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Vadim Fishkin – The time when we wanted to be astronauts
prima mostra personale in galleria di Vadim Fishkin. In collaborazione con Galerija Gregor Podnar
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Esistono artisti dei quali si apprezza la bellezza delle opere, artisti che ci interrogano, che analizzano i
rapporti con la società, la storia, la cultura; artisti che smuovono il nostro cervello e le nostre passioni;
artisti che ci lasciano indifferenti. E poi c’è Vadim Fishkin.
Nato nel 1965 nella ex Unione Sovietica ma trasferitosi a Lubiana negli anni Novanta, Vadim appartiene
ad una tradizione post concettuale che lega la produzione artistica alla tecnologia, servendosi della
scienza come strumento per dare vita alle idee. Ad affascinarlo è la metodologia della scoperta. In cima
ai pensieri il rapporto con il pubblico, il pensiero fisso allo spettatore, la cui soddisfazione, il cui stupore
è perno dell’opera stessa.
Nella mente di Vadim Fishkin c’è lui, lo spettatore astratto, che divenuto concreto chiude gli occhi, immagina
la mostra che desidera e trova ad accoglierlo un cielo a sua immagine: una stella in movimento
sopra di sé, un certificato che porta il suo nome, e più in basso, proprio loro, gli ufo di cui tutti parlano,
disegnati nella vita di tutti i giorni. Oggetti comuni si trasformano in poesia, solleticando l’attenzione
tramite giochi d’ombre che sapientemente decifrati, si trasformano in sogni: un barattolo è una palma
mossa dalla brezza del Natale; una lampada senza corrente illumina il giorno; una fiamma calda produce
elettricità.
Non è magia, è arte. E tu spettatore non te ne accorgi ma hai la bocca aperta. Apri gli occhi. Hai di nuovo
dieci anni e sogni di fare l’astronauta.
Vadim Fishkin ha partecipato ai maggiori eventi d’arte internazionali, tra i quali La Biennale di Venezia
(Another speedy day, Slovenian Pavilion, 2005; Stazione Utopia, curated by Hans-Ulrich Obrist, 2003;
Russian Pavilion, 1995), Manifesta (Manifesta 10, St. Petersburg, 2014; Manifesta 1, Rotterdam, 1996);
Bienal de Valencia, 2001; 3rd Istanbul Biennial 1992; 3rd Moscow Biennial (New Old Cold War, 2009); 9th
Shanghai Biennale, 2012.
rapporti con la società, la storia, la cultura; artisti che smuovono il nostro cervello e le nostre passioni;
artisti che ci lasciano indifferenti. E poi c’è Vadim Fishkin.
Nato nel 1965 nella ex Unione Sovietica ma trasferitosi a Lubiana negli anni Novanta, Vadim appartiene
ad una tradizione post concettuale che lega la produzione artistica alla tecnologia, servendosi della
scienza come strumento per dare vita alle idee. Ad affascinarlo è la metodologia della scoperta. In cima
ai pensieri il rapporto con il pubblico, il pensiero fisso allo spettatore, la cui soddisfazione, il cui stupore
è perno dell’opera stessa.
Nella mente di Vadim Fishkin c’è lui, lo spettatore astratto, che divenuto concreto chiude gli occhi, immagina
la mostra che desidera e trova ad accoglierlo un cielo a sua immagine: una stella in movimento
sopra di sé, un certificato che porta il suo nome, e più in basso, proprio loro, gli ufo di cui tutti parlano,
disegnati nella vita di tutti i giorni. Oggetti comuni si trasformano in poesia, solleticando l’attenzione
tramite giochi d’ombre che sapientemente decifrati, si trasformano in sogni: un barattolo è una palma
mossa dalla brezza del Natale; una lampada senza corrente illumina il giorno; una fiamma calda produce
elettricità.
Non è magia, è arte. E tu spettatore non te ne accorgi ma hai la bocca aperta. Apri gli occhi. Hai di nuovo
dieci anni e sogni di fare l’astronauta.
Vadim Fishkin ha partecipato ai maggiori eventi d’arte internazionali, tra i quali La Biennale di Venezia
(Another speedy day, Slovenian Pavilion, 2005; Stazione Utopia, curated by Hans-Ulrich Obrist, 2003;
Russian Pavilion, 1995), Manifesta (Manifesta 10, St. Petersburg, 2014; Manifesta 1, Rotterdam, 1996);
Bienal de Valencia, 2001; 3rd Istanbul Biennial 1992; 3rd Moscow Biennial (New Old Cold War, 2009); 9th
Shanghai Biennale, 2012.
30
marzo 2016
Vadim Fishkin – The time when we wanted to be astronauts
Dal 30 marzo al 19 giugno 2016
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
LOOM GALLERY
Milano, Via Lazzaretto, 15, (Milano)
Milano, Via Lazzaretto, 15, (Milano)
Orario di apertura
martedì - sabato dalle 15 alle 19 e su appuntamento
Vernissage
30 Marzo 2016, h 19-21
Autore