Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
María Verónica León Veintemilla – Gold Water: Apocalyptic Black Mirrors II
La mostra inaugura il progetto From La Biennale di Venezia to MACRO. International Perspectives, ideato e curato da Paolo De Grandis e Claudio Crescentini, dedicato alla presentazione presso gli spazi del MACRO di alcune installazioni internazionali provenienti dalla Biennale Internazionale di Venezia – 56. Esposizione Internazionale d’Arte, ricomposte e rimodellate site-specific.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
From La Biennale di Venezia to MACRO. International Perspectives è un nuovo progetto espositivo,
ideato e curato da Paolo De Grandis e Claudio Crescentini, dedicato alla presentazione presso gli spazi
del MACRO di alcune installazioni internazionali provenienti dalla Biennale Internazionale di Venezia - 56.
Esposizione Internazionale d'Arte, ricomposte e rimodellate site-specific.
Promosso da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e organizzato in
collaborazione con PDG Arte Communications, il progetto vede convergere insieme le “prospettive” d’arte
di due città che lavorano per far viaggiare le esperienze dell’arte internazionale sul territorio nazionale. Dalla
città lagunare appunto alla Capitale. Due città legate da una tradizione storico-artistica imponente che sono
riuscite ad arricchire ulteriormente questo bagaglio per dare voce e vita all’arte contemporanea e far
emergere e valorizzare questa risorsa, ricorrendo ad azioni di documentazione dell’esistente, di promozioni di
iniziative ma anche di connessioni internazionali. Ricerca avviata da Paolo De Grandis già nel 1995 con
l’ideazione dei padiglioni esterni alla Biennale di Venezia e la presentazione di nuovi paesi.
From La Biennale di Venezia to MACRO. International Perspectives è il “viaggio” di significative
mostre d’arte internazionali, che hanno debuttato alla Biennale Arte, verso l’esperienza museale capitolina,
dove vivranno nuove atmosfere e curiosità. L’innovazione sta quindi nel percorso che le opere effettueranno
da una città all’altra e da uno spazio all’altro, arricchendosi di significati, nutrendosi di un nuovo pubblico,
modificandosi nel nuovo allestimento creato appositamente per il MACRO dai vari artisti internazionali invitati
a partecipare.
Il progetto è inaugurato dalla mostra Gold Water: Apocalyptic Black Mirrors II di María Verónica
León Veintemilla, curata da David Rosenberg, artista fra le più interessanti dell’attuale scena artistica
internazionale, recentemente premiata in Ecuador come “Donna dell’Anno” (sezioni delle Arti e della
Cultura). María Verónica León Veintemilla rilegge al MACRO quella esplorazione concettuale della sua
arte tenutasi appunto alla 56. Esposizione Internazionale d’Arte nel 2015 presso il Padiglione
dell’Ecuador, presente per la prima volta alla Biennale di Venezia.
Con il lavoro Gold Water: Apocalyptic Black Mirrors II l’artista porterà nella MACRO Hall due grandi
container contenenti fotografie e installazioni di video arte. L’opera si ispira a due delle primarie fonti naturali
di salute e due degli elementi fondamentali per la vita dell’uomo e dell’economia globale: acqua e oro.
Strappati dal loro contesto originale, vengono riesaminati criticamente attraverso la storia, la società,
l’economia e la cultura in relazione ai valori economici globali. Entrambi gli elementi, chiave del futuro
dell’umanità, sono sostentamento di vita, fisicamente ed economicamente, eppure esiste un paradosso: per
estrarre l’oro spesso le fonti di acqua vengono distrutte. Nel progetto artistico e concettuale di María
Verónica León Veintemilla, la convergenza di Arte e Scienza plasma un amalgama, il mito profetico di una
futura distopia causata dall’annientamento della natura da parte dell’uomo e dalla sua cieca obbedienza al
consumismo.
