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Grazia Amendola – Rx Malum Granatum
L’intervento proposto per la Sala Santa Rita si inserisce nell’analisi del rapporto uomo-natura, rilevandone l’aspetto di sacralità originaria e antichissima, attraverso il significativo riferimento simbolico della melagrana, ulteriormente legata, in ambito cristiano, alla Passione di Cristo; in questo suo apporto emblematico si congiunge idealmente e si riverbera nel suggestivo spazio della ex chiesa barocca, proprio in prossimità della settimana che ne celebra il rito religioso
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 23 marzo al 2 aprile 2016 la Sala Santa Rita ospita RX MALUM GRANĀTUM installazione site-
specific di Grazia Amendola, a cura di Lori Adragna e Maria Arcidiacono.
Il lavoro di Grazia Amendola è incentrato su una ricerca costante della relazione tra uomo e natura, in un
confronto tra l’anatomia del corpo umano e le strutture interne dei vegetali. Gli elementi sottoposti a
quest’analisi sono organismi vegetali che evocano una sorta di umanizzazione della natura stessa
che cerca di entrare in contatto con l’uomo per comunicare e lo fa con un mezzo a lui
riconoscibile.
L’intervento proposto per la Sala Santa Rita fa parte di questa serie di osservazioni, inserendosi
nell’analisi del rapporto uomo-natura e rilevandone l’aspetto di sacralità originaria e antichissima,
attraverso il significativo riferimento simbolico della melagrana, ulteriormente legata, in ambito
cristiano, alla Passione di Cristo; in questo suo apporto emblematico si congiunge idealmente e si
riverbera nel suggestivo spazio della ex chiesa barocca, proprio in prossimità della settimana che
ne celebra il rito religioso.
A ridosso dell’abside è sospesa la “radiografia” in grande formato di una melagrana. Il frutto,
esposto al centro dell’altare e illuminato dal retro, assume una posizione sacrale. La forma stessa
della balausta nell’apice, residuo del calice fiorale, rimanda ad una corona accentuandone il
concetto di regalità e trascendenza.
Tra miti e significati che fin dall’antichità ruotano intorno alla melagrana -simbolo di abbondanza e
fecondità, ma anche di onestà e rettitudine- l’artista mette l’accento sul senso di unità. Il frutto,
infatti, racchiude al suo interno tanti piccoli grani; ognuno di essi può essere identificato come
individuo unico, ma è anche strettamente connesso agli altri. Ed è proprio quest’unione che
produce il suo rigoglio. Amendola qui ritrae una bacca priva di semi, come metafora della società
odierna: l’uomo, sempre più isolato, rischia di perdere ogni contatto vitale e creativo con l’essenza
della natura e con i propri simili.
Ai piedi dell’altare alcuni bicchieri/calici in vetro contengono il succo di melagrana ricavato da quei
chicchi che nella “radiografia” risultano assenti. Questa presenza/assenza allude ad una
trasformazione nel ciclico passaggio dalla vita alla morte, auspicando una possibile, consapevole
ri-nascita dell’umanità in comunione con l’universo tutto.
La mostra è promossa da Roma Capitale – Dipartimento Cultura - Servizio Programmazione e
Gestione Spazi Culturali e realizzata con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
Grazia Amendola (Salerno 1984) vive e lavora a Torino. Nel 2007 consegue il diploma accademico in
Decorazione e nel 2010 in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti. Parallelamente, nel 2008 consegue
il diploma di “Illustratrice” presso la Scuola Internazionale di Comics. Dal 2013 collabora con la Fondazione
Pistoletto - Cittadellarte (Biella) nel settore degli allestimenti di mostre ed eventi. Ha allestito percorsi
museali a carattere scientifico didattico; lavorato nel laboratorio di scenografia del teatro dell’Opera di
Roma. Ha progettato e costruito scenografie per spettacoli teatrali, cortometraggi e video clip. Ha
realizzato laboratori didattici per bambini e ragazzi e lavorato con disabili nei centri di accoglienza per
immigrati. Tra le esposizioni più recenti segnaliamo: 2016 “Hortus delitiarum” a cura di Lori Adragna,
installazione site-specific per project room_artist in residence3 a Casale dei Cedrati _ Villa Pamphilj, Roma.
2015 mostra personale “Regimi di reciprocità” a cura di Giulia Crisci - Cittadellarte Fondazione Pistoletto,
Biella; intervento site-specific “TEXTURE” con Alessandro Brizio a cura di Alessia Carlino presso Spazio Y,
Roma; intervento site-specific “Modus Vivendi” a cura di Giulia Crisci – Cittadellarte Fondazione Pistoletto,
Biella; intervento site-specific al Maam - Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, Roma, a cura di
Giorgio de Finis. 2014 mostra collettiva “RESET 000” a cura di ARTECA, Circolo Culturale Amantes, Torino;
performance “L’ARCA” a cura di Simona Bellino e Said Ait Elmoumen presso Concept, Cittadellarte
Fondazione Pistoletto, Biella; installazione site-specific “SOTTOCCHIO” a cura di Simona Bellino e Said Ait
Elmoumen presso Concept, Cittadellarte Fondazione Pistoletto, Biella. 2013 collettiva RESET / 001 a cura di
ARTECA, Circolo Culturale Amantes, Torino; collettiva “INVASIONI”, rassegna artistica a cura di Irene
Finiguerra di Bi-BOx Art Space presso il palazzo Ex Enel di Biella; collettiva “ZOOart” rassegna d’arte
contemporanea 2013– Installazione site-specific “MODUS VIVENDI” Giardini Fresia-Cuneo; collettiva
“ACROSS REWRITING” a cura di Roberto Tos, ARTECA, Circolo Culturale Amantes, Torino.
www.graziaamendola.com
specific di Grazia Amendola, a cura di Lori Adragna e Maria Arcidiacono.
