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Il desiderio preso per la coda: beatitudine, solitudine, intensità
Nel corso del convegno “Il desiderio preso per la coda: beatitudine, solitudine, intensità” 23/24/ 25 aprile, organizzato dall’Associazione Italiana di Psicoanalisi (A.I.Psi) e dal Monastero di Fonte Avellana, ci sarà uno spazio dedicato alle mostre e alla performance
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel corso del convegno “Il desiderio preso per la coda: beatitudine,
solitudine, intensità” 23/24/ 25 aprile, organizzato dall’Associazione
Italiana di Psicoanalisi (A.I.Psi) e il Monastero di Fonte Avellana, ci sarà
uno spazio dedicato alle mostre e alla performance curatore Matteo De
Simone Saranno presenti per la performance Tiziana Cera Rosco “
Patientia 17esima intercessione”, Monalisa Tina “Per te”, Francesca Tilio
“Desidero essere” l’artista Agostino Arrivabene “ Sacro cuore”, Noa Pane
installazione site specific , Giovanni Tariello pittore “ il colore del
desiderio”, i fotografi Stelios Baklavas “Nude”, Mario Ferrara “ Il confine
come transizione”,Tina Massari”Mothers” Chiara Scarfò “Mi-Re” video.
Desiderio è tema fondamentale nella vita e nel pensiero dell’uomo: dalle
riflessioni psicoanalitiche a quelle filosofiche, da quelle religiose e
spirituali, ai percorsi dell’arte o alle scienze in generale. Oggi si parla
spesso di un’estinzione del desiderio, come se la possibilità di accedere,
con facilità, a qualsiasi godimento e soddisfacimento offerto dalla società,
avesse svuotato di senso quella continua ricerca mai risolta che sta alla
base del desiderare. Come se il desiderio oggi si fosse trasformato in una
sorta di piacere autistico senza alcun investimento su un oggetto ma solo
su elementi parziali, con un predominio di comportamenti narcisistici in
cui predominano invidia, rivalità, distruttività. Ma non è facile tollerare il
desiderio, perché si è sempre soli a viverlo. Quando gli amanti si chiedono
l’un l’altro “mi ami?” è come se, non sopportando il desiderio come
mancanza, si chiedessero continuamente di essere trasformati da “amanti”
in “oggetti” d’amore. Desiderare è un compito davvero arduo. Chi desidera
è superiore a chi è desiderato, ma chi desidera è sempre solo, anche in un
rapporto d’amore infiammato dal massimo grado di coinvolgimento
sentimentale. Le parole che il desiderio compone sono illusioni di
messaggi profondi da se stessi all'amoroso oggetto che dimora,
ininterrottamente, altrove. Questo significa che c’è sempre un prezzo
molto alto da pagare per chi non vuol rinunciare al suo desiderio. Infatti,
desiderare, significa sperimentare la perdita del controllo, come essere
avvolti da una vertigine che è più forte di ogni altro pensiero.Il desiderio è
l’esperienza di uno scivolamento.
solitudine, intensità” 23/24/ 25 aprile, organizzato dall’Associazione
Italiana di Psicoanalisi (A.I.Psi) e il Monastero di Fonte Avellana, ci sarà
uno spazio dedicato alle mostre e alla performance curatore Matteo De
Simone Saranno presenti per la performance Tiziana Cera Rosco “
Patientia 17esima intercessione”, Monalisa Tina “Per te”, Francesca Tilio
“Desidero essere” l’artista Agostino Arrivabene “ Sacro cuore”, Noa Pane
installazione site specific , Giovanni Tariello pittore “ il colore del
desiderio”, i fotografi Stelios Baklavas “Nude”, Mario Ferrara “ Il confine
come transizione”,Tina Massari”Mothers” Chiara Scarfò “Mi-Re” video.
Desiderio è tema fondamentale nella vita e nel pensiero dell’uomo: dalle
riflessioni psicoanalitiche a quelle filosofiche, da quelle religiose e
spirituali, ai percorsi dell’arte o alle scienze in generale. Oggi si parla
spesso di un’estinzione del desiderio, come se la possibilità di accedere,
con facilità, a qualsiasi godimento e soddisfacimento offerto dalla società,
avesse svuotato di senso quella continua ricerca mai risolta che sta alla
base del desiderare. Come se il desiderio oggi si fosse trasformato in una
sorta di piacere autistico senza alcun investimento su un oggetto ma solo
su elementi parziali, con un predominio di comportamenti narcisistici in
cui predominano invidia, rivalità, distruttività. Ma non è facile tollerare il
desiderio, perché si è sempre soli a viverlo. Quando gli amanti si chiedono
l’un l’altro “mi ami?” è come se, non sopportando il desiderio come
mancanza, si chiedessero continuamente di essere trasformati da “amanti”
in “oggetti” d’amore. Desiderare è un compito davvero arduo. Chi desidera
è superiore a chi è desiderato, ma chi desidera è sempre solo, anche in un
rapporto d’amore infiammato dal massimo grado di coinvolgimento
sentimentale. Le parole che il desiderio compone sono illusioni di
messaggi profondi da se stessi all'amoroso oggetto che dimora,
ininterrottamente, altrove. Questo significa che c’è sempre un prezzo
molto alto da pagare per chi non vuol rinunciare al suo desiderio. Infatti,
desiderare, significa sperimentare la perdita del controllo, come essere
avvolti da una vertigine che è più forte di ogni altro pensiero.Il desiderio è
l’esperienza di uno scivolamento.
23
aprile 2016
Il desiderio preso per la coda: beatitudine, solitudine, intensità
Dal 23 al 25 aprile 2016
fotografia
arte contemporanea
performance - happening
arte contemporanea
performance - happening
Location
MONASTERO DELLA CROCE DI FONTE AVELLANA
Serra Sant'abbondio, Via Fonte Avellana, 1, (Pesaro E Urbino)
Serra Sant'abbondio, Via Fonte Avellana, 1, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
08.30/19.30
Vernissage
23 Aprile 2016, ore 15
Autore
Curatore