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Magdalo Mussio – La continuità dello sguardo artistico
Galleria Clivio ed Osart Gallery insieme per una nuova mostra interamente dedicata a Magdalo Mussio.
Attraverso più di 50 opere che vanno dall’inizio degli anni ’60 fino ai primi anni del 2000, la retrospettiva vuole presentare al pubblico l’artista italiano ripercorrendone il cammino creativo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Galleria Clivio e Osart Gallery insieme per una nuova mostra interamente dedicata al lavoro di Magdalo Mussio, curata dalla nota critica d'arte Daniela Palazzoli. L'esibizione si terrà contemporaneamente nelle rispettive sedi di Via Foro Buonaparte, 48 e via Lamarmora, 24 a Milano, dal 21 Aprile al 4 Giugno 2016.
Contestualmente, le due gallerie pubblicheranno il libro che dà il titolo alla mostra: La continuità dello sguardo artistico di Magdalo Mussio, a cura di Daniela Palazzoli.
Attraverso più di 50 opere che vanno dall'inizio degli anni '60 fino ai primi anni del 2000 e che coprono gran parte della sua produzione, La continuità dello sguardo artistico di Magdalo Mussio vuole presentare al pubblico l'artista italiano ripercorrendone il cammino creativo da troppo dimenticato dalle scene dell'arte contemporanea.
Magdalo Mussio è stato un intellettuale a tutto tondo che ha lavorato in diversi campi artistici dando sempre un'impronta decisa e personale alle proprie attività. Per esempio, grazie ai suoi studi e alla sua vicinanza con McLaren, è stato autore, regista e scenografo di corti e lungometraggi e film d'animazione, oltre a ricoprire il ruolo di caporedattore e manager editoriale presso la casa editrice Lerici, per una delle più importanti testate di arte in Italia: Marcatrè.
Queste attività non lo hanno distolto dal suo cammino artistico che ha avuto inizio addirittura negli anni '50 accanto a uno dei più grandi poeti italiani, Giuseppe Ungaretti. Da qui prosegue e si consolida la grande ricerca artistica verbo-visiva che lo accompagnerà per la sua intera vita. Lo stesso Mussio dichiara che a spingerlo verso questo nuovo stile di stampo grafico-pittorico e letterario-diaristico è un impulso istintivo e incontrollabile che lui stesso sintetizza così: “Sul margine della carta cominciai a scrivere parole fitte e illeggibili, raschiavo e spennellavo per poi di nuovo ricoprire nascondendole. Sopra scrivevo segreto, ma anche per me era ignoto quello che sotto vi era scritto, tanto che slittavo in una ambiguità pittorica.” - da Chiarevalli Monodico (1963-1986).
Sebbene la sua ricerca sia basata anche sulla parola, le opere di Magdalo Mussio stupiscono soprattutto per la ricercatezza della struttura pittorica e contemporaneamente per l'utilizzo fantasioso, armonico e innovativo dei materiali. L'artista ha infatti sposato l'idea di Umberto Eco: la cosiddetta “opera aperta”, estendendola poi fino al concettuale; ed è chiaro, guardando le sue opere, come esse generino sempre una storia diversa dall'altra. Questo ci fa capire come le tavole creative di Mussio non si limitano ad essere guardate ma trovano sempre la forza di evolversi e di sposare le immagini col pensiero.
Contestualmente, le due gallerie pubblicheranno il libro che dà il titolo alla mostra: La continuità dello sguardo artistico di Magdalo Mussio, a cura di Daniela Palazzoli.
Attraverso più di 50 opere che vanno dall'inizio degli anni '60 fino ai primi anni del 2000 e che coprono gran parte della sua produzione, La continuità dello sguardo artistico di Magdalo Mussio vuole presentare al pubblico l'artista italiano ripercorrendone il cammino creativo da troppo dimenticato dalle scene dell'arte contemporanea.
Magdalo Mussio è stato un intellettuale a tutto tondo che ha lavorato in diversi campi artistici dando sempre un'impronta decisa e personale alle proprie attività. Per esempio, grazie ai suoi studi e alla sua vicinanza con McLaren, è stato autore, regista e scenografo di corti e lungometraggi e film d'animazione, oltre a ricoprire il ruolo di caporedattore e manager editoriale presso la casa editrice Lerici, per una delle più importanti testate di arte in Italia: Marcatrè.
Queste attività non lo hanno distolto dal suo cammino artistico che ha avuto inizio addirittura negli anni '50 accanto a uno dei più grandi poeti italiani, Giuseppe Ungaretti. Da qui prosegue e si consolida la grande ricerca artistica verbo-visiva che lo accompagnerà per la sua intera vita. Lo stesso Mussio dichiara che a spingerlo verso questo nuovo stile di stampo grafico-pittorico e letterario-diaristico è un impulso istintivo e incontrollabile che lui stesso sintetizza così: “Sul margine della carta cominciai a scrivere parole fitte e illeggibili, raschiavo e spennellavo per poi di nuovo ricoprire nascondendole. Sopra scrivevo segreto, ma anche per me era ignoto quello che sotto vi era scritto, tanto che slittavo in una ambiguità pittorica.” - da Chiarevalli Monodico (1963-1986).
Sebbene la sua ricerca sia basata anche sulla parola, le opere di Magdalo Mussio stupiscono soprattutto per la ricercatezza della struttura pittorica e contemporaneamente per l'utilizzo fantasioso, armonico e innovativo dei materiali. L'artista ha infatti sposato l'idea di Umberto Eco: la cosiddetta “opera aperta”, estendendola poi fino al concettuale; ed è chiaro, guardando le sue opere, come esse generino sempre una storia diversa dall'altra. Questo ci fa capire come le tavole creative di Mussio non si limitano ad essere guardate ma trovano sempre la forza di evolversi e di sposare le immagini col pensiero.
21
aprile 2016
Magdalo Mussio – La continuità dello sguardo artistico
Dal 21 aprile al 04 giugno 2016
arte moderna e contemporanea
Location
OSART GALLERY
Milano, Corso Plebisciti, 12, (Milano)
Milano, Corso Plebisciti, 12, (Milano)
Orario di apertura
Dal Martedì al Sabato ore 10.30-13.00 e 14.30-19.00
Vernissage
21 Aprile 2016, Dalle ore 18.30 alle ore 21.00
Autore
Curatore