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Malena Mazza / Me-nè – Costrizioni
I due artisti fanno analisi completamente diverse sull’argomento costrizione, addirittura si potrebbe pensare che le due espressioni e riflessioni artistiche, siano in contrapposizione l’una all’altra, invece, si avvicinano nell’uso e nella scelta del mezzo espressivo fotografico.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione dell’annuale appuntamento culturale Photofestival, la Costantini Art Gallery presenta la bipersonale di Malena Mazza e Me-nè dal titolo “Costrizioni”.
Entrambi gli artisti, infatti, rappresentano attraverso le loro opere le costrizioni sociali e mentali che l’attuale società impone.
Malena Mazza esamina la figura della donna, spesso vista dai media come essere inferiore o - addirittura - come oggetto. Nell’atteggiamento servile e conseguentemente sensuale delle sue “Dogwomen” la donna, anziché perdere dignità ,acquista ulteriore potere, il potere di chi effettua un’azione per libera scelta e non perché costretto dai condizionamenti sociali. “Donne-cane” confezionate appositamente per essere mostrate su riviste patinate, dove la ricerca spasmodica del “fashion” e del “glamour” tende a renderle estremamente desiderabili.
Me-nè scarnifica le figure rendendole filiformi e imprigionandole in uno spazio chiuso e buio. Queste presenze reagiscono in modi diversi alle costrizioni dell’ambiente - usato come sinonimo di spazio mentale - infatti, alcune annichiliscono, altre cercano di studiarne le dimensioni e i limiti, altre ricercano incessantemente una via d’uscita, altre ancora ne forzano i confini. La texture delle fotografie è materica, quasi granulosa, rendendo così l’immagine ancora più cruda.
Potremmo trarne così la seguente conclusione: i due artisti fanno analisi completamente diverse sull’argomento costrizione, addirittura si potrebbe pensare che le due espressioni e riflessioni artistiche, siano in contrapposizione l’una all’altra, invece, si avvicinano nell’uso e nella scelta del mezzo espressivo fotografico sia come oggetto finale dell’opera d’arte, sia come punto di partenza per ulteriori sviluppi tridimensionali o cinetici.
Entrambi gli artisti, infatti, rappresentano attraverso le loro opere le costrizioni sociali e mentali che l’attuale società impone.
Malena Mazza esamina la figura della donna, spesso vista dai media come essere inferiore o - addirittura - come oggetto. Nell’atteggiamento servile e conseguentemente sensuale delle sue “Dogwomen” la donna, anziché perdere dignità ,acquista ulteriore potere, il potere di chi effettua un’azione per libera scelta e non perché costretto dai condizionamenti sociali. “Donne-cane” confezionate appositamente per essere mostrate su riviste patinate, dove la ricerca spasmodica del “fashion” e del “glamour” tende a renderle estremamente desiderabili.
Me-nè scarnifica le figure rendendole filiformi e imprigionandole in uno spazio chiuso e buio. Queste presenze reagiscono in modi diversi alle costrizioni dell’ambiente - usato come sinonimo di spazio mentale - infatti, alcune annichiliscono, altre cercano di studiarne le dimensioni e i limiti, altre ricercano incessantemente una via d’uscita, altre ancora ne forzano i confini. La texture delle fotografie è materica, quasi granulosa, rendendo così l’immagine ancora più cruda.
Potremmo trarne così la seguente conclusione: i due artisti fanno analisi completamente diverse sull’argomento costrizione, addirittura si potrebbe pensare che le due espressioni e riflessioni artistiche, siano in contrapposizione l’una all’altra, invece, si avvicinano nell’uso e nella scelta del mezzo espressivo fotografico sia come oggetto finale dell’opera d’arte, sia come punto di partenza per ulteriori sviluppi tridimensionali o cinetici.
14
aprile 2016
Malena Mazza / Me-nè – Costrizioni
Dal 14 aprile al 21 maggio 2016
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
COSTANTINI ART GALLERY
Milano, Via Crema, 8, (Milano)
Milano, Via Crema, 8, (Milano)
Orario di apertura
10,30-12,30; 15,30-19,30 - chiuso lunedì mattina e festivi
Vernissage
14 Aprile 2016, ore 18,00
Autore