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Beppe Perin – Volti, figure e paesaggi: il gesto del colore
In occasione della donazione di Margherita Rossetti e Roberto Perin di alcuni autoritratti dell’artista Beppe Perin al Museo degli Affreschi “G.B. Cavalcaselle”, l’esposizione intende valorizzare l’importante lascito mostrando altre opere di uno dei più straordinari interpreti di quella pittura figurativa, tendente all’immediatezza e al gestuale, di cui l’artista fu abile interprete e rappresentate
Comunicato stampa
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In occasione della donazione di Margherita Rossetti e Roberto Perin di alcuni autoritratti dell’artista Beppe Perin al Museo degli Affreschi “G.B. Cavalcaselle”, inaugura Beppe Perin. Volti, figure e paesaggi: il gesto del colore.
La mostra, organizzata dall’Associazione Culturale Quinta Parete, presso lo Spazio Espositivo “La Meridiana”, in Via Oberdan 3 a Verona, intende valorizzare l’importante lascito della famiglia Perin mostrando altre opere di uno dei più straordinari interpreti di quella pittura figurativa, tendente all’immediatezza e al gestuale, di cui l’artista fu abile interprete e rappresentate.
Beppe Perin nasce a Montebello Vicentino, il 24 luglio 1950, vissuto a Zermenghedo fino al 1979, data in cui si trasferisce in Valpolicella. Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte “Napoleone Nani” di Verona, dal 1969 collabora a Milano col Maestro Enrico Baj, dove mette a frutto esperienze nel campo del collage e delle tempere. Dopo questo periodo, inizia una ricerca di pittura ad olio, che gli permette di inoltrarsi in forma nuova in un campo a lui caro, e cioè il ritratto. La continua produzione di opere di quegli anni gli frutta numerosi premi e riconoscimenti nonché esposizioni in importanti gallerie, musei e istituti d’arte. Tra i suoi lavori si ricordano il restauro degli affreschi della “Sala dei Consoli” e della scalinata in pietra dell’Accademia dell’Agricoltura, il restauro degli affreschi attribuiti a Liberale da Verona e a Caroto o a Giolfino in Piazza Erbe, le opere di Antonio Cavaggioni a San Zeno e Madonna col Bambino e i Santi Giacomo e Lazzaro.
L’importante attività pittorica, di abile restauratore e di sensibile e profondo conoscitore dei grandi maestri del passato, è interrotta dalla prematura scomparsa avvenuta nel 1994.
Conosciuto come ritrattista, sue opere sono presenti in molte collezioni private in tutta Europa, Africa e America.
La mostra veronese presenterà una ventina di pezzi di grandi e medie dimensioni: il mondo poetico e lirico dell’artista dei ritratti e dei paesaggi. Nucleo centrale i volti e le figure femminili e i “suoi” canneti, soggetti di un’essenzialità davvero unica.
Beppe Perin. Volti, figure e paesaggi: il gesto del colore
Spazio Espositivo “Galleria La Meridiana”
Via Oberdan 3, Verona
dal martedì alla domenica
dalle 16.00 alle 20.00
ingresso gratuito
045 800 6424
info:
www.quintaparete.it
La mostra, organizzata dall’Associazione Culturale Quinta Parete, presso lo Spazio Espositivo “La Meridiana”, in Via Oberdan 3 a Verona, intende valorizzare l’importante lascito della famiglia Perin mostrando altre opere di uno dei più straordinari interpreti di quella pittura figurativa, tendente all’immediatezza e al gestuale, di cui l’artista fu abile interprete e rappresentate.
Beppe Perin nasce a Montebello Vicentino, il 24 luglio 1950, vissuto a Zermenghedo fino al 1979, data in cui si trasferisce in Valpolicella. Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte “Napoleone Nani” di Verona, dal 1969 collabora a Milano col Maestro Enrico Baj, dove mette a frutto esperienze nel campo del collage e delle tempere. Dopo questo periodo, inizia una ricerca di pittura ad olio, che gli permette di inoltrarsi in forma nuova in un campo a lui caro, e cioè il ritratto. La continua produzione di opere di quegli anni gli frutta numerosi premi e riconoscimenti nonché esposizioni in importanti gallerie, musei e istituti d’arte. Tra i suoi lavori si ricordano il restauro degli affreschi della “Sala dei Consoli” e della scalinata in pietra dell’Accademia dell’Agricoltura, il restauro degli affreschi attribuiti a Liberale da Verona e a Caroto o a Giolfino in Piazza Erbe, le opere di Antonio Cavaggioni a San Zeno e Madonna col Bambino e i Santi Giacomo e Lazzaro.
L’importante attività pittorica, di abile restauratore e di sensibile e profondo conoscitore dei grandi maestri del passato, è interrotta dalla prematura scomparsa avvenuta nel 1994.
Conosciuto come ritrattista, sue opere sono presenti in molte collezioni private in tutta Europa, Africa e America.
La mostra veronese presenterà una ventina di pezzi di grandi e medie dimensioni: il mondo poetico e lirico dell’artista dei ritratti e dei paesaggi. Nucleo centrale i volti e le figure femminili e i “suoi” canneti, soggetti di un’essenzialità davvero unica.
Beppe Perin. Volti, figure e paesaggi: il gesto del colore
Spazio Espositivo “Galleria La Meridiana”
Via Oberdan 3, Verona
dal martedì alla domenica
dalle 16.00 alle 20.00
ingresso gratuito
045 800 6424
info:
www.quintaparete.it
29
aprile 2016
Beppe Perin – Volti, figure e paesaggi: il gesto del colore
Dal 29 aprile al 06 maggio 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE LA MERIDIANA
Verona, Via Guglielmo Oberdan, 3, (Verona)
Verona, Via Guglielmo Oberdan, 3, (Verona)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica
dalle 16.00 alle 20.00
Autore