Il lavoro di Grazia Amendola è incentrato su una ricerca costante della relazione tra uomo e natura, in un
confronto tra l’anatomia del corpo umano e le strutture interne dei vegetali. Gli elementi sottoposti a
quest’analisi sono organismi vegetali che evocano una sorta di umanizzazione della natura stessa
che cerca di entrare in contatto con l’uomo per comunicare e lo fa con un mezzo a lui
riconoscibile.
L’intervento proposto per la Sala Santa Rita fa parte di questa serie di osservazioni, inserendosi
nell’analisi del rapporto uomo-natura e rilevandone l’aspetto di sacralità originaria e antichissima,
attraverso il significativo riferimento simbolico della melagrana, ulteriormente legata, in ambito
cristiano, alla Passione di Cristo; in questo suo apporto emblematico si congiunge idealmente e si
riverbera nel suggestivo spazio della ex chiesa barocca, proprio in prossimità della settimana che
ne celebra il rito religioso.
A ridosso dell’abside è sospesa la “radiografia” in grande formato di una melagrana. Il frutto,
esposto al centro dell’altare e illuminato dal retro, assume una posizione sacrale. La forma stessa
della balausta nell’apice, residuo del calice fiorale, rimanda ad una corona accentuandone il
concetto di regalità e trascendenza.
Tra miti e significati che fin dall’antichità ruotano intorno alla melagrana -simbolo di abbondanza e
fecondità, ma anche di onestà e rettitudine- l’artista mette l’accento sul senso di unità. Il frutto,
infatti, racchiude al suo interno tanti piccoli grani; ognuno di essi può essere identificato come
individuo unico, ma è anche strettamente connesso agli altri. Ed è proprio quest’unione che
produce il suo rigoglio. Amendola qui ritrae una bacca priva di semi, come metafora della società
odierna: l’uomo, sempre più isolato, rischia di perdere ogni contatto vitale e creativo con l’essenza
della natura e con i propri simili.
Ai piedi dell’altare alcuni bicchieri/calici in vetro contengono il succo di melagrana ricavato da quei
chicchi che nella “radiografia” risultano assenti. Questa presenza/assenza allude ad una
trasformazione nel ciclico passaggio dalla vita alla morte, auspicando una possibile, consapevole
ri-nascita dell’umanità in comunione con l’universo tutto.
La mostra è promossa da Roma Capitale – Dipartimento Cultura - Servizio Programmazione e
Gestione Spazi Culturali e realizzata con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
Grazia Amendola (Salerno 1984) vive e lavora a Torino. Nel 2007 consegue il diploma accademico in
Decorazione e nel 2010 in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti. Parallelamente, nel 2008 consegue
il diploma di “Illustratrice” presso la Scuola Internazionale di Comics. Dal 2013 collabora con la Fondazione
Pistoletto - Cittadellarte (Biella) nel settore degli allestimenti di mostre ed eventi. Ha allestito percorsi
museali a carattere scientifico didattico; lavorato nel laboratorio di scenografia del teatro dell’Opera di
Roma. Ha progettato e costruito scenografie per spettacoli teatrali, cortometraggi e video clip. Ha
realizzato laboratori didattici per bambini e ragazzi e lavorato con disabili nei centri di accoglienza per
immigrati. Tra le esposizioni più recenti segnaliamo: 2016 “Hortus delitiarum” a cura di Lori Adragna,
installazione site-specific per project room_artist in residence3 a Casale dei Cedrati _ Villa Pamphilj, Roma.
2015 mostra personale “Regimi di reciprocità” a cura di Giulia Crisci - Cittadellarte Fondazione Pistoletto,
Biella; intervento site-specific “TEXTURE” con Alessandro Brizio a cura di Alessia Carlino presso Spazio Y,
Roma; intervento site-specific “Modus Vivendi” a cura di Giulia Crisci – Cittadellarte Fondazione Pistoletto,
Biella; intervento site-specific al Maam - Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, Roma, a cura di
Giorgio de Finis. 2014 mostra collettiva “RESET 000” a cura di ARTECA, Circolo Culturale Amantes, Torino;
performance “L’ARCA” a cura di Simona Bellino e Said Ait Elmoumen presso Concept, Cittadellarte
Fondazione Pistoletto, Biella; installazione site-specific “SOTTOCCHIO” a cura di Simona Bellino e Said Ait
Elmoumen presso Concept, Cittadellarte Fondazione Pistoletto, Biella. 2013 collettiva RESET / 001 a cura di
ARTECA, Circolo Culturale Amantes, Torino; collettiva “INVASIONI”, rassegna artistica a cura di Irene
Finiguerra di Bi-BOx Art Space presso il palazzo Ex Enel di Biella; collettiva “ZOOart” rassegna d’arte
contemporanea 2013– Installazione site-specific “MODUS VIVENDI” Giardini Fresia-Cuneo; collettiva
“ACROSS REWRITING” a cura di Roberto Tos, ARTECA, Circolo Culturale Amantes, Torino.
www.graziaamendola.com
22
marzo 2016
Grazia Amendola – Rx Malum Granatum
Dal 22 marzo al 02 aprile 2016
arte contemporanea
Location
SALA SANTA RITA
Roma, Via Montanara, 8, (Roma)
Roma, Via Montanara, 8, (Roma)
Orario di apertura
lunedì-sabato ore 12-19, domenica chiuso
Vernissage
22 Marzo 2016, ore 18
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore