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Inaugurazione della galleria + Christian Martinelli – Still&Life
Il nome della galleria è un omaggio al primo tra i fotogrammi che compongono le pellicole, di solito utilizzato per caricare il rullino e non effettivamente impiegato.
La mostra propone una selezione di fotografie che rientrano in una delle serie più recenti dell’artista Christian Martinelli.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
00A GALLERY
Inaugurazione della galleria
e mostra dell'artista Christian Martinelli "Still&Life"
Inaugurazione:
venerdì 20 Maggio 2016, ore 18.30
Durata della mostra:
21 - 29 Maggio 2016. La mostra rimane aperta fino al 29/05 dal venerdì alla domenica, ore 11.00 - 22.00. Giovedì 26/05 alle ore 20.00 si terrà una serata in compagnia dell'artista. Entrata gratuita.
Luogo: 00A Gallery, Via Ortenstein 2, 39012 Merano
A cura di Camilla Martinelli
Venerdì 20 maggio 2016 alle ore 18.30 inaugura un nuovo spazio per l'arte contemporanea a Merano.
Si tratta della 00A Gallery, un centro espositivo per la fotografia, nato su iniziativa dell'artista Christian Martinelli e dell'associazione 00A. Il nome della galleria e dell'associazione (zero zero a), è un omaggio al primo tra i fotogrammi che compongono le pellicole, di solito utilizzato per caricare il rullino e non effettivamente impiegato. Un simbolo della magia del venire ad essere dell’immagine fotografica, che nasce proprio da quel “punto 0″.
La galleria intende valorizzare la fotografia altoatesina e riflettere sulla natura dei medium analogici nel contemporaneo, ma anche favorire il dialogo culturale a Merano ed essere un nuovo spazio per d'arte in e per la città. Con i suoi 100 mq di superficie espositiva, facilmente raggiungibile a piedi, la 00A Gallery invita cittadini e curiosi alla visita gratuita delle iniziative proposte. A partire da maggio 2016, per un arco temporale di circa 9 mesi, sarà presentata una serie di mostre di artisti altoatesini, creativi legati alla città di Merano e non solo: Christian Martinelli, Nicola Morandini, Simon Perathoner, Werner Gasser, Ornela Cekrezi & Johannes Inderst, Andrea Salvà, Elisabeth Hölzl e Ulrich Egger. Le mostre, a cura di Camilla Martinelli, prevedono un programma collaterale volto ad approfondire l'opera degli artisti.
La mostra intitolata "Still&Life", propone una selezione di fotografie che rientrano in una delle serie più recenti dell'artista meranese Christian Martinelli. Il motivo artistico della natura morta, si fa espediente per riflettere sul divario tra il tempo scientifico e la temporalità vissuta intimamente da ciascuno di noi. Le nature morte di Martinelli recano traccia di un'azione intercorsa durante l'esposizione fotografica, un avvenimento che non si esplicita in un racconto visivo fatto di dati a cui ricondurre una certa consequenzialità, ma che è solo intuibile nell'effetto "mosso" proprio di alcuni particolari. In fase di esposizione, l'artista è intervenuto sui soggetti portandoli talvolta a combustione, tanto che l'impressione fotografica ha registrato non solo i soggetti in sé, ma anche i cambiamenti intercorsi in fase di esposizione.
La durata reale, l'esperienza immediata percepita dalla coscienza, è cristallizzata nell'immobilità di un'immagine, quella fotografica, atta per definizione a cogliere un singolo istante.
Le nature morte dell'artista, ci riportano alla delicatezza e alla ricerca metafisica dell'essenzialità immaginale di Giorgio Morandi, ma anche alla ricerca coloristica di Luigi Ghirri e all'uso del fuoco come principio dialetticamente attivo, che corrode e trasforma intenzionalmente la materia, tipica di Alberto Burri. La perfezione delle forme colte dall'obiettivo, minata dall'intento dell'artista, che le rende così "difettose", mosse, vitali, allude alla caducità e mutevolezza delle cose terrene, ma anche all'intimo trascorrere del tempo vissuto nel corso della realizzazione artistica. L'ambizione alla semplicità va intenzionalmente in scacco per lasciare spazio a una disillusa e cosciente logica del difetto, che si esplicita nell'installazione posta al centro della galleria, una vetrina luminosa con una serie di still life d'epoca.
