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Bridge Art – RECAP #full(y)_grounding residence//1
Gli artisti presenteranno un compendio audio visuale d’emozioni, ricordi, avvenimenti, suggestioni, frutto dello scambio relazionale e della ricerca sul territorio netino, effettuati durante il periodo di residenza @Tenuta la Favola. La residenza dal titolo le impalpabili impronte della carta e la geografia sensibile è un progetto a cura di Helia Hamedani
Comunicato stampa
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Sabato 7 maggio 2016 alle ore 19.00 Bridge Art // contemporary visions con il patrocinio del Comune di Noto ha il piacere di inaugurare presso lo spazio romano CANOVA22, la mostra RECAP #full(y)_grounding//1 – Fabrizio Cicero, Arash Irandoust e Germano Serafini. Gli artisti presenteranno un compendio audio visuale d’emozioni, ricordi, avvenimenti, suggestioni, frutto dello scambio relazionale e della ricerca sul territorio netino, effettuati durante il periodo di residenza @Tenuta la Favola. La residenza dal titolo le impalpabili impronte della carta e la geografia sensibile è un progetto a cura di Helia Hamedani.
Spazio unico per l’arte contemporanea concepito come un’emotional room CANOVA22, l’antica fornace del famoso scultore, si fa qui da cassa di risonanza di una video installazione immersiva, dove si fondono tempo, spazio, luogo, identità e vissuto degli artisti trasformandosi in esperienza collettiva.
Fabrizio Cicero, l’artista siciliano che lavora sul sottile confine tra bellezza e orrore come se fossero una metafora giocosa dei conflitti dell’uomo, presenterà due sculture in pietra netina (Fossile 1 e Fossile 2) e un video dal titolo “Casa Nostra” incentrato sull’abbandono di luoghi un tempo carichi di energia e di cui oggi si ha solo qualche sentore. Arash Irandoust, l’artista iraniano, presenterà un estratto della video installazione ” I racconti di paesaggio/ The tales of the landscape “. Come afferma Arash -il paesaggio non si può seguire dal finestrino di un treno o di un aereo, proprio perché di solito, non va da nessuna parte. Il paesaggio non ha e non vuole una direzione: siamo noi che definendone i confini ci illudiamo d’averne trovata una-. Germano Serafini, l’artista romano, guarda anche al cielo come un punto di riferimento. La stella polare è il punto chiave dell’uomo per orientarsi nel visibile. Nel suo video si trova al centro dell’immagine e al centro del casale dove in Sicilia ha vissuto. La stessa volta celeste per tutti noi sembra -azzerare la distanza storico-temporale con le persone che in passato sono vissute su questa terra-. L’intero lavoro di cui questo video è l’incipit, si intitola “VITE – Nei secoli dei secoli”.
(Helia Hamedani)
Seguirà una degustazione dei vini della Tenuta la Favola
TESTO DI HELIA HAMEDANI
Non esistono forme nella natura, allo stato selvaggio, poiché è il nostro sguardo che le crea, ritagliandole nello spessore del visibile… estetica relazionale, Nicolas Bourriaud
Siamo alla fine temporale della nostra ricerca, anche se la memoria del territorio continuerà la sua vita nei ricordi di ognuno di noi. Come avevamo già previsto il punto di partenza doveva essere il luogo stesso che ci ospitava. Ovviamente il territorio ci ha offerto tante altre possibilità che erano fuori dalla nostra immaginazione.
Ho invitato degli artisti che nel loro percorso creativo hanno in comune una peculiare capacità di percezione di quello che ho chiamato il sovrasensibile (un sesto senso per la natura e la geografia). La casetta della tenuta si è trasformata in uno spazio per sperimentare, convivere, diventare amici e dialogare; un’apertura verso una discussione senza limite.
Ognuno di loro ha affrontato il tema comune della ricerca con la sua impronta personale mentre è evidente una forte collaborazione professionale ed amichevole per approfondire e realizzare idee. Come se fosse una Jam session dove la partitura è il territorio e ognuno realizza la sua composizione e ritrova la sua parte. Nulla di preordinato ma con una griglia di accordi nel campo dell’immaginario.
Altre opere realizzate durante la residenza saranno presentate in occasione della futura mostra a Noto presso il C.U.MO. Mentre il contesto sociale attuale limita le possibilità interpersonali, il diario di bordo degli artisti durante l’esperienza residenziale è ricco di momenti indimenticabili che non avrebbero provato nella solitudine dei loro studi. Per chi difende l’Estetica Relazionale, e io sono una di loro, il dialogo conviviale degli artisti e il loro interscambio con il territorio ed i suoi residenti, è di per sé un’opera d’arte contemporanea. Un’esperienza impalpabile e sensibile ma trasponibile nell’esperienza umana, come afferma Nicolas Bourriaud: ”L’arte è uno stato d’incontro.”
media partner Artribune
partner SPAZIO Y
main sponsor Tenuta la Favola
patrocinio del Comune di Noto
BRIDGE ART/CONTEMPORARY VISIONS #RECAP full(y)_grounding residence//1 @ CANOVA22
Fabrizio Cicero – Arash Irandoust – Germano Serafini
a cura di Lori Adragna e Helia Hamedani
CANOVA22
Via Antonio Canova 22 – Roma
sabato 7 maggio 2016 h 19.00
Comunicazione visiva: Lucio Fabale Ufficio stampa: Caterina Assunti bridgeart.press@gmail.com info.bridgeart@gmail.com
TENUTA LA FAVOLA http://www.tenutalafavola.it/web
Facebook page https://www.facebook.com/bridgeart15
Spazio unico per l’arte contemporanea concepito come un’emotional room CANOVA22, l’antica fornace del famoso scultore, si fa qui da cassa di risonanza di una video installazione immersiva, dove si fondono tempo, spazio, luogo, identità e vissuto degli artisti trasformandosi in esperienza collettiva.
