze collocati in spazi che non rappresentano luoghi fisici. Il tutto ricercando un equilibrio formale,
ottenuto anche tramite il dialogo tra i contenuti concettuali del lavoro”.
Concetto e tecnica, teoria e pratica trovano nel quadro il loro punto di tangenza. Non sono più due momenti separati bensì
due forze che si alimentano l’una con l’altra sulla superficie dell’opera.
personale milanese di Andrea Barzaghi (Monza, 1988) dal titolo “Verso nuovi lidi”, a cura di Gaia Pasi. La mostra, che
inaugura giovedì 12 maggio alle ore 18.30, presenta l’ultimo ciclo di lavori realizzati nel corso del 2015 a Norimberga, città
dove l’artista vive e lavora dal 2011.
Andrea Barzaghi, è diventato ben presto famoso grazie alle sue scene di paesaggi di grande dinamicità prospettica, teatro
di accadimenti onirici e visionari. Si tratta per lo più di spazi aperti, boschi, viali alberati, incroci di strade bianche, campi
dove l’uomo compare sporadicamente; i personaggi non sono mai definiti, appaiono piuttosto come sagome e sono
spesso chiamati in causa a compiere delle azioni surreali ed inverosimili. Gli uomini di Barzaghi volano, cadono dal cielo,
compongono file prospettiche simili a quelle degli alberi nei vivai, camminano sull’acqua o si mimetizzano nel quadro
scomparendovi, colorandolo di inedite e più misteriose valenze come già intuivamo nel lavoro Protesi (2015) che ben
rappresenta il passaggio a un nuovo modo di concepire il quadro.
In questo ciclo di lavori Barzaghi elimina completamente le linee prospettiche e geometriche di costruzione e d’impianto
dei vecchi dipinti per lasciare il posto a campiture di colore più ampie e definite. La narrazione, le azioni dei personaggi
diventano sempre meno referenziali ed importanti, subordinandosi all’insieme dove è il colore a fare da padrone.
Gli ultimi lavori sono caratterizzati dall’essenzialità. L’artista attua una sorta di “pulizia” all’interno del quadro, sottraendo
quegli elementi, sia tecnici che visivi, che potevano distrarre osservatore da quello che è l’”essenza”, il cuore del lavoro.
Questa operazione, ha spostato di conseguenza l’attenzione di Barzaghi su componenti tecniche della pittura che prima
rimanevano in secondo piano: il bilanciamento dei pesi, l’utilizzo del colore, la forma. Al riguardo, Andrea Barzaghi scrive “in
questi ultimi lavori, ho cercato un nuovo modo d’approccio all’atto del dipingere. Sulla tela dispongo segni archetipi come
uomini, alberi, palazzi e piazze collocati in spazi che non rappresentano luoghi fisici. Il tutto ricercando un equilibrio formale,
ottenuto anche tramite il dialogo tra i contenuti concettuali del lavoro”.
Concetto e tecnica, teoria e pratica trovano nel quadro il loro punto di tangenza. Non sono più due momenti separati bensì
due forze che si alimentano l’una con l’altra sulla superficie dell’opera.
12
maggio 2016
Andrea Barzaghi – Verso nuovi lidi
Dal 12 maggio al 15 luglio 2016
arte contemporanea
Location
FEDERICO RUI ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Filippo Turati, 38, (Milano)
Milano, Via Filippo Turati, 38, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdi 15.00-19.00 sabato su appuntamento
Vernissage
12 Maggio 2016, ore 18.30
Autore
Curatore