Il particolare processo impiegato da Martinelli, è reso possibile dai medium utilizzati, del tutto unici nel loro genere. Martinelli ha ideato molti anni fa un dispositivo per realizzare foto di grande formato in altissima qualità, un cubo di 8 m2 che lo accompagna del suo stile di vita itinerante e che gli permette di realizzare fotografie in situ in tutta Europa. Il cubo è il dispositivo concreto attraverso il quale le fotografie vengono ad essere, una sorta di camera obscura in formato gigante, ma è anche un'opera in sé, che tutto specchia e in essa si specchia. L'iperdefinizione delle immagini di Martinelli, tutte pezzi unici e in scala reale 1:1, è dovuta all'impiego di una carta fotografica rara un tempo utilizzata per sviluppare diapositive e riprodurre opere d'arte, che invece di lavorare per inversione, dal negativo al positivo, sviluppa dal positivo verso il positivo. Una carta cibachrome prodotta sin da 65 anni fa da quella che un tempo fu la sede svizzera della ditta Ilford Photo. Ad oggi la Ilford non esiste più e Martinelli circa tre anni fa ha cercato di acquistare quanta più carta possibile, tanto da diventarne, con i suoi 300 mq, uno degli ultimi due più importanti possessori al mondo. L'utilizzo di questa carta speciale, permette all'artista di raggiungere una purezza e una saturazione cromatica irraggiungibile da altri prodotti simili e di realizzare perciò immagini di altissima qualità. Se all'osservazione attenta di molte fotografie realizzate con processi analogici, possiamo riconoscere la grana che le compone, per il digitale diremmo i pixel che le compongono, nelle immagini iperdefinite di Martinelli non riscontriamo alcun processo di ingrandimento, alcuna trasposizione, ma la corrispondenza assoluta tra l'oggetto reale e la sua rappresentazione: potremo osservare da vicino anche tramite una lente di ingrandimento, ma quel che vedremo è e rimane pura materia.
La natura analogica del medium impiegato da Martinelli per fare fotografia, una scelta anacronistica e in antitesi con il più moderno utilizzo di macchine fotografiche digitali, esprime in sé un atteggiamento coraggioso e nostalgico che ci riconduce alle tecniche proprie degli albori della fotografia, ma rispecchia allo stesso tempo la volontà precisa di vivere la fotografia come momento unico ed irriproducibile, fatto di attese, di valutazioni e correzioni di natura tecnica, di una rielaborazione del tutto personale del concetto di tempo e durata.
La mostra rimane aperta fino al 29/05 dal venerdì alla domenica, ore 11.00 - 22.00. Giovedì 26/05 alle ore 20.00 si terrà una serata in compagnia dell'artista.
Entrata gratuita
BIOGRAFIA
Christian Martinelli è nato nel 1970 a Merano. Fotografo autodidatta, ha realizzato reportage fotografici in tutto il mondo, nei Balcani, in Austria, Romania, Moldavia, Repubblica Ceca, Venezuela, Equador, Mongolia, Spagna, Messico, Haiti. Nel 2016 ha presentato una grande mostra personale presso la sede espositiva Fotoforum, Innsbruck. Martinelli ha esposto in occasione di molte mostre in Italia e all'estero: in occasione di "Relations in form" a Quartair, L'Aja, Olanda (2014), presso il Circolo artistico di Ortisei e la Casa della Cultura di Merano (2013), a Dolomiti Contemporanee, Agordo, Belluno (2012), alla fiera KunstArt Bolzano, alla Galleria Son di Berlino e in occasione di "Panorama 4", Fortezza, Alto Adige (2011). Nel 2009 ha esposto a Merano Arte e alla Fiera d'Arte di Innsbruck, nel 2008 alla Galleria Visios Quest di Genova e alla Mg Galerie di Vienna, mentre del 2007 si ricordano le esposizioni alla Galleria Miró di Praga e a Spinnerei, Lipsia. Nel 2006 le sue opere sono state presentate presso l'Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, l'Istituto Italiano di Cultura di Copenhagen, il Museo d'arte contemporanea Villa Croce di Genova. Vive e lavora tra Merano, Innsbruck e Berlino.
Sito web 00A Gallery:
http://martinellichristian.wix.com/ip-law-firm#!blank-1/h20ly
Pagina facebook 00A Gallery:
facebook.com/00aGallery
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CONTATTO STAMPA:
Camilla Martinelli
Tel. 338 9332412
kamilla.martinelli@gmail.com
00A GALLERY
Inaugurazione della galleria
e mostra dell'artista Christian Martinelli "Still&Life"
Inaugurazione:
venerdì 20 Maggio 2016, ore 18.30
Durata della mostra:
21 - 29 Maggio 2016. La mostra rimane aperta fino al 29/05 dal venerdì alla domenica, ore 11.00 - 22.00. Giovedì 26/05 alle ore 20.00 si terrà una serata in compagnia dell'artista. Entrata gratuita.
Luogo: 00A Gallery, Via Ortenstein 2, 39012 Merano
A cura di Camilla Martinelli
Venerdì 20 maggio 2016 alle ore 18.30 inaugura un nuovo spazio per l'arte contemporanea a Merano.
Si tratta della 00A Gallery, un centro espositivo per la fotografia, nato su iniziativa dell'artista Christian Martinelli e dell'associazione 00A. Il nome della galleria e dell'associazione (zero zero a), è un omaggio al primo tra i fotogrammi che compongono le pellicole, di solito utilizzato per caricare il rullino e non effettivamente impiegato. Un simbolo della magia del venire ad essere dell’immagine fotografica, che nasce proprio da quel “punto 0″.
La galleria intende valorizzare la fotografia altoatesina e riflettere sulla natura dei medium analogici nel contemporaneo, ma anche favorire il dialogo culturale a Merano ed essere un nuovo spazio per d'arte in e per la città. Con i suoi 100 mq di superficie espositiva, facilmente raggiungibile a piedi, la 00A Gallery invita cittadini e curiosi alla visita gratuita delle iniziative proposte. A partire da maggio 2016, per un arco temporale di circa 9 mesi, sarà presentata una serie di mostre di artisti altoatesini, creativi legati alla città di Merano e non solo: Christian Martinelli, Nicola Morandini, Simon Perathoner, Werner Gasser, Ornela Cekrezi & Johannes Inderst, Andrea Salvà, Elisabeth Hölzl e Ulrich Egger. Le mostre, a cura di Camilla Martinelli, prevedono un programma collaterale volto ad approfondire l'opera degli artisti.
La mostra intitolata "Still&Life", propone una selezione di fotografie che rientrano in una delle serie più recenti dell'artista meranese Christian Martinelli. Il motivo artistico della natura morta, si fa espediente per riflettere sul divario tra il tempo scientifico e la temporalità vissuta intimamente da ciascuno di noi. Le nature morte di Martinelli recano traccia di un'azione intercorsa durante l'esposizione fotografica, un avvenimento che non si esplicita in un racconto visivo fatto di dati a cui ricondurre una certa consequenzialità, ma che è solo intuibile nell'effetto "mosso" proprio di alcuni particolari. In fase di esposizione, l'artista è intervenuto sui soggetti portandoli talvolta a combustione, tanto che l'impressione fotografica ha registrato non solo i soggetti in sé, ma anche i cambiamenti intercorsi in fase di esposizione.
La durata reale, l'esperienza immediata percepita dalla coscienza, è cristallizzata nell'immobilità di un'immagine, quella fotografica, atta per definizione a cogliere un singolo istante.
Le nature morte dell'artista, ci riportano alla delicatezza e alla ricerca metafisica dell'essenzialità immaginale di Giorgio Morandi, ma anche alla ricerca coloristica di Luigi Ghirri e all'uso del fuoco come principio dialetticamente attivo, che corrode e trasforma intenzionalmente la materia, tipica di Alberto Burri. La perfezione delle forme colte dall'obiettivo, minata dall'intento dell'artista, che le rende così "difettose", mosse, vitali, allude alla caducità e mutevolezza delle cose terrene, ma anche all'intimo trascorrere del tempo vissuto nel corso della realizzazione artistica. L'ambizione alla semplicità va intenzionalmente in scacco per lasciare spazio a una disillusa e cosciente logica del difetto, che si esplicita nell'installazione posta al centro della galleria, una vetrina luminosa con una serie di still life d'epoca.
Il particolare processo impiegato da Martinelli, è reso possibile dai medium utilizzati, del tutto unici nel loro genere. Martinelli ha ideato molti anni fa un dispositivo per realizzare foto di grande formato in altissima qualità, un cubo di 8 m2 che lo accompagna del suo stile di vita itinerante e che gli permette di realizzare fotografie in situ in tutta Europa. Il cubo è il dispositivo concreto attraverso il quale le fotografie vengono ad essere, una sorta di camera obscura in formato gigante, ma è anche un'opera in sé, che tutto specchia e in essa si specchia. L'iperdefinizione delle immagini di Martinelli, tutte pezzi unici e in scala reale 1:1, è dovuta all'impiego di una carta fotografica rara un tempo utilizzata per sviluppare diapositive e riprodurre opere d'arte, che invece di lavorare per inversione, dal negativo al positivo, sviluppa dal positivo verso il positivo. Una carta cibachrome prodotta sin da 65 anni fa da quella che un tempo fu la sede svizzera della ditta Ilford Photo. Ad oggi la Ilford non esiste più e Martinelli circa tre anni fa ha cercato di acquistare quanta più carta possibile, tanto da diventarne, con i suoi 300 mq, uno degli ultimi due più importanti possessori al mondo. L'utilizzo di questa carta speciale, permette all'artista di raggiungere una purezza e una saturazione cromatica irraggiungibile da altri prodotti simili e di realizzare perciò immagini di altissima qualità. Se all'osservazione attenta di molte fotografie realizzate con processi analogici, possiamo riconoscere la grana che le compone, per il digitale diremmo i pixel che le compongono, nelle immagini iperdefinite di Martinelli non riscontriamo alcun processo di ingrandimento, alcuna trasposizione, ma la corrispondenza assoluta tra l'oggetto reale e la sua rappresentazione: potremo osservare da vicino anche tramite una lente di ingrandimento, ma quel che vedremo è e rimane pura materia.
La natura analogica del medium impiegato da Martinelli per fare fotografia, una scelta anacronistica e in antitesi con il più moderno utilizzo di macchine fotografiche digitali, esprime in sé un atteggiamento coraggioso e nostalgico che ci riconduce alle tecniche proprie degli albori della fotografia, ma rispecchia allo stesso tempo la volontà precisa di vivere la fotografia come momento unico ed irriproducibile, fatto di attese, di valutazioni e correzioni di natura tecnica, di una rielaborazione del tutto personale del concetto di tempo e durata.
La mostra rimane aperta fino al 29/05 dal venerdì alla domenica, ore 11.00 - 22.00. Giovedì 26/05 alle ore 20.00 si terrà una serata in compagnia dell'artista.
Entrata gratuita
BIOGRAFIA
Christian Martinelli è nato nel 1970 a Merano. Fotografo autodidatta, ha realizzato reportage fotografici in tutto il mondo, nei Balcani, in Austria, Romania, Moldavia, Repubblica Ceca, Venezuela, Equador, Mongolia, Spagna, Messico, Haiti. Nel 2016 ha presentato una grande mostra personale presso la sede espositiva Fotoforum, Innsbruck. Martinelli ha esposto in occasione di molte mostre in Italia e all'estero: in occasione di "Relations in form" a Quartair, L'Aja, Olanda (2014), presso il Circolo artistico di Ortisei e la Casa della Cultura di Merano (2013), a Dolomiti Contemporanee, Agordo, Belluno (2012), alla fiera KunstArt Bolzano, alla Galleria Son di Berlino e in occasione di "Panorama 4", Fortezza, Alto Adige (2011). Nel 2009 ha esposto a Merano Arte e alla Fiera d'Arte di Innsbruck, nel 2008 alla Galleria Visios Quest di Genova e alla Mg Galerie di Vienna, mentre del 2007 si ricordano le esposizioni alla Galleria Miró di Praga e a Spinnerei, Lipsia. Nel 2006 le sue opere sono state presentate presso l'Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, l'Istituto Italiano di Cultura di Copenhagen, il Museo d'arte contemporanea Villa Croce di Genova. Vive e lavora tra Merano, Innsbruck e Berlino.
Sito web 00A Gallery:
http://martinellichristian.wix.com/ip-law-firm#!blank-1/h20ly
Pagina facebook 00A Gallery:
facebook.com/00aGallery
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CONTATTO STAMPA:
Camilla Martinelli
Tel. 338 9332412
kamilla.martinelli@gmail.com
20
maggio 2016
Inaugurazione della galleria + Christian Martinelli – Still&Life
Dal 20 al 29 maggio 2016
fotografia
Location
00A GALLERY
Merano, Vicolo Ortenstein, 2, (Bolzano)
Merano, Vicolo Ortenstein, 2, (Bolzano)
Orario di apertura
11.00 - 22.00
Vernissage
20 Maggio 2016, h 18.30
Autore
Curatore