Per illustrare la vitalità e l’energia dell’acqua, i suoi movimenti e i suoi cambiamenti da uno stato all’altro,
l’artista predilige la tecnica della video arte, creando personalmente l’opera digitale, girando i video,
editandoli, dipingendo e disegnando caratteri e simboli, scrivendo il testo e curando il suono. «La selezione
dei video diviene una tecnica ideale, poiché le immagini in movimento mi permettono di mostrare in serie
tutte le fasi similari delle “apocalissi” che culture differenti stanno vivendo simultaneamente in dimensioni
parallele; una tecnica che mi porta ad astrarre al massimo l’industria high-tech che irrompe nello spirito
dell’acqua e nell’anima degli esseri umani» afferma l’artista.
Le installazioni video-audio di María Verónica León Veintemilla accostano tecniche differenti come disegno,
oggetti, fotografia, video e suono, tecniche interconnesse ed esposte in un “tecno-teatro” dove l’elemento
acqua rivela un nuovo stato mentale come fonte di vita.
Vari video trasformano lo scenario di uno stabilimento di imbottigliamento: un mix di ritmi su uno sfondo
metallico dà vita a stelle che si schiudono e si trasformano come nuove tecno-galassie. Partendo dalla
meccanizzazione di questo paesaggio, l’opera presenta una coreografia industriale in cui gli addetti
all’imbottigliamento dell’acqua per il successivo smercio volteggiano, assecondando i suoni con passi e
movimenti robotici sincronizzati, ripetuti all’infinito. Questo impressionante concerto metallico ha dato
all’artista le prime note per creare nuovi codici per le sue “tecno-costellazioni” o “visioni metalliche” e
imporre l’ultimo orientamento della domanda di mercato che racchiude la virtù naturale incontaminata
dell’acqua. La natura può essere difesa e il lavoro di María Verónica León Veintemilla difende con forza gli
ecosistemi in pericolo attraverso la sua cosmologia artistica.
L’oro, altro simbolo capitalista, oggetto di desiderio, indice economico, si trasformerà in una promessa di
bellezza attraverso un nesso rivoluzionario di creatività. Dopo un viaggio trascendentale nelle pratiche orafe
ancestrali ecuadoriane, che utilizzavano tecniche speciali come la martellatura e il rilievo per elaborare figure
inconsuete e maschere d’oro con fisionomie originali, come le bizzarre creature extraterrestri al confine con
lo spazio, l’artista inserisce il talento genuino delle culture precolombiane all’interno di una struttura
ultramoderna per catapultare nuove idee e opere derivanti da questo processo in futuri contesti culturali e
nel paesaggio artistico internazionale d’avanguardia. Per prefigurare una nuova collezione d’oro nella scena
artistica contemporanea, l’artista ricicla queste pratiche lavorando con l’“oro virtuale” o artificiale (acrilici, oli,
foglia d’oro, spray dorati, ecc.), che ci dà l’illusione di poter facilmente accedere a questo metallo, ma, in
realtà, ne simula solo l’aspetto, la luce e i potenti riflessi.
Si potrà vedere ed ascoltare un nuovo rituale con oro virtuale in una speciale performance: l’artista entra in
comunicazione animistica con gli antenati ed entra in trance; le mani compiono movimenti circolari in un
vaso di oro virtuale (acrilico in questo caso); la sua voce e le sue espressioni danno vita ad un linguaggio
cosmico senza parole – una sorta di lingua di Babele –, un linguaggio cantato universale e spirituale nel
quale gli antenati ci trasmettono messaggi trascendentali e antichi codici per un futuro più sano. Ispirata a
parole come “divinità”, “coscienza”, “riflessione”, “prevenzione”, “purezza” e “splendore”, l’artista crea suoni
che evidenziano l’aura della saggezza degli antenati e l’antica cosmogonia, entrando in un campo
rappresentativo della luce dell’oro con l’idea di depurare la nostra coscienza e il nostro stile di vita per un
futuro migliore. María Verónica León Veintemilla trasferisce alle sue maschere virtuali le espressioni dei nostri
tempi: disperazione, stress estremo, tristezza, follia ed esaurimento, l’“ansia globale”. In altre maschere ha
registrato le espressioni di sofferenza, danno e sfruttamento di molti minatori. Altre maschere ancora
potrebbero essere viste come speciali creature extraterrestri che comunicano nello spazio profondo. Grazie a
questo nuovo progetto che include caratteristiche innovative e “riciclaggio virtuale”, l’immagine dell’oro vive
un’inusuale trasformazione assumendo nuove connotazioni e rivelando nuove applicazioni estetiche per il
mercato dell’arte e l’oreficeria.
