Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
06
febbraio 2009
architettura_mostre Il Mudi e la città Firenze, Ospedale degli Innocenti
Architettura
Dieci proposte per il Museo degli Innocenti tracciano nuovi itinerari nell’edifico del Brunelleschi. Per approfondire la conoscenza e scoprire relazioni inedite con il contesto urbano...
L’Ospedale degli Innocenti è parte essenziale del complesso della Santissima Annunziata, esempio della geometrica spazialità rinascimentale, che riporta sulla piazza gli elementi e i rapporti di un chiostro a scala urbana. La capacità di dialogare con gli spazi della piazza era uno dei requisiti richiesti dal concorso Costruendo il Mudi, lanciato dall’Istituto degli Innocenti nel maggio 2008, con l’obiettivo di valorizzare il proprio patrimonio storico-artistico e promuovere la cultura dell’infanzia.
La mostra dei progetti selezionati è stata allestita nella Galleria dei Dipinti, dove sono esposte, su pannelli di policarbonato, le tavole dei dieci studi finalisti: Studio Albini associati, Bodin et associés, Giuseppe Brugellis, n!studio, Fondarius Architecture, Ipostudio, Natalini, David Palterer, Ricci e Spaini, SPTA architetti.
Fra i criteri di valutazione dei progetti, la qualità della creazione museografica e la capacità di armonizzare le attività museali con le altre svolte quotidianamente all’interno dell’Ospedale: la sede Unicef, laboratori, asili, attività sociali. Il vincitore, proclamato durante l’inaugurazione della mostra, è il progetto dello studio fiorentino Ipostudio. I temi centrali del progetto sono l’accessibilità e la sensibilità verso le esigenze dei deboli, in linea con l’accoglienza e l’impegno sociale dell’Istituto: “Questa struttura, per sua natura aperta e disponibile, non è accessibile facilmente alle persone che, a vari livelli e gradi, sono portatori di disabilità varie”.
Per superare la grande barriera architettonica della scalinata sulla quale sorge il loggiato dell’Ospedale, l’accesso principale al Mudi viene ridisegnato presso la porta del Cortile delle Donne: “L’invenzione di un nuovo accesso per tutti, gestanti, anziani, genitori con carrozzine, disabili che, direttamente dalla piazza, possano facilmente accedere a tutti i luoghi della struttura”. Al fine di mantenere inalterato l’edificio rinascimentale, le proposte progettuali introducono la dimensione virtuale, sviluppando i nuovi programmi espositivi attraverso le varie tecnologie multimediali: schermi, suoni, proiezioni di immagini, lucii, testi.
n!studio concepisce il nuovo museo come uno “spazio funzionale e multimediale”, sovrapponendo la narrazione della storia dell’edificio a quella dell’architettura e dell’esposizione, secondo tre linee guida che si intrecciano su “un sistema espositivo a nastro che corre lungo le pareti” e che contiene sistemi informativi relativi al percorso scelto.
Anche lo Studio Albini introduce un nastro tecnologico sospeso “che, a partire dal loggiato, diviene l’elemento guida del percorso dei visitatori attraverso i loggiati dei cortili e gli spazi espositivi”.
La comunicazione è il filo conduttore che lega i progetti in mostra, assieme all’intreccio di itinerari – museografici, storici, artistici – attraverso le stanze e i cortili dell’Ospedale. Per costruire un percorso inedito tra opere e luoghi ancora nascosti, come il loggiato del Verone, che offre una vista finora sconosciuta di Firenze e della cupola.
La mostra dei progetti selezionati è stata allestita nella Galleria dei Dipinti, dove sono esposte, su pannelli di policarbonato, le tavole dei dieci studi finalisti: Studio Albini associati, Bodin et associés, Giuseppe Brugellis, n!studio, Fondarius Architecture, Ipostudio, Natalini, David Palterer, Ricci e Spaini, SPTA architetti.
Fra i criteri di valutazione dei progetti, la qualità della creazione museografica e la capacità di armonizzare le attività museali con le altre svolte quotidianamente all’interno dell’Ospedale: la sede Unicef, laboratori, asili, attività sociali. Il vincitore, proclamato durante l’inaugurazione della mostra, è il progetto dello studio fiorentino Ipostudio. I temi centrali del progetto sono l’accessibilità e la sensibilità verso le esigenze dei deboli, in linea con l’accoglienza e l’impegno sociale dell’Istituto: “Questa struttura, per sua natura aperta e disponibile, non è accessibile facilmente alle persone che, a vari livelli e gradi, sono portatori di disabilità varie”.
Per superare la grande barriera architettonica della scalinata sulla quale sorge il loggiato dell’Ospedale, l’accesso principale al Mudi viene ridisegnato presso la porta del Cortile delle Donne: “L’invenzione di un nuovo accesso per tutti, gestanti, anziani, genitori con carrozzine, disabili che, direttamente dalla piazza, possano facilmente accedere a tutti i luoghi della struttura”. Al fine di mantenere inalterato l’edificio rinascimentale, le proposte progettuali introducono la dimensione virtuale, sviluppando i nuovi programmi espositivi attraverso le varie tecnologie multimediali: schermi, suoni, proiezioni di immagini, lucii, testi.
n!studio concepisce il nuovo museo come uno “spazio funzionale e multimediale”, sovrapponendo la narrazione della storia dell’edificio a quella dell’architettura e dell’esposizione, secondo tre linee guida che si intrecciano su “un sistema espositivo a nastro che corre lungo le pareti” e che contiene sistemi informativi relativi al percorso scelto.
Anche lo Studio Albini introduce un nastro tecnologico sospeso “che, a partire dal loggiato, diviene l’elemento guida del percorso dei visitatori attraverso i loggiati dei cortili e gli spazi espositivi”.
La comunicazione è il filo conduttore che lega i progetti in mostra, assieme all’intreccio di itinerari – museografici, storici, artistici – attraverso le stanze e i cortili dell’Ospedale. Per costruire un percorso inedito tra opere e luoghi ancora nascosti, come il loggiato del Verone, che offre una vista finora sconosciuta di Firenze e della cupola.
federica vazzana
mostra visitata il 7 gennaio 2009
dal 13 dicembre 2008 al 31 marzo 2009
Costruendo il Mudi
Istituto degli Innocenti
Piazza della Santissima Annunziata, 12 – 50121 Firenze
Orario: tutti i giorni ore 8.30-19; domenica e festivi ore 8.30-14
Ingresso: intero € 4; ridotto € 2,50
Info: tel. +39 05520371; info@istitutodeglinnocenti.it; www.istitutodeglinnocenti.it
[exibart]