Fabrizio Cicero, l’artista siciliano che lavora sul sottile confine tra bellezza e orrore come se fossero una metafora giocosa dei conflitti dell’uomo, presenterà due sculture in pietra netina (Fossile 1 e Fossile 2) e un video dal titolo “Casa Nostra” incentrato sull’abbandono di luoghi un tempo carichi di energia e di cui oggi si ha solo qualche sentore. Arash Irandoust, l’artista iraniano, presenterà un estratto della video installazione ” I racconti di paesaggio/ The tales of the landscape “. Come afferma Arash -il paesaggio non si può seguire dal finestrino di un treno o di un aereo, proprio perché di solito, non va da nessuna parte. Il paesaggio non ha e non vuole una direzione: siamo noi che definendone i confini ci illudiamo d’averne trovata una-. Germano Serafini, l’artista romano, guarda anche al cielo come un punto di riferimento. La stella polare è il punto chiave dell’uomo per orientarsi nel visibile. Nel suo video si trova al centro dell’immagine e al centro del casale dove in Sicilia ha vissuto. La stessa volta celeste per tutti noi sembra -azzerare la distanza storico-temporale con le persone che in passato sono vissute su questa terra-. L’intero lavoro di cui questo video è l’incipit, si intitola “VITE – Nei secoli dei secoli”.
(Helia Hamedani)
Seguirà una degustazione dei vini della Tenuta la Favola
TESTO DI HELIA HAMEDANI
Non esistono forme nella natura, allo stato selvaggio, poiché è il nostro sguardo che le crea, ritagliandole nello spessore del visibile… estetica relazionale, Nicolas Bourriaud
Siamo alla fine temporale della nostra ricerca, anche se la memoria del territorio continuerà la sua vita nei ricordi di ognuno di noi. Come avevamo già previsto il punto di partenza doveva essere il luogo stesso che ci ospitava. Ovviamente il territorio ci ha offerto tante altre possibilità che erano fuori dalla nostra immaginazione.
Ho invitato degli artisti che nel loro percorso creativo hanno in comune una peculiare capacità di percezione di quello che ho chiamato il sovrasensibile (un sesto senso per la natura e la geografia). La casetta della tenuta si è trasformata in uno spazio per sperimentare, convivere, diventare amici e dialogare; un’apertura verso una discussione senza limite.
Ognuno di loro ha affrontato il tema comune della ricerca con la sua impronta personale mentre è evidente una forte collaborazione professionale ed amichevole per approfondire e realizzare idee. Come se fosse una Jam session dove la partitura è il territorio e ognuno realizza la sua composizione e ritrova la sua parte. Nulla di preordinato ma con una griglia di accordi nel campo dell’immaginario.
Altre opere realizzate durante la residenza saranno presentate in occasione della futura mostra a Noto presso il C.U.MO. Mentre il contesto sociale attuale limita le possibilità interpersonali, il diario di bordo degli artisti durante l’esperienza residenziale è ricco di momenti indimenticabili che non avrebbero provato nella solitudine dei loro studi. Per chi difende l’Estetica Relazionale, e io sono una di loro, il dialogo conviviale degli artisti e il loro interscambio con il territorio ed i suoi residenti, è di per sé un’opera d’arte contemporanea. Un’esperienza impalpabile e sensibile ma trasponibile nell’esperienza umana, come afferma Nicolas Bourriaud: ”L’arte è uno stato d’incontro.”
media partner Artribune
partner SPAZIO Y
main sponsor Tenuta la Favola
patrocinio del Comune di Noto
BRIDGE ART/CONTEMPORARY VISIONS #RECAP full(y)_grounding residence//1 @ CANOVA22
Fabrizio Cicero – Arash Irandoust – Germano Serafini
a cura di Lori Adragna e Helia Hamedani
CANOVA22
Via Antonio Canova 22 – Roma
sabato 7 maggio 2016 h 19.00
Comunicazione visiva: Lucio Fabale Ufficio stampa: Caterina Assunti bridgeart.press@gmail.com info.bridgeart@gmail.com
TENUTA LA FAVOLA http://www.tenutalafavola.it/web
Facebook page https://www.facebook.com/bridgeart15
07
maggio 2016
Bridge Art – RECAP #full(y)_grounding residence//1
Dal 07 maggio al 07 giugno 2016
arte contemporanea
Location
CANOVA22
Roma, Via Antonio Canova, 22, (Roma)
Roma, Via Antonio Canova, 22, (Roma)
Vernissage
7 Maggio 2016, ore 19
Autore
Curatore