Come afferma David Rosenberg: «L’artista crea un’architettura rudimentale e temporanea all’interno
dell’architettura del museo, installando un container industriale, una sorta di utero o un athanor (il forno
dell’alchimista), aprendo e definendo il suo territorio. Visivamente, le varie opere esposte al MACRO oscillano
tra geometria caleidoscopica e ipnotica ed espressivi autoritratti sovradimensionati. Materie primarie, natura
e corpo dell’artista si trasformano in vettori di espressione artistica: c’è un processo integrante dove concetti,
pensieri ed emozioni si fondono e risuonano in vari modi, raggiungendo un punto di incandescenza dove un
nuovo stato della mente viene creato, rigenerato e purificato».
INFO STAMPA
Ufficio Stampa MACRO
Patrizia Morici / T. +39 06 82 07 73 71 / M. +39 348 54 86 548 / p.morici@zetema.it
stampa.macro@comune.roma.it
Ufficio Stampa PDG Arte Communications
T. +39 041 5264546 / pressoffice@artecommunications.com
www.artecommunications.com
INFO PUBBLICO
MACRO
via Nizza 138, Roma
Orario: da martedì alla domenica ore 10.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Chiuso il lunedì
Biglietto MACRO via Nizza
Tariffa intera: non residenti 13,50 €, residenti 12,50 €.
Tariffa ridotta: non residenti 11,50 €, residenti 10,50 €.
Biglietto cumulativo MACRO via Nizza + MACRO Testaccio
Tariffa intera: non residenti 14,50 €, residenti 13,50 €
Tariffa ridotta: non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €
Informazioni sugli aventi diritto alle riduzioni: www.museomacro.org
INFO: 060608
www.museomacro.org
Segui MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma su Facebook e Twitter
ideato e curato da Paolo De Grandis e Claudio Crescentini, dedicato alla presentazione presso gli spazi
del MACRO di alcune installazioni internazionali provenienti dalla Biennale Internazionale di Venezia - 56.
Esposizione Internazionale d'Arte, ricomposte e rimodellate site-specific.
Promosso da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e organizzato in
collaborazione con PDG Arte Communications, il progetto vede convergere insieme le “prospettive” d’arte
di due città che lavorano per far viaggiare le esperienze dell’arte internazionale sul territorio nazionale. Dalla
città lagunare appunto alla Capitale. Due città legate da una tradizione storico-artistica imponente che sono
riuscite ad arricchire ulteriormente questo bagaglio per dare voce e vita all’arte contemporanea e far
emergere e valorizzare questa risorsa, ricorrendo ad azioni di documentazione dell’esistente, di promozioni di
iniziative ma anche di connessioni internazionali. Ricerca avviata da Paolo De Grandis già nel 1995 con
l’ideazione dei padiglioni esterni alla Biennale di Venezia e la presentazione di nuovi paesi.
From La Biennale di Venezia to MACRO. International Perspectives è il “viaggio” di significative
mostre d’arte internazionali, che hanno debuttato alla Biennale Arte, verso l’esperienza museale capitolina,
dove vivranno nuove atmosfere e curiosità. L’innovazione sta quindi nel percorso che le opere effettueranno
da una città all’altra e da uno spazio all’altro, arricchendosi di significati, nutrendosi di un nuovo pubblico,
modificandosi nel nuovo allestimento creato appositamente per il MACRO dai vari artisti internazionali invitati
a partecipare.
Il progetto è inaugurato dalla mostra Gold Water: Apocalyptic Black Mirrors II di María Verónica
León Veintemilla, curata da David Rosenberg, artista fra le più interessanti dell’attuale scena artistica
internazionale, recentemente premiata in Ecuador come “Donna dell’Anno” (sezioni delle Arti e della
Cultura). María Verónica León Veintemilla rilegge al MACRO quella esplorazione concettuale della sua
arte tenutasi appunto alla 56. Esposizione Internazionale d’Arte nel 2015 presso il Padiglione
dell’Ecuador, presente per la prima volta alla Biennale di Venezia.
Con il lavoro Gold Water: Apocalyptic Black Mirrors II l’artista porterà nella MACRO Hall due grandi
container contenenti fotografie e installazioni di video arte. L’opera si ispira a due delle primarie fonti naturali
di salute e due degli elementi fondamentali per la vita dell’uomo e dell’economia globale: acqua e oro.
Strappati dal loro contesto originale, vengono riesaminati criticamente attraverso la storia, la società,
l’economia e la cultura in relazione ai valori economici globali. Entrambi gli elementi, chiave del futuro
dell’umanità, sono sostentamento di vita, fisicamente ed economicamente, eppure esiste un paradosso: per
estrarre l’oro spesso le fonti di acqua vengono distrutte. Nel progetto artistico e concettuale di María
Verónica León Veintemilla, la convergenza di Arte e Scienza plasma un amalgama, il mito profetico di una
futura distopia causata dall’annientamento della natura da parte dell’uomo e dalla sua cieca obbedienza al
consumismo.
Per illustrare la vitalità e l’energia dell’acqua, i suoi movimenti e i suoi cambiamenti da uno stato all’altro,
l’artista predilige la tecnica della video arte, creando personalmente l’opera digitale, girando i video,
editandoli, dipingendo e disegnando caratteri e simboli, scrivendo il testo e curando il suono. «La selezione
dei video diviene una tecnica ideale, poiché le immagini in movimento mi permettono di mostrare in serie
tutte le fasi similari delle “apocalissi” che culture differenti stanno vivendo simultaneamente in dimensioni
parallele; una tecnica che mi porta ad astrarre al massimo l’industria high-tech che irrompe nello spirito
dell’acqua e nell’anima degli esseri umani» afferma l’artista.
Le installazioni video-audio di María Verónica León Veintemilla accostano tecniche differenti come disegno,
oggetti, fotografia, video e suono, tecniche interconnesse ed esposte in un “tecno-teatro” dove l’elemento
acqua rivela un nuovo stato mentale come fonte di vita.
Vari video trasformano lo scenario di uno stabilimento di imbottigliamento: un mix di ritmi su uno sfondo
metallico dà vita a stelle che si schiudono e si trasformano come nuove tecno-galassie. Partendo dalla
meccanizzazione di questo paesaggio, l’opera presenta una coreografia industriale in cui gli addetti
all’imbottigliamento dell’acqua per il successivo smercio volteggiano, assecondando i suoni con passi e
movimenti robotici sincronizzati, ripetuti all’infinito. Questo impressionante concerto metallico ha dato
all’artista le prime note per creare nuovi codici per le sue “tecno-costellazioni” o “visioni metalliche” e
imporre l’ultimo orientamento della domanda di mercato che racchiude la virtù naturale incontaminata
dell’acqua. La natura può essere difesa e il lavoro di María Verónica León Veintemilla difende con forza gli
ecosistemi in pericolo attraverso la sua cosmologia artistica.
L’oro, altro simbolo capitalista, oggetto di desiderio, indice economico, si trasformerà in una promessa di
bellezza attraverso un nesso rivoluzionario di creatività. Dopo un viaggio trascendentale nelle pratiche orafe
ancestrali ecuadoriane, che utilizzavano tecniche speciali come la martellatura e il rilievo per elaborare figure
inconsuete e maschere d’oro con fisionomie originali, come le bizzarre creature extraterrestri al confine con
lo spazio, l’artista inserisce il talento genuino delle culture precolombiane all’interno di una struttura
ultramoderna per catapultare nuove idee e opere derivanti da questo processo in futuri contesti culturali e
nel paesaggio artistico internazionale d’avanguardia. Per prefigurare una nuova collezione d’oro nella scena
artistica contemporanea, l’artista ricicla queste pratiche lavorando con l’“oro virtuale” o artificiale (acrilici, oli,
foglia d’oro, spray dorati, ecc.), che ci dà l’illusione di poter facilmente accedere a questo metallo, ma, in
realtà, ne simula solo l’aspetto, la luce e i potenti riflessi.
Si potrà vedere ed ascoltare un nuovo rituale con oro virtuale in una speciale performance: l’artista entra in
comunicazione animistica con gli antenati ed entra in trance; le mani compiono movimenti circolari in un
vaso di oro virtuale (acrilico in questo caso); la sua voce e le sue espressioni danno vita ad un linguaggio
cosmico senza parole – una sorta di lingua di Babele –, un linguaggio cantato universale e spirituale nel
quale gli antenati ci trasmettono messaggi trascendentali e antichi codici per un futuro più sano. Ispirata a
parole come “divinità”, “coscienza”, “riflessione”, “prevenzione”, “purezza” e “splendore”, l’artista crea suoni
che evidenziano l’aura della saggezza degli antenati e l’antica cosmogonia, entrando in un campo
rappresentativo della luce dell’oro con l’idea di depurare la nostra coscienza e il nostro stile di vita per un
futuro migliore. María Verónica León Veintemilla trasferisce alle sue maschere virtuali le espressioni dei nostri
tempi: disperazione, stress estremo, tristezza, follia ed esaurimento, l’“ansia globale”. In altre maschere ha
registrato le espressioni di sofferenza, danno e sfruttamento di molti minatori. Altre maschere ancora
potrebbero essere viste come speciali creature extraterrestri che comunicano nello spazio profondo. Grazie a
questo nuovo progetto che include caratteristiche innovative e “riciclaggio virtuale”, l’immagine dell’oro vive
un’inusuale trasformazione assumendo nuove connotazioni e rivelando nuove applicazioni estetiche per il
mercato dell’arte e l’oreficeria.
Come afferma David Rosenberg: «L’artista crea un’architettura rudimentale e temporanea all’interno
dell’architettura del museo, installando un container industriale, una sorta di utero o un athanor (il forno
dell’alchimista), aprendo e definendo il suo territorio. Visivamente, le varie opere esposte al MACRO oscillano
tra geometria caleidoscopica e ipnotica ed espressivi autoritratti sovradimensionati. Materie primarie, natura
e corpo dell’artista si trasformano in vettori di espressione artistica: c’è un processo integrante dove concetti,
pensieri ed emozioni si fondono e risuonano in vari modi, raggiungendo un punto di incandescenza dove un
nuovo stato della mente viene creato, rigenerato e purificato».
INFO STAMPA
Ufficio Stampa MACRO
Patrizia Morici / T. +39 06 82 07 73 71 / M. +39 348 54 86 548 / p.morici@zetema.it
stampa.macro@comune.roma.it
Ufficio Stampa PDG Arte Communications
T. +39 041 5264546 / pressoffice@artecommunications.com
www.artecommunications.com
INFO PUBBLICO
MACRO
via Nizza 138, Roma
Orario: da martedì alla domenica ore 10.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Chiuso il lunedì
Biglietto MACRO via Nizza
Tariffa intera: non residenti 13,50 €, residenti 12,50 €.
Tariffa ridotta: non residenti 11,50 €, residenti 10,50 €.
Biglietto cumulativo MACRO via Nizza + MACRO Testaccio
Tariffa intera: non residenti 14,50 €, residenti 13,50 €
Tariffa ridotta: non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €
Informazioni sugli aventi diritto alle riduzioni: www.museomacro.org
INFO: 060608
www.museomacro.org
Segui MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma su Facebook e Twitter
30
marzo 2016
María Verónica León Veintemilla – Gold Water: Apocalyptic Black Mirrors II
Dal 30 marzo al 17 aprile 2016
arte contemporanea
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Biglietti
Tariffa intera: non residenti 13,50 €, residenti 12,50 €.
Tariffa ridotta: non residenti 11,50 €, residenti 10,50 €.
Biglietto cumulativo MACRO via Nizza + MACRO Testaccio
Tariffa intera: non residenti 14,50 €, residenti 13,50 €
Tariffa ridotta: non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €
Orario di apertura
da martedì alla domenica ore 10.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima). Chiuso il lunedì
Vernissage
30 Marzo 2016, ore 18
Autore
Curatore