Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Filippo Capperucci – Corsari della libertà
L’artista italiano ci presenta non immagini strutturate con effetti di potente semplificazione, ma anche un singolare bestiario, per i suoi insetti e animali mostruosi irti di aculei e gobbe.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Filippo Capperucci, Mimì Buffelli, Giuseppe Patanè, Adriano Castelli, Eugenia Serafini, Franca Maria Catri.
Scrive Carlo Franza nel testo: “ Filippo Capperucci è un protagonista originale della pittura italiana contemporanea, molto conosciuto non solo per le immagini strutturate con effetti di potente semplificazione, ma anche per il singolare bestiario, per i suoi insetti e animali mostruosi irti di aculei e gobbe. Capperucci cerca di capire e leggere il mondo prima di rappresentarlo, lentamente immaginando che non sia finita l’euforia, il gioco a colori di questo mondo animale da paradiso terrestre che sorprende per una realtà e certi abissi nascosti. D’altronde i sogni sono nelle mani degli angeli, mentre il bestiario umano che egli traduce a colori stordisce e disincanta. Il disegno non manca e si fa marcato e arabescato, ricucito da maschera su maschera, magica, tragica e provvisoria. Sorrisi, difese per vendetta, perdoni, chimeriche violenze, il respiro resiste al ludo nevrotico e animalesco, così l'artista veste il suo bestiario con l’intelligenza della pittura. Dal bestiario ne fuoriesce un estratto di passioni perché ne resti almeno un’eco. Ma la favola di vita è ormai dipinta tra uno stile conflittuale e l’ingenuità della deriva. Filippo Capperucci ha esplorato il nostro mondo carpendone anche quella parte fantastica che incanta non poco. La sua è stata un’invasione mentale niente affatto affidata all’avanguardia, ma capace di alimentare la curiosità del turista visivo. Ne emerge uno scenario di gesti e moine, una mitomania di un mondo che ci appartiene e che forse non tutti conoscono bene”.
Biografia dell'artista
Filippo Capperucci è nato a Parigi nel 1955. Ha frequentato l'istituto d'arte di Firenze e si è diplomato all'Accademia di Belle Arti, sezione scenografia, nel 1978. La sua pittura si è sempre mossa nell'ambito del figurativo, sperimentando modi diversi sia nel rappresentarlo che nell'uso del colore sulla tela. Molti suoi lavori sono a tecnica mista, con inserti di materiali vari che richiamano la tecnica del mosaico, collage e fotografia, creando l'effetto desiderato. Vive e lavora presso il suo studio di Certaldo, nella provincia fiorentina. Ha al suo attivo varie mostre personali. E' censito nel “Rapporto sul sistema dell'arte moderna e contemporanea in Toscana", realizzato dalla fondazione Primo Conti di Fiesole con il coordinamento di Enrico Crispolti. Ha collaborato con Daniele Rossi al restauro degli affreschi del Vecchietta nel battistero di Siena e di Taddeo Gradi al castello di Poppi. Dal 2005 ha iniziato la realizzazione di un mosaico murale nel giardino del proprio studio, prontamente battezzato " il giardino dei gatti felici", opera tuttora in fase di completamento. Dal 1978 ha realizzato innumerevoli mostre personali e collettive che lo hanno portato in giro per l'Italia e successivamente in alcuni paesi dell'Europa. Nell'ultimo anno ha esposto prevalentemente a Roma presso svariate gallerie. Il suo pensiero prevalente si rifà a una frase di F. Hundertwasser. "Un mondo pieno di colori e' sempre sinonimo di paradiso". Nel 2013 è invitato dal Prof. Carlo Franza nel Progetto “Scenari” con una personale al Plus Florence di Firenze.; e ancora invitato nel 2016 nel Progetto Scenari al Plus Florence di Firenze con una personale dal titolo “Corsari della libertà”. Della sua pittura ha scritto l'illustre Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Modena e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”.E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte.
Scrive Carlo Franza nel testo: “ Filippo Capperucci è un protagonista originale della pittura italiana contemporanea, molto conosciuto non solo per le immagini strutturate con effetti di potente semplificazione, ma anche per il singolare bestiario, per i suoi insetti e animali mostruosi irti di aculei e gobbe. Capperucci cerca di capire e leggere il mondo prima di rappresentarlo, lentamente immaginando che non sia finita l’euforia, il gioco a colori di questo mondo animale da paradiso terrestre che sorprende per una realtà e certi abissi nascosti. D’altronde i sogni sono nelle mani degli angeli, mentre il bestiario umano che egli traduce a colori stordisce e disincanta. Il disegno non manca e si fa marcato e arabescato, ricucito da maschera su maschera, magica, tragica e provvisoria. Sorrisi, difese per vendetta, perdoni, chimeriche violenze, il respiro resiste al ludo nevrotico e animalesco, così l'artista veste il suo bestiario con l’intelligenza della pittura. Dal bestiario ne fuoriesce un estratto di passioni perché ne resti almeno un’eco. Ma la favola di vita è ormai dipinta tra uno stile conflittuale e l’ingenuità della deriva. Filippo Capperucci ha esplorato il nostro mondo carpendone anche quella parte fantastica che incanta non poco. La sua è stata un’invasione mentale niente affatto affidata all’avanguardia, ma capace di alimentare la curiosità del turista visivo. Ne emerge uno scenario di gesti e moine, una mitomania di un mondo che ci appartiene e che forse non tutti conoscono bene”.
Biografia dell'artista
Filippo Capperucci è nato a Parigi nel 1955. Ha frequentato l'istituto d'arte di Firenze e si è diplomato all'Accademia di Belle Arti, sezione scenografia, nel 1978. La sua pittura si è sempre mossa nell'ambito del figurativo, sperimentando modi diversi sia nel rappresentarlo che nell'uso del colore sulla tela. Molti suoi lavori sono a tecnica mista, con inserti di materiali vari che richiamano la tecnica del mosaico, collage e fotografia, creando l'effetto desiderato. Vive e lavora presso il suo studio di Certaldo, nella provincia fiorentina. Ha al suo attivo varie mostre personali. E' censito nel “Rapporto sul sistema dell'arte moderna e contemporanea in Toscana", realizzato dalla fondazione Primo Conti di Fiesole con il coordinamento di Enrico Crispolti. Ha collaborato con Daniele Rossi al restauro degli affreschi del Vecchietta nel battistero di Siena e di Taddeo Gradi al castello di Poppi. Dal 2005 ha iniziato la realizzazione di un mosaico murale nel giardino del proprio studio, prontamente battezzato " il giardino dei gatti felici", opera tuttora in fase di completamento. Dal 1978 ha realizzato innumerevoli mostre personali e collettive che lo hanno portato in giro per l'Italia e successivamente in alcuni paesi dell'Europa. Nell'ultimo anno ha esposto prevalentemente a Roma presso svariate gallerie. Il suo pensiero prevalente si rifà a una frase di F. Hundertwasser. "Un mondo pieno di colori e' sempre sinonimo di paradiso". Nel 2013 è invitato dal Prof. Carlo Franza nel Progetto “Scenari” con una personale al Plus Florence di Firenze.; e ancora invitato nel 2016 nel Progetto Scenari al Plus Florence di Firenze con una personale dal titolo “Corsari della libertà”. Della sua pittura ha scritto l'illustre Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Modena e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”.E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte.
09
aprile 2016
Filippo Capperucci – Corsari della libertà
Dal 09 aprile al 21 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica, su appuntamento.
Vernissage
9 Aprile 2016, ore 18.00
Autore
Curatore